Lunedì 22 maggio 2023
Ieri, dopo dieci anni, si è tornati a celebrare la Festa dell’ACSE (Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi), con soci, volontari, migranti e studenti universitari beneficiari di borse di studio. Con la fine della pandemia si è potuto radunare nuovamente in presenza la comunità dell’ACSE per tornare a socializzare e condividere percorsi ed esperienze. [Nella foto, da sinistra: P. Venanzio Milani e P. Camillo Ripamonti, direttore del Centro Astalli]
E soprattutto per continuare a riflettere sul servizio dell’associazione in relazione ai profondi cambiamenti in corso – ha spiegato P. Venanzio Milani, presidente dell’ACSE – sia per quanto riguarda i migranti che le situazioni storiche e sociali. É importante domandarsi sempre chi siano oggi i migranti e quali aspettative abbiano, per sostenere progetti migratori che partano dalla soggettività di migranti e rifugiati.
A facilitare la riflessione è intervenuto P. Camillo Ripamonti, direttore del Centro Astalli, che ha offerto una chiave di lettura di ciò di una realtà sempre più complessa in Italia in relazione ai migranti. P. Camillo ha messo in luce le tendenze della politica riguardo gli ingressi in Italia e le questioni nodali del lavoro, della casa e della vulnerabilità, sottolineando come un approccio costruttivo richieda di affrontare tali questioni considerando i territori nel loro insieme, cioè affrontando le questioni dei bisogni e dei diritti in modo inclusivo.