Venerdì 8 giugno 2018
I Consigli Generali della Famiglia comboniana – Comboniani, Comboniane, Secolari, e il coordinatore dei Laici Missionari Comboniani – si sono trovati il 2 e 3 giugno a Pesaro. La mattinata della domenica 3 giugno è stata dedicata all’approfondimento del nostro carisma.

P. Jeremias dos Santos Martins ha fatto una breve presentazione del carisma comboniano e subito dopo c’è stato un momento di condivisione su quali elementi carismatici siano sentiti come più forti in questo momento. La condivisione ha messo in luce che Comboni parla di un cuore, una comunità, un continente. Col metodo di salvare l’Africa con l’Africa. A noi Comboniani ci occorrono gli atteggiamenti di: attenzione e vigilanza, profezia e parresia, dedizione totale.

Il prossimo incontro della Famiglia comboniana è fissato per il 31 maggio – 2 giugno 2019 dalle Secolari Comboniane presso la casa di Carraia.

Il carisma vissuto dal Comboni

Comboni è stato mosso dalla visione della “perla nera”. Per lui missione era partire/uscire, andare verso i più poveri e abbandonati di allora in Africa. Noi dobbiamo discernere tra fedeltà e incarnazione nel contemporaneo. Comboni partì da un’esperienza mistica. L’immagine del Buon Pastore è illuminante: Comboni vede il Cuore di Gesù aperto a tutti i popoli: un amore ferito che lo ha spinto ad andare, evangelizzare e riscattare la dignità dei popoli che incontrava, denunciando le loro sofferenze. Il carisma si è sviluppato e ci trova davanti a nuove sfide. L’attenzione all’Africa ci chiede dinamicità e chiede di saper osare, di partire da dove siamo già ben radicati per andare altrove. Il carisma comboniano deve andare oltre l’Africa, superandone i limiti geografici. Né Comboni, né noi abbiamo il monopolio dell’Africa; il carisma più che distinguerci, ci unisce agli altri. Anche oggi Comboni andrebbe là dove nessuno va. Speciale di Comboni è che lui è vissuto nella sua missione africana, nell’evangelizzazione e nella promozione umana: evangelizzazione integrale. Anche l’elemento della collaborazione (es. con la donna, le altre forze della Chiesa) era parte del suo carisma; per questo ha pensato di coinvolgere tutte le nazioni europee e tutta la Chiesa. L’internazionalità dell’istituto è una caratteristica iniziale di Comboni. Anche la “consacrazione” alla missione è importante (che poi si è sviluppato nella forma di istituto religioso): non si tratta di un’avventura, ma di un impegno stabile.

Dinamicità odierna del carisma

La sfida oggi è quella di coniugare il carisma del Comboni con quelli personali e con le proposte/necessità di oggi. Altra sfida oggi è quella della interculturalità che si fa fatica a vivere nelle comunità. E come trasformare la multiculturalità in unità, includendo tutti gli aspetti del carisma, per averne una comprensione comunitaria? Un’altra sfida viene dal “come” siamo presenti e come ci incarniamo nella realtà dei poveri: siamo ancora molto paternalisti. Eravamo abituati ad andare dove non c’era nessuno: ora invece ci viene chiesto di lavorare con altri già coinvolti in un progetto. Occorre uscire un po’ dalla nostra realtà ecclesiale. La sfida di base è ascoltare il contesto che oggi è molto cambiato. Come far entrare nei programmi formativi che il carisma personale non viene soppresso, ma integrato nel carisma dell’istituto? E come distinguere tra carisma personale e tendenze egocentriche (oggi molto sottolineate dalla società).