NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

Prime professioni

Cotonou (1) – 4 febbraio 2018

Sc. Gbedenya Kodzo Daniel (TGB)

Namugongo (12) – 1 maggio 2018

Sc. Alule Deogratius (U)

Sc. Got Tob Emmanuel (KE)

Sc. Jere Martin (MZ)

Sc. Muia Jacob Nzomo (KE)

Sc. Mukaaya Achireo (U)

Sc. Mutinda Joshua Musyoki (KE)

Fr. Ochan Cosmas Okech (U)

Sc. Oolio Ismael (U)

Sc. Petrol Mathews (MZ)

Sc. Sichongwe Romanos (MZ)

Sc. Tanga Tamirat Tegegn (ET)

Sc. White Felix (MZ)

Opera del Redentore

Maggio            01 – 15 ET           16 – 31 I

Giugno            01 – 07 ER          08 – 15 LP             16 – 30 P

Intenzioni di preghiera

Maggio – Perché la donna venga sempre più rispettata nella sua dignità e i giovani comprendano che il rispetto affonda le sue radici in un dialogo aperto e sincero. Preghiamo.

Giugno – Perché anche noi, come Comboni, trasportati dall’impeto di quella carità accesa con divina vampa sulla pendice del Golgota, dedichiamo tutta la nostra vita al servizio dei più bisognosi. Preghiamo.

Pubblicazioni

Fr. Elio Croce, Diari di guerra e di pace, Curcu&Genovese, Lavis (TN) 2016. In quarantacinque e passa anni d’Africa – scrive Dominique Corti – prima come responsabile tecnico dell’Ospedale di Kitgum, poi dal 1985 dell’ospedale di Lacor, Elio ha condiviso tutte le vicende del popolo Acholi. Per loro e con loro ha costruito padiglioni ospedalieri, scavato pozzi, impiantato attività tecniche e agricole… spartito i tremendi decenni della guerriglia. Ha seppellito i loro morti, ha percorso infiniti kilometri nella savana con la sua fuoristrada”. Come scrive la curatrice nella prefazione “per mantenere la memoria e ringraziare Elio questi diari, nati come esercizio per imparare ad usare il computer, vengono ora pubblicati integralmente”.

CURIA

Si è concluso l’Anno Comboniano di Formazione Permanente

Ventisei missionari comboniani di quattordici nazionalità e quattro continenti hanno concluso la XVIII edizione dell’Anno Comboniano di Formazione Permanente (ACFP) che si è svolta a Roma dal 21 settembre 2017 al 20 aprile 2018.

L’ACFP consiste in un periodo di otto mesi di formazione, offerto ai missionari che hanno già passato dai dieci ai quindici anni di missione nei vari paesi in cui l’Istituto comboniano è presente.

Più che un’attività accademica, l’ACFP vuole essere una formazione esperienziale, olistica e personalizzata che ha lo scopo di aiutare i missionari di età superiore ai 45 anni a fare una sintesi della propria vita e delle proprie esperienze missionarie e a rinnovare le energie per continuare la missione con più entusiasmo.

Venerdì 20 aprile 2018, tutti i partecipanti all’ACFP si sono riniti nella cappella della Curia Generalizia dei Comboniani, a Roma, per celebrare nella gioia e in uno spirito di rendimento di grazie la conclusione del corso. Alla bella celebrazione eucaristica hanno partecipato molti altri missionari e amici.

Verso la fine del corso, il gruppo ha fatto un pellegrinaggio a Limone sul Garda, città natale di san Daniele Comboni, e a Brescia e a Verona, luoghi altrettanto importanti per la vita culturale, spirituale e missionaria del Fondatore.

I partecipanti alla XVIII edizione dell’ACFP hanno valutato positivamente questa esperienza, definendola un tempo di grazia, di rinnovamento umano e spirituale e di crescita, che li ha fatti sentire più sereni e motivati per continuare la missione con gioia ed entusiasmo.

DSP

Giornata dei conventi aperti a Nürnberg ed Ellwangen

Nürnberg

“Bene. Siamo qui!”. Con questa espressione abbiamo aperto il 21 aprile 2018 la nostra casa di Nürnberg ai visitatori. Lo abbiamo fatto in collaborazione con le Suore Paoline che vivono vicino a noi. Anche loro hanno invitato la gente a visitare la loro casa. Abbiamo seguito l'iniziativa lanciata dalla Conferenza dei Religiosi Tedeschi di organizzare una "Giornata dei conventi aperti" in tutta la Germania.

Il nostro programma è stato semplice: le persone interessate sono state accolte e invitate a prendere un caffè e un dolce. Chi lo desiderava, poteva visitare la casa. Abbiamo presentato ai visitatori il nostro Istituto con alcuni cortometraggi: prima le Suore Paoline e poi noi. Ne è nato un vivace dibattito tra i visitatori e le Suore e i Missionari. Molti hanno fatto domande. L’incontro è terminato con una preghiera comune nella cappella.

La maggior parte dei visitatori, provenienti anche da parrocchie vicine, è rimasta dall'inizio alla fine. È stata un'esperienza positiva e la gente ha percepito anche i buoni rapporti tra noi e le Suore Paoline.

Ellwangen

La stessa giornata è stata celebrata in modo simile anche nella nostra casa di Ellwangen. Abbiamo pubblicizzato l’evento in città e nei paesi vicini con poster e attraverso i quotidiani locali.

L’invito, fra l’altro, è stato fatto anche perché ogni giorno arrivano alla nostra portineria benefattori e amici con offerte per la missione o con intenzioni di sante messe senza che abbiano mai la possibilità di vedere la casa. Volevamo offrire loro l'opportunità di conversare con noi, prendendo un caffè e mangiando un dolce, e poi di visitare la casa. Visita che hanno fatto in gruppi guidati da un membro della comunità.

Iniziativa comune delle quattro comunità religiose di Ellwangen

La giornata dei conventi aperti è stata celebrata anche a un altro livello perché a Ellwangen ci sono quattro comunità religiose: le Suore Francescane di Siessen, le Suore di Sant'Anna, i Redentoristi e i Missionari Comboniani. Dopo un’accurata preparazione fatta assieme, presso le Suore di Sant'Anna si è svolto un evento congiunto: anche qui i visitatori sono stati accolti con caffè e torta e hanno avuto la possibilità di fare domande e avere risposte.

Per i bambini era stato preparato un programma speciale, separato e parallelo. Il momento saliente è stato una tavola rotonda, con rappresentanti delle quattro comunità, moderata dal redattore di uno dei due quotidiani di Ellwangen. Si sono sentite affermazioni come “per me, entrare nell'Ordine, non è stata una perdita, ma un guadagno in libertà” o anche “convento significa abbondanza, non rinuncia”. Queste testimonianze forse non saranno facilmente dimenticate. (P. Karl Peinhopf e P. Anton Schneider)

Comboniani in pellegrinaggio a Vierzehnheiligen

Il 27 aprile 2018, 150 pellegrini si sono messi in cammino per raggiungere il santuario di "Vierzehnheiligen” (santuario dei quattordici santi) vicino alla città di Bamberg. Tra i partecipanti c’erano confratelli, collaboratori della distribuzione e diffusione del calendario “Opera del Redentore” e amici della provincia e della missione. La maggior parte veniva dalle zone delle nostre case di Ellwangen, Nürnberg, Neumarkt e Bamberg.

Appena arrivati, abbiamo visitato la Basilica con l’aiuto di una buona guida. Ci ha spiegato la storia della costruzione e dei quattordici santi ai quali è dedicata la chiesa. Dopo, ci siamo radunati davanti all’altare per una liturgia della Parola.

Finito il pranzo, P. Reinhold Baumann ci ha presentato la figura e l’opera di Mons. Franz Xaver Geyer la cui tomba si trova nel monastero di Banz, non lontano dal santuario: “senza Franz Xaver Geyer la DSP probabilmente non esisterebbe”, ha concluso P. Baumann.

Fr. Alberto Lamana ci ha presentato la situazione dell’Istituto e ha indicato alcune sfide che bisognerà affrontare nel prossimo futuro. Tre confratelli ci hanno parlato delle loro esperienze missionarie in Africa, America Latina ed Europa.

Una solenne celebrazione eucaristica nella Basilica ha segnato il termine di questa bella e arricchente esperienza.

ETHIOPIA

Registrazione ufficiale della Chiesa cattolica

Il 28 marzo 2018 c’è stato un importante incontro dei vescovi e religiosi dell’Etiopia per far familiarizzare i Segretariati della Chiesa cattolica, la Conferenza Episcopale Etiopica (ECBC) e la CMRS (Conferenza dei Superiori Religiosi Maggiori) dell’Etiopia con il Regolamento che accompagna la registrazione ufficiale (secondo la Dichiarazione n. 916/2015), sotto la direzione degli Affari per lo Sviluppo Federale e Pastorale, della Chiesa cattolica con una sua Personalità Giuridica e un proprio logo. Per molto tempo la Chiesa cattolica è stata considerata una ONG, una classificazione generica che non soddisfaceva affatto la Chiesa.

La registrazione potrebbe diventare un modello per altre Chiese, con la sua definizione chiara che la Chiesa cattolica è autonoma e indipendente, che ha la sua missione che viene da Dio (GE 1, AG, 1-6) e una propria Legge Canonica. Questa registrazione, lungi dall’essere una sottomissione della Chiesa cattolica allo Stato o un tentativo dello Stato per controllare la Chiesa, apre la strada alla cooperazione e al riconoscimento del giusto ruolo che la Chiesa svolge nella società (anche grazie alla sua valida Dottrina Sociale e ai suoi principi educativi) e nel suo sviluppo. La Nunziatura Apostolica avrà la funzione di collegamento con la Chiesa (cattolica) universale e di strumento internazionale necessario per la convalida dei documenti.

La registrazione non entra volutamente nei dettagli ma è fatta in modo da essere rinnovabile periodicamente anche perché la parte amministrativa della Chiesa dovrà essere monitorata e, allo stesso tempo, tutelata nella sua indipendenza e soprattutto nel suo scopo primario che è di natura spirituale.

La registrazione della Chiesa cattolica nel quadro del governo mostra la struttura della Chiesa con le sue 13 circoscrizioni (vi rientrano anche gli Istituti religiosi, registrati ciascuno col proprio nome, compresi i Missionari Comboniani del Cuore di Gesù) e un certo numero di parrocchie e cappelle da non considerare semplicemente come ramificazioni della Chiesa ma come parte di un unico Corpo.

Al di là degli effetti positivi che diventeranno presto operativi per quanto riguarda i permessi del personale estero come agenti della Chiesa piuttosto che come semplici agenti di sviluppo, sta nascendo ora un grande sentimento di gratitudine e di riconoscimento verso tutte quelle persone che, spesso subendo dei richiami, hanno lavorato per anni allo scopo di ottenere il risultato raggiunto oggi.

ITALIA

XII Simposio di Limone

“La prassi interculturale come sfida missionaria. Missione e interculturalità” è stato il tema del XII Simposio di Limone della Famiglia Comboniana – comboniani e comboniane, laici comboniani e missionarie secolari – svoltosi a Limone sul Garda dal 3 al 6 aprile 2018.

Obiettivo del simposio era riflettere sulla prassi interculturale come nuovo paradigma della missione anche in Europa, continente che comboniani e comboniane considerano ormai come “terra di missione”, non più solo come luogo di invio del personale.

Al simposio hanno partecipato anche confratelli e consorelle originari di altri continenti che prestano il loro servizio in Europa. I partecipanti erano trentasei e dodici le nazionalità rappresentate.

MEXICO

Mese di incontri

Durante il mese di aprile nella provincia vi sono stati diversi incontri che ci hanno consentito di condividere quello che stiamo vivendo come comboniani in Messico.

Il 10 e l’11 si è tenuta l’assemblea dell’evangelizzazione. Erano presenti quasi tutti i comboniani che lavorano nella pastorale diretta fra la popolazione indigena e come presenza urbana.

Il 12 e 13 si è riunito il Segretariato della missione rappresentato dai tre settori, animazione missionaria, evangelizzazione e giustizia e pace. È stato uno dei primi incontri di questo segretariato con la nuova struttura: a poco a poco si comprende la necessità di integrare i tre settori, per vivere il nostro servizio missionario nella Chiesa locale.

Dal 10 al 12 hanno tenuto la loro assemblea annuale i promotori vocazionali: P. Moisés García e Fr. Jorge Rodríguez, che lavorano in questo campo a tempo pieno, lo scolastico Alohoungo Abib Ayodele Sylvain, che sta facendo il servizio missionario nella nostra provincia e aiuta nella promozione vocazionale, e P. Roberto Pérez, che dà una mano sempre in questo settore. Nell’assemblea hanno condiviso le difficoltà e le speranze che incontrano nel loro lavoro e programmato le prossime attività e incontri.

Il 17 e 18 ha avuto luogo l’incontro dei confratelli della terza età al quale hanno partecipato una quindicina di comboniani fra i 60 e i 90 anni. Il primo giorno P. Laureano Rojo, con l’aiuto di un geriatra, ha guidato la riflessione sul modo di invecchiare bene. Il giorno seguente l’incontro si è concluso con un piccolo pellegrinaggio alla Basilica di Guadalupe, dove è stata celebrata l’Eucaristia.

Infine, l’equipe provinciale incaricata dell’animazione del lavoro sulla Regola di Vita, composta da P. Gabriel Martínez e Fr. Joel Cruz, ha presentato l’incontro su questo tema al quale hanno partecipato dodici confratelli in rappresentanza di diverse comunità della provincia. Ci si augura che tutti i confratelli della provincia possano ben presto iniziare la stessa esperienza nelle loro comunità.

NAP

Assemblea provinciale

Dal 9 al 13 aprile i comboniani che lavorano negli Stati Uniti e Canada hanno tenuto la loro assemblea provinciale. Sono stati giorni di preghiera e di riflessione sulla vita comboniana nel contesto americano, durante i quali i partecipanti hanno rinnovato il loro impegno e zelo missionario.

Il lavoro è stato incentrato soprattutto sulla Regola di Vita e sul Piano sessennale della provincia. P. Daniele Moschetti e P. Gian Paolo Pezzi hanno presentato all’assemblea le attività realizzate dalla Famiglia comboniana al Forum Sociale Mondiale e al Forum Comboniano del marzo scorso a Salvador de Bahia. P. Daniele ha dato la sua disponibilità ad andare in tutte le parrocchie dove sono i comboniani, per svolgere, in collaborazione con loro, delle attività di formazione su Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC).

Nonostante la scarsità del personale e l’età avanzata dei missionari, la disponibilità di ogni membro è diventata il modo di rispondere alle sfide di questo tempo. Attraverso le attività di animazione missionaria, la NAP vive in solidarietà con le altre province dell’Istituto e, in particolare, con quelle più bisognose dell’Africa.

Abbiamo avuto il privilegio di avere fra noi P. John Baptist Keraryo Opargiw che ha condiviso con la provincia l’attuale situazione delle vocazioni e della formazione nel nostro Istituto.

P. John Baptist è rimasto impressionato dai nostri progetti in questo settore. A Los Angeles, in California, la nostra comunità ha rilanciato un programma di promozione della pastorale giovanile e vocazionale. P. Jorge Ochoa ospita studi biblici, ritiri e vari programmi per i giovani della comunità. Finora, è stato un ministero molto fruttuoso con i giovani che hanno voglia di partecipare e approfondire.

Naturalmente, non c’è stato solo il lavoro, ma anche tanta allegria e incontri personali, anche perché alcuni confratelli non si vedevano da molto tempo. Come ha detto P. John Baptist, l’assemblea è stata “una celebrazione di comunione e fraternità”.

Comprensione interculturale

Durante la sua permanenza nella NAP, P. John Baptist ha partecipato con P. John Converset a un seminario sulle “competenze interculturali” e su come preparare e seguire ministri di altri paesi e culture perché possano collaborare al ministero negli Stati Uniti.

Il workshop è stato molto illuminante e ha offerto – come ha detto P. John Baptist – molti punti utili per migliorare la qualità della formazione iniziale e dei programmi di formazione permanente dell’Istituto: “Ci ha aperto gli occhi consentendoci di non dare per scontato le cose ed essere propositivi, per organizzare strutture in grado di valutare la preparazione dei nostri candidati e confratelli in vista di uno stile significativo di vita interculturale e di missione”.

Incontro dei Laici Comboniani

Durante il primo fine settimana di marzo, più di venti Laici Comboniani sono arrivati a La Grange Park, Illinois, per un incontro. Il Programma dei Laici Missionari Comboniani (CLMP) è stato fondato nel 1993. Da allora decine di laici hanno vissuto e lavorato in Africa e in Sudamerica.

Questo fine settimana è stato un momento straordinario di rinnovamento e di incontro fra vecchi amici. È possibile approfondire la conoscenza di questo CLMP consultando il numero di primavera della rivista Comboni Missions.

Fornire acqua pulita all’Uganda

L’anno scorso, per il 150° anniversario dei Missionari Comboniani, la Provincia Nordamericana ha istituito un fondo per l’anniversario da utilizzare a sostegno di particolari progetti missionari. È così che i sostenitori e gli amici dei Comboniani sono stati invitati a partecipare alla celebrazione dell’anniversario.

Il primo obiettivo era quello di raccogliere denaro sufficiente a far arrivare 150 filtri per l’acqua nei campi profughi dell’Uganda settentrionale, dove più di un milione di sudsudanesi si sono rifugiati. Per raggiungere questo obiettivo, la Provincia ha collaborato con “Acqua con Benedizioni” (Water with Blessings - WWB), un’organizzazione no-profit gestita da Larraine Lauter, una suora delle Orsoline, nel Kentucky settentrionale, che fornisce questi sistemi per filtrare l’acqua – di facile utilizzo – a quelli che ne hanno più bisogno.

Nel gennaio 2018, P. Ruffino Ezama, la redattrice della rivista Comboni Missions, Katie Carroll, e il volontario del WWB Jim Wilhite si sono recati nei campi profughi in Uganda per consegnare a mano questi filtri. La consegna era per il campo profughi di Palorinya, tra i più poveri e affollati, dove arrivano ogni giorno nuove famiglie. Abbiamo lavorato in collaborazione con le Suore Comboniane e le Sacred Heart Sisters. Il prossimo obiettivo sarà di fornire filtri ai sacerdoti, alle suore e ai confratelli comboniani che vivono nella Repubblica Democratica del Congo, nella Repubblica Centrafricana e in Sud Sudan.

SOUTH SUDAN

Primo ciclo completato al Teacher Training College

I Comboniani della missione di Old Fangak hanno organizzato, assieme alla rete cattolica di solidarietà religiosa con il Sud Sudan, dei corsi di formazione per insegnanti della scuola elementare nella parrocchia della Santa Trinità (Contea di Fangak). I corsi erano iniziati nel 2013 con 80 candidati: 44 di loro si sono laureati nel marzo 2018. Purtroppo, circa la metà dei candidati, a causa della guerra e di altre circostanze, ha dovuto abbandonare il percorso formativo. Nella regione oltre il 95% della popolazione è analfabeta, mentre la media nazionale è del 75%.

Ringraziamo in particolare Sr. Barbara Paleczny, delle School Sisters of Notre Dame, per il suo instancabile sforzo nel portare avanti con successo il programma. Prima di questi corsi, nessuno degli insegnanti della contea aveva un’istruzione adeguata perché il sistema scolastico ha preso piede lentamente negli ultimi vent’anni. La contea di Fangak, infatti, con una popolazione di circa 120.000 abitanti, nel 2000 aveva solo tre scuole elementari, mentre nel 2010 ne aveva già 27 e ora, nel 2018, sono circa 80 i villaggi che offrono istruzione anche se, nella contea, c’è una sola scuola dove l’alunno può ottenere il certificato elementare ed è quella gestita dai Comboniani.

Ritiro Annuale

Dall’8 al 14 aprile 2018, quindici Comboniani provenienti da diverse missioni della provincia e due suore comboniane si sono incontrati nel Centro di Pace Buon Pastore di Kit per il ritiro annuale. Il tema scelto era “L’Istituto come comunione di confratelli consacrati al servizio missionario”, tratto dai numerosi temi proposti dalla commissione per la rivisitazione e la revisione della Regola di Vita. Il ritiro è stato animato da P. Andrew Rusatsi, SJ. È stato davvero un momento di riposo e di preghiera, in cui ci siamo sentiti vicini al nostro fondatore, san Daniele Comboni, il cui zelo per la missione è stato costantemente sottolineato nelle riflessioni di P. Rusatsi.

Incontro dei missionari giovani

Per la prima volta, i comboniani della provincia al di sotto dei 45 anni di età hanno organizzato il loro incontro annuale con le suore comboniane della stessa fascia di età. Così, il 15 e 16 aprile, 5 padri, due fratelli e otto suore si sono riuniti per due giorni durante i quali hanno parlato del loro cammino vocazionale e della loro vita in missione. È stata una testimonianza profonda e arricchente e anche un incoraggiamento a conoscere le fatiche reciproche e le gioie anche perché molte esperienze sono comuni a tutti noi. Abbiamo anche riso e sorriso delle sorprese e dei paradossi della nostra vita missionaria. Il secondo giorno abbiamo visitato la tomba del missionario Angelo Vinco a Gondokoro, dall’altra parte del Nilo, dove abbiamo celebrato l’Eucaristia.

Lumko Workshop

Venticinque persone, tra cui sette comboniani, tre sacerdoti diocesani, un missionario di Mill Hill, una suora della carità e tredici responsabili laici provenienti da diverse parrocchie dell’arcidiocesi di Juba, hanno partecipato al “Lumko workshop”, della durata di una settimana, organizzato ad aprile nella casa provinciale dal segretariato per la missione della provincia. Il workshop era incentrato su come avviare, far crescere e sostenere piccole comunità cristiane nelle nostre parrocchie. Le piccole comunità cristiane, infatti, come ha rilevato il facilitatore, Waswa Joseph, dell’equipe del “Lumko workshop”, sono strutture di base che portano vitalità e dinamismo nella comunità parrocchiale.

Molti dei partecipanti hanno parlato del workshop come di “un corso tanto atteso” e hanno espresso gratitudine ai comboniani per questa iniziativa.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Luciano, di Fr. Ruggero Moretto (I).

LA MADRE: Maria, di Fr. Konrad Tremmel (U); Josephine, di P. Megnihoue Codjo Bernard (U).

IL FRATELLO: António di P José Carlos Mendes da Costa (P).

LA SORELLA: Virginia, di P. Giovanni Vicari (FCM); Suor Cecilia, di Fr. Carlos Cárdenas (PE).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Giovanna Ruaro, Sr. Giacomina M. Murachelli, Sr. Ada Caterina Pontello; Sr. M. Bianca Benatelli.