Lunedì 25 luglio 2016
I superiori delle circoscrizioni comboniane d’Europa si sono riuniti dal 19 al 21 luglio presso la Casa Madre di Verona per riflettere sul tema “Comunicare la missione nell’era digitale”. L’idea è sorta perché il mondo delle riviste sta registrando una costante diminuzione del numero delle copie stampate e vendute. L’obiettivo dell’incontro, dunque, è stato capire dove sta andando la comunicazione oggi, per promuovere e sostenere un possibile progetto comune europeo che sia una risposta alla crisi in atto e alle nuove prospettive. “Abbiamo cercato di delineare alcune piste operative, certi che il mondo digitale è imprescindibile per dialogare e incontrare i giovani di oggi e un sempre maggior numero di persone”, scrivono i superiori in una lettera ai confratelli che lavorano nel settore della comunicazione e che qui sotto pubblichiamo. Nella foto, da sinistra: P. Eguíluz Eguíluz Ramón (Spagna), P. Peinhopf Karl (Germania-Austria-Südtirol – DSP), Fr. Lamana Cónsola Alberto (Consiglio Generale – Roma).

 

Superiori delle circoscrizioni europee:
P. Munari Giovanni (Italia), P. Gaiga Gianni (Polonia), P. Peinhopf Karl (DSP), P. Eguíluz Eguíluz Ramón (Spagna), P. Devenish Martin James (LP), P. José da Silva Vieira (Portogallo) e Fr. Lamana Cónsola Alberto (Consiglio Generale - Roma).


Nella foto sotto, da sinistra:
P. Devenish Martin James,
P. Gaiga Gianni,
e P. José da Silva Vieira.

 

Per i superiori delle circoscrizioni europee, riflettendo su alcuni aspetti importanti del servizio missionario comboniano in Europa, è chiaro che cartaceo e Web si rivolgono a un pubblico diverso: il primo prevalentemente a persone dai 45 anni in su, il secondo a utenti compresi fra i 18 e i 35 anni di età. La questione su come continuare a essere presenti nel mondo della comunicazione in modo più efficace riguarda tutto l’Istituto. Una soluzione a livello provinciale o continentale, invece, corre il rischio di non essere abbastanza incisiva e profetica.

Di fronte alle novità tecnologiche e ai nuovi linguaggi di comunicazione, noi Comboniani – dicono i missionari – siamo rimasti perlopiù ancorati ai mezzi tradizionali con, in più, la tendenza a essere autoreferenziali. La nostra presenza sul Web è debole e abbiamo difficoltà ad accogliere il mondo giovanile con le sue espressioni e il suo linguaggio. Servirebbe, invece, un nuovo modello, forte e unitario, per avere voce e spazio online. Siccome, per l’età, siamo sempre più lontani dalle nuove generazioni, dovremmo imparare a dare loro più fiducia e a saper collaborare e dialogare con i giovani anche nel mondo del Web. Il motto del Comboni “Salvare l’Africa con l’Africa” potrebbe quindi essere declinato così: “Salvare i giovani con i giovani”.

È stato questo il motivo per cui è stato promosso questo seminario sul tema “Comunicare la missione nell’era digitale”. Alla fine dell’incontro i superiori hanno scritto la seguente lettera ai confratelli del settore della comunicazione:

LETTERA
DEI PROVINCIALI EUROPEI
A TUTTI I CONFRATELLI
DEL SETTORE DELLA COMUNICAZIONE

Cari confratelli,
saluti a tutti voi dalla Casa Madre di Verona, dove ci siamo riuniti per un seminario di tre giorni sul tema “Comunicare la missione nell’era digitale”. L’incontro ha avuto due parti principali.

La prima, di analisi, dove abbiamo preso visione del mondo digitale come spazio di comunicazione, aiutati da alcuni esperti: il prof. Silvano Petrosino, fr. Bernardino Frutuoso, fr. Alberto Lamana, Roberto Misas (per e-mail), p. Fabrizio Colombo, p. Giulio Albanese e p. Arlindo Pinto. Nella seconda parte abbiamo cercato di delineare alcune piste operative, certi che il mondo digitale è imprescindibile per dialogare e incontrare i giovani di oggi e un sempre maggior numero di persone. Tra le priorità operative abbiamo sottolineato queste:

1. Piano di comunicazione. È una base importante e articolata dalla quale partire. Ci permetterà di definire visione, missione, obiettivi, strumenti e target della comunicazione comboniana in Europa, in tutti i suoi aspetti. Per fare ciò è stata nominata una commissione che preparerà una bozza da presentare a dicembre ai Provinciali europei e poi, a maggio 2017, ai partecipanti dell’Assemblea dei mass media a Granada (Spagna).

2. Rafforzare la nostra presenza nel digitale. Per comunicare con le nuove generazioni vogliamo esplorare i formati “app” da adattare alle singole testate, per collegare smartphone e tablet alle pagine WEB.

3. Multimedia. La presenza nel digitale esige l’impiego della multimedialità (video, infogrammi, animazioni, foto, audio, ecc.) che richiedono nuove modalità di condivisione tra i nostri siti.

4. Reti sociali e missione. Nella prospettiva di lanciare una rete sociale missionaria, auspichiamo che si sviluppi un uso sia personale che istituzionale delle reti sociali già a disposizione di tutti in modo gratuito come Facebook, Twitter, Instagram, ecc.

5. Collaborazione tra le redazioni. C'è una tradizione di collaborazione tra le redazioni, che va ulteriormente incrementata, per esempio condividendo la programmazione annuale e la scaletta mensile, e pubblicando articoli comuni su temi rilevanti.

6. Internet, fundraising e missione. I nostri mezzi di comunicazione sono una fonte di sostegno economico. Internet è anche uno spazio per suscitare solidarietà e raccogliere fondi per la missione. Bisognerà esplorare le strategie e le possibilità che ci vengono offerte dalle nuove tecnologie, affinché non ci manchino i mezzi necessari.

Vi ringraziamo per il vostro servizio e vi chiediamo di aiutarci ad approfondire le sfide attuali della comunicazione nell'era digitale.
Un abbraccio fraterno a tutti voi.
I provinciali d’Europa
Verona, 21 luglio 2016