Lunedì 25 ottobre 2021
La presente opera ha come scopo ultimo, da una parte, quello di operare una decostruzione di narrazioni ancora attuali che presentano l'afroamericano privo di cultura propria, e dall'altra, dare prova della sua ricchezza culturale, esistente tanto nello spazio pubblico come in quello privato, offrendo nuove opportunità di ripensare e re-inventare il proprio rapporto con luoghi e persone presenti sul territorio.

EDUCAZIONE CIMARRONA

Un testo concepito e realizzato a più mani nell'arco di due anni di lavoro didattico intenso, attraverso momenti laboratoriali di tipo investigativo da utilizzare per raccogliere e sistematizzare elementi culturali in settori di periferia urbana, con alta intensità di popolazione afroecuadoriana.

A questa impresa hanno partecipato una quarantina di giovani afroecuadoriani provenienti da diverse parti del Paese, animatori di Centri di Educazione Cimarrona nei loro luoghi di origine e membri attivi della Pastorale Giovanile Afroecuadoriana, e l'Università Politecnica Salesiana; specialmente alcuni docenti della carriera di Antropologia Applicata, che, una volta al mese, si sono riuniti con i giovani per dare continuità al progetto di implementazione culturale.

Partendo, quindi, da un bisogno primordiale di definizione di sé a livello culturale, chiamando in causa l'Antropologia Applicata per una ricerca scientifica dei processi di patrimonializzazione presenti nel tempo e nello spazio, questa iniziativa pastorale ha permesso ai giovani partecipanti di poter riconoscere il loro patrimonio culturale diffuso sul territorio e di crescere nel loro processo di ricostruzione e affermazione identitaria.

Pertanto, la presente opera ha come scopo ultimo, da una parte, quello di operare una decostruzione di narrazioni ancora attuali che presentano l'afroamericano privo di cultura propria, e dall'altra, dare prova della sua ricchezza culturale, esistente tanto nello spazio pubblico come in quello privato, offrendo nuove opportunità di ripensare e re-inventare il proprio rapporto con luoghi e persone presenti sul territorio.

Il testo è suddiviso in tre sezioni:

  • La prima presenta storie di vita di uomini e donne che sono stati significativi nella regione di Sucumbìos, insieme a tanti racconti, poesie, indovinelli e canti inediti tratti dalla tradizione orale;
  • la seconda sezione propone una riflessione teorica sul cimarronaje, concetto storico che rappresenta la coscienza collettiva dei popoli afroamericani e la loro lotta per il diritto a una vita dignitosa soprattutto a livello culturale e identitario; inoltre, si sofferma a considerare quelli che sono i fondamenti concettuali che ispirano i Centri di Educazione Cimarrona;
  • l'ultima sezione offre 2 contributi metodologici: un'attività di grafoplastica identitaria allo scopo di sviluppare delle capacità espressive di tipo ludico-artistico, a partire dall'esperienza di appartenenza al popolo afroecuadoriano nella città per combattere il razzismo; e una guida da utilizzare con i ragazzi del Centro di Educazione per sviluppare in loro lo spirito esploratore in modo da ricercare aspetti che possano rivitalizzare la cultura, l'identità e la memoria viva del popolo cimarrone.

IDENTIDAD, CULTURA Y CIMARRONAJE EN LA INSURGENCIA/EMERGENCIA
DEL PUEBLO AFROECUATORIANO: 1980-2011

Questo libro è frutto di 5 anni di studio antropologico applicato alla realtà afroecuadoriana che, come coordinatore della Pastorale Afro-quiteña, l’autore ha avuto il privilegio di accompagnare dal 2005 al 2011. Utilizzando il metodo narrativo, attraverso un’attività investigativa squisitamente partecipativa, l’autore ha potuto toccare con mano, con una lunga e intensa investigazione, spesso ricorrendo a racconti veicolati dalla tradizione orale, la costante ribellione del popolo di origine africana; un popolo che in nessun momento della sua esistenza ha mai accettato di piegarsi al volere del suo 'amo' di turno, dimostrando così tutto il suo spirito di cimarrone.

Pertanto, con questo lavoro accademico l’autore da prova della valentia, della prodezza e dell'alto senso di umanizzazione presente nel popolo afroamericano da sempre marginalizzato, alienato e schiavizzato, considerato troppo spesso e troppo in fretta un popolo sommesso e passivo, incapace di ribellarsi e di organizzarsi socialmente come movimento.

Invece, la tesi di fondo, racchiusa in questa opera, sostiene che il popolo di origine africana può contare su una sua identità e memoria, frutto di una cultura propria e ancestrale, semmai arricchita dall'incontro con altre culture, come la meticcia e l'indigena; un popolo cosciente delle sue radici africane e che poi, una volta condannato alla diaspora, ha saputo re-inventarsi, immaginarsi nuovamente in un luogo diverso e finalmente ri-formarsi culturalmente. E ad ogni passaggio generazionale ha trovato meccanismi di lotta per non essere completamente schiacciato dallo spirito schiavista, maturando così forme di resistenza e di ri-esistenza, proprie di chi sa di non essere una cosa ma persona.

Finalmente, l'autore riconosce che questo grande popolo afroamericano, espressione dell'incontro di tanti popoli e culture provenienti da diverse parti dell'Africa, che ha saputo attingere costantemente al suo spirito di cimarrone, ha maturato una sua dimensione politica e voglia di partecipazione nella società, e inizia a proporsi come movimento sociale con una sua propria agenda e un suo proprio programma.

A tutto questo l'autore aggiunge l'importante contributo dato dalla Famiglia Comboniana, attraverso la Pastorale Afro a livello continentale e in Ecuador in particolare, nell'accompagnare spiritualmente e culturalmente la rinascita in atto del popolo afroamericano in questa ultima fase della sua ricostruzione storica.