Lettera del Consiglio generale alla Provincia comboniana d’Italia

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Martedì 17 novembre 2020
“In questo momento in cui ancora molti paesi del mondo sono tenuti sotto scacco da questo virus che continua ad impazzare e mietere vittime, l’Istituto sta pagando un pesante contributo con un numero sempre più elevato di confratelli positivi al virus e purtroppo cresce anche il numero di confratelli deceduti. (…) Affidiamoci al Signore attraverso l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Daniele Comboni” (Il Consiglio generale). [Nella foto, Centro per comboniani ammalati ed anziani a Castel d’Azzano]

Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore non teme

(Sal 111, 7-8)

Carissimo P. Fabio, salute e pace da Roma.
In questo momento in cui ancora molti paesi del mondo sono tenuti sotto scacco da questo virus che continua ad impazzare e mietere vittime, l’Istituto sta pagando un pesante contributo con un numero sempre più elevato di confratelli positivi al virus e purtroppo cresce anche il numero di confratelli deceduti.

In modo particolare, la provincia italiana, che già ha sofferto il decesso di alcuni confratelli nella prima ondata della pandemia, sta soffrendo adesso il decesso di alcuni confratelli ed altri che sono, in situazione critica, ricoverati in ospedale. Pensiamo e accompagniamo con la preghiera tutte le comunità della provincia. In modo particolare, siamo vicini alla comunità di Castel d’Azzano che sta vivendo un momento difficile. Preghiamo per i confratelli deceduti e chiediamo salute e pronta guarigione per coloro che sono positivi e per coloro che stanno lottando per la vita in ospedale.

Vivendo tutta la debolezza e fragilità della nostra natura umana, come Istituto, stiamo sperimentando quello che molte famiglie in Italia e nel mondo stanno vivendo. Anche questo è parte del “fare causa comune” a cui ci ha invitati il nostro Padre e Fondatore San Daniele Comboni e che è aspetto fondamentale del nostro carisma missionario.

In questo momento difficile per tutti, siamo chiamati a continuare a rimanere saldi nel Signore che guida la storia personale di ognuno di noi e la storia dei popoli. Siamo certi che il Signore ci accompagna e soffre insieme a noi. Affidiamoci al suo amore infinito e incondizionato certi che “grazie alla croce di Cristo, la sofferenza è diventata anch’essa, a modo suo, una specie “sacramento universale di salvezza” per il genere umano” (Cardinale eletto, P. Cantalamessa).

Che il Signore ci faccia sperimentare la sua presenza e il suo amore e possa accogliere nel Suo Regno di pace e di luce coloro che, in Italia e nel mondo, sono morti a causa di questo virus.

Affidiamoci al Signore attraverso l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Daniele Comboni.
Il Consiglio generale
Roma, 16.11.2020