Lunedì 6 ottobre 2025
La prima domenica di ottobre è ormai una tradizione consolidata: la comunità comboniana di Brescia si ritrova per una giornata di festa insieme ai familiari dei missionari, agli amici, ai collaboratori e ai laici che condividono lo stesso cammino di fede e di impegno. Così, domenica 5 ottobre, nella comunità di Viale Venezia, in occasione dell’inizio del mese missionario, una sessantina di persone si sono riunite per vivere un momento di fraternità, amicizia e condivisione della Missione che continua ad animare il cuore di tanti.

L’incontro è stato guidato da padre Elias Sindjalim, consigliere generale, che ha offerto una panoramica sulla realtà attuale dell’Istituto comboniano, partendo dai dati statistici fino al sogno di San Daniele Comboni: “Salvare l’Africa con l’Africa”. Una visione che oggi si sta concretizzando con un volto rinnovato dell’Istituto e nuovi impegni nei vari continenti.

L’incontro è stato guidato da padre Elias Sindjalim, consigliere generale, che ha offerto una panoramica sulla realtà attuale dell’Istituto comboniano.

La data del 5 ottobre ha inoltre un significato speciale: proprio in questo giorno, nel 2003, San Daniele Comboni veniva canonizzato da Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Padre Elias ha invitato i presenti a ringraziare il Signore per il dono del Fondatore e a chiedere la sua intercessione per proseguire con coraggio l’opera di evangelizzazione, specialmente nelle situazioni più difficili del nostro tempo.

Un esempio concreto è la drammatica situazione del Sudan, dove la guerra perdura da due anni. Accogliendo l’invito di Papa Francesco a “andare oltre”, i Comboniani desiderano rinnovare la loro presenza nei luoghi più cari alla loro storia missionaria, continuando a essere voce di speranza.

Essere missionari oggi significa anche mantenere viva l’attenzione verso le realtà dimenticate, in particolare in Africa, e farsi portavoce di queste esperienze nelle comunità cristiane locali. Da qui nasce l’importanza dell’informazione missionaria, attraverso riviste come Nigrizia e i nuovi mezzi digitali e social, che stanno diventando strumenti preziosi anche nei Paesi del Sud del mondo.

La missione, però, non è solo lontana: è anche qui, dove la comunità comboniana di Brescia è impegnata con la Tenda di Abramo e con il progetto Afrobrix, un percorso culturale e creativo che unisce cittadini e afrodiscendenti nella costruzione di una società più giusta e solidale.

Durante l’incontro è stato anche un momento per ricordare con gratitudine i missionari bresciani che hanno donato la loro vita alla missione e che oggi riposano nella casa del Padre. Tra loro: mons. Ceresoli, p. Ciapetti, fr. Ragnoli, p. Polini, p. Tebaldini, mons. Migliorati, mons. Mazzolari, mons. Masserdotti e molti altri. Le loro testimonianze continuano a ispirare familiari e amici, alimentando lo stesso spirito missionario di un tempo.

La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica, presieduta da p. Elias Sindjalim, consigliere generale.

La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica, presieduta da p. Elias nella chiesa del Buon Pastore, costruita nel tempo dai Fratelli missionari e segnata da una profonda identità comboniana. L’Eucaristia è stata vissuta in comunione con tutta la Chiesa, che in questo periodo celebra il Giubileo dei migranti e dei missionari.

Infine, un pranzo fraterno ha sigillato il clima di gioia e condivisione, nel racconto vivo delle esperienze e nella gratitudine per un’altra tappa del cammino comboniano a Brescia.

Appuntamento al prossimo anno, per continuare insieme a tenere viva la passione missionaria e l’impegno per gli ultimi.

P. Girolamo Miante, mccj