Venerdì 18 gennaio 2019
Da 14 anni i missionari comboniani sono presenti in questa zona indigena del Guatemala, colpita in questi ultimi anni da massicce migrazioni e dal narcotraffico. È la nostra unica presenza in una zona indigena in tutta la Provincia comboniana del Centroamerica e qui hanno fatto la loro visita a tutte le comunità P. Tesfaye e P. Alcides. Oltre ad un serio processo di evangelizzazione, i missionari comboniani lavorano anche ad un progetto solidale con i più poveri e abbandonati, in difesa della giustizia e della pace e dell’integrità del creato.
San Luis (in onore del suo santo patrono Luigi IX di Francia) è un comune del dipartimento di Petén nella Repubblica del Guatemala. La sua popolazione oscilla fra i 90.000 e i 100.000 abitanti. Si trova nel sudest del dipartimento e confina a nord con Poptún, a sud con Livingston e Izabal, a est con Belice e a ovest con Sayaxché; è formato da centoventisette comunità, dove vivono mopani, ladini e Q'eqchíes.
I primi tentativi per catechizzare gli indigeni mopani, che vivevano indipendenti nella regione, furono fatti dai frati domenicani nel 1675; i nativi accettarono la nuova religione ma si dispersero subito dopo il ritorno dei missionari alla loro sede di Cobán, Verapaz. Dopo la violenta conquista del Petén nel 1697, San Luis fu fondata nel 1708, quando i mopani accettarono di riunirsi in un unico luogo. Il comune fu creato per un accordo con il governo dello stato del Guatemala, membro della Repubblica Federale del Centroamerica, nel 1832 circa.