Dossier Nigrizia. Migrazioni come opportunità: flusso inarrestabile

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Mercoledì 26 settembre 2018
Nel 2017, sono stati 19,4 milioni gli africani emigrati all’interno dello stesso continente. Gli spostamenti per ragioni economiche sono in prevalenza nell’area occidentale. Molte le opportunità create nei paesi di arrivo. [Antonella Sinopoli – Nigrizia]. Secondo le autorità locali entrerebbero ogni giorno nella metropoli 2mila persone. Oltre 700mila persone l’anno. Quanto l’intera Europa ha accolto mediamente in questi ultimi anni. La città offre opportunità. Anche se per i più giovani l’Europa resta la meta finale. [Alberto Battaglia – Nigrizia].

Migrazioni come opportunità. Altrove, come in Africa. Mentre in Italia ci si accapiglia sullo sfondo della “crisi migranti”, gli africani continuano a muoversi. E non solo in direzione dell’Europa – come la propaganda degli ultimi tempi vuol farci credere – ma tra un paese africano e l’altro.

Nel 2017, ben 19,4 milioni sono stati gli africani emigrati all’interno dello stesso continente. Il 78,8% degli immigrati che si trovano in Africa sono africani, vale a dire 4 su 5. Ed è l’Africa occidentale (anche grazie al sistema della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale, Cedeao/Ecowas) a registrare la maggiore migrazione a livello interno, l’89%. Inoltre, 5,5 milioni sono le persone arrivate in Africa da altri continenti.

Tanto per dare un termine di confronto: nello stesso anno in Europa – sono dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) – sono arrivati 186.768 migranti (3.116 sono morti nel Mediterraneo o dispersi).

Nel 2017 si sono contati 258 milioni di migranti a livello globale, ma solo il 35% ha viaggiato in direzione sud-nord (dai paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo, per intenderci). Nella top five dei paesi con il maggior numero di migranti interni in Africa, ci sono (in ordine decrescente) Sudafrica, Costa d’Avorio, Uganda, Nigeria, Etiopia, tutti con oltre 1 milione di migranti.

Si tratta di una mobilità interna cresciuta nel corso degli anni e che genera una serie di benefici sociali, economici e anche politici. Il Rapporto 2018 dell’Unctad (Conferenza dell’Onu sul commercio e lo sviluppo) sull’Africa mostra come le migrazioni (e non le politiche di respingimento) contribuiscano alle trasformazioni strutturali dei paesi. In meglio.

Contrariamente, dunque, alla percezione generale – provocata da un certa stampa e da tanti slogan – la migrazione dai territori subsahariani si svolge essenzialmente entro i paesi del continente. Diversi, i trend dai paesi del Nordafrica, dove i migranti si dirigono, invece, in direzione nord, verso destinazioni europee.

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LA “TERRA PROMESSA” DELL’AFRICA

Secondo le autorità locali entrerebbero ogni giorno nella metropoli 2mila persone. Oltre 700mila persone l’anno. Quanto l’intera Europa ha accolto mediamente in questi ultimi anni. La città offre opportunità. Anche se per i più giovani l’Europa resta la meta finale. [Alberto Battaglia – Nigrizia]

La metropoli di Lagos vista dall’alto.

«I media internazionali, quando parlano di Lagos e della Nigeria, si concentrano sempre sui nostri problemi. Ma la maggioranza delle persone qui sono come me: semplici e amichevoli». Harry, 43 anni, è una delle tante guardie giurate che presidiano quasi tutti gli edifici pubblicamente frequentati della città, dai supermercati ai circoli del tennis.

Per gli standard occidentali, l’ex capitale nigeriana non è ancora considerata una meta sicura e il grande dispiego di sorveglianza privata e di polizia non può che testimoniare come la sicurezza, a Lagos, non sia mai data per scontata. «Bisogna farci l’occhio», avverte l’addetto alla sorveglianza, farci l’occhio», avverte l’addetto alla sorveglianza, lasciando intendere che, per chi vive qui, abituarsi a questo livello di attenzione è tutt’altro che impossibile.

Harry è uno dei tanti nigeriani che hanno deciso di migrare da altre regioni del paese verso la grande metropoli, a caccia di nuove opportunità. A vent’anni da quella scelta, Harry si dice convinto di aver fatto la cosa giusta, senza nascondere il suo ottimismo: «Siamo un paese ricco, e se ci sono molte persone ancora in povertà, buona parte del problema è che il governo non usa le risorse che ha per venire incontro ai bisogni della gente».

Il Pil della Nigeria ha sperimentato una espansione costante a partire dalla prima metà degli anni Duemila, fino a portare l’ex colonia britannica al primo posto fra le economie del continente. Il tasso di povertà, tuttavia, è aumentato di pari passo, superando nel 2010 il 60% della popolazione.

Questo fenomeno si collega alla sorprendente espansione demografica. Con oltre 190 milioni di abitanti, la Nigeria è il paese più popolato dell’Africa, e, secondo le stime delle Nazioni Unite, diventerà la terza potenza demografica al mondo entro il 2050.

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MIGRARE IN AFRICA – DOSSIER NIGRIZIA SETTEMBRE 2018
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