Sabato 21 settembre 2019
All’incontro interreligioso che si è concluso ieri nella capitale spagnola promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e dall’arcidiocesi di Madrid su “Pace senza frontiere” è intervenuto il Presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, monsignor Miguel Angelo Ayuso Guixot, che sarà creato cardinale dal Papa nel Concistoro del prossimo 5 ottobre. Nella foto: Stretta di mano Al Maktoum con Mons. Guixot ad Abu Dhabi.

Nel suo intervento monsignor Ayuso ha parlato dell’importanza del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace mondiale e la convivenza comune, siglato il 4 febbraio scorso ad Abu Dhabi da Papa Francesco e da Grande Imam di Al-.Azhar, Al-Tayyeb. Al microfono di Radio Vaticana Italia spiega la necessità di far conoscere e far comprendere dalla base il documento.

R. – Allora, vorrei dire che questo documento di Abu Dhabi, per il suo contenuto viene proposto in modi diversi, a livello istituzionale, a livello di comunità, a livello accademico… Però quello che domanda di più è che questo documento possa arrivare alla base e che ci sia un compromesso concreto di azione, cioè di radunare le comunità e qui possiamo pensare una comunità parrocchiale, un gruppo di preghiera, un istituto, un liceo, un’università, che possa radunarsi e riflettere sopra questo documento per trovare delle piste, degli orientamenti che ci possano aiutare a implementare questi elementi che vengono offerti nella dichiarazione di Abu Dhabi che, come tutti sappiamo, è straordinaria.

Secondo lei quanto è importante che se ne parli in un contesto interreligioso?

R. – Sì, perché come ho detto più volte è molto importante che questo documento superi le frontiere. Il tema del nostro meeting di Madrid è “Paz sin fronteras” (Pace senza frontiere). Non devono esistere frontiere, dobbiamo invece trovare vie e modi, perché quello che è avvenuto storicamente ad Abu Dhabi, con due personalità religiose, come sua santità Papa Francesco e il grande imam di Al Azhar Ahmed al Tayyeb, che è avvenuto ad Abu Dhabi, quest’anno, che sia un elemento che aiuti ogni comunità a fare un compromesso specifico per migliorare la nostra società, per dare e portare questo balsamo che non è altro che portare un po’ di umanità, un po’ di fraternità, un po’ di pace, un po’ di convivenza. Questo lo troviamo già in ogni tradizione religiosa, perchè questi valori già esistono. Quindi noi dobbiamo lavorare con serenità, però con più intensità, per vivere questo nelle nostre coscienze, nei nostri ambienti familiari, nelle nostre società, nei nostri luoghi di lavoro e là dove noi andiamo, per portare un po’ di questo spirito di cui il mondo ha tanto bisogno.
[Francesca Sabatinelli – Madrid – Vaticannews]