In Pace Christi

            Era nato ad Ischia (Trento) I'8 novembre 1876. Dopo aver edificato per alcuni anni come cappellano diverse parrocchie della sua diocesi, entrava nell'Istituto delle Missioni Africane di Verona nel 1903, e dopo due anni di noviziato partiva per la Missione.

            Primo campo schiuso al suo zelo fu la tribù degli Scilluk, in mezzo alla quale lavorò ottenendo frutti consolanti, e gettando il seme di maggiori conquiste.

            Chiamato dalla fiducia dei Confratelli all'ufficio di Assistente Generale, nel 1910 ritornò in Europa, dove tenne pure il delicato incarico di Maestro dei novizi per ben dieci anni. Nel 1920 poté veder appagato il suo ardente desiderio di ritornare in Africa, dove fu preposto come Superiore a tutta la Missione del Bahr-el-Gazal.

            La sua perspicacia penetrante nel conoscere il male e nel trovarne i rimedi: l'energia con cui non indietreggiava dinanzi ad alcuna difficoltà di uomini e di cose, avevano dato un nuovo impulso a quella Missione difficile, ma feconda. Quasi di continuo in viaggio per visitare le diverse Stazioni e portare a tutti la parola illuminata del suo consiglio, per sorreggere i propri Confratelli nell'ardua lotta contro il paganesimo e la barbarie, cadeva sulla breccia, con le armi in pugno.

            Le ultime sue lettere, scritte pochi giorni prima della sua morte, recano ancora tutta l'impronta della sua anima grande ed ardente, che sapeva attuare grandi disegni per la gloria di Dio, e ne meditava più vasti ancora.

Ma la sua corona d'Apostolo era completa ed il Signore l'ha chiamato al premio.

Da La Nigrizia, Anno XL, Maggio 1922, p. 84