Messa di commiato di Padre Claudio Lurati prima di partire per l’Egitto

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Lunedì 28 settembre 2020
Padre Claudio Lurati, missionario comboniano, è ormai in partenza per l’Egitto dove verrà ordinato vescovo il prossimo 30 ottobre, alle ore 18, nella chiesa di San Giuseppe al Cairo. Prima di lasciare la Curia Generalizia, P. Claudio ha presieduto due Messe di commiato. La prima Messa con la sua comunità il 25 settembre, esattamente lo stesso giorno in cui è arrivato in Curia, a Roma, 12 anni fa, per assumere il ministero di economo generale dell’Istituto. La seconda, il 27 settembre con i fedeli che abitano nel quartiere e che partecipano di solito alla Messa di domenica mattina nella cappella della Casa Generalizia.

Celebrazione con la comunità (25 settembre).

Lo scorso 6 agosto l’economo generale dei Comboniani, padre Claudio Lurati, è stato nominato Vicario Apostolico di Alessandria d’Egitto, che conta circa 60 mila cristiani cattolici latini, distribuiti in 16 comunità parrocchiali, di cui cinque gestite da comboniani. Circa il 90% della popolazione egiziana è mussulmana. Il rimanente è in gran parte cristiano, di cui la maggioranza appartiene alla chiesa ortodossa copta.

“Il 24 luglio quando sono andato a trovare S.E. il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, in Vaticano, per dare la risposta al Papa se accettare o no la proposta di prendere la cura pastorale dei cattolici latini in Egitto – ha raccontato commosso P. Claudio – avevo tante ragioni per rifiutare ma ho detto sì, perché l’ho sentita come una voce del Signore Gesù, il Cristo, che mi chiamava ad andare di nuovo in missione, sebbene con altre funzioni, in un paese che mi è già familiare. Oggi vi chiedo di accompagnarmi con la vostra preghiera”.

Prima della benedizione finale, P. Jeremias dos Santos Martins, Vicario Generale, a nome di tutto l’Istituto, del Consiglio Generale e della comunità della Curia, gli ha porto le congratulazioni e i migliori auguri per il suo nuovo servizio missionario alla Chiesa nel paese in cui P. Claudio ha già lavorato per ben dodici anni. Inoltre, P. Jeremias ha ringraziato vivamente P. Claudio per i suoi dodici anni di lavoro come economo generale, svolto con molta competenza e chiarezza, al servizio dell’Istituto.

Messa di saluto del 27 settembre.

Di seguito presentiamo lo stemma e il motto scelto da P. Claudio Lurati.

Presentazione dello stemma di Mons. Claudio Lurati
Vicario Apostolico di Alessandria d’Egitto

Stemma e moto di Mons. Claudio Lurati.

La composizione dell’insegna e il suo disegno artistico si deve all’araldista Marco Foppoli (AIH), che ha redatto anche la consueta blasonatura, ovvero la descrizione tecnica dello stemma, che si riporta qui di seguito.

Stemma di Mons. Claudio Lurati, Vicario Apostolico di Alessandria d’Egitto: Di rosso, alla palma da dattero al naturale uscente con il suo tronco inclinato da sinistra, accompagnata in capo dal braccio d’oro, posto in palo, vestito di rosso e uscente da una nube d’argento, con la mano stigmatizzata ripiegante un ramo ricadente a destra e in cuore i frutti della palma d’oro; in punta un giglio d’argento. Motto: Quaerite primum regni Dei. Lo stemma è distinto dagli usuali contrassegni episcopali, la croce astile ed il galero con 12 fiocchi verdi.

Lo stemma basato sulle regole e i simboli dell’araldica è un linguaggio per comunicare attraverso immagini e segni, identità o messaggi ideali. Ogni nuovo vescovo, nel solco di una radicata tradizione iconografica e simbolica della Chiesa, deve provvedere anche alla creazione di un proprio stemma episcopale che oggi si può intendere come un mezzo visivo a cui affidare un proprio messaggio ideale per esprimere aspetti della propria vocazione o indirizzi del proprio ministero, e, nel contempo, essere il necessario suggello di atti amministrativi o documenti pastorali che la funzione vescovile richiede.

Nel caso dello stemma adottato da Mons. Claudio Lurati come nuovo Vicario Apostolico di Alessandria d’Egitto, l’insegna si ispira alle sue riflessioni legate al motto prescelto “Quaerite primum Regni Dei” [“Cercate prima il regno di Dio” (Matteo 6,33)]: «(…) Gesù ci invita a cercare sempre l’orizzonte del suo regno e un respiro immenso in ogni cosa. Tutto il resto verrà e “ci sarà dato in aggiunta”. Il Padre vuole darci il suo Regno, che è molto di più di quello che noi vorremo chiedere (…). Gesù dice: ci pensa Lui, del domani si occupa il Padre. Promette e assicura la continuità: l’amore appartiene a Lui e non lo farà mai mancare. Sapendo che non è nostro dobbiamo chiederglielo, ogni giorno e umilmente».

Così a queste riflessioni si collega simbolicamente l’episodio noto come il “Miracolo della Palma piegata” avvenuto durante la fuga in Egitto e narrato dai Vangeli apocrifi che trova una ricchissima illustrazione iconografica nell’arte sacra: «Si racconta che al terzo giorno del faticoso viaggio Maria chiede al marito di fermarsi a riposare all’ombra di una palma molto alta. Vorrebbe mangiarne qualche frutto, ma Giuseppe le fa notare l’altezza della pianta, dicendosi invece più preoccupato per la mancanza d’acqua. “Allora il piccolo Gesù, che con volto sorridente riposava nel ventre di sua madre, disse alla palma: – Piegati, albero, e ristora mia madre con i tuoi frutti! – E subito, a questa voce, la palma chinò la sua cima fino ai piedi di Maria, e da essa raccolsero frutti con cui tutti si saziarono (…)».

Lo stemma illustra nella parte alta il livello del trascendente, il Regno di Dio a cui siamo invitati a tendere, la Sua mano vestita di una rossa tunica regale esce da un nimbo piegando la palma; i rami si abbassano con i datteri che grazie all’amore di Gesù diventano il dono di nutrimento e ristoro per Maria simboleggiata nello stemma in basso dal candido giglio che è uno dei suoi più noti emblemi agiografici. La colorazione rossa del campo rosso simboleggia il Sacrificio di Cristo ed evoca allo stesso tempo il Sacro Cuore di Gesù la cui devozione fu cara a San Daniele Comboni ed è molto significativa per l’Istituto Comboniano a cui appartiene il nuovo Vicario Apostolico di Alessandria d’Egitto. La mano protesa verso i rami della palma si ispira idealmente anche allo stemma noto della famiglia Lurati attestato in area comasco-ticinese e che raffigura una mano che sostiene un ramo fogliato.

“Il miracolo della palma” si collega alla permanenza della Sacra Famiglia in Egitto terra della missione pastorale del nuovo Vicario Apostolico e la tradizione lo ritiene legato ad un luogo a soli 4 km dalla sede del Vicariato al Cairo nella località Al-Matariyya.