Lunedì 13 aprile 2015
Il Centro di Studi Africani dell’Università di Oporto (CEAUP) ha appena pubblicato il libro Deboli tra deboli. Memórias de um missionário em Moçambique. 1964-2005, sulla vita del comboniano italiano Graziano Castellari, 83 anni, dei quali più della metà vissuti in Mozambico. Dal 2009 si trova nella Casa madre dei Missionari Comboniani, a Verona, per motivi di salute. Via Internet, il missionario (nella foto) ha detto di non essere uno scrittore né un santo e di aver scritto le sue memorie “perché è importante dire alle persone quello che Dio fa per il suo popolo”. Il libro sarà anche presentato nella città italiana di Padova, nel prossimo mese di giugno.

 

Prof.ssa Patrícia Teixeira Santos
e prof. Nuno de Pinho Falcão.

Deboli tra deboli. Memórias de um missionário em Moçambique. 1964-2005, che fa parte della raccolta Esperienze dall’Africa, inaugura una nuova serie – Storie missionarie – che vuole unire le fonti missionarie alle altre fonti inedite sul continente africano.

Patrícia Teixeira Santos e Nuno de Pinho Falcão hanno curato la pubblicazione di questo libro di 202 pagine che, oltre al testo dell’autore, presenta un’introduzione, una prefazione, foto, cartine, un glossario e la bibliografia. La prof.ssa Teixeira Santos – assistente presso il Dipartimento di Storia dell’Università Federale di San Paolo (Brasile) e ricercatrice del Centro di Studi Africani dell’Università di Oporto – ha detto che questa presentazione era un giorno di gioia che coronava tre anni di lavoro, mentre Nuno de Pinho Falcão ha voluto sottolineare l’importanza di un’opera come questa.

Il libro è stato presentato dalla prof.ssa Elvira Mea in un incontro che si è svolto nell’anfiteatro della Facoltà di Lettere dell’Università di Oporto, nel pomeriggio dell’8 aprile. Nel definire i missionari “maestri della condizione umana”, ha detto che si tratta di “un’opera che ha superato le sue aspettative, una straordinaria avventura inserita nella storia del Mozambico, un meraviglioso inno alla vita e all’umanesimo cristiano, una grande lezione di vita”. P. Castellari è intervenuto via internet. La sua testimonianza è stata seguita con molto interesse dai presenti, fra cui quattro rappresentanti della famiglia comboniana: due missionari, una missionaria e un laico. Ha spiegato che in un primo tempo aveva pensato di intitolare il libro Sfide che Dio presenta al suo popolo, ma di aver cambiato idea in seguito ad un’intervista con la rivista Nigrizia.

P. Castellari ha visto l’inizio del Centro Catechetico di Anchilo e della rivista Vida Nova dell’arcidiocesi di Nampula in Mozambico – due strumenti per portare il Concilio Vaticano II a quella Chiesa – e della missione di Corrane.

Il comboniano portoghese P. José de Sousa, che lo ha conosciuto in Mozambico, ha detto che P. Castellari “ha sempre saputo comprendere l’anima del popolo con equilibrio, fede e senza estremismi”.