Carissimi Confratelli,

eccoci arrivati al mio ultimo numero di Eur-News, il n° 13, un lungo cammino fatto assieme dal 1 Luglio 2002, da quando abbiamo pensato di stare in collegamento con questo strumento. Sette anni, dalla vigilia del XVI Capitolo fino alla preparazione del XVII Capitolo Speciale. All’interno di questi numeri troviamo l’eco di tutto quanto abbiamo vissuto a livello di Istituto, anche come problematiche nuove che ci sono state consegnate dal Capitolo.

  1. Mozioni dell’Assemblea Generale degli Economi di Pesaro 2008. Le mozioni che avevamo promosso ed approvato durante la nostra Assemblea generale hanno terminato il loro percorso istituzionale e sono giunte alla pubblicazione. I Superiori provinciali le hanno esaminate ed approvate nei loro incontri continentali ed il Consiglio Generale ha deciso così di procedere alla loro pubblicazione sull’organo informativo dell’Istituto MCCJ BULLETIN, come orientamento e punto di riferimento per tutte le province.
  2. Direttorio Generale per l’Economia. Il Consiglio Generale ha chiesto ai Superiori Provinciali di esprimersi anche sulle modifiche proposte dagli economi per il Direttorio Generale per l’Economia (DGE) ed ha approvate le modifiche necessarie. La nuova edizione sarà pubblicata a breve ed entrerà in vigore alla sua pubblicazione. Perché non abbiamo aspettato i lavori del prossimo Capitolo? Perché queste modifiche sono già in se stesse le conclusioni sperimentate degli orientamenti del XVI Capitolo. Le proposte che verranno dal prossimo Capitolo, saranno messe in esecuzione, provate, discusse, valutate ed alla fine del percorso diventeranno norma di Direttorio.
    A titolo indicativo posso dire che sono state codificate tutte le norme che erano state approvate dal C.G. durante il sessennio e tutto ciò che era diventato prassi comboniana, appoggiata dalle indicazioni capitolari.
    Le norme economiche indicate dal documento “Missionari santi e capaci” (codice deontologico) sono approvate già con l’autorità di quel documento. Nel DGE viene ripreso il concetto delle firme congiunte nei conti bancari e di procura, fissando il limite di € 50.000 per l’amministrazione generale.
    É norma anche, che i conti presso le procure comboniane debbano essere gestiti dagli economi provinciali o di delegazione. I conti intestati a confratelli o opere particolari devono essere autorizzate dal Superiore provinciale competente.
  3. Bilanci Provinciali 2008. Ringrazio e mi congratulo con tutti gli economi che hanno seguito lo schema di presentazione chiesto dall’economato generale, che lo hanno fatto in tempo per una presentazione al Consiglio di economia. Il nuovo schema, che avevamo presentato e chiarito all’Assemblea degli economi, serve innanzitutto agli economi stessi per avere gli strumenti necessari per “conoscere” la realtà delle comunità nei dettagli e saper intervenire là dove necessario. Inoltre è uno strumento efficace per combinare tutti i dati provinciali e ricavarne un’idea generale di Istituto.
    Generalmente possiamo dire che la grande maggioranza delle province è ben aiutata dalla divina Provvidenza, anche se le difficoltà non mancano e il bilancio si può mantenere con una costante vigilanza e collaborazione tra tutti.
  4. Crisi Finanziaria 2008. Nel 2008 abbiamo vissuto la crisi finanziaria di cui avete sentito parlare a più riprese e di cui conoscete le conseguenze, magari in modo diretto. Chi aveva dei beni risparmiati ed investiti ha avuto facilmente delle perdite dirette, sia sul capitale, che sulle differenze di cambio o altro. Su 32 realtà provinciali 12 non hanno registrato delle perdite di questo tipo, cioè un terzo delle province. Ovviamente più della metà delle perdite si sono avverate a carico delle province europee, un quarto in quelle americane ed un tredicesimo in quelle africane. Il totale delle perdite è impressionante, circa 12 milioni di dollari, l’11% dei capitali gestiti dai Comboniani nel mondo. Possiamo fare una facile battuta moralizzante? Se questi fondi erano messi da parte significa che non erano così necessari per l’azione diretta. Questa crisi però ci richiama i principi etici che stiamo ripetendo da anni. Innanzitutto deve veramente diventare operativo il principio che le offerte che riceviamo hanno uno scopo diretto missionario, cioè devono servire alla nostra vita di evangelizzazione in modo diretto e non troppo dilazionato, quindi per programmi già programmati. La norma del superavit va rispettata a tutti i livelli. In secondo luogo gli investimenti devono essere prudenti e non rivolti solo al guadagno immediato e più elevato: nessuno regala interessi perché siamo missionari, ma cercano i nostri capitali per i loro interessi, che non coincidono sempre con il Regno di Dio.
  5. Il bilancio 2008 dell’amministrazione generale sta per essere stampato e spedito a tutte le province, superiori ed economi. Lo scopo della diffusione, nonostante le difficoltà dovute alle distanze, è quello della trasparenza e della conoscenza più approfondita dell’Istituto, anche sotto questo aspetto. Ogni economo usi della sua capacità di leggere i fatti economici per “leggere” l’Istituto anche con questo strumento. Sarà buona cosa poi approfittare della prima occasione, come un’assemblea provinciale, per presentare alcuni elementi salienti a tutti i confratelli.
  6. Sto ancora lavorando sui dati economici dell’ultimo sessennio, per presentare i risultati al prossimo Capitolo. Sarà interessante notare le differenze dal 2003 al 2009 e leggere l’andamento sotto tutti i capitoli di spesa e di introiti. Sei anni non sembrano molti, ma le differenze saltano agli occhi. Spero che avrete l’occasione di leggere anche questo documento.
  7. In conclusione di questo abbastanza lungo periodo di servizio all’economato, permettetemi di condividere con voi le motivazioni che mi hanno sostenuto e spero sostengano anche voi. Troppo facilmente ci si dilunga sulle difficoltà ed aridità del nostro lavoro, che se dovessimo prenderlo semplicemente nel suo aspetto quotidiano di operazioni, viaggi, applicazioni e conoscenze che dobbiamo esercitare, sarebbe veramente una condanna in confronto alla bellezza dell’evangelizzazione, intesa nel suo aspetto pastorale, contatto con la gente, soprattutto se simpatica e semplice, magari con una grande idea di noi stessi. Ho vissuto questo servizio, e continuo a farlo qualunque forma possa prendere in futuro, per dire concretamente una parola di Dio sulla nostra vita comboniana. Le riflessioni sullo stile di vita, le giustificazioni ed i richiami alla povertà evangelica, lo spirito di condivisione, non sono altro che esercizio dello spirito profetico che è il nostro, per realizzare nella nostra vita il Regno di Dio. Arido? C’è anche di peggio nelle esperienze missionarie comboniane, ma pur sempre grande opportunità di testimonianza missionaria. Spero che saremo sempre uniti in questo cammino e missione.

Vi saluto tutti e ringrazio della collaborazione che mi avete offerta in questi anni di servizio comune. Il Consiglio Generale mi ha finalmente data la destinazione: il Congo! Sarò a disposizione del Consiglio Provinciale del Congo, dopo il Capitolo a partire da Gennaio 2010. Spero che mi sarà offerta la possibilità di un periodo di inserimento dopo 16 anni di assenza in un paese e provincia che hanno cambiato talmente! Ma so anche che le necessità sono molte, quindi…?!

 A. Lwanga Guarda

Foglio di informazione dall’economato generale