Roma, lunedì 3 settembre 2012
Con una preghiera d’invocazione allo Spirito Santo, il Superiore Generale dei Missionari Comboniani, P. Enrique Sánchez González, nella mattinata di domenica 2 settembre, a Roma, ha dato inizio all’Assemblea Intercapitolare. “I giorni dell’Intercapitolare (…) saranno giorni di lavoro, di condivisione, di riflessione; ma vorrei che non dimenticassimo che sono anche giorni per stare insieme, per ascoltarci, per cercare insieme, per pregare e per ringraziare il Signore per la sua fedeltà e la sua pazienza”, ha detto P. Enrique nelle parole di apertura che pubblichiamo qui sotto.

 
Fr. Daniele Giovanni Giusti, assistente generale,
presentando il programma dell’Assemblea Intercapitolare.

È iniziata a Roma l’Assemblea Intercapitolare. Venti giorni in cui lavoreranno assieme i superiori delle circoscrizioni comboniane e i membri della Direzione Generale (DG) dei Comboniani, per un totale di 46 partecipanti. Oltre alle relazioni continentali e della DG e altri interventi, nel programma possiamo trovare temi di attualità per l’Istituto e la missione, come ad esempio la Ratio Missionis, il Codice di Condotta, il Fondo Comune Totale, l’Accorpamento delle Circoscrizioni, la Regola di Vita, i criteri di destinazione del personale e la preparazione del prossimo Capitolo Generale.

Pubblichiamo integralmente il testo del Superiore Generale per l’Apertura dell’Assemblea Intercapitolare.

Saluto di benvenuto all’Assemblea Intercapitolare
Roma 2 settembre 2012

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio,
ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? (Rom 8, 31-32)

Cari fratelli,
Ho cercato d’iniziare questo saluto con alcune parole che esprimano la nostra gratitudine al Signore per il dono della vostra presenza qui in questo momento importante per la vita della missione e del nostro Istituto e l’unica frase che ha girato nella mia mente è molto semplice. E’ un grazie che nasce del cuore.

Sento il bisogno di dirvi che è bello trovarsi come fratelli che portano nel cuore il desiderio di continuare a vivere il dono della missione come eredità del nostro fondatore San Daniele Comboni in un momento particolare della nostra storia come Istituto e del mondo in cui siamo chiamati a diventare segno della presenza di Dio.

Il nostro incontro in questi giorni è un dono speciale che ci permetterà di raccontarci quello che abbiamo vissuto cercando di accompagnare e di animare le nostre province e delegazioni, i confratelli e tantissima gente che, nella missione, sono la nostra famiglia.

I giorni dell’Intercapitolare, come tutti sappiamo, saranno un tempo che ci permetterà di ripercorrere il camino che abbiamo fatto per valutare tutto quello che è stato realizzato secondo le indicazioni del Capitolo. Sarà anche un tempo necessario per riorganizzare il prossimo futuro cercando di capire dove devono andare i nostri migliori sforzi.

Sarano giorni di lavoro, di condivisione, di riflessione; ma vorrei che non dimenticassimo che sono anche giorni per essere insieme, per ascoltarci, per cercare insieme, per pregare e per ringraziare il Signore per la sua fedeltà e la sua pazienza.

L’Intercapitolare non può ridursi a un semplice esercizio amministrativo per aggiustare le strategie operative che ci concedano attingere i nostri scopi.

Tante cose di cui ci occuperemo non sono nuove, soprattutto se ci fermiamo a contemplare soltanto i problemi e le difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno. Non ci sono grandi sorprese visto che le sfide in questi tre anni non sono diminuite, anzi sicuramente ci accorgeremo che ci troviamo con delle novità.

Tra le novità che ci accompagnano c’è sicuramente l’esperienza per noi di aver toccato con mano la fedeltà del Signore che continua a credere in noi e che ci ha permesso di vivere tante belle cose attraverso in nostro ministero.

Siamo stati testimoni di un bene straordinario che il Signore sta portando avanti grazie all’impegno missionario e alla vita donata di tanti nostri confratelli e questo bisogna condividerlo tra di noi in questi giorni.  E’ la novità chiamata fedeltà e perseveranza vissute nel nascondimento e senza fare grande rumore.

Ci sono molti, veramente molti, confratelli che vivono la loro consacrazione con grande passione e questo, dobbiamo ricordarlo e celebrarlo durante questi giorni perché questo è fonte di speranza, di fiducia e di entusiasmo per il futuro.

L’intercapitolare sarà sicuramente anche un momento importante per arricchirci con la diversità delle esperienze che ognuno di noi porta con sé. Lo scambio ci aiuterà a capire meglio la situazione di tutto l’Istituto e allargherà il nostro sguardo per scoprire il cammino e i ritmi della missione aldilà delle frontiere delle nostre province e delegazioni. Sarà un’occasione per sentirci responsabili di tutto l’Istituto.

Abbiamo tutti vissuto momenti di grade gioia, ma ci sono state anche tensioni, incomprensioni o sofferenze. In alcuni aspetti della nostra vita siamo cresciuti, in altri abbiamo sperimentato la nostra fragilità e la nostra debolezza. Ci sono stati momenti di grande consolazione, ma sicuramente non sono mancati i giorni oscuri e difficili.

Oggi arriviamo con il desiderio di fare qualcosa che ci aiuti a continuare con la nostra missione per il cammino giusto. Vogliamo rispondere con responsabilità a quanto ci è stato chiesto dal Capitolo. Desideriamo diventare una risposta alle sfide del mondo in cui ci troviamo.

Chiediamo con umiltà il dono dello Spirito l’unico che sa fare bene quello che è il desiderio di Dio e in questo modo potremmo essere sicuri che troveremo anche le risposte per andare più in profondità nel nostro impegno con i fratelli e le sorelle che ci sono stati affidati nelle nostre comunità e nella missione.

Penso che in questi giorni avremmo bisogno di ascoltare con grande disponibilità per capire che cosa vuole il Signore di noi in questo moment della nostra storia. Bisognerà ascoltare Dio e ascoltare gli altri per non anteporre le nostre visioni e i nostri criteri. Ascoltare per lasciarci stupire dall’unico capace di fate tutto nuovo.

Noi del consiglio generale con la commissione che ha preparato il programma per questa assemblea, abbiamo cercato di includere tutto quello che ci sembra importante e necessario per la nostra vita e la nostra missione. E’ soltanto un programma, la vera intercapitolare sarà adesso nelle nostre mani e io mi auguro che tutti facciamo il nostro meglio affinché diventi un momento di grazia per tutto l’Istituto.

Vorrei invitarvi ad affidare i nostri lavori all’intercessione di San Daniele Comboni, a lui che ci accompagna e ci incoraggia a vivere la nostra consacrazione alla missione con grande speranza e grande gioia, perché è senza dubbio una straordinaria vocazione.

Che Maria, la madre delle missioni, ci sia vicina in questi giorni e ci aiuti a diventare disponibili alla volontà di Dio.
Buon lavoro a tutti.

P. Enrique Sánchez G. Mccj
Superiore Generale