Roma, venerdì 25 novembre 2011
Dalla parrocchia di Adidome alla stazioni secondarie di Mafi Kumase (Ghana)
Esercizi spirituali 2011 della famiglia comboniana ad Agoé, alla periferia di Lomè

Dalla parrocchia di Adidome alla stazioni secondarie di Mafi Kumase (Ghana)
Il 6 novembre 2011 rimarrà una data da non dimenticare! Segna, infatti, la felice conclusione di un processo di discernimento, di riflessione e di dialogo cominciato nel 2009: quando cioè è stato proposto alla chiesa locale di Keta-Akatsi il passaggio della parrocchia comboniana di Adidome al clero diocesano per poter continuare la nostra presenza missionaria a Mafi Kumase, una delle stazioni secondarie. È una lunga storia!

Da Abor, la prima missione comboniana in Ghana, P. Giuseppe Rabbiosi, già il 1° gennaio 1975, aveva battezzato i primi cristiani ad Adidome. Dopo la creazione della parrocchia di Sogakope (1981), P. Augusto Zancanaro, ex parroco (morto nel 1991), aveva messo le fondamenta di una cappella ad Adidome. Nel 1997 i Comboniani passarono da Sogakope ad Adidome: quattordici anni di un grande lavoro di evangelizzazione che ha permesso di far crescere una comunità cristiana in grado di conservare accesa la lampada con il proprio olio, come ha detto P. Giuseppe Rabbiosi, parroco, nell’omelia della Messa di passaggio. I Comboniani oggi si sono stabiliti a Mafi Kumase, antica stazione secondaria che diventa nuova parrocchia dedicata al Buon Pastore. È un’unità comboniana che continua e ci da la possibilità di una nuova partenza missionaria dove la priorità e la sola priorità è la prima evangelizzazione!

Esercizi spirituali 2011 della famiglia comboniana ad Agoé, alla periferia di Lomè
Dal 6 al 12 novembre ci siamo ritrovati (padri, fratelli, scolastici in servizio missionario, suore comboniane) per gli esercizi spirituali annuali dalle Suore Canossiane ad Agoé, alla periferia di Lomè. P. Dieter Skweres, svd, biblista, ci ha aiutati a pregare attraverso la lectio continua della seconda lettera di san Paolo ai Corinzi. Una lettura spirituale e missionaria, in compagnia dei nostri santi Fondatori e amici, san Daniele Comboni e sant’Arnold Janssen, per approfondire il nostro impegno apostolico oggi, le nostre convinzioni profonde della vocazione ricevuta e della missione che ci è stata affidata. Una missione che è un tesoro prezioso in vasi d’argilla, quali noi siamo.

Solo un’intensa vita interiore può dare nuovo slancio al nostro servizio missionario nei paesi in cui siamo presenti. La preghiera, la condivisione e la comunione fraterna hanno permesso questo rinnovamento che ci rilancia all’incontro con i nostri fratelli e le nostre sorelle in questo momento storico della vita ecclesiale dei nostri paesi, in particolare del Benin, attraverso la visita di Papa Benedetto XVI, dal 18 al 20 novembre, a Cotonou, in occasione dei 150 anni di evangelizzazione del paese, ma anche per consegnare all’Africa l’Esortazione apostolica postsinodale sulla riconciliazione, la pace e la giustizia, dopo la celebrazione del Sinodo per l’Africa.