Martedì 28 settembre 2021
Nella prospettiva di rafforzare la pastorale socio-ambientale in Congo i Missionari Comboniani hanno avviato a Kinshasa il Centro Missionario Laudato si’ (CMLS). Il Centro è frutto della riflessione congiunta tra un gruppo di Missionari Comboniani e laici impegnati da anni nella pastorale sociale per dare seguito alle risoluzioni del Capitolo Generale del 2015 e in risposta alle preoccupazioni fondamentali sollevate da Papa Francesco nella sua enciclica Laudato si' sulla cura della nostra casa comune.
VEDERE
Esperienza comboniana a Kinshasa
CENTRO MISSIONARIO LAUDATO SI’
Insieme per la cura della casa comune
Nella prospettiva di rafforzare la pastorale socio-ambientale in Congo i Missionari Comboniani hanno avviato a Kinshasa il Centro Missionario Laudato si’ (CMLS). Il Centro è frutto della riflessione congiunta tra un gruppo di Missionari Comboniani e laici impegnati da anni nella pastorale sociale per dare seguito alle risoluzioni del Capitolo Generale del 2015 e in risposta alle preoccupazioni fondamentali sollevate da Papa Francesco nella sua enciclica Laudato si' sulla cura della nostra casa comune. Lo scopo del Centro è quello di promuovere le attività di protezione dell’ambiente e di salvaguardia del creato mediante l’animazione, la formazione e la ricerca; così come la promozione della cittadinanza ecologica, della giustizia e della pace.
Le attività del Centro si articolano attorno alla diffusione dell’enciclica Laudato si’; all’animazione e alla formazione delle Comunità Ecclesiali di Base, dei giovani e delle donne per rafforzare le loro capacità sulla protezione dell’ambiente; alla promozione e l’esecuzione di studi/ricerche sulle questioni ambientali e relative alla salvaguardia del creato; e a micro-progetti di protezione dell’ambiente, sviluppo sostenibile e cittadinanza ecologica. Queste attività sono indirizzate, destinate alla popolazione (famiglie, Congregazioni, allevatori, agricoltori), alle strutture socio-sanitarie (scuole, università, chiese, centri sportivi e di formazione, porti), agli enti commerciali (mercati, ristoranti, officine e varie altre attività economiche), alle imprese industriali (imprese petrolifere, industrie farmaceutiche e cosmetiche, fabbriche di imballaggio di plastica, industrie di trasformazione di prodotti agricoli), all’amministrazione statale e privata, e alla società civile.
Nel portare il suo contributo alla cura della nostra casa comune, il Centro lavora in sinergia con gli organismi ecclesiali, statali, della società civile già impegnati in questo ambito. È così che ha sviluppato il partenariato con la Commissione Episcopale per le Risorse Naturali (CERN), il Centro Diocesano di Pastorale Lindonge, la Società Civile, l’ONG Counterpart International, il servizio di Nefrologia Pediatrica delle Cliniche Universitarie di Kinshasa.
Tra le attività di sensibilizzazione che il Centro è riuscito ad organizzare finora, ecco le più importanti:
Il Centro lavora in sinergia con altre organizzazioni impegnate nella cura della casa comune e a volte è invitato a partecipare alle attività promosse da queste organizzazioni, ad esempio:
P. Emmanuel Kasika, MCCJ, Vice-direttore del Centro
DISCERNERE
Spunti per una riflessione biblico-ecologica dalle letture di domenica 26 settembre
PREGARE PER IL NOSTRO PIANETA E LA SUA GENTE
Ester 7, 1-6, 9-10; 9:20-22; Salmo 124, 1-8; Giacomo 5, 13-20; Marco 9, 38-50
C'è il pericolo che le risposte all'ingiustizia climatica e al caos ambientale riguardino solo l'attivismo: campagne e mobilitazione. Le letture di oggi ci incoraggiano a rivolgerci a Dio nella preghiera in tempi di crisi, riconoscendo che l'attivismo ha bisogno di fondamenti profondi in una spiritualità che ci sostiene e ci rinnova. Giacomo 5,13 afferma: “Se qualcuno di voi è in sofferenza, preghi”. Il brano continua: "Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto" (5,16b) e dà l'esempio di Elia che prega affinché non piova e poi prega per la pioggia che ha portato raccolti fruttuosi (5,17-18). Preghiamo per la crisi climatica? Preghiamo per la misericordia di Dio per le persone e i luoghi che soffrono siccità o inondazioni devastanti e catastrofiche, tempeste o erosione? Preghiamo anche per i processi politici, per la COP26 a Glasgow a novembre 2021 e per lo Spirito di Dio affinché cambi il cuore dei leader mondiali, dia loro compassione e li incoraggia prendere decisioni impopolari ma necessarie? Il libro di Ester è la storia di una donna che Dio ha usato per portare giustizia e liberazione al centro del processo politico, con grande rischio personale. Possiamo intercedere per coloro che oggi sono strategicamente posizionati per dire la verità al potere, per sfidare l'interesse personale e per difendere le vittime del clima e la natura stessa? Marco 9, 42 usa un linguaggio forte per avvertire del pericolo di far inciampare bambini e giovani. Un recente sondaggio nel Regno Unito ha affermato che il 90% dei giovani cristiani vede il clima come il problema più urgente di oggi, eppure il 90% afferma anche che le loro chiese non stanno facendo abbastanza per il cambiamento climatico. Se le chiese sono lente a pregare, parlare e agire sull'emergenza climatica, questo passaggio suggerisce che Dio ci giudicherà duramente per aver fatto inciampare i giovani nella loro fede. La nostra risposta deve essere nel lamento e nel pentimento, nella preghiera e nel digiuno, nel parlare e nell'agire con decisione.
AGIRE
Partecipa come comunità alla Piattaforma di iniziative Laudato si’, il percorso proposto da papa Francesco e il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, per raggiungere la sostenibilità in termini di ecologia integrale entro il 2030.
Per entrare nella Piattaforma Laudato si’, clicca qui.