Lunedì 5 marzo 2018
Il 1° marzo, nella sala capitolare dei Missionari Comboniani a Roma, si è svolta la seconda conferenza sul mondo giovanile dal titolo Profilo psicologico del giovane d’oggi: fragilità e forze. Il conferenziere è stato il prof. Zbignew Formella, salesiano, professore ordinario dell’Università Salesiana, pro-decano della facoltà di Scienze dell’Educazione e direttore della cattedra di Psicologia dell’Educazione. La scelta del tema è stata occasionata dalla scelta dell’argomento del prossimo Sinodo dei Vescovi il cui titolo è "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale".

Il relatore ha sottolineato che, nonostante le evidenti differenze di ceto sociale e culturale, il giovane d’oggi ha alcune caratteristiche comuni, quali una partecipazione sociale emotiva, un’attitudine verso la trascendenza ma senza religione e una politica che si indirizza verso il privato. Il giovane, ha rilevato il prof. Formella, ‘assorbe’ il clima culturale e le mode del mondo d’oggi marcato da tendenze narcisistiche e soggettivistiche, un mondo che porta il giovane a ‘non scegliere’ ma ad avere tutto. Oltre a queste attitudini negative, però, il relatore ha posto l’accento sulle potenzialità del giovane e sulla sua disponibilità, di fronte a persone autorevoli, a coinvolgersi totalmente. Un consiglio agli educatori, quindi: il giovane, più che di parole e istruzioni, ha bisogno di testimoni credibili della gioia e della capacità di donarsi agli altri.

È ormai tradizione dal 2014 ritrovarsi ogni Quaresima per riflettere su alcuni temi di attualità sociali ed ecclesiali.

Il tema “I giovani alla ricerca della felicità” è molto vasto e, senza dubbio, non si risolverà nel giro di tre conferenze. La ‘pretesa’ è di indagare l’animo dei giovani, i loro sogni e le loro speranze, le paure, i loro punti di riferimento ma anche le domande che rivolgono al mondo degli adulti. Secondo un recente rapporto sulla condizione giovanile in Italia, pubblicato dall’Istituto Toniolo, il sistema di valori proposto da varie agenzie, in particolar modo dalla Chiesa, non intercetta la domanda di vita e la sensibilità dei giovani. La Chiesa trova difficile entrare in questo ‘universo’, comprenderne l’animo, le aspirazioni, i sogni, e formulare delle proposte effettive che incontrino desideri profondi del mondo giovanile.

La scelta del tema è stata occasionata dalla scelta dell’argomento del prossimo Sinodo dei Vescovi il cui titolo è ‘I giovani, la fede e il discernimento vocazionale’. L’Instrumentum Laboris che prepara i lavori del Sinodo, chiarifica chi siano i giovani di cui si parla: sono “le persone di età compresa all’incirca tra 16 e 29 anni, nella consapevolezza che anche questo elemento richiede di essere adattato alle circostanze locali”. Il mondo giovanile è una realtà complessa che sfugge ad ogni tentativo di semplificazione.