In Pace Christi

Buratti Giovanni

Buratti Giovanni
Fecha de nacimiento : 19/07/1941
Lugar de nacimiento : Osnago CO/I
Votos temporales : 09/09/1965
Votos perpetuos : 09/09/1968
Fecha de fallecimiento : 21/04/1969
Lugar de fallecimiento : Como/I

Il 17 aprile, dopo pranzo, il diacono Buratti Giovanni, mentre tornava a Venegono da Bulgaro, dove si era recato per il suo ministero, nella discesa di Olgiate Comasco ebbe un incidente molto grave. Un camioncino guidato da un giovane di 19 anni, gli tagliò la strada. Il confratello non ebbe tempo di frenare, e l'urto fu violento. Riportava parecchie fratture, e la sua condizione fu molto critica fin dal principio. Dopo due giorni sembrava che si ripigliasse abbastanza bene, tanto da dare speranza che se la cavasse con una lunga degenza. Domenica dopo pranzo si aggravò, forse a causa di complicazioni e alle otto del mattino di lunedì il Signore lo volle con Sé. Non aveva ancora 28 anni, essendo nato il 19.7 .1941; doveva essere ordinato sacerdote alla fine di giugno. Nella sua opzione aveva espresso il desiderio per il futuro: «Tra le missioni vorrei andare dove l'ambiente è povero e dove possa dare molto anche senza ricompensa umana ».Questo suo desiderio ci svela, almeno in parte, la sua grande anima generosa e il vero spirito missionario che l'animava, tutte quelle doti di autentico missionario che egli si sforzava di nascondere con un esteriore tanto allegro e anticonformista. Quando si recava a Varese per fare gli esercizi spirituali alla Villa Mater Dei, il 9 marzo dell'anno scorso, a poco più di un mese dalla tragica morte, lo conducevano in macchina due giovani di Bulgaro. Giovanni diceva all'autista: «Giuseppe, cerca di sbagliare strada, veh! che non ho nessuna fretta di arrivare. Malora, proprio gli esercizi! Se vedi un cinema, infilati dentro ». Nel suo diario spirituale, quella sera annotava: «Ho mascherato un po' il mio desiderio di fare questi esercizi, non mi piace essere considerato " un pio " ... Voglio fare del bene, ma non come "pio", ma prendere la gente com'è, e insieme andare a Dio ».Più avanti scriveva: «Non so perché, ma sento una grande pace e un ancor più grande desiderio di essere un servo mangiato dalle anime; prima loro poi me stesso ». « Prima loro poi me stesso»: in queste parole c'è tutto Giovanni, la sua sete di diffondere la gioia di Dio, l'amicizia con Gesù. « Il mio sacerdozio deve essere come il passare benefacendo di Gesù, a tutti porterò Cristo ed il suo amore ».I giovani di Bulgaro, paese del Comasco dove lui svolgeva il suo apostolato, si erano accorti che quel chierico mingherlino, simpatico, burlone e gran giocatore di pallone era un'anima meravigliosa. Aiuti dal Cielo altri giovani, aiuti noi, a dare alle missioni quello che egli voleva dare.

Da Bollettino n. 90, giugno 1970, p.75-76