Roma, lunedì 4 luglio 2011
Cari confratelli! Jambo e kudual!
È con grande gioia che vi chiediamo come province del Sud Sudan MCCJ e CMS, di pregare per noi e per il popolo del Sud Sudan in questo momento storico nella loro lotta di fede e di vita. L'indipendenza – il 9 luglio prossimo - è soltanto l'inizio di un altro lungo cammino davanti a tutti noi.
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Juba, 9 Luglio 2011 |
INDIPENDENZA SUD SUDAN |
UN VENTO NUOVO CON SPIRITO E SPERANZA! |
A tutti/e I membri della Famiglia Comboniana a gli amici/che del Sudan! |
La pace sia con voi! |
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Sei mesi dopo, il 9 luglio 2011, assisteremo alla dichiarazione di indipendenza del Sud Sudan. Quindi eccoci di nuovo con voi tutti/e per condividere alcuni pensieri su ciò che celebreremo. |
L’eredita’ di Comboni ancora una volta ci viene in aiuto e parla ai nostri cuori. Abbiamo aspettative, gioie ma anche alcuni timori per l’ insicurezza in alcune zone sia nel Nord che nel Sud Sudan. Qualcuno perfino nutre dubbi sulla capacita’ del Sud Sudan di autogovernarsi. Si insinua che il Sud fallira’ se non arrivano aiuti dall’esterno per alcuni posti chiave nel governo. Dubbi, scetticismo, scommesse pessimiste… etc. Come figlie e figli di Comboni non, possiamo, tuttavia, fermarci a questa analisi. Comboni ha scritto in termini chiari nel suo Piano per la Rigenerazione dell’Africa: |
“ Il Cattolico, avvezzo a giudicare delle cose col lume che gli piove dall’alto, guardo’ l’Africa non attraverso il miserabile prisma degli umani interessi, ma al puro raggio della sua Fede” (Scritti 2742). |
E’ attraverso il prisma del “puro raggio della Fede” che noi guardiamo alla realta’ attuale del popolo Sudanese. Comboni ha voluto che i suoi seguaci siano donne e uomini che percepiscono il potenziale di coloro che non contano niente e che incoraggiano la piena realizzazione della loro realta’. |
Nel suo poema “Un giorno d’estate” la scrittrice Mary Oliver pone una domanda: “ Dimmi, quale e’ il piano per la tua vita: una, misteriosa e preziosa ?” Una, misteriosa, preziosa…. Tre parole che riflettono molto bene quello che il Sud Sudan si appresta a vivere. Tale domanda e’ davvero pertinente anche per noi che, servendo in Sud Sudan in questo momento storico, vogliamo unirci alla gente in questo processo di far nascere una nazione nuova , un popolo di Dio nuovo, un stato e societa’nuovi. |
Una: una caratteristica tutta particolare della storia di Pentecoste e’ che lo Spirito Santo discese sugli apostoli quando “erano radunati tutti nello stesso luogo”(Atti 2,1) L’essere insieme ha fatto succedere il miracolo. Come quei discepoli a Pentecoste, siamo chiamati/e dallo Spirito ad aiutare umilmente attraverso la nostra presenza e ministeri, i vari gruppi etnici del Sud Sudan a diventare una sola nazione sotto la protezione di Dio. Gli apostoli, radunati in quel primo e unico cenacolo, condivisero la loro esperienza personale di Gesu’: i loro sogni, speranze, timori e dubbi. Anche noi, come loro e il popolo del Sud Sudan sperimentiamo oggi una profonda gioia ma anche timori, incertezze, debolezze ed..esitiamo. Ma lo Spirito di Dio irruppe nella vita di quei discepoli e trasformo’ la loro vulnerabilita’ in energia, forza, passione per una missione grande. Noi , missionarie/missionari comboniani – laici, suore, fratelli, sacerdoti e vescovi – oggi piu’ che mai siamo chiamati/e a essere segni di speranza per la gente che serviamo e che vive tra incertezze e timori del futuro. “Il Signore e’ il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male, perche’ Tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.” (Salmo 23:1-4) |
Misteriosa: non sappiamo come sara’ dopo il 9 luglio, cosa succedera’ e come sara’. Ma sappiamo che lo Spirito di Dio spira sopra il Sud Sudan e la Grazia prendera’ dimora. Sappiamo che Dio non ci lascia orfani . Sappiamo che Dio e’ pienamente presente. Dobbiamo solo porre ascolto allo Spirito che ci chiede di lasciare quel cenacolo e seguire le orme di uno Spirito indomabile che vuole che diventiamo un popolo nuovo , che vediamo con occhi nuovi, che parliamo lingue nuove, che facciamo scelte con cuori nuovi. Significa lasciare il cenacolo del passato e andare a proclamare con il popolo Sudanese il Regno di Dio e I suoi valori, il Vangelo della Vita, la Dottrina Sociale della Chiesa. Sappiamo che l’Indipendenza trasformera’ questa terra in un legame interdipendente a livello locale, nazionale, continentale e globale. Significa’ essere in rete con tutto e tutti/e. |
Preziosa: le parole profetiche dell’ Antico Testamento toccano I nostri cuori oggi: “Tu sei prezioso ai miei occhi. Non temere perche’ Io sono con te. Ti ho chiamato per nome. Mi appartieni” (Isaia 43). |
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Allora, guidati/e dalla Santa Trinità, mano nella mano con la chiesa locale, la societa’ civile, tutti gli uomini e donne di buona volonta’ che sognano una nazione santa che sappia con-creare con un Dio amorevole e compassionevole, ci incamminiamo verso il 9 luglio 2011 e il suo futuro. “Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete ? (Isaia 43,19) |
Vorremmo suggerire a tutti/e voi, carissimi/e sorelle e fratelli, che il 9 luglio in ciascuna comunita’ si preghi insieme la famosa omelia di san Daniele Comboni a Khartoum nel 1873. (Scritti 3156-3164). Il nostro fondatore e padre nella fede di questo grande popolo e terra Sudanese, ci ha dato un grande esempio di amore e di servizio. Comboni certamente gioirà in cielo per questo particolare tempo storico del suo amato popolo Sudanese. |
In Comboni, Santa Bakhita e tutti i Santi/e Africani/e |
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Sr. Giovanna Sguazza P. Daniele Moschetti |
Superiora Provinciale e Consiglio Superiore Provinciale e Consiglio |
Suore Missionarie Comboniane Missionari Comboniani |
Provincia Sud Sudann |
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