Mons. Aguirre: “L’arrivo di migliaia di Fulani con milioni di bovini destabilizza il Centrafrica”

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Venerdì 24 maggio 2019
“In tutto il Sahel lo spostamento dei Peuls (o Fulani) con milioni di bovini sta destabilizzando intere aree di Nigeria, Niger, Burkina Faso, Camerun, Ciad ed ora Repubblica Centrafricana, per i conflitti che suscitano tra questa popolazione di pastori nomadi e quelle locali, di agricoltori sedentari”, dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Juan José Aguirre Muños, Vescovo di Bangassou.

“I signori della guerra locali stanno facilitando la progressione dei pastori Peuls nella nostra zona, il sud-est, creando allarme tra la popolazione”, spiega Mons. Aguirre.

“La causa di questo movimento è la desertificazione che costringe i Peuls ad andare alla continua ricerca di nuovi pascoli e fonti d’acqua. Purtroppo i Peuls, che sono ben armati, nel loro percorso lasciano una scia di sangue che si allunga di giorno in giorno” dice il Vescovo. “In Centrafrica sono già arrivati a migliaia. Hanno creato un corridoio che scende dal Ciad e arriva in Centrafrica, nell’area di N'Délé, nel nord. Da qui scendono giù verso Bangassou nel sud-est attraversando le missioni di Zémio, Boqui e di Obo. Sono migliaia di uomini, donne, bambini con le loro mandrie che si stanno dirigendo nella nostra zona.

Mons. Aguirre non nasconde la sua preoccupazione perché “se i flussi dovessero continuare a questi ritmi, entro pochi anni, nel sud-est del Centrafrica potrebbe arrivare fino a due milioni di Peuls. Le popolazioni locali sono allarmate per il loro futuro. La cosa certa è che si sta facendo di tutto per aprire dei corridoi attraverso i quali passano i Peuls alla ricerca di acqua e pascoli. I signori della guerra hanno avanzato la richiesta di trasformare una parte dell’area della missione di Obo in un parco naturale in modo da cacciare gli agricoltori e permettere l’insediamento dei Peuls con milioni di capi di bestiame”. “Questa è una parte della guerra che stiamo vivendo in Centrafrica aggiunge. “Uno dei signori della guerra legato ai Peuls è Ali Darassa, un Fulani (Peuls) nigeriano, ed è il principale organizzatore di questi corridoi.”

“Capiamo il dramma dei Puels vittime della desertificazione, ma nessuno ha chiesto il permesso alle popolazioni centrafricane che già vivono in condizioni durissime. Inoltre i Peuls sono musulmani e le popolazioni locali sono cristiane, accentuando le tensioni interreligiose già presenti in Centrafrica” aggiunge Mons. Aguirre, che accoglie da due anni nella Cattedrale di Bangassou circa duemila musulmani, minacciati di morte dalle locali bande anti Balaka (vedi Fides 24/7/2017).

Il movimento dei Peuls rischia di coinvolgere altri Paesi. “A febbraio – racconta il Vescovo – diversi Peuls con le loro mandrie hanno attraversato il fiume Bomu, il cui guado in quel periodo è possibile, installandosi nella foresta di Garamba, nel nord della Repubblica Democratica del Congo, dove si trovano pascoli in abbondanza. L’esercito congolese però li ha respinti con forza in Centrafrica”.
[L.M. –
Agenzia Fides]