NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

P. Raphael P’Mony Wokorach, dopo aver portato a termine il suo incarico di Visitatore Apostolico presso la Congregazione degli Apostles of Jesus, è stato richiesto dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA) per assumere l’ufficio di Commissario Pontificio dello stesso Istituto di diritto diocesano, la cui sede principale si trova nell’Arcidiocesi di Nairobi (Kenya).

Professioni perpetue

Sc. Kelly Wamalwa (KE)

Nakwamekwi (KE)

25/05/2018

Sc. James Mwamba (MZ)

Nairobi (KE)

29/06/2018

Sc. Mose Chrisantus Keengwe (KE)

Nairobi (KE)

29/06/2018

Sc. De Sousa Borges R. Ricardo (BR)

Orange Farm (RSA)

07/07/2018

Sc. Alohoungo Abib A. Sylvain (T)

S. Franc. del Rincón (Mex)

21/07/2018

Sc. Sakie Tchawe (Noel) (T)

Lomé (TG)

03/08/2018

Sc. Luna Sánchez Jonathan A. (PE)

Lima (PE)

04/08/2018

Ordinazioni sacerdotali

P. Owino James Marcellus (U)

Soroti (UG)

07/07/2018

P. Anyaja Pious (U)

Moyo (UG)

28/07/2018

P. Esseh Kossi Michel (T)

Lomé (TG)

04/08/2018

P. Banda Archangel (MZ)

Chipata (Z)

04/08/2018

Opera del Redentore

Settembre                01 – 15 NAP      16 – 30 PCA

Ottobre  01 – 07 RCA                 08 – 15 TCH 16 – 31 RSA

Intenzioni di preghiera

Settembre – Perché comprendiamo che l’attuale crisi ambientale è anche una crisi sociale e che è importante educare le nuove generazioni ai valori universali della tolleranza, del rispetto, del dialogo e del consumo critico. Preghiamo.

Ottobre – Perché i missionari siano sempre portatori di buona notizia in parole e in opere, costruttori di fraternità e di giustizia. Preghiamo.

Pubblicazioni

Quaderni di Limone, Missione e interculturalità. La prassi interculturale come sfida missionaria, Aprile 2018, Numero 11. Sono gli Atti del XII Simposio, quattro giornate di riflessione tenutesi a Limone sul Garda dal 3 al 6 aprile. “L’appuntamento annuo nella casa natale del fondatore – si legge all’inizio dell’articolo di introduzione – rimarca l’importanza di favorire e accompagnare luoghi e spazi interculturali nella Chiesa e nella società per una convivenza giusta e fraterna”.

P. Pietro Bracelli, Brasile. Un popolo – Una missione, ed. Polaris, Sondrio 2018. Il testo, arricchito da molte foto, più che una riflessione, come dice nella presentazione Mons. Cantoni, è il tentativo di trasmettere “le sensazioni e le emozioni di una vita di missione in Brasile: appunti sparsi, pensieri che si inseguono, immagini, sollecitazioni… lasciamoci provocare: è l’invito che rivolgo a chi si addentra nella lettura di questo libretto semplice ma non banale”.

P. Rafael Vigolo, Pe. Ezequiel Ramin. Testemunha de um amor sem limites, Alô Mundo-Sem Fronteiras, São Paulo, giugno 2018. Il libro raccoglie gli scritti e le lettere di P. Ramin dal 1971 fino a poco prima di essere ucciso. “Lo stile di P. Ezechiele – scrive P. Arnaldo Baritussio nella prefazione – è simile a quello degli impressionisti: pennellate di colore, rapide e incisive, che lasciano intravedere la drammatica situazione, da parte di un missionario che sente, analizza e descrive la realtà dal di dentro… non mera obiettività né dati freddi ma brace che fa ardere il cuore”. “La vita che possiede un sogno è una vita felice – diceva P. Ramin parlando ai ragazzi di una scuola – la vita che ha un sogno è una vita che si rinnova ogni giorno… È bello sognare di far felice tutta l’umanità. Non è impossibile”.

P. Raffaello Savoia, Historia de la Pastoral Afroamericana en la Iglesia, ed. CELAM, Bogotá 2018. Il libro ripercorre cinquecento anni di storia afroamericana sottolineando “il ricco patrimonio spirituale e comunitario che è alla base della resistenza di ieri e del protagonismo che assumono oggi i popoli Afro”.

AMERICA LATINA

Incontro continentale

I delegati comboniani dell’America Latina (segretari provinciali della missione e altri) si sono riuniti a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) dall’8 al 9 luglio per condividere il lavoro missionario nelle circoscrizioni dell’America Latina, incrementare la collaborazione e formare il Consiglio Continentale della Missione. Questo incontro ha preceduto di qualche giorno il V Congresso Missionario Americano (CAM).

Il primo giorno, dopo la condivisione delle esperienze missionarie e delle priorità delle circoscrizioni, si è cercato di valutare le priorità continentali, mentre il Segretario Generale della Missione (SGM), P. Mariano Tibaldo, ha esposto il lavoro del Segretariato e proposto come i vari segretariati della missione possano collaborare con il SGM.

Il giorno successivo sono state indicate piste di lavoro e di collaborazione. P. Dario Bossi ha presentato la rete sociale REPAM (Red Eclesial PanAmazonica). Nel pomeriggio, P. Tibaldo ha presentato alcuni spunti di riflessione tratti dall’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Si è infine formato il nuovo consiglio continentale della missione (CCM). Questo consiglio è uno strumento di dialogo continentale ma anche di aiuto per mettere in pratica le proposte delle assemblee continentali di settore nella realtà delle varie circoscrizioni.

Nella sua lettera ai partecipanti, P. Tesfaye Tadesse, superiore generale, ha sottolineato quanto è importante che l’incontro continentale dei delegati comboniani e il CAM abbiano delle conseguenze positive nelle diverse circoscrizioni che si traducano nell’impegno ad animare i confratelli nella passione per la missione e ad incoraggiarli a collaborare a tutti i livelli; la capacità di collaborazione e di comunione è, infatti, il volto moderno della missione.

V Congresso Missionario Latinoamericano

Anche il CAM-COMLA si è tenuto a Santa Cruz de la Sierra, dal 10 al 14 luglio, ospitato nel Collegio Don Bosco. Hanno partecipato diciotto comboniani tra i quali P. Mariano Tibaldo, Segretario Generale della Missione. Il tema rifletteva il messaggio dell’Esortazione Evangelii gaudium: “La gioia del Vangelo, cuore della missione profetica, fonte di riconciliazione e di comunione”. Il motto, “America in Missione, il Vangelo è Gioia”, indicava l’obiettivo principale che era di “rafforzare l’identità e l’impegno missionario Ad Gentes della Chiesa nelle Americhe, per annunciare la gioia del Vangelo a tutti i popoli con particolare attenzione alle periferie del mondo di oggi e al servizio di una società più giusta, solidale e fraterna”.

Quattro sono state le linee tematiche: il Vangelo, la gioia missionaria, missione-riconciliazione, missione-profetismo. Il CAM, ha sottolineato P. Mariano, è stato il coronamento di cinque anni di intenso lavoro, un lavoro veramente capillare, al quale hanno partecipato i gruppi parrocchiali e diocesani delle varie Chiese nazionali.

Durante la preghiera del terzo giorno, sono stati ricordati i santi di ogni Paese e la figura rappresentativa del Brasile è stato P. Ezechiele Ramin.

Sempre nella terza – e ultima – giornata di incontri, è intervenuto il vescovo comboniano Mons. Vittorino Girardi che ha sottolineato la necessità che la Chiesa continentale si apra alla missione ad gentes perché, come dice Papa Francesco, “l’attività di evangelizzazione [è] paradigma di ogni opera della Chiesa”. Mons. Girardi ha ricordato che anche “nel continente americano abbiamo ampi spazi di missione” e, provocatoriamente, ha ribadito che “una Chiesa amerindia, una Chiesa dei popoli indigeni non è mai nata”.

BRASIL

P. Ezechiele e Sr. Dorothy, testimoni di una vita donata

“Ci sono tanti Ezechiele che ancora oggi continuano ad essere sacrificati perché difendono la nostra Casa Comune” ha detto P. Dario Bossi, provinciale, durante il III “Pellegrinaggio di P. Ezechiele Ramin”, che si è svolto nel fine-settimana del 21-22 luglio 2018, in concomitanza con il XIII Pellegrinaggio “da Floresta”, ad Anapú (PA) e con l’XI Pellegrinaggio “da Terra e das Águas” della Rondónia, a Rondolândia, tutti con l’obiettivo di ricordare due grandi missionari arrivati in Amazzonia per difendere la vita dei più poveri: sr. Dorothy Stang, nata negli USA, e P. Ezechiele Ramin.

Il ricordo di P. Ezechiele continua a essere ben presente in Amazzonia e nella vita del popolo brasiliano attraverso diverse iniziative dedicate al suo nome: scuole, case-famiglia rurali, progetti di sviluppo locale, accordi di riforma agraria, strade… Ne è una prova anche la decisione del comune di Rondolândia di decretare festiva la data del 24 luglio, per far memoria del giorno in cui, nel 1985, Ezechiele fu assassinato.

P. Dario ha sottolineato che “P. Ezechiele non è un eroe isolato, ma è figlio di una Chiesa, quella Chiesa del post-Concilio, di Medellín, di Puebla… che ha fatto chiaramente l’opzione per i poveri, che è accanto ai popoli indigeni e ai lavoratori e alle lavoratrici senza terra”.

“Dobbiamo avere gli stessi atteggiamenti che hanno contraddistinto la vita di coloro che oggi sono visti come testimoni di una Chiesa povera e per i poveri. In questo senso – ha ricordato P. Dario – una cosa importante di P. Ezechiele è stata la sua opzione per la non violenza, in un tempo in cui l’incapacità di ascoltarsi produce arroganza e scontri sempre più violenti. Ezechiele è testimone del dono della vita fino alla fine, anche di fronte ad avversari e persone che gli si contrapponevano con la minaccia delle armi; è testimone della scelta radicale di un giovane che ha deciso di amare fino alla fine. È un modello per i giovani che anche oggi desiderano vivere la vita con passione e con un senso. Come diceva P. Ezechiele ‘abbiate la passione di chi insegue un sogno’”.

COLOMBIA

Incontro di Pastorale afro

L’incontro dei comboniani e comboniane che lavorano nella Pastorale afro (EPA) si è tenuto il 21 e 22 luglio 2018 nel Seminario maggiore di Cali, in Colombia. Erano presenti: sr. Daniela Maccari (Ecuador), P. Franco Nascimbene (Colombia), Fr. Abel Dimanche (Ecuador), Fr. Alberto Degan (Colombia), P. Daniele Zarantonello (Colombia), P. Raffaello Savoia (Colombia), P. Mateo Téllez Zapata (Colombia), P. Endrias Shamena Keriba (Colombia), P. Bernardin Anoumou Mossi Kuami (Brasile), P. Elysée Laye (Perù) e P. Fufa Ensermu Wakuma (Colombia).

Il Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, ha scritto ai partecipanti e, facendo riferimento al tema dell’EPA, incentrato sulla ‘spiritualità, forza trasformatrice della realtà’, ha sottolineato che “non ci può essere nessun impegno nella trasformazione della realtà se non è sostenuto da una spiritualità profonda che motiva l’azione e dona speranza nelle difficoltà”. Si tratta, ha aggiunto, di lavorare perché il popolo Afro sia protagonista della propria storia e cambi la sua situazione di emarginazione. Al termine della sua lettera, ha ricordato come i Comboniani siano stati tra i fondatori degli incontri di pastorale Afro che, nel continente americano, rappresenta una delle priorità comboniane.

I confratelli hanno condiviso ciò che stanno facendo nella Pastorale Afro (PA). Alcuni lavorano in vere periferie esistenziali e geografiche segnate da violenza e ingiustizie e dove imperversano bande di narcotrafficanti e paramilitari. Notevole è lo sforzo nella formazione di leader, nel dialogo con le religioni tradizionali Afro, soprattutto in Brasile, e nella ricerca di una catechesi biblica inculturata. In alcuni paesi (Brasile, Colombia, Ecuador) i Comboniani hanno fondato centri culturali Afro; è importante, perciò, che questi centri siano collegati in rete.

Si è riletto il Piano Continentale di PA – denominato PAC, Pastoral Afro Comboniana – che era stato elaborato la prima volta nell’incontro di Guayaquil nel 2010.

L’assemblea ha eletto l’equipe continentale di PA, rappresentata da P. Raffaello Savoia, Fr. Abel Dimanche, P. Eliseo Laye e P. Bernardin Anoumou Mossi Kuami. L’equipe resterà in carica per tre anni, coordinata da P. Savoia.

L’incontro si è concluso con l’intervento di P. Mariano Tibaldo (SGM) che ha parlato del Congresso Missionario Americano a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) e di alcune questioni riguardanti le priorità del Continente.

CONGO

Lancio del Centro missionario Laudato si’

Dal 23 al 25 agosto 2018, si è tenuto a Kinshasa un breve incontro sul tema “Insieme per la salvaguardia della nostra casa comune”, con l’obiettivo di lanciare le attività del Centro missionario Laudato si’.

Il centro è un’opera comboniana e si occupa di animazione, formazione e ricerca sulla tutela dell’ambiente e salvaguardia del creato.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato personalità del mondo ecclesiale, della società civile e alcuni rappresentanti del governo, sono stati affrontati diversi temi. Il primo giorno è stato dedicato al contesto generale e missionario del Centro e alla sua organizzazione. Gli interventi della seconda giornata si sono occupati dell’economia dell’Enciclica. Infine, il terzo giorno sono state analizzate le linee di lavoro e di collaborazione nella gestione durevole delle risorse naturali e le sfide poste dall’attuazione della Laudato Si’, in una prospettiva di cooperazione inter-ecclesiale e internazionale.

CURIA

In ricordo di Fr. Alfredo Fiorini

È ormai un appuntamento fisso quello del ricordo della morte, in Mozambico, di Fr. Alfredo Fiorini, realizzato dall’Associazione Alfredo Fiorini Onlus, fondata dai suoi compagni di classe del Liceo Leonardo Da Vinci di Terracina. Nell’ambito delle iniziative promosse dall'Associazione per il 26° anniversario della sua morte, il 24 agosto 2018, è stata celebrata una Messa nella chiesa parrocchiale di San Domenico Savio.

La Messa è stata presieduta da P. Piergiorgio Prandina e concelebrata da P. Arlindo Pinto, P. Alcides Costa e sei sacerdoti diocesani. Era presente anche lo scolastico comboniano mozambicano Moisés Zacarias.

Durante l’omelia, P. Arlindo, che ha conosciuto personalmente Fr. Alfredo a Roma, poco dopo la sua assegnazione alla provincia del Mozambico, nel giugno del 1989, ha detto: “Il nostro Alfredo è stato ucciso probabilmente da guerriglieri della Renamo il 24 agosto 1992 a Muiravale, in Mozambico. Aveva 37 anni. L’assassinio è avvenuto sulla stessa strada sulla quale, il 3 gennaio 1985, era stata uccisa la suora comboniana Teresa Dalle Pezze”. E ha invitato tutti i presenti – tra cui c’erano anche i genitori di Alfredo, Elio Fiorini e Tilde Braconi – “a ritrovare le radici dell’annuncio che abbiamo ricevuto e a uscire da noi stessi per ritrasmetterlo con parole e carità a tutte le genti e in particolare ai nostri fratelli e sorelle più bisognosi qui e oltre i confini d’Italia”.

L’Associazione Alfredo Fiorini Onlus, come ogni anno, ha anche organizzato una serata dedicata a Fr. Alfedo, intitolata “Le Stelle di Alfredo”, in Piazza Santa Domitilla, sempre a Terracina. Il tema di quest’anno era l’immigrazione con il titolo “Dall’accoglienza straordinaria alla straordinaria accoglienza”. Si è conclusa con il concerto dei “Muiravale Free Town”, gruppo che porta il nome della località del Mozambico dove Fr. Alfredo è stato ucciso.

L’Associazione porta avanti diverse iniziative, come ad esempio il progetto dei “Nuovi Medici per il Mozambico” che ha permesso a sei giovani mozambicani, meritevoli ma senza mezzi economici, di laurearsi in Medicina e Chirurgia nell’Università di Beira, rimanendo nel loro paese.

ETHIOPIA

I Vescovi dell’AMECEA celebrano la diversità etnica

Il 15 luglio 2018 si è aperta ufficialmente ad Addis Ababa la XIX Assemblea plenaria dell’associazione dei membri delle Conferenze Episcopali dell’Africa orientale (AMECEA). Circa 200 vescovi cattolici di nove paesi africani hanno partecipato alla celebrazione eucaristica inaugurale secondo il rito cattolico etiope, presso il Centro Don Bosco. Il celebrante principale era il cardinale Berhaneyesus Demerew Souraphiel, Arcivescovo di Addis Ababa e attuale presidente dell’AMECEA.

L’apertura dell’Assemblea è coincisa con la storica visita del presidente eritreo Isaias Afewerki.

Nelle sue parole di benvenuto ai delegati, il Card. Berhaneyesus Souraphiel ha sottolineato che il fatto che “questo evento storico avvenga esattamente nello stesso momento dell’assemblea plenaria è sorprendente e ne siamo grati a Dio”.

La visita del presidente eritreo nella capitale etiopica per incontrare il nuovo premier etiope Abiy Ahmed, come primo gesto della rinnovata amicizia tra i due Paesi, dopo l’accordo di pace firmato il 9 luglio ad Asmara, arriva a conclusione di vent’anni di guerra e tensioni.

Condividendo la gioia degli etiopi, che hanno invaso le strade di Addis Ababa sventolando le bandiere dei due Paesi, il cardinale ha detto che nove mesi fa l’AMECEA aveva inviato un’alta rappresentanza del Solidarnosc Team in visita all’Eritrea e che “è una grande gioia vedere che la riconciliazione, la pace e l’unità tra la gente dei due Paesi stanno diventando realtà. Siamo felici di tenere questa plenaria ad Addis Ababa, dove sono venuti in tanti: oltre alle Conferenze Episcopali di Eritrea, Etiopia, quelle del Kenya, Malawi, Sudan e Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia (membri dell’AMECEA) e anche Gibuti e Somalia che sono membri affiliati”.

Alla fine dell’omelia, il cardinale ha invitato il leader politico del Sud Sudan a seguire l’esempio dei due presidenti dell’Etiopia e dell’Eritrea in modo che anche per il popolo di Dio che vive in Sud Sudan si possa giungere ad una soluzione duratura di pace e unità.

KENYA

Giubileo d’oro e ordinazioni diaconali

La Provincia del Kenya è stata recentemente benedetta da diversi momenti di grazia, tra i quali una nuova casa, un giubileo d’oro sacerdotale e tre ordinazioni diaconali.

Il 28 aprile, infatti, la provincia ha aperto una comunità per l’animazione missionaria a Embakasi, Nairobi. La casa, con 8 locali, è stato costruita dai cristiani di Embakasi e benedetta ufficialmente dal cardinale John Njue, dell’Arcidiocesi di Nairobi.

Il 26 maggio, lo scolastico Kelly Wamalwa, del Kenya, è stato ordinato diacono nella parrocchia di Nakwamekwi, diocesi di Lodwar, dove i confratelli lavorano fra i Turkana dal 2003, in un’area di prima evangelizzazione. L’ordinazione diaconale di Kelly è stata seguita da quella di James Mwamba, dello Zambia, e di Mose Chrisantus Keengwe, del Kenya. I due scolastici hanno emesso la professione perpetua il 29 giugno e sono stati ordinati diaconi il giorno seguente, nella parrocchia comboniana della Santissima Trinità di Kariobangi, Nairobi.

Il 29 giugno P. Claudio Longhi ha celebrato il suo giubileo d’oro sacerdotale e ha presieduto la Messa mentre P. Radol Austine Odhiambo, superiore provinciale, ha tenuto l’omelia, nella quale ha sfidato i neoprofessi a vivere fedelmente la loro consacrazione in una società in rapido cambiamento e ha ringraziato P. Claudio per il suo servizio nella provincia e nell’Istituto.

Congratulazioni anche a P. Santiago Jiménez, il cui giubileo d’oro ricorreva nello stesso giorno, che però non era presente perché in vacanza.

A questi eventi hanno partecipato i fedeli di Kariobangi, molti amici e parenti, diversi religiosi e la famiglia comboniana di Nairobi.

LONDON PROVINCE

Assemblea Continentale della Formazione (Europa)

“Missione e Gioventù in Europa oggi” è il tema dell’Assemblea europea della formazione e della pastorale giovanile e vocazionale, che si è svolta a Sunningdale (Inghilterra) dal 3 al 10 luglio 2018. Diciotto partecipanti che rappresentano tutte le Circoscrizioni, la Polonia e il Segretariato Generale della Formazione si sono incontrati per condividere e discutere le loro esperienze ministeriali, riflettere insieme su questioni comuni e valutare e rafforzare il loro comune cammino in questo settore.

Lo scopo principale di quest’Assemblea di formazione continentale era offrire un momento di formazione permanente ai partecipanti. Quest’obiettivo è stato raggiunto attraverso le presentazioni dei vari relatori e l’atmosfera fraterna dell’Assemblea. Due conferenzieri hanno sottolineato l’attuale situazione dei giovani in Europa e la missione dei Comboniani in Europa oggi. È seguita una riflessione sull’attuazione delle direttive dell’ultima Assemblea Continentale della Formazione svoltasi a Norimberga nel 2016. Quindi abbiamo avuto una panoramica dell’attuale situazione della vocazione e formazione comboniana, prendendo in considerazione sia la formazione di base che la prassi del modello di integrazione in formazione permanente.

Quest’Assemblea arriva in un momento in cui la Chiesa universale si sta preparando a celebrare il Sinodo dei Vescovi sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale. È stato un modo concreto di sentire cum Ecclesia, di camminare con la Chiesa e anche di assumersi le proprie preoccupazioni e sfide.

L’Assemblea ha espresso particolare gratitudine alla London Province, che ha fornito le strutture e il supporto necessari per il buon esito dell’incontro.

Messaggio dei provinciali europei

I superiori provinciali del continente europeo, riuniti a Sunningdale (Londra), a conclusione della loro assemblea annuale, il 14 luglio 2018, hanno redatto il messaggio che riportiamo qui di seguito.

Di fronte alle sfide migratorie di oggi, l’unica risposta sensata è quella della solidarietà e della misericordia” (Papa Francesco, 6 luglio 2018).

Noi, superiori maggiori dei missionari comboniani in Europa, radunati nella nostra assemblea annuale a Sunningdale (Londra):

  • siamo profondamente turbati dal fatto che l’Europa sembri perdere il suo spirito umanitario chiudendo le porte a rifugiati e migranti ed estendendo le proprie frontiere alle coste africane, mettendo così le vite di tanti esseri umani a rischio, esponendole alla schiavitù in Libia, in chiara violazione degli obblighi sanciti dal diritto internazionale;

-      condanniamo la chiusura dei porti europei ai migranti in pericolo nel mare;

-      sottolineiamo che insicurezza e criminalità in Europa hanno radici in problemi locali e non nel fenomeno migratorio;

-      sosteniamo le voci e i gesti profetici dei comboniani che si mettono con coraggio dalla parte di rifugiati e migranti;

-      seguiamo le indicazioni di papa Francesco e altre voci della Chiesa e chiediamo ai nostri confratelli di essere voce dei rifugiati e migranti;

-      esortiamo tutte le persone di buona volontà a denunciare le ingiustizie, specialmente l’aumento del razzismo e della xenofobia”.

MALAWI-ZAMBIA

Ordinazione

Sabato 4 agosto 2018 rimarrà nella memoria della diocesi di Chipata. Oltre un migliaio di cristiani, tra cui un ministro del governo – in rappresentanza del presidente e grande capo della tribù degli Angoni, re Mbelwa IV – e il sindaco di Chipata, si sono riuniti nella cattedrale di Sant’Anna per assistere all’ordinazione sacerdotale di tre diaconi della diocesi di Chipata, fra cui Archangel Banda, comboniano originario dell’ex parrocchia comboniana di San Mattia Mulumba, alla periferia di Chipata.

Per l’occasione, era stato allestito un ampio podio coperto, che non ha potuto contenere tutti i presenti. P. Enrico Colleoni, vice-provinciale del Malawi-Zambia, ha trascorso due giorni interi a dipingere immagini sacre sul podio, su richiesta della diocesi, e ha fatto un buon lavoro: il podio con le sue decorazioni era veramente splendido.

Erano presenti quasi tutti i sacerdoti diocesani e i missionari che lavorano nella diocesi, molte suore, fratelli, seminaristi e catechisti.

La Messa è stata animata dal coro della cattedrale, accompagnato da donne, ragazze e ragazzi che danzavano al ritmo di chitarre e tamburi tradizionali.

Nell’omelia, il Vescovo Ausiliare della diocesi di Chipata ha sottolineato l’importanza del sacerdozio nella Chiesa e la responsabilità del vescovo, dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici di occuparsi dei seminaristi e dei sacerdoti. Ha ribadito che, se un sacerdote fallisce nel proprio lavoro, la colpa non è soltanto sua ma anche del vescovo e dell’intera comunità cristiana. Ha pregato i politici di non influenzare i preti a fare politica o a parlare alla comunità cristiana in loro favore. E ha ricordato che l’ordinazione di un missionario insieme ad un sacerdote diocesano, oltre che essere segno di unità nella Chiesa di Cristo, indica la natura missionaria della Chiesa.

L’Eucarestia è stata seguita dal pranzo e dall’intrattenimento da parte di diversi gruppi giovanili provenienti da varie parti della diocesi e da un gruppo di ballerini tradizionali angoni.

Il giorno seguente, P. Archangel ha celebrato la sua prima Messa solenne nella sua parrocchia di San Mattia Mulumba, assistito dal parroco, dal direttore delle vocazioni diocesane e da un buon numero di Comboniani. I parrocchiani hanno accolto con gioia il loro figlio e ringraziato Dio per la sua vocazione. Lo hanno riempito di doni e gli hanno chiesto di rappresentarli degnamente nella terra dove lavorerà come missionario.

Alla fine del pranzo, il papà di P. Archangel, che è un catechista, ha detto: “La nostra famiglia è povera, come tutte le famiglie dei catechisti; abbiamo superato molte sfide, ma quello che è successo ieri e oggi è una consolazione che ci aiuterà ad affrontare tutte le sfide future. Questo è davvero quello che stavamo aspettando”. (P. Edward Kanyike)

NAP

Un’esperienza missionaria dei Comboniani a Cincinnati

Quando la maggior parte degli americani pensa all’Africa, non si rende conto di quanto sia grande. Ad esempio, l’Uganda è simile per dimensioni allo stato del Colorado. La Repubblica Democratica del Congo, invece, che confina con l’Uganda, ha quasi le stesse dimensioni di un quarto di tutti gli Stati Uniti! Inoltre, lo sapevate che ci sono 54 paesi nel continente africano?

Questi sono solo alcuni dei dettagli che gli ospiti hanno appreso in occasione dell’incontro annuale dei Missionari Comboniani a Cincinnati, Ohio.

Durante la presentazione durata un’ora, P. Paolino Tipo Deng ha parlato della storia del Sud Sudan, dell’attuale situazione politica e dell’opera ecumenica dei Comboniani presso il nostro Centro di Pace del Buon Pastore.

Successivamente P. Gregor Schmidt ha condiviso le foto della sua missione, nella diocesi di Malakal, in Sud Sudan. La sua parrocchia ha 80 cappelle e solo tre sacerdoti per servirle, per cui, ha detto P. Gregor, alcune cappelle vedono il sacerdote solo due volte all’anno.

Molte persone hanno commentato che le presentazioni di P. Paolino e di P. Gregor le hanno aiutate a capire le missioni comboniane meglio di qualsiasi altra cosa che avevano visto o letto. Le immagini di P. Gregor hanno mostrato molto bene il terreno della zona, le abitazioni degli abitanti, la lontananza dei villaggi e la vita quotidiana del popolo del Sud Sudan.

Anche P. Collins Mweshi, P. Romano Dada, P. Daniel Chisha, P. Mike Barton e P. Maciej Zielinski erano presenti alla “Serata di incontro con i missionari”.

Tutti i presenti si sono trattenuti al rinfresco per conversare personalmente con i missionari.

La comunità di Cincinnati della Provincia Nordamericana ospita ogni anno questo evento speciale con la speranza che più persone possano conoscere l’eccellente lavoro che i Comboniani svolgono in tutto il mondo.

PORTUGAL

Giubileo d’oro

Domenica 15 luglio 2018, nel Seminario delle Missioni di Viseu, P. Manuel dos Anjos Martins, P. António Marques Martins, P. Gregório Rodrigues dos Santos e P. Manuel Ferreira Horta hanno celebrato le nozze d’oro sacerdotali.

I quattro missionari portoghesi erano stati ordinati da Mons. José Pedro da Silva, vescovo di Viseu, il 13 luglio 1968, nella stessa cappella.

Familiari, amici, benefattori e conoscenti hanno partecipato numerosi all’Eucaristia presieduta dal provinciale, P. José da Silva Vieira. La celebrazione è stata solennemente accompagnata dal coro dei giovani della cappella di Viseu.

I quattro missionari hanno avuto percorsi interessanti. P. Horta è stato missionario in Mozambico, provinciale del Portogallo, dieci anni a Roma come segretario della formazione e superiore della comunità. Attualmente è amministratore della rivista Além-Mar.

P. Gregório, che è stato anche lui provinciale del Portogallo, ha trascorso la sua vita missionaria fra il Brasile e il Portogallo. Oggi è a Lisbona.

P. Manuel dos Anjos è vissuto quasi sempre in Mozambico, unendo l’evangelizzazione allo studio di due lingue locali. Ha pubblicato dizionari e grammatiche; ha raccolto e pubblicato proverbi, racconti e indovinelli tradizionali dei popoli fra i quali ha vissuto. Fa parte del gruppo che sta traducendo la Bibbia in Cinyungwe, la lingua di Tete.

P. Martins ha cominciato il suo servizio missionario in Portogallo, poi, per due anni, è stato cappellano militare in Angola. Ha lavorato anche nella parrocchia cattolica più alta del mondo (oltre 4000 metri di altitudine) a Cerro de Pasco, in Perù, e infine in Brasile. Oggi è il responsabile della liturgia nella cappella del seminario comboniano di Maia.

Missione più 2018

“Missione più” è un’attività missionaria GIM che già da qualche anno si tiene nella zona della parrocchia di Camarate; quest’anno si è svolta dal 18 al 26 agosto.

La parrocchia di Camarate e la famiglia comboniana che lavora lì nella pastorale ha accolto tutti con entusiasmo e generosità, un ottimo punto di partenza per quella che è stata un’esperienza arricchente e fruttuosa nel cammino della missione che si vuole fare assieme.

Il tema di quest’anno è stato «Corri il rischio di amare… Afferra la missione». I partecipanti sono stati trentadue con un’équipe di coordinamento di sei membri dei gruppi GIM e alcuni membri della Famiglia Comboniana.

Quest’anno, per la prima volta, hanno partecipato anche otto giovani italiani che hanno portato un bel clima di internazionalità e di missione interculturale.

TOGO-GHANA-BENIN

Assemblea di AM dell’Africa francofona

I comboniani che si dedicano all’Animazione Missionaria (AM) nelle circoscrizioni dell’Africa francofona si sono riuniti dall’1 al 9 luglio nella casa provinciale a Lomé, Togo. Tra i venti partecipanti c’erano anche le comboniane Sr. Helena Lourenço, Sr. Cinzia Trotta e Sr. Liée Natingar. Erano presenti P. Pietro Ciuciulla, assistente generale, e P. Arlindo Pinto, coordinatore di GPIC e dei LMC.

Il benvenuto è stato dato da P. Victor Kouande Adekoun, provinciale del Togo-Ghana-Benin, che ha sottolineato il rapporto intrinseco fra il servizio dell’AM e il nostro modo di “essere missionari”, indicando in san Daniele Comboni l’esempio di un grande animatore missionario. P. Victor ha letto la lettera che P. Tesfaye Tadesse, superiore generale, ha inviato ai partecipanti per l’occasione. In essa, P. Tesfaye, sottolinea che “l’animazione missionaria fa parte del nostro carisma” e la necessità che ogni comunità comboniana diventi un centro di AM.

Durante le giornate dell’Assemblea sono stati affrontati diversi aspetti: la spiritualità dell’AM, curata da P. Juan José Tenías Fenollé (T), mentre P. Joseph Mumbere Musanga, provinciale del Congo (RDC), ha ricordato le conclusioni dell’ultima Assemblea di Animazione Missionaria, tenutasi nel 2016 a Sarh, Ciad, e P. Godefroy-Médard Longba Guéndé, delegato della RCA, ha parlato degli ultimi fatti accaduti nella parrocchia comboniana di “Notre Dame de Fatima” e della situazione generale del paese. P. Arlindo Pinto ha parlato degli orientamenti attuali e delle prospettive per l’AM, per i Comboniani, e Sr. Helena Lourenço, per le Comboniane.

Le giornate di martedì e mercoledì sono state dedicate alla formazione. Sono stati poi affrontati i temi della comunicazione, la Carta dell’AM, la situazione dei LMC.

L’Assemblea si è conclusa domenica, con la celebrazione dell’Eucaristia nella parrocchia comboniana di Adidogomé, a Lomé, seguita dal pranzo con la comunità comboniana locale.

UGANDA

Assemblea continentale di formazione

I promotori vocazionali e formatori delle Circoscrizioni africane di lingua inglese e Mozambico, insieme con il Coordinatore continentale dell’APDESAM per la Formazione e tre confratelli del Segretariato Generale della Formazione, si sono incontrati dal 15 al 26 luglio 2018 a Namugongo, Kampala, Uganda, per l’Assemblea continentale di formazione.

I partecipanti erano ventotto missionari provenienti da quindici diverse nazionalità (Uganda 7, Italia 3, Togo 3, Congo 2, Etiopia 2, Sud Sudan 2, Benin 1, Africa centrale 1, Costa Rica 1, Germania 1, Malawi 1, Messico 1, Mozambico 1, Sudafrica 1 e Zambia 1.) Tutte le Circoscrizioni della zona APDESAM erano rappresentate ad eccezione dell'Eritrea, il cui rappresentante ha partecipato all’Assemblea continentale della formazione (Europa) a Sunningdale, in Inghilterra.

Il tema scelto per l'Assemblea – Missione, pastorale giovanile/vocazionale e formazione in Africa oggi – intendeva riallacciarsi al tema del prossimo Sinodo dei Vescovi, I giovani, la fede e il discernimento vocazionale.

Durante la prima settimana, P. Ben Wakabi, il cappellano dei giovani della diocesi di Jinja, in Uganda, ha spiegato, in generale, la situazione attuale della gioventù in Africa. È seguita una presentazione di P. Dawit Wubishet, maestro dei novizi a Lusaka, nello Zambia, sul ministero della promozione delle vocazioni.

La situazione generale della pastorale delle vocazioni e della formazione nell'Istituto è stata presentata da P. John Baptist Opargiw, Segretario Generale della Formazione. Sono seguite le relazioni di altri due membri del Segretariato Generale della Formazione, P. Siro Stocchetti e P. Elias Sindjalim. Un vivace dibattito è seguito a tutte le presentazioni.

Domenica 22 luglio i partecipanti hanno avuto una giornata di pellegrinaggio, sulle orme dei santi martiri dell'Uganda, da Kigungu, il sito di sbarco dei primi missionari cattolici, attraverso Munyonyo, Nalukulongo, Rubaga Hill, Old Kampala e ovviamente Namugongo.

La seconda settimana dell'Assemblea è stata spesa per le relazioni sulla formazione nelle varie circoscrizioni della regione APDESAM e una valutazione della situazione attuale della pastorale vocazionale e della formazione, tenendo conto delle Assemblee di Layibi (2014) e Lilongwe (2016).

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Bosco Ebong, dello Sc. Jasper Ojok (U).

LA MADRE: Elena, di P. Javier Alvarado Ayala (LP); Pierina, di Fr. Ruggero Moretto (I); Rosa, dei PP. Fernando (P) e David da Costa Domingues (A).

IL FRATELLO: Víctor, di Fr. Fernando Acedo (†); Julio, di P. Esteban Mallén (†).

LA SORELLA: Gertrudes, di P. Feliz da Costa Martins (EGSD); Maria, di P. Giampietro Baresi (I); Elena, di Fr. David Enríquez Sánchez (MZ).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. Cristiana Zen.

P. Ilario Loswot Boma Umol, comboniano incardinato nell’arcidiocesi di Khartoum il 7 aprile 1988, è morto a Sondrio il 25 luglio 2018.

Appartenente al gruppo etnico dei Pari, nato a Boma, Upper Nile (Sud Sudan) il 26 dicembre 1941, fu battezzato e ricevette l’educazione elementare a Lipul nella missione di Lafon. Dopo aver studiato nel Seminario Minore di Okaru (1953-57) e fatto gli studi filosofici a Tore River (1958-60) entrò in noviziato dai Comboniani a Firenze e fece la teologia a Venegono Superiore. Fu ordinato il 28 giugno 1966.

Mandato in missione in Uganda, fu a Kangole e poi a Pakele incaricato del seminario minore per i Sudanesi. Nel 1968 fu nominato vice-rettore del seminario minore di Lacor. Nel 1976 fu eletto vice superiore dei Comboniani in Sudan e alla fine dell’anno andò a Juba.

Nel 1979 fu trasferito alla diocesi di El Obeid, dove fu nominato vicario generale. Nel 1982 fu incaricato della zona del Darfur. Nel 1988 fu trasferito alla cattedrale di Khartoum di cui in seguito divenne parroco.

Dopo l’incardinazione, nel 1992 fu nominato vicario generale per i rifugiati nella zona di Khartoum e incaricato del dialogo con l’Islam. Nel 1998 fu imprigionato per vari mesi con l’accusa di cospirazione contro il governo. Dopo il suo rilascio, era andato a vivere in Germania.