Giovedì 30 aprile 2020
Con la Messa presieduta dal Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, è iniziato il 16 febbraio l’incontro di tutti i Superiori di Circoscrizione – neo-eletti o rieletti per il triennio 2020-2022 – e dei membri della Direzione Generale presso la Casa Generalizia a Roma. L’incontro si è concluso il 1° marzo con l’Eucaristia presieduta dal cardinale comboniano Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Con la Messa presieduta dal Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, è iniziato il 16 febbraio l’incontro di tutti i Superiori di Circoscrizione
– neo-eletti o rieletti per il triennio 2020-2022 – e dei membri della Direzione Generale presso la Casa Generalizia a Roma.

L’evento aveva lo scopo di conoscersi reciprocamente, pregare e riflettere, preparare e facilitare i medesimi Superiori al servizio dell’autorità, e rafforzare i legami di comunione fra le varie Circoscrizioni e la Direzione Generale. Obiettivi che, guardando la valutazione finale dei partecipanti, sono stati raggiunti. Durante le due settimane di lavoro, i superiori si sono sentiti uniti a tutti i confratelli sparsi per il mondo, si sono sentiti toccati dalle gioie e dalle sofferenze delle persone con cui lavorano, infine hanno pregato e rinnovato il sogno che la Vita in pienezza possa raggiungere i popoli loro affidati e in particolare i più esclusi.

I 27 superiori provinciali e di delegazione provenivano da 17 nazionalità diverse: 13 dall’Africa, 12 dall’Europa e 2 dall’America. I paesi più rappresentati erano l’Italia (5), la Spagna e l’Uganda (3 ciascuno), il Togo e il Portogallo (2 ciascuno); gli altri, uno per ogni paese (RD Congo, Germania, Eritrea, Kenya, Messico, Mozambico, Zambia, Costa Rica, Polonia, Centrafrica, Sudafrica e Sud Sudan).

Questo tipo di incontro con la Direzione Generale dell’Istituto comboniano si svolge ogni tre anni, all’inizio del mandato, ed è per tutti un momento di formazione e di approfondimento del compito loro affidato. All’incontro hanno partecipato anche i membri dell’Amministrazione generale dell’Istituto che hanno informato sui servizi che il loro segretariato o ufficio offre e mette a disposizione di ogni confratello o circoscrizione. Essi hanno condiviso strumenti e procedure pratici che devono essere adoperati in sinergia per il bene della missione.

Pubblichiamo di seguito una sintesi dei lavori svolti dai missionari dal 16 febbraio al 1° marzo 2020.

L’incontro è iniziato alle ore 11 di domenica 16 febbraio, con la Messa presieduta dal Superiore Generale, P. Tesfaye Tadesse, presso la cappella della Curia Generalizia a Roma. Nell’omelia, rivolgendosi ai superiori di circoscrizione, P. Tesfaye ha detto: “Viviamo questo momento in comunione con tutto l’Istituto comboniano, con i confratelli anziani e ammalati, con i confratelli giovani in formazione, con le nostre comunità e le Chiese locali in cui siamo inseriti. Cominciando con questa Santa Messa, vogliamo celebrare la nostra vita e ringraziare Dio perché la missione è sua, l’Istituto comboniano è suo, i confratelli sono suoi, il passato, il presente e il futuro sono suoi. Lo celebriamo perché abbiamo ricevuto il dono: quello che è di Dio è diventato nostro. Noi, che abbiamo una chiamata temporanea di animare, servire e guidare l’Istituto, dobbiamo farlo con forte senso di appartenenza perché è nostro compito custodire il carisma e animare tutto l’Istituto a viverlo con molta creatività, secondo i tempi e i luoghi”.

Ai nuovi superiori eletti e a quelli rieletti, verso la fine dell’omelia, P. Tesfaye ha specificato: “In questi giorni, parleremo del nostro servizio. Lo cominciamo e ricominciamo tutto dall’altare del Signore, perché è da qui che tutto parte ed è qui che tutto ritorna. Dobbiamo vivere la gioia della missione, vivere la nostra incapacità, la nostra fragilità, le nostre preoccupazioni portando tutto e tutti attorno all’altare. Il rispetto, la delicatezza con cui preghiamo e adoriamo sono lo stesso rispetto e delicatezza con cui trattiamo le persone e la missione. Del futuro Beato, P. Giuseppe Ambrosoli, si diceva che la delicatezza che aveva quando pregava e il grande rispetto che aveva verso l’ostia consacrata al momento della consacrazione, durante la Santa Messa, li aveva anche quando faceva un intervento chirurgico su un malato. Ecco l’esempio da seguire per farsi servi dei confratelli, delle nostre comunità e delle nostre attività nelle missioni”.

Nel pomeriggio, P. Alcides Costa, assistente generale, ha dato il benvenuto a tutti i confratelli partecipanti, che si sono poi presentati, ha chiarito gli obiettivi dell’incontro e ha proposto il programma, l’orario, la composizione dei gruppi di lavoro e i diversi servizi da svolgere durante il raduno.

Lunedì 17 febbraio è stato un giorno di ritiro, diretto dal Superiore Generale dei Claretiani, P. Mathew Vattamattam, che ha parlato sul tema “Il servizio e le priorità del servizio dell’autorità. Discernimento e Accompagnamento”.

Martedì 18, P. Jeremias dos Santos Martins, vicario generale, ha presentato il lavoro della giornata che è stata dedicata alla riflessione, in gruppi, e alla condivisione, in plenaria, sulla vita odierna dell’Istituto, cioè su come ognuno vede e sogna l’Istituto – attese, timori, speranze, valore e peso dell’esperienza passata – riguardo alla situazione del personale, della formazione, della missione e dell’economia.

Nell’ultima sessione della giornata, P. Achilles Kasozi Kiwanuka, P. Dario Bossi, e P. Juan Diego Calderón Vargas hanno condiviso le esperienze, difficoltà e speranze, sogni e timori nell’esercizio del loro servizio di superiori di circoscrizione.

Mercoledì 19, P. Pietro Ciuciulla ha parlato sul tema “La persona del superiore di circoscrizione”; è seguito un lavoro nei gruppi per individuare le caratteristiche più importanti per svolgere un servizio autorevole all’Istituto e alla missione. I provinciali e delegati ne hanno indicate alcune quali essere padre e madre, saggezza e timore di Dio, uomini di fede e preghiera, umiltà e disponibilità al dialogo, carattere equilibrato, ascoltare e trattare le persone in modo fraterno, chiaro, maturo e giusto, saper comunicare e attuare le decisioni, essere buon amministratori e diligenti nel processo di supervisione dell’uso dei beni personali e dell’Istituto.

Nel pomeriggio, P. Jeremias dos Santos Martins e P. Fermo Bernasconi hanno parlato del ruolo dei superiori provinciali e della loro responsabilità nel servizio di accompagnamento dei confratelli nei diversi momenti della vita e in particolare nei più difficoltosi.

Gli ultimi due giorni della prima settimana, 20 e 21 febbraio, si è dato spazio ai responsabili degli uffici della Direzione Generale per presentare i loro incarichi che in realtà sono al servizio di tutto l’Istituto.

Il giorno 20, si è iniziato con l’intervento di P. Jeremias e di P. Cosimo De Iaco, Procuratore Generale – che cura la relazione dell’Istituto con la Santa Sede (e le circoscrizioni comboniane) a nome del Superiore Generale e suo Consiglio –, sulla procedura da seguire circa i casi canonici.

Subito dopo, P. Alcides Costa ha presentato gli “Strumenti e mezzi per il servizio dell’autorità”. Ha ricordato che la gestione di una circoscrizione è un percorso che richiede fondamentalmente molto ascolto, dialogo, servizio e sinodalità. Ha poi spiegato i mezzi e strumenti ordinari a disposizione dei superiori per l’amministrazione della loro circoscrizione: l’assemblea provinciale, il consiglio provinciale, i segretariati, i raduni zonali, i consigli di comunità, il direttorio provinciale, il piano sessennale e i documenti ufficiali dell’Istituto. Inoltre, ha fatto riferimento alla dimensione della continentalità, per il quale esiste un Vademecum che definisce le linee guide per la corresponsabilità e sussidiarietà tra le circoscrizioni dello stesso continente.

Nella prima sessione del pomeriggio, Sr. Ida Colombo, del Consiglio Generale delle Suore Comboniane, Fr. Alberto Lamana, del Consiglio Generale dei Comboniani, e P. Daniele Moschetti, della comunità comboniana di Castel Volturno, hanno parlato della collaborazione missionaria nella Famiglia Comboniana e, in particolare, delle iniziative in corso nell’ambito di Giustizia e Pace (GPIC) come ad esempio: a) la mappatura globale della ministerialità sociale comboniana, con lo scopo di valutare in che modo le varie ministerialità hanno un impatto di trasformazione sociale sulla realtà e come la nostra presenza ministeriale risponda a una vera esigenza dei segni dei tempi; b) la pubblicazione del libro “Noi siamo missione: testimoni di ministerialità sociale nella famiglia comboniana”, in più lingue, che andrà in stampa tra breve; c) la realizzazione del Forum della famiglia comboniana sulla ministerialità sociale, che si terrà dal 12 al 16 dicembre 2020 a Roma.

L’ultima sessione è stata dedicata ai confratelli anziani e ammalati nell’Istituto, guidati da Fr. Daniele Giusti, della comunità comboniana (CAA) di Milano. Fr. Giusti ha condiviso ciò che sta facendo la Provincia Italiana per questi confratelli, la casistica delle fragilità e come aiutarli. Tra l’altro, ha spiegato come aiutare i confratelli italiani che scelgono di rientrare in Italia e come è possibile aiutarli se rimangono nel paese nel quale sono in missione, e le procedure legali per l’assistenza sanitaria, in caso di malattia, per i confratelli stranieri che vivono in Italia.

Durante la giornata di venerdì 21 febbraio, hanno presentato i loro uffici P. Umberto Pescantini (Segreteria Generale), P. Arlindo Ferreira Pinto (Ufficio Comunicazione), P. Arnaldo Baritussio (Postulazione), Fr. Mario Camporese (Biblioteca), P. Piergiorgio Prandina (Archivio Generale), P. Manuel Augusto Lopes Ferreira (Studium Combonianum).

P. Umberto, nella sua relazione, ha elencato tra l’altro i servizi svolti dalla Segreteria Generale come ad esempio le pubblicazioni “Familia Comboniana” e “MCCJ Bulletin”, l’Annuario Comboniano, le Intenzioni di preghiera e le brevi biografie dei confratelli defunti (In pace Christi). Inoltre, ha detto cosa la Segreteria si aspetta dai Superiori di circoscrizione tra cui i verbali del Consiglio Provinciale, documenti, dati e foto di ogni confratello, copie stampate dai bollettini provinciali, libri pubblicati, ecc.

Nel contesto della comunicazione, P. Fabio Baldan, superiore della provincia italiana, ha presentato il recente documento del GDPR (General Data Protection Regulations), con il quale la Commissione Europea protegge i dati personali dei cittadini dell’UE. La legge, ha sottolineato, riguarda anche noi in relazione a tutti i dati in nostro possesso delle persone coinvolte nelle nostre opere a tutti i livelli. Questi dati sono considerati sensibili e ci è imposto l’obbligo di avere un consenso esplicito per il trattamento dei dati personali. C’è l’obbligo di dichiarare la finalità di ogni raccolta dati, non potendo usarli poi per altre finalità.

Bisogna anche dichiarare dove e per quanto tempo teniamo questi dati (normalmente tre anni, rinnovabili o non). Quando passiamo dati personali ad un paese fuori dall’UE, dobbiamo avere un accordo in cui l’altro paese si impegni ad usare i dati secondo le norme del GDPR. Abbiamo una policy dei dati e l’obbligo di seguirla.

In sintesi, l’uso dei dati personali (nomi, indirizzi, ecc.) e la loro protezione richiedono una grandissima responsabilità da parte di tutti i missionari comboniani.

Sabato mattina 22 febbraio, il giornalista Mario Tedeschini Lalli ha tenuto una conferenza aperta a tutti i confratelli della Curia sul tema “Rivoluzione digitale: relazioni umane e nuovi modelli di giornalismo”. Nell’occasione P. Fabio Baldan e P. Filippo Ivardi, nuovo direttore di Nigrizia, hanno informato sui nuovi progetti riguardo alle pubblicazioni del “Centro Comboni Multimedia” di Verona, tra cui la rivista Nigrizia.

Alle ore 12, P. Antonio Guirao Casanova, 78 anni, segretario personale del Superiore Generale, ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario sacerdotale nella cappella della Curia. I superiori provinciali e delegati e i confratelli delle comunità della Curia hanno partecipato alla celebrazione.

In missione, P. Guirao ha passato 23 anni in Kenya e due anni e mezzo in Messico. La sua attività principale è stata il lavoro apostolico di prima evangelizzazione fra la tribù dei Pokot e alla periferia di Nairobi, accanto al lavoro di formazione dei futuri missionari nei noviziati di Spagna e Messico e nel CIF di Nairobi. Alla domanda “come riassumeresti la tua vita?”, P. Antonio ha detto: “Sono pienamente felice di aver dedicato la mia vita alle missioni e di essermi potuto donare a gente semplice, povera e buona, per rendere più bella e più ricca di speranza la loro vita. È straordinario poter ascoltare parole come queste, pronunciate dagli anziani Pokot: ‘grazie Antonio per essere venuto fra noi e aver aiutato i nostri figli ad essere quello che sono e a vivere da cristiani e con dignità’”.

La pausa domenicale, del 23 febbraio, è stata dedicata ad una rilassante gita alla città di Viterbo.

La pausa domenicale, del 23 febbraio, è stata dedicata ad una rilassante gita alla città di Viterbo.

La seconda settimana è stata dedicata alla presentazione dei temi riguardanti la formazione, l’economia, la missione, le persone e il loro accompagnamento.

Così tutta la giornata del 24 febbraio è stata riservata ai membri del Segretariato Generale della Formazione (SGF) di base e permanente. Sono intervenuti, nell’ordine, i padri John Baptist Opargiw, Elias Sindjalim Essognimam, Fermo Bernasconi e Siro Stocchetti. In particolare, dopo aver presentato il funzionamento del SGF e la collaborazione con le circoscrizioni, P. John Baptist, Segretario generale della formazione, ha proposto di realizzare una verifica e revisione della formazione globale in corso nell’Istituto.

Sullo stesso argomento, cioè il bisogno di “un piano per la revisione della nostra formazione” – seguendo il metodo del vedere, giudicare e agire –, è tornato P. Siro Stocchetti che ha condiviso la sua esperienza nei diversi corsi di formazione permanente (FP), dal 2002 al 2020, di cui hanno beneficiato più di 400 confratelli. Ha finito il suo intervento facendo alcune raccomandazioni tra cui la necessità di preparare delle persone per questo servizio di FP, fare della FP una priorità e prendere sul serio la revisione della formazione in generale. Secondo P. Siro, i risultati di questa revisione sarebbero da presentare al prossimo Capitolo Generale.

Nela giornata del 25 febbraio, P. Claudio Lurati ha presentato il Segretariato Generale dell’Economia (SGE) e altre questioni riguardanti il ruolo della Direzione Generale nella vita economica dell’Istituto e i nuovi bisogni emergenti. Ha sottolineato l’importanza della relazione economica, della trasparenza e dei controlli, e ha fatto alcune considerazioni su varie tematiche, come il patrimonio stabile, le iniziative di formazione, le assemblee generali, i progetti, i fondi mirati, la comunicazione e la sicurezza.

Al Segretariato Generale della Missione (SGM) è stata dedicata la giornata del 26 febbraio. Sono intervenuti P. Fernando González Galarza, recentemente nominato Segretario generale della missione, Fr. Alberto Parise e P. Arlindo Ferreira Pinto. Si è parlato della costituzione del nuovo segretariato unificato, dello statuto del Segretariato, delle attività di Giustizia e Pace e Integrità del Creato (GPIC), della collaborazione con il SGF e gli altri segretariati e uffici della Direzione generale, e dell’accompagnamento dei Laici Missionari Comboniani.

Fr. Alberto Parise ha spiegato le diverse iniziative a livello di Istituto riguardo all’Anno della ministerialità che stiamo celebrando in questo 2020. Tra queste, i contenuti dei vari sussidi per l’animazione comunitaria, in cinque lingue, e il metodo con cui utilizzarli. Il SGM ha preparato sei temi da svolgersi ciascuno in quattro momenti diversi (per ogni momento è stata preparata una scheda), usando la sequenza del ciclo pastorale e tenendo conto della riflessione e dell’azione individuale e comunitaria. I temi scelti sono: Ruolo ministeriale del presbitero, Collaborazione ministeriale, Evangelizzazione e ministeri, Contributo ministeriale dei laici, Ministerialità sociale ed ecologica e Sinodalità.

P. Arlindo Pinto ha parlato della situazione globale dei Laici Missionari Comboniani (LMC) che, tra l’altro, stanno iniziando il processo per ottenere il riconoscimento come movimento missionario cattolico presso la Santa Sede. Ha annunciato anche le date delle assemblee continentali previste per quest'anno 2020: Africa (19-26 luglio, a Lomé/Togo), Europa (2-9 agosto, a Cracovia/Polonia), e America (6-13 settembre, a Lima/Perù). Inoltre, ha ringraziato i superiori di circoscrizione per la loro collaborazione con i LMC e auspicato una cooperazione ancora maggiore e migliore per gli anni futuri. Nel frattempo, le date delle Assemblee continentali dell’Africa e Europa sono state rimandate “sine die”, a causa della pandemia del COVID-19.

Nel pomeriggio, ancora sul tema della Ministerialità, Fr. Parise ha presentato i temi degli articoli che saranno pubblicati come supplemento su “Familia Comboniana”: Il XVIII Capitolo Generale e la ministerialità, Ministerialità e ciclo pastorale, Parrocchia missionaria ministeriale, Ministerialità nei recenti documenti della Chiesa, Ministerialità nella Bibbia, e Laicato e ministerialità.

Infine ha proseguito con la proposta dei possibili partecipanti al Forum della Famiglia Comboniana sulla Ministerialità Sociale (12-16 dicembre 2020) a Roma e con ciò che si sta pensando di fare con i risultati del processo in corso per avere una mappatura dei ministeri sociali a livello di tutta la Famiglia Comboniana.

L’ultima seduta è stata riservata al lavoro di gruppo per continenti per rispondere a quattro domande sui fondamenti della nostra missione tratti dal Capitolo del 2015: riqualificazione, priorità continentali, pastorali specifiche e Opere Comboniane di Promozione Umana (OCPU). È seguita una breve condivisione delle risposte in aula.

Giovedì 27, sono intervenuti i padri Víctor-Hugo Castillo Matarrita, Léonard Ndjadi Ndjate e Jeremias Martins, che ha parlato del processo della rivisitazione e revisione della Regola di Vita (RV). Sono state presentate alcune alternative per concludere il processo di questa revisione, in vista dell’approvazione finale del testo durante il prossimo XIX Capitolo Generale nel 2021. In aula e in gruppi linguistici, sono stati particolarmente discussi i seguenti numeri della RV: 13 Fine dell’Istituto, 14 Attuazione del fine, 34 Voto di obbedienza, 124 Durata dell’ufficio, 163 e 168 Unità e autonomia.

Il CG e la Commissione Precapitolare terranno conto di tutti i suggerimenti proposti e stabiliranno come procedere.

La giornata del 28 febbraio, guidata dai padri Jeremias, Fermo, Alberto Pelucchi e da esperti esterni, è stata dedicata all’accompagnamento personale dei confratelli, dal punto di vista civile ed ecclesiastico, tecnico e legale, soprattutto in momenti di difficoltà della vita dei missionari.

La prima parte dell’ultimo giorno, 29 febbraio, guidati da P. Tesfaye e da P. Pietro Ciuciulla, è stata dedicata al dibattito e discernimento di alcuni temi, tra cui, soprattutto, la preparazione e l’implementazione del XIX Capitolo Generale 2021. Tra tanti altri suggerimenti per la data, la commissione precapitolare, lo statuto, ecc., si è parlato anche di alcuni possibili temi per questo prossimo Capitolo come, ad esempio, “Rinnovarsi per rinnovare la missione” e “I Comboniani in comunione con tutta la Chiesa, per annunciare, testimoniare e vivere il Vangelo”.

È stato deciso di creare un broadcast con i numeri di contatto dei provinciali, in cui può scrivere solo il Segretario Generale.

Nel pomeriggio i fratelli Alberto Lamana e Alberto Parise hanno presentato una piccola croce che potrebbe essere adottata come simbolo della nostra unità e identità comboniana. La votazione è stata favorevole ad un modello di croce che verrà sviluppato e approvato più avanti dal Consiglio Generale.

Infine, è stata fatta una valutazione generale – molto positiva – dell’incontro.

La solenne chiusura del raduno è stata segnata dalla celebrazione dell’Eucaristia, la mattina del 1° marzo, presieduta dal cardinale comboniano Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Il Card. Ayuso, commentando le letture della prima domenica di Quaresima, ha incoraggiato i superiori maggiori ad “avere fiducia in Dio” e a proseguire il loro ministero “sulla via del dialogo e della conversione personale”.

“Il nostro Santo Fondatore San Daniele Comboni – ha detto il Card. Ayuso – scriveva così nel luglio 1881 da El-Obeid a Padre Giuseppe Sembianti: ‘l’unico labaro, rifugio e fortezza è mettere tutta la propria fiducia in Dio, che è un galantuomo, e l’unico galantuomo, che ha testa, cuore, e coscienza, e che da noi può far miracoli; ed ho sperimentato che la piena fiducia negli uomini non ci assicura affatto, fossero vescovi, santi (che mangiano), cardinali, principi, re, potenti etc., insomma fiducia piena nell’uomo, va soggetta a disillusione”. Anche lui, pertanto, ci invita a mettere le nostre vite con totale fiducia nelle mani di Dio”.

L’incontro si è concluso il 1° marzo con l’Eucaristia presieduta dal cardinale comboniano Miguel Ángel Ayuso Guixot,
presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Superiori di Circoscrizione (Provincie e Delegazioni) per il triennio 2020-2022:

A (Asia): P. David Costa Domingues

BR (Brasile): P. Bossi Dario

CN (RD Congo): P. Ndjadi Ndjate Léonard

CO (Colombia): P. Villarino Rodríguez Antonio

DSP (Deutschsprachige Provinz): P. Grabmann Hubert

E (España): P. Pedro Andrés Miguel

EC (Ecuador): P. Poletto Ottorino

EGSD (Egitto e Sudan): P. Kyankaaga John Richard

ER (Eritrea): P. Habtu Teklay Tiluq

ET (Ethiopia): P. Agostini Sisto

I (Italia): P. Baldan Fabio Carlo

KE (Kenya): P. Radol Odhiambo Austine

LP (London Province): P. Pelucchi Alberto

M (México): P. Sánchez González Enrique

MO (Moçambique): P. António Manuel Bogaio Constantino

MZ (Malawi e Zambia): P. Mumba Michael Nyowani

NAP (North American Province): P. Ezama Ruffino

P (Portugal): P. Fernando Domingues

PCA (Provincia Centroamérica): P. Calderón Vargas Juan Diego

PE (Perú): P. Martín Vargas Francisco José

RCA (République centrafricaine): P. Longba Guéndé Godefroy-Médard

RSA (Republic of South Africa): P. Burgers Jude Eugene

SS (South Sudan): P. Okot Louis Tony

T (Togo-Ghana-Bénin): P. Hounaké Kouassi Timothée

TCH (Tchad): P. Katsan Fodagni Kokouvi (Fidèle)

U (Uganda): P. Kiwanuka Achilles Kasozi