Venerdì 9 marzo 2018
I missionari comboniani che lavorano in Brasile si sono riuniti per l’assemblea provinciale dal 17 al 25 gennaio 2018, a Itapecerica da Serra (São Paulo), per rivedere e programmare le attività dei vari settori della pastorale missionaria che vengono portati avanti nelle diverse regioni del Paese. I primi giorni di assemblea sono stati dedicati alla preghiera e alla condivisione spirituale. Per la revisione e programmazione, i missionari si sono avvalsi dell’aiuto del Dr. William Castilho e di P. Paulo Carrara che hanno facilitato l’andamento della riunione, usando la metodologia del vedere, giudicare e agire.

“I giorni di ritiro sono stati un momento importante dell’incontro con Dio e con la nostra realtà di missionari consacrati e di comunità al servizio del popolo, soprattutto dei più bisognosi. È stato utile per ciascuno di noi e per tutti noi assieme fare ‘l’analisi istituzionale’, partendo dal principio che è necessario ‘morire’ per ‘risuscitare’ con Cristo” ha detto Fr. João Paulo da Rocha Martins.

Durante l’assemblea, i missionari delle 17 comunità della Provincia del Brasile hanno individuato gli aspetti della vita e dell’azione pastorale che necessitano di una riflessione più approfondita e, in futuro, riprogrammata, in particolare nell’ambito dei progetti pastorali, dell’economia e dell’amministrazione dei beni, tenendo conto delle norme del Fondo Comune Totale.

I missionari sono tornati nelle loro comunità più motivati ad affrontare le sfide definite nelle conclusioni dell’assemblea, soprattutto per quanto riguarda la vita comunitaria, la gestione e l’autosostentamento economico, l’animazione missionaria e vocazionale, la spiritualità comboniana e il servizio dell’autorità. Un cammino che sarà possibile fare soltanto con l’aiuto della preghiera, di una buona programmazione e di valutazione e formazione e permanenti.

“Siamo certi – ha concluso Fr. João Paulo – che il nostro padre fondatore, san Daniele Comboni, ci guiderà e ci ispirerà lungo quest’anno perché possiamo servire meglio le persone e la missione”.