A Castel Volturno la Messa per l’istituzione di lettori e accoliti comboniani

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Martedì 20 novembre 2018
L’Istituto comboniano si è arricchito di quattro nuovi lettori e quattro nuovi accoliti. I due ministeri sono stati conferiti domenica 18 novembre nel corso di una Messa presieduta da Mons. Salvatore Visco, arcivescovo di Capua, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Aiuto di Castel Volturno. Tra i concelebranti c’erano i comboniani della comunità di Castel Volturno e i padri Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel e Körber Markus Lorenz, entrambi formatori dello scolasticato di Casavatore (Napoli).

Dopo l’omelia, gli scolastici comboniani Moisés Zacarias (Mozambico), Valverde Arce Byron José (Costa Rica), Djekoundamde Florent (Ciad), e Tekle Melaku Wolde (Etiopia) sono stati eletti al ministero del lettorato. Sono stati invece istituiti accoliti Deivith Harly Zanioli Gonçalves (Brasile), Angella Gabriel (Uganda), Oduor Kevin Otieno (Kenya), Paluku Vindu Moïse (RD. Congo).

Ai lettori è stato consegnato il libro della Sacra Scrittura mentre gli accoliti hanno ricevuto la patena con il pane e il calice con il vino che sono stati consacrati durante la celebrazione.

Ai nuovi lettori e ai nuovi accoliti l’arcivescovo ha detto che questi doni ricevuti solo con l’aiuto di Dio e del suo Spirito riescono a portare frutto, a sostenere e a dar vita alla parola che poi verrà vissuta e proclamata dai lettori e dagli accoliti.

“È stata una bella celebrazione – ha detto Moisés, lo scolastico mozambicano –. Oggi i miei sentimenti sono di gratitudine e di gioia. È stato per me un momento di rinnovamento spirituale e vocazionale. Sento allo stesso tempo che questo ministero del lettorato che mi è stato affidato mi sfida ad andare avanti nel mio cammino vocazionale verso l’ordinazione sacerdotale”.

Dopo la riforma del Concilio Vaticano II il lettorato e l’accolitato sono ministeri istituiti conferiti anche ai laici e disciplinati dalla lettera apostolica in forma di motu proprio “Ministeria quaedam” di Papa Paolo VI del 1972. Al punto VII è sancito che i due ministeri sono riservati solo agli uomini e il lettorato è il primo dei ministeri istituiti. Nel documento sono delineati i compiti del lettore, al quale spetta proclamare la Parola di Dio, ma non il Vangelo, durante la Messa e le altre liturgie. Può recitare il salmo, in assenza del diacono può enunciare le intenzioni della preghiera universale dei fedeli. Sua mansione è anche quella di istruire i fedeli a ricevere i sacramenti. Il motu proprio precisa che il lettore può anche preparare coloro che devono leggere la Sacra Scrittura durante le funzioni.

L’accolito, dal greco seguire o servire, è il ministero affidato a coloro che, nella Chiesa, sono chiamati a seguire e collaborare strettamente con i sacerdoti. Ad essi è affidato il servizio all’altare. Da alcuni scritti risulta che già al tempo di Papa Cornelio, nel 252, gli accoliti erano 42 divisi secondo le sette regioni di Roma. Anche questo ministero è stato restituito alla Chiesa come un servizio stabile dal motu proprio “Ministeria quaedam” e può essere conferito anche ai laici. Il documento apostolico specifica che il suo compito è quello di aiutare il diacono e fare da ministro al sacerdote nella celebrazione della Messa. Può distribuire la comunione ed è invitato a portare l’Eucaristia ai malati. In circostanze straordinarie può essere incaricato di esporre all’adorazione dei fedeli e poi riporre il Santissimo Sacramento ma non può benedire il popolo.