Venerdì 18 agosto 2023
Tredici membri della Famiglia Comboniana – un fratello, quattro suore e otto sacerdoti – hanno trascorso una settimana di “fitness spirituale” presso il Consolata Spiritual Centre di Mojo, nell’Etiopia centrale. Padre Fernando Domingues, provinciale dei comboniani in Portogallo, ha accettato di guidare gli esercizi spirituali annuali sul tema “Sono venuto per servire” (Mt 20,28).

Ogni giorno ha avuto un proprio tema particolare, sviluppato in due conferenze: “Il servizio del pellegrino”, “Volti illuminati al servizio della luce di Dio”, “Servire come comunità”, “Il servizio della riconciliazione”, “Il servizio di Maria come Madre e Percorritrice”, “Al servizio di un progetto più grande”. Al termine di ogni presentazione/meditazione, padre Fernando ha distribuito a ciascuno dei partecipanti un foglio con alcuni spunti per la riflessione e preghiera personale. Ha anche messo a loro disposizione alcuni brevi testi per una lettura spirituale.

Il programma di ogni giornata comprendeva due meditazioni, l’adorazione davanti al Santissimo Sacramento e la celebrazione dell’Eucaristia con la preghiera dei Vespri. Ampio spazio è stato lasciato alla preghiera e alla riflessione personale, al riposto e all’esercizio-movimento fisico.

Suor Manna Fessuh, etiopica, insegnante della Comboni Secondary School di Hawassa, si è detta grata a Dio e a padre Fernando per l’abbondante tempo lasciato alla preghiera e meditazione. Ha detto: «È stato davvero un momento ricco, durante il quale Dio ci ha invitato ad approfondire la nostra relazione con lui, perché siamo chiamati ad essere “segni di lui” tra il suo popolo. Sono convinta che una profonda relazione con Gesù faccia nascere qualcosa di nuovo dentro di noi che ci trasforma nella nostra vita quotidiana». Ha concluso: «La mia preghiera è che tutti noi possiamo sempre nutrirci della Parola di Dio ed essere illuminati da essa, perché ci renda “veri segni di servizio” e autentici donatori di vita in Dio».

Padre Isaiah Nyakundi, kenyano, vice superiore provinciale e parroco di Gublak, che si era trovato bloccato per una intera settimana a Bahir Dar, nello Stato dell’Amara, per ragioni di insicurezza, è riuscito a raggiungere il gruppo due giorni dopo l’inizio del ritiro. Anche per lui, i quattro giorni trascorsi a Mojo «sono stati un vero momento di riposo con il Signore e di incontro con lui. Ora mi sento spiritualmente energizzato, pronto a ricominciare la missione che mi è stata affidata. Sento che il Signore mi sta rigenerando per essere pane per il suo popolo, che aspetta di essere servito da me».

I partecipanti hanno espresso la loro gratitudine a padre Fernando per il modo in cui ha guidato con competenza e profondità la loro riflessione e la loro preghiera lungo i sentieri del servizio missionario. Ancora suor Manna: «Davvero ci ha dato cibo buono e solido che ci sosterrà nel cammino di quest’anno».

Tutti hanno apprezzato l’ottimo servizio offerto dal personale che gestisce il centro, sia in termini di cibo che di assistenza. Il Consolata Spiritual Centre è una piccola oasi verde molto accogliente e bella, piena di acacie e altri alberi, abbellita da fiori e da coloratissimi uccelli, situata nella vivace città di Mojo, cinquanta chilometri a sud di Addis Abeba. Per una settimana è stato un angolo di pace dove tredici missionari hanno riposato, appreso cose nuove, condiviso e pregato con il Signore della Missione.

Anche le belle giornate di sole, con pochissimi brevi momenti di pioggia, hanno contribuito al successo dell’esercizio di “fitness spirituale”. Il clima caldo e secco ha aiutato i missionari provenienti dalle umide montagne del sud ad “asciugarsi” le ossa.

L’anno prossimo toccherà alle suore comboniane organizzare il ritiro annuale interprovinciale.

Joe Vieira, mccj