In Pace Christi

La sua improvvisa scomparsa e le circostanze nelle quali è avvenuta hanno suscitato una particolare commozione. Finiti gli Esercizi Spirituali a El Obeid, era tornato da solo a En-Nahud il 14 aprile. Ebbe alcuni giorni di malessere. Cominciò a sentirsi male la sera del 26 e ricorse alle Suore; ma non c'era niente di preoccupante. Cedendo alle loro insistenze, la mattina seguente andò all'ospedale ma non poté avvicinare il medico, perché troppa gente attendeva la visita. Nel pomeriggio disse di sentirsi meglio, benché apparisse pallido. Alla sera presentava delle chiazze rossicce. Avendo vomitato ripetutamente, si lasciò accompagnare dal medico. Gli furono prescritte delle pillole e un unguento. P. Zago, però, non riuscì a tollerare né le pillole né le frizioni; divenne irrequieto e fu preso da dissenteria e da vomito sempre più frequente. Durante la notte fu assistito da due giovanotti che, vedendolo peggiorare, riuscirono a farlo ricoverare in ospedale. Erano le 2 a.m. del venerdì 28 aprile. Fu collocato in una corsia, per mancanza di stanze libere. Tutti erano convinti che non ci fosse nulla di grave. Le Suore ottennero di avvicinare P. Zago alle 9 e furono impressionate dal suo stato e dal fatto che non aveva voglia di parlare. Il medico ripeté che si trattava di reumatismo acuto, ma non preoccupante. Verso le 11, arrivò per la terza volta ad El Obeid una telefonata che annunciava che P. Zago si stava aggravando. Alle 2 p.m. era molto peggiorato. La febbre saliva e il respiro diveniva irregolare. Questa volta il medico disse che non c'era più nulla da fare, perché il reumatismo aveva raggiunto il cuore (più probabilmente si trattava di intossicazione). A un certo momento P. Zago aprì gli occhi, riconobbe la Superiora, baciò in lacrime il crocifisso. Verso le 4.40 spirò. I confratelli partiti da El Obeid verso mezzogiorno, appena avuto il permesso della Polizia, arrivarono due ore dopo, quando la salma era già esposta in chiesa. Tutti i cristiani, copti e neri, si accostarono in preghiera e parteciparono ai funerali fatti la sera stessa e finiti con la tumulazione nel cimitero cristiano, situato nel deserto.

P. Zago è scomparso a 35 anni. Era nato a Nogarole Rocca (Verona) il 9 settembre 1931. L'aspirazione missionaria si era insinuata nella sua anima fin dall'infanzia, e divenne una vera chiamata alla fine del ginnasio. Entrò nel Noviziato di Gozzano nel 1948. Compì il liceo a Rebbio, Verona e Carraia, e la teologia a Venegono. Fu ordinato sacerdote a Milano il 15 giugno 1957, e prima del Natale era già a En-Nahud.

Nella decina di anni di apostolato svolto a En-Nahud ha mostrato belle doti di zelo e sacrificio. Tutti i cristiani lo amavano; in particolare i neri, per i quali aveva molto sofferto negli ultimi anni. Gli avvenimenti del 1964, durante i quali numerosi denka avevano trovato una tragica fine, lo avevano profondamente scosso. Perciò l'anno scorso fu inviato in Italia per una breve vacanza, dalla quale era tornato ben rimesso e contento nello scorso dicembre. Certamente continuerà la sua missione dal Cielo!

Da Bollettino n. 82, luglio 1967, p. 187-88