Mercoledì 28 giugno 2017
Giusy e Luisa ci hanno lasciato troppo presto senza avvisare. Sabato, 24 giugno 2017, intorno alle 8.00 del mattino, si mettono in viaggio da una cappella, dove avevano trascorso la notte, per raggiungere un’altra comunità cristiana. Appena 50 km sulla strada Transamazzonica, un tratto breve rispetto alle infinite distanze del Brasile. Durante il tragitto l’incidente mortale: l’automobile non raggiunge il ponte che passa il fiume. Cade nel dirupo e le due giovani missionarie muoiono annegate.

 

Luisa Manuel e
Giuseppina Lupo.

 

I corpi sono stati estratti dai fedeli che le attendevano per la celebrazione; non vedendole arrivare, si sono messi in cammino per andare loro incontro.

Domenica 25 giugno, i cristiani hanno vegliato i loro corpi, insieme alle comboniane arrivate da Porto Velho.

Il 25 giugno, nel pomeriggio, il vescovo di Humaitá ha celebrato i funerali alla presenza di numerosi cristiani, venuti anche dalla parrocchia di Matupi… L’ultimo loro tenero abbraccio a Luisa e Giusy.

Suor Chiara Dusi, missionaria a Porto Velho, confida: «Era bello averle come vicine di casa, sebbene a 400 chilometri di distanza. Quando si fermavano da noi, sempre di sfuggita, per tornare al più presto a Matupi, portavano una ventata di allegria. Giusi entrava in cucina e ci preparava tante specialità; Luisa, con la sua spontaneità, conquistava tutti. E quando partivano, rimanevo con la sensazione di aver ricevuto molto più di quanto eravamo riuscite a dare loro, accogliendole nella nostra casa. Sapevano ascoltare il canto della vita, e univano le loro voci per renderlo ancora più bello».

Luisa Manuel e Giuseppina Lupo erano nate lo stesso giorno, seppur in anni e continenti diversi: Luisa Manuel in Mozambico nel 1970, Giuseppina Lupo, detta Giusy, in Italia, nel 1980. Due giovani suore missionarie comboniane, che dal 2015 vivevano a Sant’Antonio di Matupi, nell’Amazzonia brasiliana. Si prendevano cura delle comunità cristiane disperse nella grande foresta: le raggiungevano in canoa o in automobile. Tanti chilometri, fra polvere e fango, ma percorsi sempre con la gioia contagiosa di incontrare la gente.
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