In Pace Christi

Rinaldo Giuseppe

Rinaldo Giuseppe
Geburtsdatum : 29/11/1885
Geburtsort : Piazza Armerina EN/I
Zeitliche Gelübde : 25/12/1921
Ewige Gelübde : 31/01/1925
Datum der Priesterweihe : 18/07/1909
Todesdatum : 14/07/1973
Todesort : Sulmona/I

P. Giuseppe Rinaldo morì a Sulmona la notte di sabato 14 luglio 1973 a 88 anni. Circa un mese prima aveva avuto un collasso cardiaco, che lo ridusse in stato di coma, per cui fu ricoverato in ospedale. Rimessosi abbastanza, poté rientrare in casa nostra, pur soffrendo di edema e broncopolmonite e così andò spegnendosi lentamente. Era nato in Sicilia, a Piazza Armerina (Enna), il 29 novembre 1885 ed era sacerdote di quella diocesi dal 1909. Fu attirato al nostro Istituto da P. Beduschi a Cosenza, dove P. Rinaldo era padre spirituale nel Seminario Minore (vi si trovavano allora anche i due fratelli Pellegrino, che stavano per seguirlo ma poi si fecero gesuiti).

Insieme a P. Valcavi entrò in Noviziato a Savona nel 1920, a 35 anni (uno più del P. Maestro, P. Bertenghi) e fece la prima professione a Natale del 1921 a Venegono e quella perpetua a Kitgum, nel 1925. Partì per la missione nel 1921 e dopo 3 mesi a Torit passò in Uganda (Gulu 3 anni e Kitgum) per ritornare nel Sudan (Lerwa 7 anni, Palotaka per circa 17 anni a varie riprese): esercitò perciò il suo apostolato tra gli Acioli complessivamente per 27 anni.

Benché di salute precaria (viveva in regime vegetariano, procurandosi spesso e cuocendosi lui stesso la verdura) e di carattere riservato e meticoloso, era indefesso nell'apostolato, specialmente nell’istruzione ai catecumeni, nelle confessioni, nell’assistenza a vecchi e malati e nei safari (in bicicletta e spesso a piedi su per i monti o sentieri fuori mano). Si occupava anche delle necessità della casa e lavorava anche da falegname (preparò la bara per alcuni confratelli defunti). Nel 1954 rientrò in Italia a quasi 70 anni e fu successivamente a Verona, Firenze, Thiene, Bari (1957) e Sulmona (1967), dove lo trovò la chiamata del Signore.

Si prestava e ricercava il ministero fino agli ultimi tempi, quando, per la diminuzione dell'udito, viveva molto appartato. Era esemplare nelle sue pratiche di pietà e nei doveri sacerdotali.

 

Da Bollettino n. 103, 1 gennaio 1974, p. 84