Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

ASSEMBLEA INTERCAPITOLARE

L’Assemblea Intercapitolare si è svolta da 2 al 22 settembre a Roma, presso la Casa Generalizia: 20 giorni in cui hanno lavorato assieme i superiori delle circoscrizioni comboniane e i membri della Direzione Generale. Fra relazioni e interventi, sono stati affrontati i temi di attualità per l’Istituto e la missione, come la Ratio Missionis, il Codice di Condotta, il Fondo Comune Totale, l’accorpamento delle Circoscrizioni, la Regola di Vita, i criteri di destinazione del personale e la preparazione del prossimo Capitolo Generale.

L’Assemblea è stata aperta nella mattinata di domenica 2 settembre dal Superiore Generale, P. Enrique Sánchez González, che ha parlato dell’Intercapitolare come “dono speciale” per raccontarci tutto quello che abbiamo vissuto, ripercorrere il cammino fatto, riorganizzare il prossimo futuro, arricchirci con le esperienze che ciascuno porta con sé, definendola “un’occasione per sentirci responsabili di tutto l’Istituto”.

La Superiora Generale delle Comboniane, Sr. Luzia Premoli, ha inviato un messaggio al Consiglio Generale, manifestando la sua vicinanza nella preghiera a tutti i Comboniani riuniti.

Prima settimana

Lunedì 3. P. Josep Maria Abella Batlle, 63 anni, Superiore Generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (Claretiani), ha guidato la riflessione con la sua relazione su “Missione e vita consacrata oggi”.

Martedì 4. Il Superiore Generale ha iniziato presentando il cammino fatto dall’Istituto negli ultimi tre anni. I giorni dal 4 al 6 settembre sono stati dedicati alla lettura delle relazioni del Consiglio Generale (CG), dei Segretari Generali e incaricati di alcuni uffici e delle circoscrizioni per continenti.

Nel pomeriggio, hanno presentato le loro relazioni il segretario generale dell’Evangelizzazione, P. Mariano Tibaldo, dell’Animazione Missionaria, P. Jorge Oscar García Castillo, e il coordinatore di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC), dei Laici Missionari Comboniani (LMC) e del Sito Web dell’Istituto, P. Arlindo Ferreira Pinto.

Mercoledì 5. Hanno presentato le loro relazioni il segretario generale della Promozione Vocazionale e Formazione di Base, P. Opargiw John Baptist Keraryo, dell’Economia, P. Claudio Lurati, il Segretario Generale, P. Umberto Pescantini, e il coordinatore della Formazione Permanente, P. Danilo Cimitan.

Giovedì 6. La mattinata è iniziata con la celebrazione eucaristica per gruppi continentali: una bella occasione per portare all’altare del Signore la realtà geografica e umana di ognuno dei luoghi in cui i Comboniani sono presenti. Tutta la giornata è stata dedicata alle relazioni dei subcontinenti Africa anglofona-Mozambico, Africa francofona e dei continenti America-Asia ed Europa.

Venerdì 7. I lavori dell’Assemblea sono stati dedicati alla riflessione sul tema della “continentalità”. Fr. Daniele Giusti, assistente generale, ha fatto un breve percorso storico del come si è arrivati a questo tema e un riassunto dei risultati del “questionario sulla continentalità”.

Sabato 8. Giornata di riposo e di svago. In mattinata i partecipanti hanno visitato la cittadina di Orvieto con il bel duomo e nel pomeriggio hanno celebrato la Messa nella chiesa di S. Cristina a Bolsena.

Seconda settimana

Lunedì 10. La seconda settimana di lavoro si è aperta con la presentazione del documento della Ratio Missionis (RM), com’era stato richiesto dal XVII Capitolo Generale del 2009 alla Commissione ad hoc.

Martedì 11. Nella mattinata, P. John Baptist Keraryo Opargiw, segretario generale della Formazione di Base, ha presentato tre temi sui quali l’Assemblea Intercapitolare è chiamata a trarre delle conclusioni: il Servizio Missionario degli scolastici, prima o dopo gli studi teologici, la Continentalità degli Scolasticati e l’Inserzione degli Scolasticati.

Mercoledì 12. Riguardo al primo tema della giornata – il Codice Deontologico (CD) – P. Enrique Sánchez G., P. Danilo Cimitan e P. Alberto Pelucchi hanno fatto la contestualizzazione dell’attuale CD, informando su che cosa si sta muovendo oggi nella Chiesa.

Il secondo tema – Fondo Comune Totale (FCT) – è stato esposto esaustivamente da P. Claudio Lurati, economo generale dell’Istituto, che ha chiarito che cos’è e che cosa non è il FCT. P. Claudio ha spiegato che “il FCT, anche se include aspetti tecnici nuovi nella gestione dei beni, è soprattutto la scelta di uno stile di vita e di opzioni più evangeliche come la semplicità e la sobrietà, l’autolimitazione nell’uso dei beni, la scelta di strutture più piccole, semplici e in linea con le possibilità del popolo, la ricerca di iniziative di auto-sostentamento per diminuire la dipendenza dall’estero”.

Giovedì 13. La giornata è stata dedicata al tema “Accorpamento delle circoscrizioni”. Il Superiore Generale della Società dei Missionari d’Africa, P. Richard Baawobr, ha raccontato all’Assemblea l’espe­rienza del loro processo di ristrutturazione. Nella seconda sessione del mattino, Fr. Giusti ha fatto un excursus storico del cammino comboniano dal Capitolo del 1985 al mandato capitolare del 2009, rilevando numeri, servizi, bisogni, valori e difficoltà del possibile accorpamento nell’Istituto dei Missionari Comboniani. P. Tesfaye Tadesse Gebresilasie, assistente generale, ha presentato le esperienze di accorpamento in altri Istituti.

Nel pomeriggio c’è stato un momento di confronto e dibattito in aula, dopodiché, prima di iniziare il lavoro dei gruppi, Fr. Giusti, a nome del CG, ha indicato piste di riflessione molto pragmatiche, sia per le circoscrizioni che hanno già deciso o dichiarato una certa propensione ad accorparsi sia per quelle che non hanno ancora previsto l’accorpamento.

Venerdì 14 e sabato 15. La mattinata del 14 settembre è stata dedicata alla presentazione delle riflessioni dei gruppi in aula. Il pomeriggio come pure il giorno seguente sono stati lasciati liberi per continuare gli incontri del CG con i singoli superiori di circoscrizione.

Domenica 16. Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha visitato i Missionari Comboniani e ha presieduto la Santa Messa. Dopo la Messa c’è stato un breve incontro nella sala capitolare, seguito da un pranzo fraterno.

Terza settimana

Lunedì 17. L’ultima settimana dei lavori è iniziata con la condivisione di P. Venanzio Milani sulle attività svolte dalla Commissione per la Regola di Vita, da lui coordinata. P. Milani ha ricordato la storia della Regola di Vita dal 1979 al 2009 – soprattutto da quando la RV appare con le due parti in un unico testo: la parte costituzionale con 175 articoli (per cambiarli è necessaria l’approvazione della Santa Sede) e la parte direttoriale con 529 articoli (per cambiarli basta l’approvazione del Capitolo). Tenendo presente che il 2013 è il venticinquesimo della pubblicazione dell’edizione definitiva della Regola di Vita, P. Milani ha fatto diverse proposte che saranno valutate più tardi dai superiori delle circoscrizioni.

Nel pomeriggio P. Tesfaye Tadesse G., ha informato sull’attuale situazione del personale nell’Istituto e in particolare sui criteri per l’assegnazione, sottolineando l’importanza di prendere in considerazione la linea generale dell’ultimo Capitolo (AC ’09, 125.6): “Ci sia equilibrio tra personale e impegni per riqualificare la missione secondo le priorità; a tal fine, se necessario, si riduca il numero delle comunità e delle Circoscrizioni (accorpamento/fusione/unione)”.

Martedì 18. Con l’obiettivo di verificare e valutare il percorso in atto e programmare il prossimo triennio, la commissione di sintesi – costituita da P. Angelo Giorgetti, P. Girolamo Miante e P. Luis Alberto Barrera Pacheco – ha segnalato i punti di maggiore interesse emersi durante l’Assemblea. Sono stati indicati alcuni richiami concreti su quanto emerso nelle varie relazioni e nelle riflessioni sugli argomenti principali del cammino dell’Istituto: accorpamento delle circoscrizioni, Fondo Comune Totale, Codice di Condotta, formazione, continentalità, Ratio Missionis, Regola di Vita e assegnazione del personale.

Nel pomeriggio si è lavorato per gruppi linguistici allo scopo di esaminare i punti emersi e individuare gli impegni prioritari per i prossimi tre anni a livello di Consiglio Generale, di continenti e di circoscrizioni.

Mercoledì 19 e giovedì 20. Tutta la prima giornata e la mattinata della seconda sono state dedicate alla preparazione del prossimo Capitolo del 2015. P. Mariano Tibaldo e P. Antonio Villarino hanno esposto la ricerca che entrambi hanno fatto sugli statuti e sulle procedure – dalla preparazione al dopo Capitolo – seguite dagli Istituti missionari della Consolata, dei Saveriani e del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Nel pomeriggio si è lavorato per gruppi linguistici.

Sempre nella mattinata di giovedì 20, i suggerimenti dei gruppi sono stati sottoposti a un lungo dibattito. I partecipanti hanno votato, a maggioranza per un Capitolo monotematico (è stato suggerito il tema “essere Missionari Comboniani nell’epoca della nuova evangelizzazione”), l’aiuto di un facilitatore, la durata del Capitolo fissata in precedenza e la necessità di rinnovare lo Statuto capitolare.

L’ultimo pomeriggio è stato dedicato allo scambio d’idee su alcune attività nel settore di Giustizia e Pace. P. Moschetti ha parlato delle conclusioni del Forum Comboniano sull’Integrità del Creato, realizzato nel giugno 2012 a Rio de Janeiro, e del prossimo Forum Sociale Mondiale (22-28 marzo 2013) al quale seguirà il Forum Comboniano (29-31marzo 2013), a Tunisi. Fr. Simone Bauce ha brevemente parlato di ciò che sta facendo la provincia comboniana dell’Ecuador nell’ambito di Giustizia e Pace.

L’Assemblea Intercapitolare si è conclusa con le parole del Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., che ha ringraziato tutti i presenti per il loro lavoro di queste tre settimane e per il servizio missionario che portano avanti nei paesi dove i Comboniani sono presenti. Durante l’Eucaristia, P. Enrique ha commentato cinque parole chiave: fedeltà, fiducia, urgenza, speranza e fede.

Professioni perpetue

Sc. Billo Junior Bertrand C. (RCA)

Grimari (RCA)

18.08.2012

Sc. Najarro Morales Oscar A. (DCA)

Ciudad Guatemala (DCA)

15.06.2012

Opera del Redentore

Ottobre              01 – 15 P             16 – 31 RSA

Novembre          01 – 07 SS           08 – 15 TC             16 – 30 T

Intenzioni di preghiera

Ottobre – Perché l'esempio di san Daniele Comboni, grande animatore missionario, ispiri tutta la Famiglia Comboniana a svolgere il ministero dell’animazione missionaria per aiutare le Chiese locali ad aprirsi alla missione ad gentes, alla solidarietà e cooperazione tra le Chiese. Preghiamo.

Novembre – Perché il Signore conceda ai nostri fratelli e sorelle defunti, molti dei quali sono caduti come il chicco di grano nel solco della missione, il premio dei giusti e la pace eterna. Preghiamo.

Pubblicazioni

P. Giovanni Taneburgo: Sentieri di luce. Editrice Cierre Grafica, 2012, pagine 119. Si tratta di 14 capitoletti sull’amore gratuito di Dio per ognuno di noi, quando, cioè, la sua iniziativa incontra la nostra corrispondenza.

BRASIL NORDESTE

P. Dario vince contro il gigante del ferro

Il gigante abbattuto dal comboniano P. Dario Bossi, arrivato in Brasile da Varese, è il colosso minerario Vale al quale un giudice, Ricardo Macieira, ha intimato di sospendere i lavori di ampliamento della sua linea di Caraiás: 900 chilometri di ferrovia, dalle miniere di ferro dell’azienda fino al porto di Saõ Luis, attraversando lo stato amazzonico del Parà. “Un progetto da 28 miliardi di dollari che – spiega P. Dario al telefono –, con l’apertura di nuove immense miniere e all’ampliamento del porto, era stato fatto passare come un piccolo intervento che per questo può sfuggire alla valutazione di impatto ambientale e al consenso della popolazione”. Per dare l’idea di quanto “piccole” fossero quelle opere, il missionario aggiunge: “Oggi su questa linea viaggiano ogni giorno 24 treni da 330 vagoni; un domani, una volta raddoppiata la ferrovia, vorrebbero far transitare un convoglio ogni 25 minuti, 58 al giorno. E siccome ogni treno con il suo carico di ferro, inquinamento e rumore è lungo quattro chilometri e il suo passaggio dura cinque minuti, questo vuol dire sequestrare ogni giorno un quinto di vita alle persone che vivono lungo quei binari”.

P. Dario ha sostenuto la battaglia degli abitanti dei 27 municipi, 100 comunità in tutto, che convivono con la ferrovia. “Innanzitutto dei nativi Quilombolas, discendenti degli schiavi africani, che più di altri soffrono l’impatto di questo neocolonialismo che saccheggia senza dare”.

Sul suo blog P. Dario ha scritto: “Il fiume Pindaré scende lento e ampio, d’inverno, a fianco di villaggi nel profondo interno di questo nostro Maranhão. Gruppi di famiglie si sono insediati nelle terre a margine del fiume: una piccola riforma agraria che interrompe, a macchia di leopardo, terre di fazendeiros. Vicino alla riva corre, parallelo, un altro flusso: la ferrovia della Vale, che trasporta 300 mila tonnellate di minerale di ferro al giorno, per l’esportazione. Questo treno del profitto non si ferma, non conosce ostacoli. Travolge, uccide, sveglia col suo rumore assordante e crepa le pareti di fango delle case in mezzo a cui passa”. Così che quando i lavori per il raddoppio sono cominciati, ha presentato ricorso insieme al consiglio indigenista missionario, alla società dei diritti umani del Maranhão e al Centro di cultura afro, con la benedizione della “Rede Justica nos Trilhos” (Giustizia sui binari). Il giudice ha stabilito che quei lavori andavano subito sospesi perché la licenza concessa alla Vale dall’Istituto dell’ambiente era irregolare. E tutto è stato sospeso. Ora è atteso un nuovo verdetto di secondo grado. (Corriere della Sera – 8 agosto 2012)

COLOMBIA

Comunicato della Diocesi di Tumaco (breve estratto)

Come diocesi di Tumaco ci uniamo al dolore e al clamore delle persone e delle comunità di questa Costa del Pacifico Nariñense, dove siamo costretti a vivere e a resistere in un conflitto sociale e armato che ormai continua da più di 10 anni e che colpisce ancora con le ultime vicende violente la possibilità di una vita degna e tranquilla…

Ci rivolgiamo al governo nazionale… alla guerriglia della FARC-EP… a tutti gli attori armati illegali che nella lotta per il controllo territoriale e dell’economia illegale mantengono in ostaggio quartieri e comunità intere, perché rispettino la convivenza dell’ordinario vivere delle comunità della costa Pacifica Nariñense, perché non coinvolgano la popolazione civile e soprattutto rispettino la vita, che è sacra.

La parola di Gesù Cristo “io sono venuto perché abbiano vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10) vale anche per le nostre comunità afro, indigene e meticce della Costa Pacifica Nariñense ed esige una sforzo comunitario per poter camminare insieme avanzando nella stessa direzione.

Riflessione di P. Daniele Zarantonello da Tumaco

Sono già vari giorni che siamo senza elettricità, la situazione è preoccupante e difficile da interpretare. Le comunità vanno avanti con la fedeltà e la testardaggine delle prime comunità cristiane.

Lavoriamo con passione: la violenza e l’esclusione sono parte della nostra storia, non saranno parte del nostro futuro. Si avvicina la “settimana per la pace” che vivremo come diocesi dal 16 al 22 settembre 2012 con il tema “Pa’ tejer otra historia, hagamos memoria”. Facciamo memoria, non solo del passato remoto ma anche di quello recentissimo.

Quello che viviamo non è sulla bocca di nessuno, a Bogotá non si sa niente e chi sa, legge i nostri fatti come una nota al margine.

Nella notte si canta, si riprendono le note della resistenza negra. La mattina ci si alza convocati dall’alba, ogni giorno si risorge. Ci tolgono l’elettricità ma non ci possono togliere il sole; e la luce che ci accompagna è a prova di bomba, non ce la deprederanno mai. La fede non appartiene né ai violenti, né ai meschini, appartiene ai piccoli che resistono.

ITALIA

Festa dei parenti dei missionari

È a San Tomio, Vicenza, che i parenti dei missionari comboniani originari della diocesi di Vicenza si sono dati appuntamento domenica 12 agosto per rinnovare una tradizione rimasta viva finché è rimasta aperta la comunità di Thiene. Quest’anno, hanno voluto rinnovare questa tradizione per fare memoria del sacrificio di P. Egidio Ferracin, originario di San Tomio, ucciso in Uganda 25 anni fa. Un buon numero di comboniani in vacanza si sono ritrovati assieme ad altri della Provincia Italiana e ai loro familiari per questa ricorrenza. Sr. Silvana Guglielmi è stata gradita rappresentante delle Comboniane.

Riportiamo una parte della testimonianza di P. Egidio Tocalli (agosto 1987): “Ti chiamavano ‘Cin-Cin’: per tutti eri l’uomo del sorriso perenne. Al tuo arrivo in una cappella solevi gridare e ridere, facendo esplodere la gioia di tutti. Ogni volta che c’era un grosso problema in una missione o una situazione difficile nella comunità, i superiori pensavano subito a te e ti definivi il ‘tappabuchi’. Eri un padre al servizio di tutti: i poveri, gli afflitti, i malati. Eri felice della vocazione missionaria. Ci ricordi che ‘non c’è amore più grande di chi dona la sua vita per i suoi amici!’”.

Don Arrigo Grendele, direttore dell’ufficio missionario ha concluso la giornata condividendo la sua gioia di partecipare a questo momento di fraternità e portando il saluto e l’augurio del Vescovo di Vicenza, che ha benedetto e incoraggiato l’iniziativa.

MOÇAMBIQUE

Due celebrazioni in memoria di Fr. Alfredo Fiorini

Il Fratello comboniano Alfredo Fiorini è stato ricordato il 24 agosto scorso in due Eucaristie celebrate a diecimila chilometri di distanza l’una dall’altra: una a Carapira, in Mozambico, sul luogo dell’uccisione di Fr. Alfredo, medico, e l’altra a Terracina, in Italia, nella sua parrocchia natale, dove è sepolto. Entrambe le celebrazioni sono state presiedute dai vescovi locali, Mons. Germano Grachane, vescovo di Nacala, e Mons. Giuseppe Petrocchi, Vescovo di Latina. I due prelati hanno parlato di martirio e testimonianza e, quindi, di un dono non solo per un popolo o una diocesi ma per tutti e per tutta la Chiesa universale. A Carapira si è fatto memoria anche della Suora comboniana, Teresa Dalle Pezze, 46 anni, uccisa il 3 gennaio 1985, nello stesso posto in cui venne colpito a morte Fr. Alfredo.

In Mozambico, al termine della Messa, un folto gruppo di persone si è recato alla Scuola Industriale di Carapira dov’era allestita una bella mostra su Fr. Alfredo e Sr. Teresa, preparata interamente dagli studenti della scuola e intitolata “Non è questione di coraggio, ma di amore”.

A Terracina, la Messa è stata concelebrata da oltre undici sacerdoti, tra cui sei comboniani venuti dalle comunità della Curia e di S. Pancrazio di Roma. La chiesa parrocchiale era affollata di fedeli che vent’anni dopo ricordavano ancora il figlio prediletto della loro terra. All’entrata della chiesa c’era una mostra fotografica che raccontava la vita di Fr. Alfredo. Il vescovo ha parlato della storia e della vita di Fr. Alfredo dalla prospettiva della sua fine, cioè del martirio. “Alfredo è lassù, nella Gerusalemme celeste, – ha detto Mons. Petrocchi con voce commossa – perché ha dato la sua vita in modo splendido, andando agli ultimi, ai più poveri e bisognosi. Alfredo è un martire. E la prova è questa chiesa gremita di fedeli vent’anni dopo la sua uccisione”.

PERU-CHILE

Di ritorno in Italia

P. Mario Mazzoni è partito per l’Italia il 28 luglio di quest’anno con grande dispiacere dei numerosi amici e conoscenti con cui aveva stretto rapporti in tutti questi anni.

P. Mario è stato uno dei primi Comboniani italiani ad arrivare in Perù nel 1966. Da allora ha lavorato instancabilmente nella parrocchia Los 12 Apóstoles di Chorrillos, a Trujillo e in Cile per l’Animazione Missionaria e come direttore dell’OMP in Perù. Negli ultimi mesi seguiva alcuni movimenti laicali come i Cursillos de Cristiandad, Encomi, la Pasqua familiare missionaria (con l’aiuto dei Siempre sin Fronteras), il Tè missionario e molte persone per la preparazione al battesimo e al matrimonio.

Le nostre felicitazioni a P. Mario per la sua presenza in Perù e per il suo esempio di grande dedizione e di vita missionaria nella provincia.

25° di sacerdozio

Il 22 luglio, nella parrocchia Cristo Misionero del Padre, sono stati celebrati i 25 anni di vita sacerdotale di P. Florentino Lafuente Hernández. Erano presenti i suoi familiari, venuti dalla Spagna, numerosi comboniani, fra cui P. Rogelio Bustos Juárez, ex provinciale, venuto per l’occasione dal Messico, e Mons. Jaime Rodríguez Salazar, Vescovo di Huánuco. La celebrazione si è svolta in un clima festoso e di grande entusiasmo da parte dei fedeli, a testimonianza del bel lavoro che P. Florentino e gli altri membri della comunità stanno portando avanti in questa zona. Dopo la Messa, tutti – parrocchiani compresi, fra cui molti giovani e bambini – hanno preso parte al pranzo e allo spettacolo che è seguito.

Incontro di GPIC

Il 10 e 11 agosto scorso, presso il centro culturale della parrocchia Cristo Misionero del Padre, a Chorrillos-Lima, si è svolto un incontro di GPIC, organizzato da P. Juan A. Calderón Goicochea con l’aiuto di alcuni laici. I presenti erano una cinquantina fra comboniani, comboniane e laici delle comunità della costa.

L’incontro è iniziato con la preghiera e una meditazione sul testo biblico di Mosè e il roveto ardente (Es 3,1-10). Subito dopo vi sono stati alcuni interventi per spiegare il lavoro di GPIC. Ad esempio, P. Luis A. Barrera Pacheco ha parlato dell’attenzione e dell’impegno del nostro Istituto su questo tema, menzionando alcune iniziative della provincia come il lavoro con la pastorale afro e nativa della selva. In seguito, Sr. Brigitte ha sottolineato l’importanza di avvicinarsi alla Parola di Dio, di saper interpretare la sua volontà e di saper leggere i segni dei tempi. Ha invitato i presenti a riflettere su alcuni testi biblici che indicano in maniera chiara la responsabilità dell’uomo verso tutta la creazione, responsabilità che consiste nell’averne cura e rispettarla. Su questa linea, la commissione di GPIC, sostenuta da P. Juan, sta lavorando a un progetto sulla preparazione di materiale didattico per ragazzi, bambini e adulti, sui temi di GPIC, che possa essere utilizzato per la catechesi, nelle scuole o in incontri per sensibilizzare la gente sull’argomento.

PORTUGAL

Giornate Missionarie

L’anima della missione è la donazione incondizionata e totale della vita secondo lo stile e la missione di Gesù. Al missionario e alla Chiesa si chiedono contemplazione, fedeltà e totale dedizione all’annuncio del Vangelo a tutti.

È stata questa una delle conclusioni delle ultime Giornate Missionarie svoltesi a Fatima dal 14 al 16 settembre, dedicate al tema “Vaticano II, 50 anni, Missione, Memoria e Profezia”. L’incontro ha visto la partecipazione di 300 persone fra cui missionari e missionarie, clero diocesano e un numero significativo di laici e giovani legati a istituti missionari e alle diocesi.

Il testo finale delle Giornate Missionarie fa riferimento alla Lettera Pastorale dei Vescovi del 2010, Come io ho fatto a voi, fate anche voi, quale documento che meglio traduce, in Portogallo, la dottrina del Decreto Ad Gentes. La Lettera riafferma i principi del Vaticano II e cioè che la Chiesa esiste per evangelizzare, che la Chiesa locale è la protagonista della missione e che il contributo dei laici è fondamentale.

Nelle conclusioni dell’incontro è stato suggerito che la domenica in cui terminano le Giornate Missionarie diventi “gradualmente il Pellegrinaggio Nazionale della Missione”.

SOUTH AFRICA

25° di sacerdozio

Il 3 settembre P. Jude Eugene Burgers ha celebrato il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale nella sua parrocchia della Santissima Trinità, nell’Arcidiocesi di Città del Capo. Alla celebrazione erano presenti il vescovo emerito Mons. Edward Robert Adams – che era parroco della parrocchia della Santissima Trinità l’anno in cui P. Jude era entrato nel seminario diocesano – nove sacerdoti comboniani e P. Peters, sacerdote diocesano e attuale parroco, compagno di classe in seminario di P. Jude.

In una chiesa gremita, P. Jude, che ha presieduto l’Eucaristia, ha ringraziato Dio, i suoi genitori e tutti i parrocchiani per averlo fatto crescere nella fede cattolica: “Molte persone hanno contribuito alla mia crescita vocazionale – ha detto – e all’impegno al servizio dei poveri. Sono quello che sono per la grazia di Dio e le vostre preghiere. Continuate a pregare per me e per altre vocazioni”. Infatti, P. Jude è anche l’unico Comboniano dell’Arcidiocesi di Città del Capo: per questo ha incoraggiato tutti a pregare per le vocazioni, specialmente per quelle missionarie. P. Vincent Mkhabela, vice-provinciale, ha parlato a nome del Superiore provinciale (che attualmente si trova a Roma per l’Assemblea Intercapitolare) ringraziando la famiglia di P. Jude e tutta la parrocchia per aver donato P. Jude a Dio e alla Famiglia Comboniana. Subito dopo la celebrazione eucaristica, un gruppo di giovani, disposti a forma di croce davanti all’altare, ha intonato un bellissimo canto. Dopo la benedizione finale, tutti i presenti si sono recati nella sala parrocchiale, dove è stato servito un rinfresco, allietato dai canti dei vari gruppi presenti alla festa.

Consegna della parrocchia di Mount Frere alla diocesi

Il 9 settembre, la Provincia comboniana del Sudafrica ha consegnato la parrocchia del Sacro Cuore di Mount Frere alla diocesi di Kokstad. La parrocchia, che era stata servita dal 1892 al 1989 dai Francescani (OFM) e dai Missionari Comboniani dal 1990 al 2012, per la prima volta nella sua storia è stata affidata a un sacerdote diocesano sudafricano che ne è diventato parroco. Il vescovo Stanislaw Jan Dziuba, Amministratore Apostolico della Diocesi di Kokstad, ha presieduto l’Eucaristia.

La celebrazione del passaggio di consegne è stata preparata da P. Mariano Pérez González, comboniano, finora parroco del Sacro Cuore, e dalla comunità parrocchiale. In una chiesa gremita di fedeli, la gente ha cantato e danzato con grande emozione per esprimere la propria gioia e allo stesso tempo la propria tristezza. Nella sua omelia il vescovo Dziuba ha ringraziato i Comboniani che hanno lavorato a Mount Frere, menzionando tutti i loro nomi. Dopo la celebrazione eucaristica, P. Robert Ochola ha letto il messaggio inviato da Roma dal Superiore Provinciale, P. Jeremias dos Santos Martins. Lo stesso giorno la comunità comboniana di Mount Frere è stata ufficialmente chiusa.

SUD SUDAN

Anniversario della morte di P. Barnaba Deng

Il 23 agosto di quest’anno si è celebrato il 47º anniversario del martirio di P. Barnaba Deng, missionario comboniano del Sudan meridionale, della tribù Denka.

Dopo aver terminato gli studi teologici in Italia, fu ordinato sacerdote nel 1962 dal cardinale di Milano Montini, divenuto poi Papa Paolo VI. Fu quindi destinato alla sua terra d’origine, che a quel tempo faceva parte di un unico Sudan, nella diocesi di Wau, sotto il vescovo Ireneo Dud. La sua attività in Sudan si svolse in un periodo in cui il governo di Khartoum aveva intensificato la sua politica sistematica di oppressione, islamizzando e arabizzando il sud: si era arrivati a fare della domenica un giorno qualsiasi di lavoro e a proclamare il venerdì, giorno dei musulmani, unico giorno di preghiera e di riposo per tutti i cittadini di ogni credo. In tutte le scuole era stata imposta la lingua araba come unica lingua per l’istruzione. Infine, nel 1964, come sappiamo, le autorità, espulsero tutti i missionari stranieri con l’accusa di istigare i neri del Sud a chiedere la separazione dal Nord.

Questa era la situazione quando P. Barnaba Deng, ordinato da soli tre anni, fu chiamato a rendere testimonianza a Cristo. Il 23 agosto 1965, dopo essere stato brutalmente picchiato, fu colpito al petto dalla pallottola di un soldato deciso a far tacere la voce di quel giovane sacerdote che, pur sapendo di rischiare la vita, non aveva esitato a intervenire per difendere una donna malmenata dai soldati.

Fr. Fabris festeggia 90 anni

Fr. Valentino Fabris ha compiuto 90 anni il 17 settembre. Il merito di questa lunga vita e della sua buona salute, lo deve – ha detto – ai geni che ha ricevuto dalla famiglia, alla moderazione nel cibo e al fatto di aver sempre preferito lavorare in mezzo alla gente.

Nella Messa di ringraziamento, l’Arcivescovo di Juba, Mons. Paulino Lukudu Loro, comboniano, ha fatto presente che Fr. Valentino, con la sua età e col numero di anni passati nella nazione dimostra che non è vero che gli anni – quelli che Dio ci dà – facciano diventare inutili le persone.

Fr. Valentino, arrivato in Sudan prima del Natale del 1948, è sempre rimasto qui – eccetto sette anni passati in Italia nella formazione dei Fratelli – e per 57 anni ha aiutato la gente a migliorare la propria vita e quella della nazione insegnando attività manuali e tecniche di base. Attualmente, è incaricato della manutenzione della casa provinciale di Juba e degli ospiti.

La Famiglia Comboniana chiede l’abolizione della pena di morte

La Famiglia Comboniana ha scritto una lettera ai vescovi e ai responsabili delle diocesi del Sud Sudan e Sudan chiedendo loro di impegnarsi per abolire la pena di morte nella Costituzione, seguendo la richiesta di Papa Benedetto XVI nell’Africae munus, n. 83, “Fare ogni sforzo per eliminare la pena di morte”.

Nella lettera, si chiede ai vescovi di scrivere al presidente del Sud Sudan Salva Kiir Mayardit per chiedere una moratoria sulle esecuzioni, scrivere alla Commissione di Revisione della Costituzione di eliminare la pena di morte nella stesura finale della Costituzione stessa e chiedere alle commissioni locali di Giustizia e Pace di unirsi ai gruppi umanitari e della società civile in questo sforzo.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: João, di Fr. Francisco J. R. Amarante (MZ).

IL FRATELLO: Alfons, di P. Josef Uhl (DSP); Antonio Filippo, di P. Giuseppe Narduolo (BS).

LA SORELLA: Maria, di P. Sebastian Hopfgartner (DSP); Marie, di P. Donatien Atitse Kokou (ET).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Orazia Di Stefano; Sr. Giuseppina Maria Corna; Sr. Marisa Orueta Ortiz.