Sabato 20 gennaio 2018
“L’accaparramento delle terre” è stato il tema del seminario animato da P. Gian Paolo Pezzi [nella foto], comboniano e membro di VIVAT International, a Kinshasa, presso la casa provinciale dei missionari comboniani del Congo, dal 13 al 15 gennaio. I partecipanti erano agenti pastorali di alcune parrocchie di Kinshasa, i membri delle commissioni di Giustizia e Pace, avvocati, giuristi, associazioni femminili e i laici missionari comboniani della città. L’accaparramento delle terre (AT) indica la discussa acquisizione di grandi estensioni di terre agricole nei paesi in via di sviluppo da parte di aziende e governi stranieri e provoca un forte impatto sulle risorse naturali e sulla vita: l'acqua, l'agricoltura, le sementi, la pesca, il clima, la migrazione, la tratta, i conflitti.
L’obiettivo principale del seminario è stato di sensibilizzare e fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per lottare per uno sviluppo globale e duraturo. P. Pezzi ha colto l’occasione per ridefinire alcuni termini chiave e problematici come l’acqua, la terra, il diritto fondiario, il titolo fondiario, il diritto consuetudinario, il diritto positivo per chiarire le cose nella concezione dei fatti visto che, purtroppo, spesso questi concetti sono oggetto di polemiche e di conflitti nel mondo.
Sempre più le migrazioni sono causate dall’AT, dai conflitti sulle risorse naturali e le colture come hanno denunciato e avvertito i vescovi dell’Africa nel corso del loro sinodo del 2009: “Se le politiche agrarie europee non cambiano, fra vent’anni 300 milioni di africani saranno condannati alla fame e alla disperazione”.
Il sistema agricolo, l’agricoltura familiare tradizionale, la policoltura e l’agroforestazione riproducono l’ecosistema naturale, mantengono la biodiversità e non richiedono una gestione intensiva come nel caso delle monocolture. Mentre quest’ultima, che dipende dai fertilizzanti e dall’intervento esterno, non favorisce gli ecosistemi naturali e fa sì che questi perdano la loro biodiversità.
L’obiettivo dell’AT è la monocoltura che è una coltura dominante o unica di una specie vegetale in una regione. È il sistema dei grandi possedimenti: banane, tabacco, caffè.
In questo modo i proprietari sfruttano la terra e i contadini. La nostra coscienza si interroga di fronte a questa minaccia e a questa distruzione organizzata che avranno conseguenze negative sulle generazioni umane future. Oggi, anche i proprietari – intelligenti – di grandi appezzamenti di terra utilizzano la rotazione e l’integrazione delle colture “ma fino a quando non si eliminano l’esclusione e l’inequità nella società e tra i diversi popoli sarà impossibile sradicare la violenza” (Papa Francesco, EG 59).
Dobbiamo avere, una volta per tutte, delle strategie d’azione e di lotta per proteggere “la nostra casa comune”.