Lunedì 28 febbraio 2022
I giovani confratelli comboniani che lavorano nella Provincia del Sud Africa si sono riuniti per il loro incontro annuale da lunedì 21 febbraio a mercoledì 23 febbraio 2022 presso le strutture SMA di Mooi Nooi nella diocesi di Rustenburg. [Nella foto: P. Charlemagne Sitou Mawoulomi Dossavi, Scol. Manuel Quembo, Fr. Francesco Padovan, P. John Baptist Keraryo Opargiw, P. Ronald Alionzi, P. Kifle Kirba, P. Robert Ndungu, P. Prosper Tehou]

A causa della pandemia di COVID-19 e per altri motivi non siamo riusciti a organizzare questo appuntamento annuale di formazione permanente per i nostri giovani confratelli per ben tre anni. Siamo grati a tutti i confratelli e ad altri che hanno reso possibile questo incontro quest'anno. Dei nove confratelli appartenenti a questa fascia d'età dei giovani confratelli, sei hanno partecipato all'incontro di quest'anno. I due facilitatori invitati erano Fr. Francesco Padovan e P. John Baptist Keraryo Opargiw.

Dietro: P. Kifle Kirba, P. Charlemagne Sitou Mawoulomi Dossavi, P. Ronald Alionzi, Scol. Manuel Quembo, P. Robert Ndungu.
Davanti: Fr. Francesco Padovan, P. John Baptist Keraryo Opargiw, P. Proper Tehou.

Fr. Francesco, la cui vita missionaria e servizio, vanno dal 1968 ad oggi, ha condiviso con i partecipanti la sua interessante esperienza missionaria. Agricoltore di professione ha mostrato la sua attenzione all’ecologia piantando migliaia di alberi da frutto e altri alberi nelle varie missioni comboniane. Ha raccontato come membro dell'équipe di formazione permanente sia stato coinvolto nella formazione permanente dei Fratelli, servizio per il quale molti confratelli lo apprezzavano mentre alcuni Fratelli lo criticavano. Fr. Francesco ha anche accompagnato molti giovani nella promozione vocazionale e nel postulato. Ha insistito sul fatto che i giovani confratelli erano davvero il futuro dei Comboniani in Sud Africa.

Intanto P. John Baptist ha tenuto una conferenza sul tema: Dinamiche intergenerazionali e interculturali nelle nostre comunità comboniane. Ha esordito ribadendo l'importanza della formazione permanente per le diverse fasce d'età, in particolare per i giovani confratelli per avviarli bene nella transizione da una struttura formativa protetta alla vita apostolica, dove assumono personalmente le prime responsabilità, che di solito sono molto impegnative. P. John Baptist ha anche parlato delle gioie e le sfide della vita comunitaria in cui sono in gioco le implicazioni del divario generazionale e dell'interculturalità.

Secondo P. John Baptist, «Il nostro Istituto nasce da una ricca storia carismatica. Dai suoi umilissimi inizi, l'Istituto è cresciuto e si è sviluppato, accogliendo altri membri provenienti da nuovi contesti geografici e culturali, creando nuovi modi di vivere il carisma, nuove iniziative ed espressioni missionarie. È importante in questa fase credere nella nuova geografia e composizione dell'Istituto. La "nuova geografia delle vocazioni" sta modificando significativamente la composizione umana del nostro Istituto, rendendolo più "cattolico", come voleva Comboni. Da ciò deriva una maggiore sensibilità verso un tipo di vita più interculturale a tutti i livelli, che invita tutti noi a una certa conversione e cambiamento di mentalità».

I giovani confratelli sono stati molto contenti di questa esperienza di formazione permanente e l'hanno trovata utile come componente indispensabile della loro attività missionaria. Attendono con gioia il prossimo appuntamento dell’anno 2023.