Con padre Alex Zanotelli e suor Annamaria Panza, tra clima, acqua, periferie e povertà

Immagine

Sabato 1 ottobre 2022
Rifugiati climatici, lotta alla povertà, migrazioni interne e scarsità di acqua: su questi temi si sono confrontati stamani i missionari invitati al panel che apre il secondo giorno di Festival della missione a Milano. “Nel Sahel il problema centrale è quello climatico: in questa zona sta saltando il clima – ha messo in guardia il comboniano padre Alex Zanotelli –. Non potendo coltivare la terra, l’unica cosa che rimane è scappare”. [Dal 29 settembre al 2 ottobre 2022, Festival della Missione]

I migranti dunque, sono sempre più “climatici”, spiega il missionario. L’estrema povertà del Sahel, tra Niger, Mali e Burkina, “genera rabbia e malcontento” tra la gente, e la rabbia della gente lascia spazio alla violenza dei gruppi jihadisti che prendono il potere.

“Toglietevi dalla testa il fatto che l’Islam sia per sua natura violento – ha argomentato padre Alex –. La religione copre solo la rabbia per la povertà, però così facendo diventa un pericolo enorme.  Ma in un sistema profondamente ingiusto è mai possibile che come cristiani non siamo presenti?”.

Il problema delle migrazioni interne è quello più sentito dai missionari, anche in Asia, che condividono da vicino il dramma dei giovani costretti a lasciare i villaggi per trasferirsi in città.

Suor Annamaria Panza, missionaria dell’immacolata in Bangladesh ha spiegato il dramma dei giovani che pur studiando, non trovano lavoro e sono costretti a trasferirsi nelle periferie delle grandi città. “Molti ragazzi finiscono la scuola, vogliono far fortuna in città ma non riescono a migliorare come vorrebbero. Chi emigra deve mantenere tutta la famiglia, hanno grosse responsabilità”. Lavorare nel tessile in Bangladesh significa venire sfruttati, in condizioni di insicurezza e grande precarietà.

“Quand’è che impareremo a boicottare?”, si chiede il comboniano. Pertanto padre Alex invita noi occidentali, a boicottare alcuni brand dell’abbigliamento che in Asia sono frutto di un lavoro sottopagato. E ricorda che nelle capitali africane vivere negli slum è la norma: “a Nairobi il 70% della gente vive nelle baracche, ci sono 200 milioni di baraccati”.

Altro tema cruciale, a tutte le latitudini, è quello della scarsità d’acqua. “L’acqua deve rimanere in mano pubblica: nel 2040 in Italia avremo meno del 50% di disponibilità idrica, l’acqua è vita2, ha concluso padre Alex.
[Ilaria de Bonis - Festival della Missione]