ROMA (Italia)
Preoccupazione per la situazione nel CENTRAFRICA


I Consigli Generali degli istituti Missionari che operano nella Repubblica del Centrafrica esprimono disagio e preoccupazione per la situazione creatasi nel Paese. Di comune accordo hanno promosso diverse iniziative: una lettera di solidarietà è stata inviata ai missionari e missionarie in Centrafrica; la Segreteria di Stato del Vaticano è stata contattata perché promovesse un incontro con gli ambasciatori dei paesi dei missionari presenti in Centrafrica, in vista di una pressione sul governo locale per arrivare alla pace, o comunque per costituire un canale attraverso il quale permettere l’invio di aiuti; comunicati stampa sono stati rilasciati e trasmessi tramite la MISNA; articoli di studio sono stati pubblicati su varie riviste per illustrare quel che avviene e il perché avviene nel Centrafrica.

ROMA: mappa della famiglia comboniana
La nuova mappa della presenza della Famiglia comboniana nel mondo è stata redatta e stampata in sette lingue: francese, inglese, italiano, polacco, portoghese, spagnolo e tedesco. L’edizione araba ha subito un ritardo per cause tecniche. Per ogni Paese del mondo vengono riportati i dati della presenza dei Missionari Comboniani, delle Missionarie Comboniane, delle Missionarie Secolari Comboniane e dei Laici Missionari Comboniani. La mappa è presentata in tre formati: murale (100x70 cm), Poster (70x50 cm) A3 (440x29 cm). I dati saranno aggiornati ogni due anni, in connessione con la pubblicazione dell’Annuario Comboniano.



MADRID (Spagna): incontro dei direttori dei mass-media comboniani d’Europa
I direttori dei mass-media comboniani d’Europa hanno tenuto il loro raduno annuale a Madrid dal 28 al 30 gennaio 2003. Vi hanno partecipato i direttori di Mundo Negro, Aguiluchos e Vita Misionera TV per la Spagna, Além-Mar e Audacia per il Portogallo, Nigrizia, Piemme, Fatmo e Raggio per l’Italia, Comboni Mission per il Regno Unito e l’Irlanda, Kontinente per la Germania, Misjonarze Kombonianie per la Polonia. A loro si sono aggiunti il rappresentante dei superiori provinciali d’Europa, il segretario generale dell’Animazione Missionaria e il direttore della Comboni Press.



MADRID: mass-media comboniani in europa
I direttori delle testate editoriali comboniane d’Europa, incontratisi a Madrid alla fine dei gennaio, hanno messo in risalto lo stato di salute delle riviste e mezzi di comunicazione dei Comboniani e Comboniane in Europa. E’ stato delineato un quadro con luci ed ombre, successi e problemi in attesa di soluzione; per la dedizione e l’impegno degli Istituti, la dedizione degli operatori che svolgono il lavoro, i media danno visibilità ai Comboniani e alle Comboniane (che nei vari Paesi vengono identificati con le riviste che vi pubblicano) e fanno un grande servizio di animazione missionaria nei Paesi Europei. Non mancano i problemi, quali la difficoltà di reperire personale comboniano qualificato e disposto a tale tipo di lavoro, la diminuzione degli abbonamenti e la mancanza di una strategia di diffusione.



MADRID: risoluzioni dell’incontro mass-media comboniani d’Europa
La canonizzazione di Mons. Daniele Comboni, vista come fatto unico, irrepetibile e identificante, è recepita dai Mass-Media comboniani come sorgente di ispirazione e di animazione missionaria per tutto l’anno in corso.

Le testate si impegnano a dare visibilità e a facilità di accesso ai vari siti internet comboniani già esistenti, introducendo links appropriati e utilizzando un linguaggio semplice di facile accesso e lettura anche nei paesi più disagiati.

Il grande plauso alla MISNA, l’agenzia di notizie degli Istituti Missionari, è affiancato dalla raccomandazione di ampliare il servizio con una edizione Spagnola e, se possibile, una edizione portoghese.



MANILA (Filippine): nuovo centro missionario
La comunità responsabile della rivista WORLD MISSION e dell’animazione missionaria e promozione vocazionale nelle Filippine si è trasferita nell’abitazione ed uffici del nuovo "Centro Missionario" a Sucat, Parañaque, METRO Manila.

Dedicato al Beato Daniele Comboni, il Centro è situato in una zona di rapido sviluppo nelle vicinanze dell’aeroporto. Con questa nuova struttura, i Comboniani dell’Asia desiderano imprimere un più grande impulso alla promozione missionaria.



MANILA: 4° congresso mondiale della famiglia
Il 23 e 24 gennaio 2003 le Filippine hanno ospitato migliaia di rappresentanti da ogni parte del mondo per il 4° Congresso Mondiale della Famiglia sul tema "La famiglia cristiana: buona notizia per il terzo millennio". Un gruppo di Comboniani, con i postulanti e i novizi, hanno preso parte alle attività di apertura e di chiusura del congresso.



BALSAS (Brasile): incidente stradale di Mons. Franco Masserdotti
La mattina del 12 febbraio Mons. Franco Masserdotti, vescovo di Balsas, viaggiava in macchina verso Pastos Bon con due suore e due volontarie laiche. Pioveva molto. La macchina, slittando, è finita dentro una pozzanghera che occupava tutta la carreggiata della strada, ha sbattuto contro un masso e si è capovolta. La suora che viaggiava a fianco del guidatore è morta sul colpo. Le altre passeggere hanno riportato fratture varie, anche gravi. Mons. Franco ne è uscito con una grave ferita al braccio e altre contusioni. E’ stato dimesso dall’ospedale subito dopo la sutura alla ferita al braccio. Dallo stato in cui si è ridotta la macchina, c’è da ringraziare il Signore se le conseguenze non sono state ancora peggiori.



BOGOTA' (Colombia): veglia di preghiera radiofoniche per il beato Comboni
"E’ stata una notte di preghiera in cui la Famiglia Comboniana era ben rappresentata e tutti noi partecipanti abbiamo sentito la vicinanza del Beato Daniele Comboni", ha commentato una ascoltatrice al termine della veglia di preghiera di ringraziamento per la prossima canonizzazione del Beato Daniele Comboni. La veglia è stata organizzata dalla redazione di "Enlace Misionero" nella cappella della stazione radio "Minuto de Dios" a Bogotà nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 2003. La trasmissione radiofonica è iniziata alle 22.00 e si è conclusa alle 5.00 del mattino con la celebrazione dell’Eucarestia.

"Enlace Misionero" è un programma settimanale di un’ora, iniziato 6 anni fa a Bogotà per opera dei Fratelli Comboniani. Oggi, la redazione che conduce il programma è formata da Martha Cecilia, psicologa, Andrés Polo, ingegnere industriale, Claudia, esperta di comunicazioni, Fr. Mawsi Darius Gakpe Kodzo, Fr. José Gilberto Gutierrez Pacheco e P. Ramon Arturo Orendain Camacho. "Le cose che più mi sono piaciute, sono state il Rosario Missionaria, le testimonianze e la celebrazione eucaristica animata con canti africani", ha detto Donal Fernando, tecnico dell’emittente radiofonica. Durante la trasmissione una cinquantina di radioascoltatori hanno chiamato "Minuto de Dios Radio" per esprimere le proprie intenzioni di preghiere: salute, lavoro, benedizione, pace, protezione, detenuti e vittime dell’attentato dinamitardo di El Nogal nel pieno centro di Bogotà.



MANAGUA (Nicaragua): incontro direttori diocesani POM
Dal 4 al 6 febbraio si è svolto a Managua, Nicaragua, il 3° incontro dei Direttori Diocesani delle Pontificie Opere Missionarie (POM) del Centro America, per mettere a punto i dettagli per la preparazione del COMLA-CAM 2 (Secondo Congresso Americano Missionario), che si svolgerà in Guatemala dal 25 al 30 novembre 2003. Mons. Vittorino Girardi, vescovo di Tilaran, ha svolto il tema principale dell’incontro: "La missione ad gentes nel documento di Santo Domingo". P. Jesus Osorno, dei missionari di Yerumal, ha presentato il "progetto missionario per l’America Centrale".



GUATEMALA: preparazione comla-cam 2
La Commissione Centrale dei Vescovi e Direttori delle POM ha accettato la proposta di P. Vincenzo Turri di una esposizione missionaria per il congresso e ha incaricato della sua realizzazione i missionari Comboniani in collaborazione con i missionari di altri Istituti e di operatori pastorali fra gli indigeni dell’America.

Il libro-sussidio "Llamado a la Mision" preparato dai comboniani Mons. Vittorino Girardi, P. Giuseppe Moschetta e P. Pietro Gianmaria Piu, per i gruppi di riflessione, preghiera e azione missionaria delle parrocchie del Centro America ha avuto una buona accoglienza ed è molto richiesto dagli agenti di pastorale che lo ritengono un ottimo strumento per la preparazione del Congresso Americano Missionario.



ECUADOR: Corso per promotori sanitari a La Catorce - El Paraíso
Sabato 1° febbraio, a La Catorce - El Paraíso,, nella diocesi di Portoviejo, è iniziato il primo corso per promotori sanitari allo scopo di preparare personale per le varie comunità della zona rurale della parrocchia. I partecipanti sono 39 e rappresentano 32 comunità. Il corso è diretto da una coppia di coniugi, Laici Missionari Comboniani, medici colombiani, che prestano servizio missionario in questa parrocchia che comprende 82 comunità contadine.

È il primo tentativo di pianificare una pastorale nel campo della salute. Il corso dura un mese e alla fine i partecipanti riceveranno il Diploma di Promotore Comunitario della Salute.



ECUADOR: incontro dei familiari dei comboniani a Quito
Domenica 2 febbraio, a Quito, si è tenuto l’incontro annuale dei familiari dei Comboniani (vivi o defunti), degli amici e dei benefattori. Vi hanno partecipato più di 150 persone. P. Gladimiro Waldemar Pacheco Cruz, ordinato di recente, ha parlato loro della sua vocazione e della sua esperienza nella Repubblica Democratica del Congo e li ha incoraggiati a sostenere e ad aiutare i giovani ecuadoriani che si trovano nella fase della formazione. Il superiore provinciale, P. Mauri Enea, ha parlato del significato della canonizzazione del Beato Daniele Comboni e dell’importanza di prepararsi con una crescita nella spiritualità missionaria e comboniana.



ECUADOR: Riunione degli economi locali
Dal 17 al 19 febbraio, a Quito, si è svolto l’incontro annuale degli economi locali. La riflessione del primo giorno, dedicato alla formazione permanente, è stata guidata da Enrique Galarza, direttore della Radio Cattolica Nazionale, che, partendo dalla realtà attuale dell’Ecuador, ha parlato dell’economia dal punto di vista della povertà, rimarcando l’importanza di testimoniarla. Si è passati poi alla lettura, studio e discussione del documento dell’Unione dei Superiori Maggiori: "Economia e missione nella Vita Consacrata oggi". Il secondo giorno è stato dedicato ai resoconti, alla situazione economica della provincia e alle informazioni.



ITALIA (PESARO): Ricordo di Mons. Enrico Bartolucci
Nell’ottavo anniversario della morte di Mons. Enrico Bartolucci, cogliendo l’occasione della recente pubblicazione della sua biografia "Nelle mani di Dio", edita dall’EMI e inviata a tutti i parenti, amici e benefattori d’Italia, la parrocchia di Mercatello sul Metauro, suo paese nativo, e la comunità di Pesaro ne hanno celebrato la memoria, rispettivamente l’8 e il 10 febbraio. Ai due incontri sono intervenuti il Vescovo diocesano, la Dr. Renza Labaa, autrice del libro, e Don Corinno Scotti, sacerdote Fidei Donum di Bergamo e missionario ad Esmeraldas per un ventennio. Il profilo di Mons. Bartolucci, delineato dai due relatori, ha suscitato interesse e commozione.

MESSICO: Speranze in provincia
Uno dei momenti più belli della vita missionaria è il partire per la prima volta per la missione ad extra. Nel 2003 sei Fratelli hanno fatto questa esperienza, tutti destinati all’Africa.

La Provincia Comboniana del Messico attualmente ha 30 scolastici, 40 postulanti per il sacerdozio e 16 postulanti Fratelli e oltre 60 aspiranti. La difficoltà è nel trovare i formatori. Sono i frutti degli sforzi di oltre mezzo secolo. Nell’ottobre del 2002 è stato celebrato il 50° anniversario di una delle prime case dedicate alla formazione a Colonia Moctezuma e nell’agosto i 40 anni di vita del postulato di Xochimilco. La provincia spera di potersi avvalere, come formatori, dell’esperienza di quanti hanno già trascorso un certo periodo di missione nell’apostolato ad extra.



USA: canonizzazione di D. Comboni
La commissione per la canonizzazione di Mons. Daniele Comboni, a causa delle grandi distanze geografiche, è organizzata a livello di zona, California, Chicago, New Jersey e Canada. La commissione lavora in stretto contatto con le Comboniane, i Laici Comboniani e le diocesi locali. I formatori dello scolasticato promuovono riflessioni teologiche e provvedono sussidi.

Si prevede l’apertura delle celebrazioni il 15 marzo, una celebrazione a livello provinciale l’8 dicembre a Cincinnati, pellegrinaggi, contatti regolari con i mezzi di comunicazione religiosi e secolari, giornate di riflessione, pubblicazioni per l’animazione missionaria in inglese e spagnolo. A questo scopo la commissione è in contatto con le province e delegazioni di lingua spagnola per la cooperazione ad una possibile ristampa di pubblicazioni già esistenti.



USA: sostegno ai reduci dalla missione
P. Giuseppe Bragotti è di nuovo membro della "National Board" di "FROM MISSION TO MISSION" ("dalla missione alla missione"), un’organizzazione che aveva aiutato ad organizzare negli anni 1980 per assistere i missionari e le missionarie, di ritorno in patria dopo una lunga permanenza all’estero per il lavoro di evangelizzazione, e aiutarli a reinserirsi nella realtà della madrepatria con un’attitudine attiva e positiva verso la Chiesa e la società degli USA. L’organizzazione provvede pubblicazioni e seminari su quest’argomento, con delle sessioni speciali sulla risoluzione di conflitti e stress traumatici di tipo manageriale. L’intero procedimento si basa su di un profondo motivo di fede evangelica e di dedizione alla missione.


USA: Lavorare per la pace
Il 19 febbraio il Centro Missionario Comboniano di Cincinnati, in cooperazione con il seminario diocesano, la Chiesa Episcopaliana di S. Timoteo e due parrocchie cattoliche, hanno sponsorizzato un programma sul tema "È la guerra l’unica soluzione in Iraq?" Il Dr. Paul Knitter della Xavier University, ha parlato di come le grandi religioni vedono il problema della guerra e della pace. La signora Mary Schoen, ritornata recentemente da una visita all’Iraq, ha reso una testimonianza di come la popolazione irachena vive l’attuale crisi. P. Mike Seger, professore di teologia morale, ha parlato della "guerra giusta" secondo le teoria del passato e secondo le attuali interpretazioni di Papa Giovanni Paolo II e dei vescovi americani. La presentazione è stata aperta con una preghiera fatta da uno dei membri del Centro Islamico della Grande Cincinnati.



PERU': incontro di Pastorale Afroamericana
Durante la seconda settimana di febbraio (10-15), nella diocesi di Callao, si è svolto il IX Incontro di Pastorale Afro (EPA), la pastorale che si prende cura delle popolazioni afroamericane, per troppo tempo lasciate ai margini della vita della Chiesa. Vi hanno partecipato delegazioni provenienti da Panama, Ecuador, Brasile, Venezuela, Colombia, Messico, Honduras, Haiti, Paraguay, Stati Uniti e Perú. Il IX Incontro è stato dedicato al ruolo della donna negra nello sviluppo e nella costruzione dell’America, considerando il continente come un luogo in cui ci sia posto per tutti senza alcun tipo di discriminazioni e dove tutti si sentano protagonisti di una società diversa ispirata ai valori del vangelo. Il prossimo incontro si svolgerà fra tre anni in Venezuela.



POLONIA: situazione del Paese
La situazione non è facile. La ristrutturazione dell’industria e del settore minerario lascia molta gente senza lavoro. Gli agricoltori, ben lungi dal poter competere con quelli della UE, non sanno come fare, né arrivano aiuti, dato che la Polonia ancora non è membro effettivo della UE. Molte persone non sanno se sarà una buona cosa far parte dell’UE. Ma c’è un’altra via d’uscita?



POLONIA: presenza comboniana
La casa che stiamo costruendo a Cracovia va avanti. Siamo all’inizio dell’ultima fase. Speriamo che per la fine di maggio la casa sia terminata.

Nel postulato abbiamo 16 postulanti che si preparano al sacerdozio e uno che si prepara a diventare fratello. Nel noviziato di Vengono vi sono 10 novizi, 5 dei quali potrebbero fare la prima professione quest’anno e in vari scolasticati vi sono 6 scolastici, 2 dei quali saranno ordinati quest’anno.

Per quanto riguarda l’animazione missionaria abbiamo molte possibilità di lavoro. Fra le due comunità di Varsavia e di Cracovia, da ottobre a marzo, abbiamo 4 o 5 giornate missionarie ogni domenica. Certo, la gente non può aiutarci economicamente come in Italia o in Spagna; ma questi incontri con la gente sono occasioni di una buona animazione missionaria e di pastorale vocazionale di cui si stanno vedendo i frutti.

Collaboriamo con le Pontificie Opere Missionarie a livello nazionale e diocesano e questo ci aiuta ad essere meglio conosciuti nel paese. Si stanno aprendo le porte dei seminari diocesani per alcuni ritiri. In avvento e quaresima spesso animiamo gli esercizi spirituali di tre giorni che si usano fare nelle parrocchie in Polonia.



WAU (Sudan): sparatoria durante la Messa
Domenica 2 febbraio la parrocchia del Beato Daniele Comboni aveva invitato il novello sacerdote diocesano P. Germano Bernardo per una delle sue prime celebrazioni eucaristiche. Con lui concelebrava il parroco P. Martín Isaac Arnanz. Era presente anche la Comboniana Sr. Odette Riad, che lavora in parrocchia. Doveva essere una celebrazione di gioia – e lo fu fino al momento della comunione, quando iniziò la tragedia. Circa seicento persone erano assiepate sotto la "mashama" e le piante e molte erano già allineate per ricevere la comunione, quando arrivò un militare in bicicletta che incominciò a sparare sulla folla da una distanza di 30-40 metri. Istintivamente i bambini che si trovavano vicino all’altare fuggirono verso la collina dietro la scuola. Gli altri si buttarono per terra. Una donna, Maria Utar Fahal, fu uccisa sul colpo. Altre sei persone furono ferite: una donna, quattro ragazzi e una ragazza di 16-18 anni, alla quale si dovette amputare il braccio destro. Dopo aver sparato, il soldato si suicidò. Sembra avesse problemi psichiatrici.



Maria Utar Fahal, uccisa a Wau (Sudan)
Maria Utar Fahal, una delle vittime della sparatoria che ha devastato la comunità cristiana di Wau durante la celebrazione eucaristica del 2 febbraio, era ben conosciuta in parrocchia e nella zona. Aveva circa 60 anni. Era arrivata a Hilla (quartiere) Fahal nel 1986 per sfuggire agli scontri tribali che allora facevano molte vittime nella zona di Nazareth e dove era sempre stata molto attiva nella Legione di Maria fin da quando questa associazione era stata iniziata nel 1971. In Hilla Fahal, Maria era impegnata con la "Piccola Comunità Cristiana" ed era un membro molto attivo delle Donne Cattoliche. Si era confessata il giorno prima di morire e sei giorni prima aveva anche partecipato al ritiro spirituale delle Donne Cattoliche. In quell’occasione aveva chiesto di poter avere un rosario perché i topi le avevano rovinato il suo.



EL OBEID (Sudan): incidente stradale del il vescovo – due morti e due feriti
Nel primo pomeriggio di sabato 8 febbraio Mons. Antonio Menegazzo viaggiava in macchina verso El Obeid. Con lui c’erano Mons. Antonio Doppio, arciprete di Schio, Don Giacomo Bravo, direttore del Centro Missionario di Vicenza e Don Armido Gigolo, tutti e tre sacerdoti di Vicenza. All’improvviso, per una rottura alla ruota anteriore sinistra, l’auto ha sbandato, si è inclinata tutta sulla sinistra, è uscita fuori dall’asfalto e si è ribaltata più volte, fermandosi in posizione orizzontale a circa 20 metri dalla strada. Mons. Antonio Doppio e Don Giacomo Bravo furono sbalzati fuori dall’auto e morirono sul colpo. Don Armido Gigolo si lesionò alcune costole e si ritrovò sul sedile posteriore al posto dei suoi due compagni. Mons. Menegazzo era ancora al suo posto in macchina, ma aveva perso conoscenza. I primi soccorritori furono dei poliziotti militari che passavano di là.

Don Armido e le salme di Mons. Antonio e Don Giocomo sono rientrati in Italia il 15 febbraio, accompagnate anche da Mons. Gabriel Zubeir Wako. I funerali sono stati celebrati il lunedì 17 febbraio con la partecipazione di più di 400 sacerdoti e del vescovo locale Mons. Nonis. Presenti erano anche Mons. Gabriel Zubeir Wako, Mons. Cesare Mazzolari e P. Rafael González Ponce.

Mons. Menegazzo, dopo il ricovero di alcuni giorni in ospedale a Khartoum, si trova dal 15 febbraio nella casa provincializia dei Comboniani e si sta riprendendo gradatamente.



SUD SUDAN: Lettera pastorale dei vescovi
Dopo il raduno della Conferenza Regionale dei Vescovi del Sud Sudan (SCBRC) dello scorso gennaio, i vescovi hanno pubblicato una lettera pastorale sul tema della pace.

Facendo riferimento al momento cruciale che il processo di pace sta attraversando, i vescovi parlano del bisogno di una vera pace, non solo come una semplice tregua militare, ma come un vasto processo basato su quattro valori umani fondamentali: la verità, la giustizia, la carità e la libertà, secondo l’insegnamento di Papa Giovanni Paolo II. Importante il coinvolgimento di ogni settore della società nella costruzione di una cultura di pace, favorendo la promozione e salvaguardia dei diritti umani, l’educazione della comunità sui diritti e responsabilità e la vita cristiana secondo l’esempio del Signore, specialmente il suo amore per i nemici.

I vescovi sono a favore non solo della Dichiarazione dei Diritti Umani, ma anche della Dichiarazione delle Responsabilità Umane che "aiutino a stabilire i limiti entro i quali i diritti dei gruppi e delle nazioni possano essere esercitati a contribuire al bene di tutta la famiglia umana".



SUD SUDAN: Negoziati di pace
Il 6 febbraio si è compiuto un nuovo passo verso un esauriente processo di pace nel Sud Sudan. Il governo sudanese e i ribelli del SPLA hanno firmato un accordo sulla condivisione delle ricchezze che era uno dei maggiori ostacoli sulla via della risoluzione della guerra civile che dura da 19 anni. Le risorse naturali dei campi di petrolio hanno beneficiato, negli scorsi anni, solo l’economia del Nord, mentre il resto della nazione ne è stata totalmente esclusa. Per di più, il governo sudanese ha usato di questi profitti per rinnovare e aumentare il suo armamento e intensificare le operazioni di guerra nel Sud. Con quest’accordo, un meccanismo di controllo e di condivisione delle ricchezze verrà imposto sotto l’egida di organizzazioni internazionali, come la Banca Mondiale.

Il mediatore principale, il Ten. Gen. Lazaro Sumbeiywo, ha espresso la sua soddisfazione per questo passo importante e ha perfino annunciato che la pace è vicina, quasi a portata di mano. Il primo marzo i negoziati verranno ripresi. Rimangono ancora molti problemi da risolvere, come la condivisione del potere, le elezioni, i dettagli per il governo di transizione e, in particolare, la questione dei Monti Nuba, delle aree del Nilo Blu (Funj) e della città di Abyei.



SUD SUDAN: firmata la tregua tra il governo e SPLA
Ai margini dei negoziati di pace del 6 febbraio, è stata firmata anche una tregua tra il governo sudanese e L’Armata Popolare di Liberazione del Sudan (SPLA) per assicurare che ci fosse la sospensione effettiva di ogni ostilità e di attività militari da ambo le parti. Le ultime operazioni, compiute alla fine di gennaio dalle milizie pro-governative Nuer del Cdr. Peter Gadet, hanno provocato un dislocamento di migliaia di persone dall’area di Leer. Con la creazione di una commissione di monitoraggio, controllata da osservatori militari, simili operazioni verranno immediatamente interrotte e le persone responsabili incriminate. Per il momento la sospensione di ostilità sui Monti Nuba, negoziata separatamente, sembra durare. È stata estesa una seconda volta fin verso la metà del 2003.



SUD SUDAN: "Guarigione dei guaritori"
Durante gli ultimi 19 anni il Sudan ha sofferto una sanguinosa guerra civile dove più di due milioni di persone hanno perso la vita e molte altre hanno dovuto forzatamente abbandonare il loro paese e trovare rifugio altrove. Bombardamenti della popolazione civile, numerosi episodi di violenza, stupri, spostamenti di massa e sradicamento culturale, sono sfortunatamente stati all’ordine del giorno. Il trauma della guerra ha inciso anche sulla Chiesa e sul suo personale. Per far fronte sia ai sintomi che alle cause che avevano provocato questi traumi, la Conferenza Episcopale dei Vescovi Sudanesi ha dato vita al programma conosciuto come "Guarigione dei guaritori". Le persone più spesso colpite dai traumi sono quelle che offrono un servizio alla comunità, lavorando in drammatiche situazioni di guerra e di conflitto. Molti sacerdoti, religiosi e agenti pastorali, per il ruolo che svolgono nella società, hanno sperimentato in modo più grave gli effetti negativi delle sofferenze causate dalla guerra. Molti di loro sono stati spesso minacciati, derubati, ricattati, presi di mira dai fucili dei soldati, mentre altri hanno dovuto assistere a scene violente e dolorose, soccorrere feriti e confortare i sofferenti. Col tempo, il trauma della guerra, causato da queste esperienze dolorose, ha fatto le sue vittime sotto forma di incubi, ansietà, collera, rigidezza fisica, deviazioni psicologiche e, infine, abusi sessuali, droga e tossicodipendenza. Questo processo è conosciuto in psicologia come PTSD (Post-traumatic Stress Disorder), che esprime tutta la gamma della normale reazione umana a anormali situazioni di violenza, paura e pericoli.

Il programma "Guarigione dei guaritori", ha come scopo di reintegrare le persone nella vita pastorale con nuove percezioni, offrendo loro le risorse umane necessarie per evitare situazioni di stress post-traumatici e di essere in grado di aiutare altri a superare questi sintomi con semplici tecniche di stress manageriale.



TCHAD:25° anniversario dell’arrivo dei Comboniani
L’8 febbraio a Sarh un centinaio di missionari e di agenti pastorali si sono riuniti attorno ai tre vescovi delle zone dove lavorano i Comboniani, Mons. Michele Russo, Mons. Miguel Angel Sebastián Martínez e Mons. Edmond Jitangar, ed il Superiore Generale dei Comboniani, P. Manuel Augusto Lopes Ferriera, per festeggiare i 25 anni della presenza dei Comboniani in Tchad. P. Manuel Augusto, in una conferenza sul tema "Missione del terzo millennio", ha sottolineato l’importanza di una missione kerigmatica basata sulla Parola di Dio, una missione carismatica con la partecipazione di tutti, una missione profetica che guarda alle promesse di Dio al suo popolo e una missione spirituale e trinitaria. Ha concluso dicendo che la missione del futuro è chiamata ad essere presente sulle frontiere del mondo e della Chiesa e ad inculturarsi. Durante il dibattito, le persone presenti hanno evidenziato il fatto che i missionari non lavorano soltanto per la Chiesa locale, ma sono Chiesa locale. Dai laici è venuta la richiesta che i missionari diano loro la vita di Dio e la vita trinitaria senza cadere nel rischio di diventare dei funzionari sociali.

Dopo la conferenza, visitando la mostra fotografica del personale comboniano, i pionieri Comboniani, i laici e i religiosi dell’epoca hanno raccontato le loro impressioni quando, nel 1977, i primi giovani Comboniani sono apparsi sulla scena: sentimenti, aneddoti, momenti vissuti assieme. Tutto si è concluso con un pasto fraterno in stile africano. Nel pomeriggio è stata inaugurata la nuova sede del postulato comboniano di Sarh, dove ci sono già 6 giovani in formazione.



BACHECA: Recenti pubblicazioni di Comboniani
P. Agostoni Tarcisio, "Una fiaccola sul mondo" ( i diritti umani e la dottrina sociale della chiesa), Biblioteca Comboniana, Roma 2002, pp. 192, € 7,00. Richiedere a economato generale o segreteria generale.
P. Antonio Pavia, "Bajo sus alas, de la angustia a la certeza", Ed. de espiritualidad, Madrid 2003, 220 pp. Richiedere all’autore a Madrid.
P. Isaías da Rocha Pereira, "Deste Chão", poesie, Viseu 2002, pp. 160. Richiedere all’autore a Viseu.

P. Caramazza Giuseppe, "News reporting and broadcasting", New People, Nairobi 202, pp.144. Richiedere all’autore.
P. Paulino Twesigye, "Mission promotion in Africa today", New People Media Centre, Nairobi 2002, pp. 64. Richiederlo all’autore al Comboni Mission Promotion Centre, Nairobi.
P. Paulino Twesigye, "Mission promotion for the local Church", Kenyan missionaries Directory, Nairobi 2003, pp. 60. È l’elenco dei missionari originari del Kenya. Richiederlo all’autore.
Familia Comboniana n. 596