Si trovava in famiglia, P . Francesco Salvato, quando, alle 9 di venerdì 28 settembre, un infarto cardiaco lo uccise improvvisamente. La sera precedente era tornato da un pellegrinaggio a Loreto, e aveva trascorso le ore della sera in serena compagnia della mamma e dei fratelli. Da un po' di tempo, P. Francesco appariva stanco fisicamente, causa la sua salute sempre cagionevole e gli impegni di lavoro che portava avanti con scrupolo e senso di responsabilità. Ma era stanco anche nello spirito per alcune sofferenze derivategli in seguito al nuovo incarico di Superiore a Thiene; incarico dal quale si era presto dimesso. Proveniente dal seminario diocesano di Padova, compì gli studi teologici a Venegono Superiore. Il 7 aprile 1962 venne ordinato sacerdote a Milano dall'attuale Pontefice, Papa Paolo VI, allora arcivescovo di Milano. Ricoprì per alcuni anni l’incarico di Vice-rettore nel nostro Seminario di Crema e di P. Spirituale in quelli di Thiene e di Brescia, quindi, nel 1970 fu trasferito a Roma come Superiore della casa provinciale e segretario del P. Provinciale. Sia quest’ultimo che i confratelli che gli furono maggiormente vicini ricordano la disponibilità, lo spirito di servizio e la gioiosità di P. Francesco. Pochi sono al corrente dello sforzo che doveva fare per conservare la sua costante serenità, specie in certi giorni in cui il male che da tempo lo tormentava faceva maggiormente sentire il suo influsso sul sistema nervoso. Nota dominante nel temperamento spirituale di P. Francesco fu lo spirito di fede. Fede che lo portava a credere fermamente nel suo sacerdozio, fede che trasmetteva nei Ritiri e negli Esercizi spirituali che con una certa frequenza dettava a comunità religiose. Studioso di liturgia, si teneva aggiornato con le riforme presentate dal Concilio, e le approfondiva nello studio e nella preghiera. Con P. Francesco la Congregazione ha perso un giovane missionario e una guida, un pilota che voleva sintonizzare se stesso e le comunità con le quali aveva rapporti di ministero sull'onda stessa di Cristo, oggi.
Da Bollettino n. 103, 1 gennaio 1974, p. 85-86