Venerdì 14 dicembre 2018
Eccoci all’appuntamento annuale dove colgo l’occasione per raggiungervi con qualche breve notizia e col salutarvi. Fra i tanti eventi che hanno marcato questo anno che sta per concludersi, cercherò di condividere con voi i più significativi. (...) Auguro ogni bene, tanta serenità e gioia e anche coraggio per mai dubitare che quello che avremo fatto al più piccolo e povero l’abbiamo fatto a Lui. Buon Natale e Felice Anno Nuovo”. Damiano.

Venerdì 14 dicembre 2018
Eccoci all’appuntamento annuale dove colgo l’occasione per raggiungervi con qualche breve notizia e col salutarvi. Fra i tanti eventi che hanno marcato questo anno che sta per concludersi, cercherò di condividere con voi i più significativi:

L’anno scolastico qui in Karamoja sta volgendo al termine e gli studenti si stanno preparando alle tanto sospirate vacanze lunghe. Si adatteranno a fare qualche lavoretto per avere un po’ di soldi per le rette scolastiche per continuare a studiare. Molti di loro verranno poi a bussare alle nostre porte per completare la somma mancante all’ammontare necessario. E’ un servizio che facciamo regolarmente per aiutarli e ogni anno aumentano sempre di più.

L’attività mineraria sul territorio sta aumentando visibilmente. Sempre più uomini, donne, e bambini sono costretti ad accettare il duro lavoro di estrazione e frantumazione delle pietre che verranno portate ai cementifici del sud. Le paghe sono irrisorie. L’agricoltura è diventata sempre più inaffidabile per i cambiamenti climatici e la pastorizia incontra non poche difficoltà perché le aree per il pascolo vanno via via riducendosi. Non si contano poi i bambini sfruttati in maniera disumana a scavare nelle miniere di oro nei pressi del monte Moroto.

Il flusso di alcol sul territorio è impressionante e il lavoro che come chiesa stiamo facendo per contrastarlo incontra non pochi ostacoli. Dopo essere riusciti a bloccare l’accesso al territorio di distillati illegali assistiamo ora alla vendita indiscriminata di bustine di superalcolici regolarmente prodotti. Il governo guarda ovviamente ai proventi in tasse su questi prodotti senza tenere in considerazione che tutti, compresi donne incinte e bambini in età scolastica ne fanno uso per addormentare i morsi della fame. Una tragedia che si sta silenziosamente consumando sfruttando l’ignoranza sulle conseguenze degli effetti dell’alcol.

Il tanto atteso disarmamento dei Karimojong avvenuto dieci anni fa ha dato inizio a nuove possibilità per la nostra regione. Con lo sfruttamento minerario si vanno via via affiancando altre attività. C’è più commercio, si assiste ad un grande afflusso di gente da ogni parte dell’Uganda e non, e agli indigeni non resta che assistere passivamente a tutti questi cambiamenti senza esserne direttamente coinvolti. A loro vengono lasciati i lavori più umili, sottopagati e senza prospettive di un vero beneficio. Approfittando della sicurezza, non poche famiglie si sono trasferite lungo le arterie principali di comunicazione e sbarcano il lunario producendo carbonella per le città del sud sempre più affamate di questo materiale usato per cucinare. Prima del disarmamento tutto questo era impossibile perché queste strade erano marcate da frequenti imboscate con un numero elevato di morti e feriti. A farne le spese maggiori è la povera savana che si inaridisce sempre di più e la gente coinvolta in questa attività perché rischia la cecità per l’esposizione continua al fumo ignara che la carbonella faticosamente prodotta viene rivenduta al sud dai commercianti non karimojong ad un prezzo quattro volte maggiorato.

Le piogge di quest’anno sono state abbondanti fino al punto che gran parte del raccolto ha iniziato a marcire sugli steli. Avremo di nuovo precarietà di cibo con tutte le conseguenze annesse.

I lavori della cattedrale procedono lentamente. Siamo arrivati al 45% dell’opera. Ci consola il fatto che i lavori più pericolosi sono terminati. La struttura metallica è stata assemblata e la copertura fissata. Ora inizieremo la gettata del pavimento che richiederà parecchio cemento essendo la superficie di quasi 3.000 metri quadrati. Confidiamo nella provvidenza che finora non ci ha mai abbandonato.

Venendo a voi, carissimi, non posso non ringraziarvi di vero cuore per il vostro sostegno e apprezzamento. E’ come l’ossigeno che ci permette di far vivere e crescere il Suo Regno in questa terra. Noto con tanta commozione e stima il vostro continuo sostegno. Noi, vi posso assicurare, facciamo del nostro meglio per non fare mancare nella nostra povera preghiera e intercessione le vostre intenzioni affidandovi all’Altissimo affinché vi ricolmi delle Sue Benedizioni. Voglia il Natale ormai vicino rinfrancare la nostra amicizia e il nostro impegno in Colui che solo motiva questa missione di carità.

Auguro ogni bene, tanta serenità e gioia e anche coraggio per mai dubitare che quello che avremo fatto al più piccolo e povero l’abbiamo fatto a Lui.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Damiano

Vescovo di Moroto
UGANDA