Lunedì 1 agosto 2022
Il X Forum Sociale Panamazzonico si è concluso ieri con un bel festival artistico-culturale dei popoli amazzonici e con la lettura della Dichiarazione Panamazzonica. La Dichiarazione si apre con la descrizione della triste e cruda realtà attuale. Ricordiamo che il Foro Sociale Mondiale era cominciato venti anni fa con la speranza che “un altro mondo è possibile”; tuttavia, la realtà oggi è peggiore di prima. [Vedi la Dichiarazione in allegato]

Juan e Susana, laici missionari comboniani di Ecuador, a Belém do Pará, in Brasile.

“Oggi l’Amazzonia attraversa il suo momento più brutto, devastata da governi per i quali la natura è una mercanzia e i diritti dei popoli non hanno valore” (dalla Dichiarazione). La vita in Amazzonia è a rischio di estinzione, c’è una crisi ambientale mondiale, le donne, i responsabili e le responsabili subiscono ogni tipo di violenza. Ma, nonostante tutto, la lotta e la resistenza dei popoli è più forte che mai.

La Dichiarazione del XFospa – vedi allegato – contiene 15 proposte politiche che sono un piano d’azione per continuare a lottare per la difesa della Casa Comune e per tutti i suoi abitanti, ma in particolare per salvare l’Amazzonia. Per mettere in atto questo piano d’azione si propongono 16 azioni concrete che si possono riassumere nell’azione n. 16: continuare a intrecciare alleanze con le diverse organizzazioni e i popoli amazzonici al fine di ampliare e incrementare le attività per superare la crisi ambientale, climatica e umanitaria che non solo mette a rischio l’Amazzonia ma la vita di tutto il pianeta. Amare l’Amazzonia vuol dire amare la vita che c’è in essa. Amare l’Amazzonia vuol dire amare il mondo in cui viviamo. Lottare per salvare l’Amazzonia significa lottare per salvare l’umanità.

P. Fernando González Galarza,
Missionario comboniano a Belém de Pará, in Brasil