Roma, lunedì, 17 ottobre 2011
Sulle rive del maestoso fiume Zambesi, la famiglia dei Missionari Comboniani della provincia del Mozambico ha vissuto con emozione due avvenimenti venuti ad arricchire la vita missionaria e vocazionale dell’Istituto: l’ordinazione diaconale del giovane Filip Andrzej Jan, originario della Polonia, e l’ordinazione sacerdotale del mozambicano Mateus Jacob Albino. La celebrazione si è svolta nella parrocchia dei Martiri d’Uganda a Matundo (Tete/Mozambico), lo scorso 8 ottobre.

I motivi della scelta di questa data sono stati dettati dalla vicinanza al giorno della solennità liturgica di San Daniele Comboni e dall’inserimento nel quadro delle attività e degli eventi previsti nel corso della celebrazione dell’Anno della nostra memoria, che in Mozambico è iniziato il 24 agosto 2011 e andrà fino al 24 agosto 2012, con l’obiettivo di commemorare il ventesimo anniversario della morte di Fr. Alfredo Fiorini. In un tale contesto, non potevano rimanere fuori da queste commemorazioni le ordinazioni di Filip e Mateus, dal momento che anch’essi entreranno ora a far parte della storia dei missionari comboniani in Mozambico.

Mons. Inácio Saure – consacrato e nominato vescovo di Tete lo scorso mese di maggio – ha sottolineato, durante l’omelia, che “il sacerdote o diacono assumono la responsabilità e il dovere di essere strumenti della misericordia e dell’amore di Dio in mezzo al Popolo di Dio”. Ha anche ricordato agli ordinandi le esigenze dell’appartenenza a una famiglia religiosa. “Entrare a far parte della nuova famiglia dei missionari comboniani esige da voi una consegna totale senza chiedere nulla in cambio”, ha detto Mons. Inácio.

Al momento del rendimento di grazie, il superiore provinciale dei comboniani, P. José Luis Rodríguez López, ha ringraziato la Chiesa locale per la condivisione delle vocazioni che arricchisce la Chiesa missionaria. E, ai neo-consacrati, ha detto: “Oggi siete stati consacrati. Cercate di sentire sempre la presenza di Dio che vi accompagna in ogni momento della vostra vita e di compiere sempre il dovere di essere comboniani come san Daniele Comboni vi voleva: santi e capaci”.

Il 9 ottobre ha avuto luogo la prima messa di P. Mateus Albino a Manje, sua terra natale, a un centinaio di kilometri da Tete. P. Mateus è stato accolto dai genitori, da parenti e amici e dalle autorità locali che lo hanno fatto camminare su un tappeto di capulanas (drappi) lungo cento metri, dalla strada fino alla chiesa, dove ha indossato i paramenti per la sua prima celebrazione eucaristica. È stata una celebrazione in cui si è cantato e danzato per ringraziare il Signore della vita che continua a dare questa stessa vita attraverso il pane e il vino trasformati nel suo Corpo e nel suo Sangue grazie al dono del sacerdozio.

Al termine, P. José Luis, ha rivolto a P. Mateus e al diacono Filip le seguenti parole: “Maria, Madre di Gesù Cristo, Madre dell’Africa e Stella dell’Evangelizzazione vi accompagni e vi protegga nella vostra vita e nel vostro ministero missionario, vi renda sempre docili alla volontà di Dio e aperti alle necessità di tutte le persone che incontrerete nel compimento della missione che oggi vi è affidata! Auguri a Mateus e a Filip Andrzej per il loro sì a Dio e alla missione. Il loro esempio apra il cuore dei giovani mozambicani alla chiamata di Dio e alla missione e porti molte sante vocazioni alle diocesi del Mozambico e della Polonia! La Chiesa mozambicana sia aperta e disponibile alla voce dello Spirito Santo che ci propone nuove strade di missione attraverso le giovani vocazioni”.