Venerdì 27 gennaio 2017
“Nel 2006, in vista della preparazione del 150° anniversario della Società delle missioni africane (SMA), i confratelli incaricati dei mass-media in Europa si sono riuniti per produrre una rivista comune, in formato digitale, in modo che ogni entità SMA potesse tradurla, aggiungendovi le informazioni legate al proprio Paese, per poi stamparla e diffonderla. Fu un esperimento riuscito che ci ha fatto vedere che era possibile fare qualcosa a livello internazionale. Durante l'Assemblea Generale della SMA nel 2007 è stata decisa la creazione di un Centro internazionale di comunicazione per l'Istituto. La casa madre di Lione aveva i locali e gli archivi audiovisivi necessari per iniziare questa esperienza”, spiega P. Gérard Sagnol, SMA francese, che presenta questo nuovo servizio, la cui sede è a Lione, in Francia, sulla rivista SMAnotizie di dicembre scorso.

 

SMA Mediacenter,
a Lione, in Francia.

 

SMA
MEDIACENTER

Con l'informatica e internet il mondo della comunicazione è esploso e miliardi di connessioni si creano ogni secondo. Il mondo è presente sugli schermi dei nostri computer. Questa facilità di comunicazione permette una maggiore solidarietà, ma può generare anche esclusione. Essere missionario implica prima di tutto essere un comunicatore e non solamente nel piccolo spazio della nostra presenza fisica. La SMA l'ha capito molto bene e da parecchio tempo ha cominciato a utilizzare i mezzi di comunicazione della propria epoca, non solo per annunciare il messaggio del Vangelo, ma anche per condividere quanto viveva in Africa e nei Paesi dove si è stabilita. La SMA, pur essendo un Istituto internazionale, per molto tempo non ha sviluppato scambi regolari tra le sue varie entità a causa di lingue differenti, di mezzi e metodi di lavoro diversi.

Oggi l'internazionalità è vissuta al quotidiano; le varie componenti della SMA (Provincie, Distretti, etc.) non vivono più rinchiuse nel loro interno e i confratelli di un'entità possono andare a lavorare in un'altra entità, sia nel Nord che nel Sud del mondo. Questa realtà ha spinto la SMA a dotarsi di uno strumento internazionale di comunicazione per mantenere e incrementare legami tra ogni confratello.

Nel 2006, in vista della preparazione del 150° anniversario della SMA, i confratelli incaricati dei mass-media in Europa si sono riuniti per produrre una rivista comune, in formato digitale, in modo che ogni entità SMA potesse tradurla, aggiungendovi le informazioni legate al proprio Paese, per poi stamparla e diffonderla. Fu un esperimento riuscito che ci ha fatto vedere che era possibile fare qualcosa a livello internazionale.

Durante l'Assemblea Generale della SMA nel 2007 è stata decisa la creazione di un Centro internazionale di comunicazione per l'Istituto. La casa madre di Lione aveva i locali e gli archivi audiovisivi necessari per iniziare questa esperienza. In un primo tempo, il nostro servizio ha cercato di raccogliere tutte le produzioni delle varie Provincie e Distretti SMA per renderli accessibili a tutto l'Istituto. Attualmente sono accessibili a tutti i membri della SMA 65.903 foto digitali e 37.628 foto d'archivio. Lo SMA Mediacenter si è aperto al pubblico con un sito internazionale [cliccare qui per vederlo], messo a punto dalla nostra equipe. Attraverso, poi, smaollywood su Youtube, 187 video sono proposti al pubblico in francese, inglese, spagnolo, italiano e perfino in olandese. Su impulso del consigliere generale SMA responsabile delle comunicazioni, P. Rozario, la SMA si è lanciata inoltre nella diffusione di libri pronti ad essere acquistati sul WEB. In questo momento 54 titoli sono in vendita. Abbiamo inoltre fatto attenzione alla presenza della SMA su Wikipedia e le nostre pagine sono sovente consultate dai giornalisti quando capita qualcosa in Africa, soprattutto. P. Joseph Guvvala, SMA indiano, assicura la presenza della SMA su Facebook e Tweeter che sono gli strumenti di comunicazione preferiti dai giovani.

La nostra equipe è un gruppo dalle molteplici funzioni a servizio della SMA e della Missione e lavoriamo con persone competenti in questo settore e che sono amici della SMA. Stiamo lavorando, per esempio, con Antonio Guadalupi, un amico italiano che ha fatto un viaggio in Africa, nelle nostre missioni, e che ha prodotto una serie di documentari video. Lo SMA Mediacenter, come si può capire, raccoglie, produce, diffonde e fornisce consigli. Tutto questo rende necessaria una formazione di alto livello. Ecco perché P. André N’Koy della Repubblica democratica del Congo, attuale responsabile del Mediacenter, si è formato a Strasburgo e P. Ghislain Inai della Costa d'Avorio ha studiato a Manchester. Occorre aggiungere che da più di un anno la nostra equipe, aiutata da Clément Napala, un togolese che ci fornisce servizi, ha messo a punto uno strumento Intranet per offrire a ogni membro della SMA uno spazio privato, SMAnetfamily, nel quale possa ottenere informazioni sulla SMA, sui confratelli e accedere a diversi documenti. Questo strumento permetterà, inoltre, ai membri SMA di svolgere consultazioni ed elezioni on line. Recentemente le nuove entità SMA dell'Africa hanno potuto eleggere i loro superiori e consiglieri tramite questo nuovo strumento.

Lo SMA Mediacenter è solo agli inizi e il suo obiettivo è quello di essere presente nei nuovi ambiti della missione rappresentati da internet per condividere le ricchezze dei missionari presenti sul campo, ma anche per testimoniare e rivolgere una chiamata a mettersi al seguito di Mons. de Brésillac [fondatore della SMA], per annunciare il Vangelo.
SMAnotizie
Società delle missioni africane – dicembre 2016, p. 22-23.