Il tema dei cereali ha dominato i due giorni del Summit Russia-Africa

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Domenica 30 luglio 2023
Il Summit Russia-Africa si è svolto il 27 e 28 luglio a San Pietroburgo. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato, già nella prima giornata, di essere pronto a consegnare entro tre o quattro mesi, tra le 25,000 e le 50,000 tonnellate di cereali a sei paesi: Mali, Burkina Faso, Repubblica Centraficana, Eritrea, Zimbabwe e Somalia. Sono i paesi più vicini a Mosca, con l’eccezione della Somalia, che si ritrova a giovare del dono russo non per allineamento politico, ma per la situazione di rischio carestia in cui si ritrova. [Nigrizia]

Sempre sul tema dei cereali, è intervenuto oggi il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che ha invitato Putin a rinnovare l’accordo con l’Ucraina, il Black Sea Grain Initiative, per favorire i paesi africani più vulnerabili. L’Egitto è tra gli stati in Africa più dipendenti dal grano ucraino.

L’altro tema principale sulla bocca di tutti, ma meno discusso in pubblico è quello della sicurezza, che declinato in chiave di relazioni russe-africane, significa Wagner. Qui la novità principale non ha riguardato accordi militari o acquisti d’armi. A rubare la scena è stato il cameo del leader delle truppe mercenarie private, Yevgeny Prigozhin, che si è lasciato fotografare in compagnia dell’ambasciatore della Repubblica Centrafricana Freddy Mapouka. Per la sua prima apparizione pubblica dopo la tentata insurrezione del mese scorso, si è presentato con jeans e polo, senza la giacca e cravatta da cerimonia. Quasi fosse passato per un saluto rapido al matrimonio di amici. 

Più tardi nella giornata, è emerso un suo messaggio audio – non ancora verificato – in cui si rallegra per l’avvenuto golpe in Niger. Secondo AFP, ha dichiarato che “quanto successo in Niger non è altro che la lotta del popolo del Niger contro dei colonizzatori che hanno tentato di dettare le loro regole”.
[Nigrizia]