Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

ROMA
CONSIGLIO GENERALE


Consulta: il primo raduno di lavoro (consulta) del nuovo Consiglio Generale si è concluso il 3 gennaio 2004. È stato un momento di studio, di conoscenza e affiatamento per arrivare ad una visione globale della situazione dell’Istituto e formarsi una visione del servizio che il Superiore Generale e i suoi Consiglieri sono chiamati a prestare. Ne ha parlato diffusamente il Superiore Generale, P. Teresino Serra, in una lettera indirizzata a tutti i confratelli.

Campi di responsabilità dei singoli Consiglieri:

P. Baldan Fabio Carlo è il vicario generale; delegato del superiore generale per il distretto della Curia; responsabile dell'Evangelizzazione, di Giustizia e Pace e Integrità del Creato, della DSP, delle province e delegazioni dell’Africa anglofona e del Mozambico, e dei confratelli in situazioni particolari.

P. Odelir José Magri è l’assistente generale responsabile della Formazione di Base e Permanente, delle province e delegazioni del Brasil Nordeste, Brasil do Sul, Colombia, Delegación de Centro América, Ecuador, Perú-Chile e corresponsabile delle province dell'Africa francofona.

P. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel è l’assistente generale responsabile dell'Animazione Missionaria e delle province e delegazioni dell’Asia, España, Italia, London Province, México, North American Province e Portugal.

Fr. Romero Arias Hernán è l’assistente generale responsabile dei Fratelli, dell'Economia Generale, dei Laici Missionari Comboniani e corresponsabile delle province dell'Africa francofona.

Nel prossimo futuro sarà pubblicato il programma delle visite dei membri del Consiglio Generale alle province e delegazioni per il 2004, anno durante il quale si vogliono favorire visite in coordinazione con assemblee provinciali, continentali e settoriali.

Nomine

P. Singer Benno reggerà la provincia del Sudafrica come vice provinciale dal 10 dicembre 2003 fino al termine del mandato in corso, cioè fino al 31 dicembre 2004

P. Sebhatleab Ayele Tsemma è nominato superiore della delegazione dell’Eritrea dal 1° aprile 2004 fino alla fine del prossimo mandato, cioè fino al 31 dicembre 2007.

P. Cignolini Luigi il 9 dicembre 2003 è stato nominato membro del Board del Dar Comboni per Arabic Studies in Egitto. P. Luigi negli incontri del Board rappresenta la delegazione dell’Egitto e la provincia di Khartoum

Elezioni

P. Lanfranchi Renato è stato confermato dal Consiglio Generale come vice provinciale del BS a partire dal 10 novembre 2003.

P. Alcides Costa, il 20 gennaio 2004, è stato eletto consigliere provinciale del BS al posto di P. Odelir José Magri, eletto assistente generale.

P. Quigley Brian Joseph dal 01.01.2004 è stato nominato consigliere provinciale della NAP al posto di P. Vargas Egüez Ramón Alberto, assegnato all’Ecuador.

ECUADOR

Nuovo CD su Comboni e i Comboniani
In occasione della canonizzazione e del IV Congresso Giovanile Nazionale "América Misionera", i Fratelli di Guayaquil, in particolare Fr. Roberto Misas Ríos, hanno realizzato il primo CD multimediale su Comboni e i Comboniani in Ecuador.
Il CD consta di 5 parti: 1) Daniele Comboni, chi fu, che cosa si dice di lui, frasi, vita, inno. 2) Famiglia Comboniana: missionari, missionarie, secolari, laici, paesi, cifre. 3) Comboniani in Ecuador, priorità, messaggi, contributi dei Comboniani alla Chiesa ecuadoriana, storia, pastorale afro, América Misionera, pubblicazioni, descrizioni. 4) Come essere missionari: sacerdote, Fratello, suora, secolare, laico, con interviste, tappe formative, ecc. 5) Musica comboniana.
Nella presentazione, P. Enea Mauri, superiore provinciale, fa notare che "la canonizzazione di San Daniele Comboni è stata uno stimolo a cercare nuove forme di animazione per diffondere il suo carisma, il suo spirito e la storia del nostro Istituto, utilizzando i moderni mezzi di comunicazione".

IV Congresso Giovanile di "América Misionera"
Dal 14 al 16 novembre, nel centro "Daniel Comboni" di Carcelén-Quito, è stato tenuto il IV Congresso Missionario Giovanile Nazionale di "América Misionera" con il motto "Mille Vite per la Missione". Vi hanno partecipato circa 800 giovani provenienti da tutte le province dell’Ecuador, persino dalle isole Galapagos. I momenti di riflessione sono stati alternati con altri di preghiera e di convivenza sociale. Speciale rilevanza è stata data alla celebrazione della Messa Afro per incoraggiare i partecipanti a valorizzare i propri valori culturali. I lavori del congresso sono stati filmati in vista della produzione di un video per l’animazione missionaria e la promozione vocazionale.

Parrocchia di Quinindé: dai Comboniani al clero diocesano
Il 5 ottobre, festa della canonizzazione di San Daniele Comboni, i comboniani hanno lasciato la parrocchia di Quinindé, consegnandola al clero diocesano. Per molti anni Quinindé è stata una delle "missioni" simbolo della presenza comboniana in Ecuador, con cappelle in ogni villaggio, scuole, dispensario, cooperativa di risparmio e credito, e il centro di formazione per leader dei gruppi parrocchiali e dei catechisti.
Per l’occasione è stato benedetto e collocato il busto in bronzo di San Daniele Comboni per ricordare tutti i missionari comboniani che hanno dato la vita nella cura pastorale della parrocchia. Speciale menzione è stata fatta di Fr. Giovanni Piacquadio, il primo comboniano morto in Ecuador, di P. Alberto Buffoni alla cui memoria è stato dedicato l’ospedale della parrocchia e di P. Modesto Pacheco Llorente.

Chiusura dell’Anno Comboniano a Esmeraldas
Sabato 6 dicembre, nel centro "Santa Cruz" di Esmeraldas, i Comboniani e le Comboniane si sono riuniti per una giornata di ritiro e di preparazione alla chiusura dell’Anno Comboniano. L’incontro è stato animato da Mons. Eugenio Arellano Fernández, vicario Apostolico di Esmeraldas.

Tre nuovi sacerdoti per Esmeraldas.
Domenica 7 dicembre, il vicariato apostolico di Esmerardas si è arricchito di tre nuovi sacerdoti, due afro e uno cayapa (il primo sacerdote indigeno dell’etnia chachis). È stato come vedere realizzato il sogno di Comboni di "Salvare l’Africa con l’Africa" che per i comboniani, fin dal lontano 13 aprile 1955, si è trasformato in "Salvare Esmeraldas con gli Esmeraldeños".

EGITTO

Celebrazioni comboniane
Cairo, Venerdì 28 novembre 2003. Nella nuova cattedrale copto-cattolica del Cairo il patriarca e cardinale Stephanòs II Ghattàs ha presieduto una solenne liturgia, in ringraziamento per la canonizzazione di San Daniele Comboni. Concelebravano il Superiore Generale dei Missionari Comboniani, i due vescovi ausiliari, i vescovi copto-cattolici di Ghiza e Assiout e altri quaranta sacerdoti. Assistevano il consigliere della Nunziatura, i vescovi maronita e greco-melkita, nonché i vescovi emeriti copti di Minia e Sohag. Nella cattedrale gremita di fedeli, i rappresentanti della comunità sudanese del Cairo ha dato un clima africano alla celebrazione con canti, tamburi e danze. Alla fine della liturgia il Superiore Generale dei MCCJ e la Superiora Generale delle SMC, venuti appositamente da Roma, sono stati invitati a dare un saluto e a indicare il significato della canonizzazione. Successivamente, i Comboniani e le Comboniane, con P. Teresino Serra, Sr Adele Brambilla, P. Venanzio Milani e Fr. Umberto Martinuzzo venuti da Roma, hanno fatto un pellegrinaggio ai luoghi comboniani di Muski, Cairo Vecchio, Bulac e alla chiesa comboniana "Cordi Jesu", dove hanno celebrato il vespero solenne in onore di San Daniele.
Domenica 30 novembre, ad Assouan, si è tenuta un’altra solenne celebrazione, presieduta dal patriarca con l’assistenza del vescovo copto-cattolico di Luxor.
Al termine della celebrazione, il patriarca e il vescovo hanno annunciato che, all’attuale titolo della chiesa, dedicata a Maria Immacolata, veniva aggiunto quello di San Daniele Comboni. Il relativo documento ufficiale è stato controfirmato anche da P. Teresino Serra, da P. Claudio Lurati (delegato degli MCCJ dell’Egitto), da Sr. Adele Brambilla e da Sr. Jago Abril Teresa Irene (provinciale delle SMC dell’Egitto).
Il gruppo ha poi visitato l’antica Shellàl che aveva visto il Comboni e tanti missionari partire per l’Africa Centrale. A sera i giovani hanno rappresentato un’accurata rievocazione teatrale degli episodi più salienti della vita di Comboni.

La scuola di arabo "Dar Comboni" diventa istituto pontificio.
Il "Dar Comboni", Centro di studi di arabo e di islamologia dei Comboniani in Cairo, è stato riconosciuto come Istituto Pontificio, direttamente dipendente dalla Santa Sede, il primo in Egitto. Lo ha ufficialmente annunciato il 2 dicembre, nella chiesa S. Giuseppe di Zamalek, il Nunzio Apostolico Mons. Marco Dino Brogi, OFM, che ha celebrato una Messa di ringraziamento per l’avvenuto riconoscimento. Dar Comboni ottiene così la facoltà di concedere, dopo due anni di studi regolari, il Baccalaureato in Studi Arabi e Islamologia.
In vista di questa importante approvazione, la sede è stata allargata e ristrutturata per svolgere adeguatamente i nuovi compiti legati al nuovo stato. Per l’anno accademico 2003-2004 gli studenti sono 95: 44 nei corsi regolari di arabo classico, 14 nel corso di arabo dialettale e 37 nei corsi privati personalizzati. Gli studenti e le studentesse provengono da 4 continenti e 30 nazioni. La maggioranza sono membri di 15 Istituti religiosi maschili e femminili, altri sono preti diocesani o membri di chiese protestanti; vi è pure un armeno ortodosso.

Chiusura dell’Anno Comboniano
Domenica 7 dicembre, nella chiesa "Cordi Jesu" del Cairo, Comboniane e Comboniani hanno celebrato la chiusura dell’Anno Comboniano con la rinnovazione della loro consacrazione a Dio per la missione. È seguita una gioiosa agape fraterna.

ITALIA

"Telamone per la pace" all’Istituto Comboniano
Il 31 novembre 2003, davanti al Tempio della Concordia di Agrigento, il premio internazionale "Telamone per la pace" è stato assegnato all’Istituto dei Missionari Comboniani.
Nella motivazione dell’assegnazione, tra l’altro, si dice: "L’Istituto Comboniano, fondato da San Daniele Comboni, fulgido esempio di missionario ideale, canonizzato il 5 ottobre scorso, è presente nel mondo, da oltre 150 anni, con comunità formate da sacerdoti e fratelli coraggiosi, talvolta ‘scomodi’, che vivono un’unica testimonianza di vita, di comunione, di condivisione e di impegno solidale con i più poveri ed abbandonati. Sono centinaia i progetti che i Missionari Comboniani hanno realizzato in Africa, Asia e America Latina per andare incontro ai poveri, gridare ovunque giustizia, difendere e promuovere la cultura della ‘diversità’ come ricchezza e dire a tutti che la Pace è possibile. Un curriculum straordinario, una vera benedizione per tutti. Che uomini, i Comboniani!"

Limone in internet
L’Agenzia LIMTOURS di Limone ha preparato un sito internet molto interessante con informazioni su San Daniele e sulla Casa Comboni di Limone. Buona visione su http://www.lagodigardamagazine.com - Limone - Missionari Comboniani.

PERU'-CHILE

P. Ernesto Vargas Vera, il primo comboniano inca di Cusco.
Sabato 29 e domenica 30 novembre sono le date dell’ordinazione sacerdotale e della prima Messa di P. Ernesto Vargas Vera, nella "Sacra Valle" degli antichi incas.
P. Ernesto è il primo Comboniano della terra del Cusco e la gente ha sentito l’evento come un qualcosa che li toccava personalmente. Tutti hanno fatto il possibile per essere presenti, dal sindaco all’ultimo della valle. A loro si sono uniti i rappresentanti della parrocchia di Arequipa, dove P. Ernesto ha esercitato il suo ministero di diacono per alcuni mesi e alcuni comboniani venuti da Lima.
L’ordinazione sacerdotale è avvenuta nel villaggio di Huayllabamba che ha una grande chiesa coloniale con la facciata in pietra e una pala d’altare barocca in lamina d’oro. Ha presieduto il vescovo della Prelatura di Chuquibambilla, Mons. Domenico Berni OSA. Durante la celebrazione i presenti hanno cantato, interpretandoli con entusiasmo, alcuni canti popolari in quechua. P. Ernesto, attorniato da sua madre e dai suoi otto fratelli e sorelle, ha ringraziato tutti per la calorosa accoglienza e ha parlato anche in quechua, sua lingua materna.
Il 30, prima domenica di avvento, P. Ernesto ha celebrato la sua prima Messa nella chiesa del suo villaggio, Urquillos, in una bella chiesa di stile coloniale, molto ben conservata grazie al lavoro dei Francescani che per secoli hanno avuto il convento accanto alla chiesa. Il provinciale, P. Conrado Franco Lorenzo, ha pronunciato l’omelia.
Alla fine della Messa, P. Ernesto ha ricevuto la benedizione della sua gente sotto forma di una pioggia di fiori che le donne della campagna hanno sparso abbondantemente sul suo capo, come avevano fatto il giorno dell’ordinazione. La grande festa popolare è proseguita nella piazza del villaggio con mais e formaggio per tutti, musica, balli popolari, "chicha de quinua" e "chicha de frutilla" portate in grandi recipienti dalle famiglie dei contadini che, in questo modo, volevano esprimere la loro gioia e solidarietà con il nuovo sacerdote missionario del loro villaggio.

Chiusura dell’Anno Comboniano a Lima
Sabato, 6 dicembre, la Famiglia Comboniana di Lima si è riunita per il ritiro zonale nella casa delle Suore Missionarie Comboniane di Pueblo Libre.
Con questo incontro si è chiuso l’anno della canonizzazione di San Daniele Comboni. Tutta la Famiglia è stata rappresentata, dato che hanno partecipato Comboniani, Comboniane, Laici Missionari Comboniani e amici.
Sr. Luz Rosmary Apaza Herrera, ha parlato del rapporto personale di Daniele Comboni con la Vergine Maria. Subito dopo. La riflessione è stata seguita da un momento di adorazione per approfondire il nostro rapporto con Cristo e con Maria e dalla visione di un breve video sulla famiglia comboniana in Perù. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal provinciale, P. Conrado Franco Lorenzo che, nell’omelia, ha parlato di "Nostra Signora del Sacro Cuore: Icona mariana missionaria comboniana dell’evangelizzazione". Il provinciale ha sottolineato la presenza di questa devozione e dei suoi valori missionari nella vita e nella missione del Fondatore e ha concluso con la raccomandazione di fare nostra questa eredità nella vita e nel servizio missionario.

PORTOGALLO

Comboni in TV
Il secondo canale della TV portoghese ha iniziato a trasmettere una serie di sei programmi su San Daniele Comboni. L’autore è Mons. Manuel Clemente, vescovo ausiliare di Lisbona e direttore del Centro di Studi di Storia dell’Università Cattolica Portoghese (UCP). I programmi sono stati ripresi nel salone della casa della comunità di Lisbona. L’esposizione d’arte africana ivi allestita è servita come scenario per la ripresa. I programmi sono iniziati giovedì sera 18 dicembre.

UGANDA

Il distretto di Lira e i ribelli del LRA
Da settembre il distretto di Lira, abitato dal gruppo etnico Lango, è diventato il centro e il bersaglio dei ribelli del LRA, in maggioranza Acholi che hanno stabilito perfino delle postazioni semi-permanenti in alcune zone del distretto, come a Orit, nella contea di Apala, e a Amomeno, nella contea di Abako. Recentemente hanno cambiato tattica militare, dividendosi in piccole unità e attaccando simultaneamente diverse località. Solo nelle ultime tre settimane hanno ucciso più di 150 persone. Gli attacchi si verificano così di frequente e in tanti luoghi diversi che è diventato difficile avere una lista precisa.
Il primo risultato degli attacchi è la fuga degli abitanti verso le città. La municipalità di Lira che, in tempi normali, ha una popolazione di 90.000 abitanti, è arrivata ad averne più di 300.000.
Il problema dei profughi fa sorgere altri seri problemi, come la fame, la mancanza di rifugio, la scarsità d’acqua, malattie e insicurezza. Il distretto non era pronto a sostenere una simile emergenza. Sono stati eretti 11 campi per sistemare i profughi: Starch Factory, Lango Cultural Centre, Railway, Alito Camp, All Nations, ecc. Il distretto ha fissato un luogo chiamato Barapwoo, nella contea di Bala a 11 km a ovest della città di Lira, per costruire un rifugio permanente. Alcune organizzazioni non governative cercano di provvedere alle necessità essenziali in tutti questi campi, giacché la gente vive in condizioni disumane.
Un altro aspetto pericoloso è l’odio e il desiderio di vendetta che spinge i Lango di Lira a vendicarsi degli Acholi, al cui gruppo appartengono i ribelli. Alcune voci parlano di una famiglia di Acholi massacrata nel paese di Agwata una settimana fa. Secondo un portavoce dell’esercito di Lira, i ribelli del LRA si stanno vendicando della morte di Tabuley, un leader ucciso nella zona, ma che, secondo altre versioni, sarebbe addirittura ancora vivo.

Associazione di leader religiosi tra i Lango
Il 1° novembre 2003 è stata costituita l’ "Associazione di Leader Religiosi tra i Lango", per far fronte comune alla presente situazione di guerriglia. Il 15 novembre, l’Associazione, che raccoglie i capi religiosi delle Chiese Cristiane della zona, ha organizzato una marcia per la pace e un raduno di preghiera nei giardini del municipio. Vi hanno partecipato anche dei parlamentari e degli ufficiali distrettuali. I vescovi della Chiesa cattolica e della Chiesa d’Uganda hanno inviato forti messaggi e richieste ai ribelli, al governo ugandese e alla comunità internazionale. Dopo l’ennesimo massacro, perpetrato qualche settimana fa dai ribelli a tre chilometri dalla missione di Ngeta con l’uccisione di 12 persone, i parlamentari Lango e Acholi hanno boicottato il parlamento in segno di protesta contro la passività del governo di fronte alla tragedia del nord Uganda.

Imboscata a P. Guido Collana
Il 28 novembre 2003, P. Guido Collana, è caduto in un’imboscata mentre si recava ad Aliwang a portare un po’ di cibo alla gente assiepata attorno alla sua missione. A circa 15 km da Aliwang, sette ribelli sono balzati in mezzo alla strada e hanno incominciato a sparare. P. Guido è stato colpito ad una mano, ma un ragazzo di 15 anni che viaggiava con lui è morto sul colpo.
I ribelli hanno circondato la macchina e ordinato a P. Guido di uscire e di sedersi sul ciglio della strada. Dopo aver saccheggiato il cibo che trasportava, hanno dato fuoco al camioncino e poi si sono allontanati abbandonando P. Guido al suo destino. Uno dei ribelli, però, è tornato sui suoi passi. P. Guido ha capito che aveva intenzione di sparargli. Allora è saltato immediatamente in piedi e si è messo a correre nascondendosi nella boscaglia e nell’erba alta. Il ribelle ha raggiunto i suoi compagni. P. Guido è ritornato sulla strada e ha ripreso il cammino. Dopo qualche chilometro ha incontrato un uomo in moto che lo ha portato a Lira, dove è stato medicato nel dispensario della missione di Ngeta.
P. Guido, comboniano trentino di Tiarno di Sopra, si occupa dei numerosi profughi del distretto di Lira, specialmente di quelli che si sono accalcati attorno alla sua missione di Aliwang, distribuendo generi di prima necessità. Il suo operato è molto apprezzato dalla gente. Il provinciale ha visitato con lui alcuni di questi campi di profughi dove ha potuto constatare il grido di questa popolazione che non sa più a che santo votarsi. P. Guido considera il suo lavoro provvidenziale e molto consolante dal punto di vista pastorale. Nonostante l’insicurezza e la sofferenza, in nove località la gente continua a radunarsi regolarmente con il proprio catechista.

BACHECA

Voti perpetui
Sc. Apaap Bonifacio Jr. Autentico (A) Roma 19.12.2003
Sc. Carlassare Christian (I) Roma 19.12.2003
Sc. Djago Paul (T) Roma 19.12.2003
Sc. Estacio Moises Dela Cruz (A) Roma 19.12.2003
Sc. Ibarra Hernández Luis Enrique (M) Roma 19.12.2003

Ordinazioni sacerdotali
P. Hipólito Pedro Senén (M) Usila (MEX) 29.11.2003
P. Vargas Vera Ernesto (PE) Huayllabamba (PE) 29.11.2003

Pubblicazioni
P. Lorenzo Gaiga: "Comboni e L’Istituto Comboniano: dalle origini alla canonizzazione del Fondatore". Biblioteca Comboniana 15FS, 2003, pp. 398, € 11,00. Il libro nella prima parte parla di Comboni e dei primi Comboniani. Nella seconda parte racconta la storia dell’Istituto dalle origini ai nostri giorni sviluppando le fondazioni in Italia (anche quelle oramai chiuse), le fondazioni nel mondo e facendo una carrellata sui Capitoli Generali. È un contributo per un’edizione critica della storia dell’Istituto. Richiedere all’economato generale: mccjeconomo@pcn.net.

Preghiamo per i nostri defunti
IL PADRE: Jósef del novizio Stefan Tudaj (I); di Fr. Daniele Giovanni Giusti (U).
LA MADRE: di P. Luciano Marini (BS); Catalina di P. Pascual Garrido Ramón (E); di P. Pascal Garasoma Subari (PO); di P. Paolo Berteotti (I).
IL FRATELLO: di P. Paolo Tomaino (U).
LA SORELLA: Lucia di P. Giuseppe Cavallini (ET); Maria, di P. Luigi Varesco (I); Èlia di P. Giancarlo Guiducci (KE); Susana Amparo di P. Héctor Manuel Peña Sanchez (M); Sr. Paola (salesiana) di P. Claudio Altieri (ET).

LA SUORA MISSIONARIA COMBONIANA: Sr. M. Ester Garavaglia.

Familia Comboniana n. 605