Sabato 11 febbraio 2023
Dal 26 al 30 dicembre 2022, si è tenuta la seconda edizione del Forum sociale comboniano, presso il Centro del Dialogo Tenda d’Abramo di N’Djaména dal titolo «L’unione fa la forza: consigli e soluzioni per la coabitazione pacifica e la protezione della nostra casa comune, il pianeta terra».

Questo secondo Forum ha visto la partecipazione delle delegazioni d’Abéché, Dono-Manga e Moissala e di alcune parrocchie di N’Djaména. La sensibilizzazione nel corso dell’anno ha fatto sì che sia l’organizzazione che lo svolgimento giornaliero del Forum, siano state ben accolte e portate avanti.

I temi affrontati nella tre giorni si sono ispirati a due temi importanti a proposito della situazione socio-religiosa del Ciad. Mi riferisco al dialogo interreligioso – affrontato nella seconda e terza conferenza –, all’importanza di una ecologia integrale secondo le indicazioni della «Laudato Si’» e infine la proposta della non violenza come esigenza di vivere la fraternità umana seppur in un contesto conflittuale quale è il Ciad.

I conferenzieri hanno assolto bene il compito di illustrare le tematiche a loro affidate anche grazie al lavoro di gruppo a seguito di ciascuna relazione. Ci sono state alcune difficoltà: due relatori non hanno partecipato al Forum prontamente rimpiazzati da padre Patrice M. – parroco della parrocchia «San Carlo Borromeo, alla periferia della città – sul tema della coabitazione pacifica in Ciad, la cui relazione ha suscitato un vivo ed appassionante dibattito tra i partecipanti.

L’altra assenza è stata quella del Dr. Abakar Walat, il suo tema «La nazione islamica» è stato brillantemente ripreso e presentato dal comboniano P. Kasereka Amini Wasingya. Infine l’ultimo relatore ha affrontato le tematiche della dottrina sociale e di una educazione alla non violenza praticata nel contesto del vivere insieme, temi che hanno «riscaldato» l’uditorio in dibattiti in aula e nei gruppi estremamente interessanti.

E’ interessante notare che l’auditorio era composto da giovani ciadiani (musulmani e cristiani) che nella tre giorni hanno vissuto, riflettuto, lavorato e pregato insieme nello spirito realmente e concretamente vissuto della coabitazione pacifica.

Questo è il frutto più bello e duraturo di iniziative del genere perché, nonostante la situazione socio-politica ed economica del paese sia estremamente tesa e dura, i partecipanti al Forum, nelle risoluzioni finali dello stesso, hanno evidenziato l’importanza del venire insieme dalle diverse parti del Ciad per una riflessione partecipata circa il futuro e soprattutto hanno tenuto a sottolineare la necessità e l’importanza di continuare a realizzare iniziative del genere per far crescere quello spirito positivamente vissuto durante il Forum come proposta concreta rivolta ai giovani ciadiani, che per una ragione o un’altra, non vi hanno potuto partecipare.

Il Forum acquista un valore forte di luogo e momento di riflessione e partecipazione. Questo interpella noi Comboniani ad assumere, nell’ambito di proposte educative al dialogo interreligioso, iniziative simili e farle vivere nelle comunità dove siamo, allargando altresì l’impegno verso i non cristiani al fine che la coabitazione in Ciad sia assunta, vissuta e proposta per il benessere di tutti.

Una parola, infine, di ringraziamento ai confratelli comboniani delle comunità partecipanti al Forum, ai relatori che hanno sollecitato i giovani a farsi protagonisti della coabitazione. Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a realizzare il Forum, ora tocca a noi far fruttificare le idee sorte da questa assise, con l’apporto di tutti.

Con speranza, gioia e pazienza vi diamo appuntamento per il terzo Forum comboniano questa volta ad Abéché.
Enrico Gonzales, mccj
N’Djaména