Se io, il Signore e il Maestro,
ho lavato i vostri piedi,
anche voi dovete lavarvi i piedi
gli uni gli altri.
(Gv 13,14)

A) Priorità per il sessennio
133. Nel corso dei prossimi sei anni il numero dei confratelli giovani, prevedibilmente, diminuirà. Per rafforzare il personale in alcune province potrebbe essere necessario che altre accettino di ridurre il loro.
Il XVI Capitolo Generale stabilisce le seguenti priorità:
133.1 il CG discuta con ogni provincia un piano consistente di riqualificazione degli impegni;
133.2 privilegiare l’AM nelle province del Nord;
133.3 assicurare la preparazione del personale per il coordinamento dei Centri Assistenza Ammalati;
133.4 dare priorità all’Africa (Sudan) per quanto riguarda l’evangelizzazione;
133.5 consolidare progressivamente la nostra presenza in Asia assegnando personale per mantenere almeno gli impegni assunti;
133.6 favorire le strutture di FdB/PV nelle province che hanno vocazioni.

B) Province e delegazioni
134. Tenendo in considerazione la situazione favorevole della nostra presenza in Polonia per l’AM della Chiesa locale, la promettente pastorale vocazionale e al fine di dare maggiore autonomia di operatività, si chiede che il CG ne approvi, entro i prossimi tre anni, l’erezione a delegazione.
135. Per dare una maggior autonomia alla Delegazione del Centro America e per un maggiore slancio alle attività di AM, PV e FdB, avendo il numero necessario di comunità e di confratelli e un numero consistente di membri radicali, si chiede che il CG ne approvi l’erezione a provincia.
136. Come preparazione ad un futuro di pace, le due province del Sudan - Khartoum e Sud Sudan - promuovano iniziative di riflessione e forme di collaborazione.
Il Capitolo invita la provincia del Sud Sudan, con l'appoggio del CG, a dare forma ad una iniziativa che abbia lo scopo di preparare i cristiani sudanesi a svolgere il loro ruolo nella politica e nella futura trasformazione sociale del loro paese. Questa iniziativa, nella misura del possibile, sia pianificata e realizzata in collaborazione con le Suore Missionarie Comboniane.

C) Coordinamento continentale
137. Il XVI Capitolo Generale conferma il processo iniziato dal Capitolo del 1997 e continuato nei continenti per favorire una contestualizzazione del nostro servizio missionario. Nell’esercizio dell’autorità si continui a incoraggiare la corresponsabilità e sussidiarietà a tutti i livelli. Ogni continente determinerà le modalità concrete per attuare i principi generali.

Coordinatore continentale
138. Ogni continente scelga un provinciale per il servizio di coordinamento continentale (cfr. AC ’97 n. 168.4), con le seguenti funzioni:
138.1 convocare regolarmente (una volta all'anno o quando è necessario) l’assemblea continentale dei provinciali e presiedere all'incontro;
138.2 promuovere forme di comunicazione e condivisione interprovinciale, come progetti comuni, scambi di personale e mezzi (cfr. AC ’97 n. 168.4);
138.3 assicurare lo svolgimento regolare delle attività di settore;
138.4 discernere e programmare, in caso di emergenze continentali, iniziative di solidarietà da realizzarsi assieme all'assistente generale incaricato (cfr. AC ’97 n. 168.4).

Assemblea continentale dei provinciali
139. L’assemblea continentale dei provinciali è composta dai provinciali del continente e dall’assistente generale del continente, con la possibilità di partecipazione del superiore generale o altri assistenti generali.
Questi sono i suoi compiti:
139.1 eleggere il coordinatore continentale;
139.2 promuovere la sussidiarietà in vista di una contestualizzazione del lavoro missionario;
139.3 verificare lo svolgimento regolare delle attività di settore;
139.4 promuovere gruppi di riflessione a livello continentale secondo le necessità del continente;
139.5 concordare con l'assistente generale incaricato le modalità di collaborazione, di presenza nel continente, delle visite e la loro frequenza;
139.6 programmare le assemblee continentali di settore.

Provinciale accompagnatore di settore
140. All’interno dell’assemblea continentale dei provinciali vengano nominati degli incaricati con il compito di accompagnare e animare il lavoro dei consigli continentali di settore.
140.1 Il provinciale di settore convoca le assemblee di settore programmate nell’assemblea dei provinciali, e collabora col segretario generale ed i segretari provinciali di settore nella programmazione ed esecuzione dei consigli e assemblee continentali di settore (cfr. DDG 49.7).
140.2 Il provinciale di settore fa parte del consiglio continentale del settore di sua competenza. Il DDG al n. 51.1 sia aggiornato di conseguenza.

Consigli continentali di settore e segretariati generali
141. Si ricostituiscano i consigli continentali e si rafforzi il loro legame con i segretariati generali, secondo le indicazioni del DDG.

D) Patrimonio spirituale dell’Istituto
142. Si continuino le tre cause di beatificazione, già in fase romana (arrivate al dicastero vaticano della Congregazione delle Cause dei Santi), dei servi di Dio Mons. Antonio Maria Roveggio, P. Bernardo Sartori e P. Giuseppe Ambrosoli.
La postulazione rimanga disponibile ad accogliere e a vagliare le richieste dell'Istituto e delle Chiese locali riguardo ad altri confratelli (es. P. Ezechiele Ramin) considerati modelli ecclesiali significativi.
143. Lo Studium Combonianum concluda lo studio critico degli scritti di Daniele Comboni e promuova la redazione della storia dell’Istituto.

ALTRI ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE<BR>PER IL GOVERNO DELL’ISTITUTO