Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

BUONA PASQUA

DIREZIONE GENERALE

Consulta di marzo-aprile

Il Superiore Generale e il suo Consiglio sono riuniti in Consulta a Roma per il periodo 21 marzo - 15 aprile.

Nomine

Il Consiglio Generale ha nominato i seguenti vice-provinciali:

P. De Marchi Benito per la London Province.

P. Katsan Fodagni Kokouvi (Fidèle) per il Tchad.

P. Antonini Francesco per il Mozambico.

P. Zanotto Luigi per la NAP.

P. Maku Joseph per l’Uganda

Manca ancora solo la Colombia.

Incontro dei Provinciali e Delegati a Roma

La Direzione Generale dei Missionari Comboniani e i superiori provinciali e di delegazione si sono riuniti a Roma, dal 20 febbraio al 13 marzo. I primi due giorni sono stati dedicati alla riflessione sull’esercizio dell’autorità come servizio alla missione. Sul tema, il superiore generale, P. Enrique Sánchez González, ha evidenziato i seguenti valori: autenticità, coerenza, ascolto, compassione, misericordia e verità. P. David Glenday ha sottolineato che l’autorità nell’Istituto si esercita nel contesto di due rapporti fondamentali: quello con Gesù, la fonte di ogni autorità nella comunità cristiana, e quello con san D. Comboni.

Il 6 marzo i partecipanti hanno compiuto un pellegrinaggio ad Assisi, patria di Francesco, il santo che ha sfidato la società e la Chiesa del suo tempo.

Durante la seconda settimana, sono stati ricordati e rivissuti gli avvenimenti dell’Africa del Nord e della regione del Nilo attraverso le testimonianze di P. Paul Annis, delegato dell’Egitto, e dei provinciali di Khartoum, P. Angelo Giorgetti, e del Sud Sudan, P. Daniele Moschetti, che hanno parlato delle sofferenze, gioie e speranze di questi popoli che hanno appena iniziato a celebrare la loro libertà.

Un altro momento importante dell’incontro è stato l'intervento della dottoressa Fiorella Capasso, consulente in psicosociologia, secondo la quale, i Comboniani devono “lasciarsi sfidare dai linguaggi del nostro tempo e diventare più aperti alle novità, per intraprendere i cambiamenti di cui parlano gli ultimi documenti dell'Istituto".

I segretari generali dell'Istituto hanno presentato ai provinciali il rapporto sulle attività intraprese e su quelle previste per il prossimo triennio. Sono stati dei momenti privilegiati per definire il tipo di comunicazione istituzionale che deve esistere tra DG, segretari generali e provinciali e delegati.

Nella terza e ultima settimana si è cercato di incrementare fra i partecipanti, la conoscenza reciproca, la formazione, la riflessione e la condivisione di esperienze nella guida dell'Istituto. P. Arnaldo Baritussio e P. Danilo Cimitan hanno sottolineato i punti-chiave sugli aggiornamenti del Codice Deontologico in vigore nell’Istituto alla luce dei recenti documenti della Chiesa.

P. Sylvester Hategek’Imana, provinciale dell’Uganda, P. Alcides Costa, provinciale del Brasile Sud, e P. Josef Altenburger, provinciale della Germania, hanno presentato la situazione attuale e i piani dei rispettivi continenti, sottolineando la diminuzione progressiva delle comunità e dei missionari, la difficoltà di avere personale preparato e disponibile a portare avanti le attività interne alle provincie e l’invecchiamento dei confratelli.

P. Angelo Giorgetti, P. Daniele Moschetti e P. Paul Annis hanno parlato anche del Forum Sociale Mondiale e del Forum Sociale Comboniano che si sono tenuti a Dakar, dal 3 al 12 febbraio scorso, incontri necessari per prendere coscienza dei problemi sociali del mondo d’oggi e, allo stesso tempo, evangelizzare e fare animazione missionaria in un ambiente multiculturale e interreligioso.

P. Raffaello Savoia, delegato della Colombia, ha presentato l’attività pastorale dei Comboniani con gli afro-discendenti e il contributo della rivista “Iglesia Sin Fronteiras” nella promozione dei diritti dei popoli afro-americani in Colombia e in Ecuador. L'attualità del tema è legata anche al fatto che le Nazioni Unite hanno proclamato il 2011 l’Anno Internazionale dei Popoli Afro-discendenti.

Il vicario generale, P. Alberto Pelucchi, attraverso una lettura dei dati statistici riguardanti il numero delle comunità e dei comboniani dal 2000 a oggi, ha fatto una riflessione comparata fra impegni e personale missionario dell’Istituto. Dal 2000 al 2011 i Comboniani sono diminuiti di 154 membri. Degli attuali, 526 hanno più di 70 anni e 252 più di 61 anni. Secondo P. Pelucchi, questa realtà condiziona indubbiamente il governo dell’Istituto nella programmazione e mobilitazione del personale.

Fr. Daniele Giusti, assistente generale, ha riportato alcune esperienze di processi riorganizzativi messi in atto da altri Istituti religiosi che hanno vissuto realtà simili a quella dei Comboniani.

Il Mercoledì delle Ceneri i partecipanti hanno trascorso una giornata di riflessione e preghiera, iniziando così il cammino quaresimale. P. Manuel João Correia, predicatore del ritiro, ha invitato a vivere la Quaresima come un tempo “per offrire una stabile dimora alla Parola di Dio e purificare il tempio del cuore, per conoscere e accogliere il Signore e parlare con Lui faccia a faccia, per lasciarsi scomodare e tenere sempre aperta la porta del cuore, per prendere coscienza delle strade ingannevoli e sbagliate e andare verso la bellezza della Luce Pasquale”.

Opera del Redentore

Aprile            01 – 15 DSP             16 – 30 E

Maggio         01 – 07 ET               08 – 15 ER            16 – 31 IT

Intenzioni di preghiera

Aprile – Perché la Quaresima ci aiuti a esaminare attentamente i nostri rapporti col Signore e con i fratelli per ottenere dal Risorto un rinnovato slancio vocazionale e missionario. Preghiamo.

Maggio – Perché Maria diventi il nostro modello di vita, lei che è l’ancella del Signore di incessante disponibilità, la Vergine che porta Cristo al mondo. Preghiamo.

Pubblicazioni

P. Rinaldo Ronzani ha insegnato per parecchi anni liturgia e teologia sacramentale al Tangaza College di Nairobi, oltre che coordinatore del Progetto Liturgico per le Pubblicazioni Paoline in Africa. Frutto di questo lavoro sono i nove libri che ha pubblicato in inglese. Ne segnaliamo quattro.

- Christian Healing, The Anointing of the Sick (Guarigione Cristiana, l’Unzione degli Infermi). Edizioni Paoline, 2007, pagine 144.

- Conversion and Reconciliation, The Rite of Penance (Conversione e Riconciliazione, Il Rito della Penitenza). Ed. Paoline, 2007, pag. 205.

- Christian Initiation, Baptism and Confirmation (Iniziazione Cristiana, Battesimo e Cresima). Ed. Paoline, 2007, pag. 191.

- Apostolic Ministry, The Sacrament of Holy Orders (Ministero Apostolico, Il Sacramento degli Ordini Sacri). Ed. Paoline, 2010, pag. 216.

BRASIL DO SUL

Festa sacerdotale e missionaria

Il 18 marzo 2011, nella cappella del Santuario di “Santa Cruz da Reconciliação”, abbiamo celebrato l’Eucaristia di ringraziamento per il cinquantesimo di sacerdozio di P. Bartolomeo Lino Cordero, P. Luigi Falone, P. Vincenzo Santangelo e P. Primo Silvestri. La celebrazione, animata dai canti e dalle testimonianze dei festeggiati, che lavorano tutti a San Paolo, ha avuto la partecipazione degli scolastici e dei confratelli, di diversi membri degli Istituti religiosi situati nelle vicinanze e degli amici.

Le testimonianze dei quattro comboniani sono state anche un momento di animazione missionaria importante per far conoscere, oltre alla storia di ognuno, quanto abbiano fatto per la Chiesa del Brasile e, in particolare, per le parrocchie dove hanno prestato servizio, pur non essendo mancate – come hanno detto – le difficoltà, specialmente agli inizi del loro apostolato.

I quattro comboniani, tranne alcuni periodi di rotazione, hanno vissuto in Brasile la maggior parte del loro servizio missionario. P. Luigi è arrivato nel 1962, P. Primo nel 1963, P. Vincenzo nel 1966 e P. Bartolomeo nel 1968. Hanno lavorato nella pastorale parrocchiale, nell’animazione missionaria, nella formazione e promozione vocazionale. Ringraziamo il Signore per la loro testimonianza di fedeltà alla vocazione missionaria e al servizio dei più poveri e abbandonati e per la dedizione al popolo brasiliano.

EGYPTE

Il Vicariato del Kuwait diventa Vicariato dell’Arabia del Nord

È già stato annunciato in tutte le parrocchie del Golfo che, con effetto dal 31 maggio 2011, il Vicariato Apostolico del Kuwait non comprenderà più solamente il Kuwait, come è sempre stato finora, ma anche Bahrain, Qatar e Arabia Saudita e si chiamerà Vicariato Apostolico dell’Arabia del Nord. Avrà un’estensione sette volte l’Italia. In Kuwait si possono calcolare circa 350.000 fedeli; nel Qatar dovrebbero essere più numerosi. Sono di meno nel Bahrain, mentre sono 1.400.000 in Arabia Saudita, dove, però, qualsiasi culto non islamico è severamente proibito, pena la prigione immediata, come è successo qualche mese fa. Il vescovo, tuttavia, ogni anno realizza la sua visita pastorale. La Santa Sede ha voluto equilibrare la zona dei due Vicariati: quello del Kuwait, infatti, era molto piccolo, mentre l’altro era esageratamente esteso e aveva moltissimi fedeli. Lo scopo era di assicurare una pastorale più unitaria in tutto il Golfo e soprattutto che ci fosse la possibilità di scambio di personale all’interno di ciascun Vicariato e tra i due Vicariati. Comboni, quindi, ora arriva anche nel cuore dell’Islam. Non avevo mai pensato che nella mia vita sarei diventato vescovo della Mecca e di Medina.

L’altro Vicariato comprenderà gli Emirati Arabi Uniti, Yemen e Oman e si chiamerà Vicariato Apostolico dell’Arabia del Sud.

I due Vicariati sono stati messi sotto la protezione di Nostra Signora d’Arabia, che fin dal 1957 è stata scelta come patrona del Vicariato del Kuwait. Il 16 gennaio 2011, in Kuwait, il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, l’ha proclamata patrona dei due Vicariati, quindi di tutto il Golfo. Testi liturgici, aventi come tema Maria missionaria nel Golfo, sono stati approvati dalla Congregazione e usati dal cardinale nella celebrazione della festa con grado di solennità. (Mons. Camillo Ballin)

ITALIA

Celebrazioni a Verona per il 180° ‘compleanno’ di Comboni

Nella settimana dal 13 al 19 marzo hanno avuto luogo a Verona diverse celebrazioni per il 180° anniversario della nascita di Antonio Daniele Comboni (15 marzo 1831) e il 130° della sua morte (1881), nel contesto del 50° di indipendenza di molti Paesi africani e della nascita del nuovo Stato del Sud Sudan.

Domenica 13 marzo, in Casa Madre, la comunità e un buon numero di parenti hanno celebrato la S. Messa per ricordare i genitori di Comboni (papà Luigi e mamma Caterina-Domenica Pace) e i genitori e parenti defunti dei missionari della Famiglia Comboniana.

Lunedì 14 marzo, all’Auditorium della Gran Guardia (Piazza Bra), ha avuto luogo una serata africana e comboniana, dal titolo: “C’è del nuovo in Africa - Il Continente, Comboni e noi”. I tre relatori principali sono stati: il Prof. Gianpaolo Romanato (profilo storico), il nostro Superiore Generale, P. Enrique Sánchez González (testimonianza sul carisma) e l’ugandese Rose Busingye (un’esperienza africana). L’evento è stato promosso e condotto dall’associazione “Rivela”, legata a ‘Comunione e Liberazione’, con la collaborazione dei Comboniani e dell’Istituto Mazza. Erano presenti oltre 500 persone.

Il 15 marzo è stata scoperta una lapide in Via Seminario 12, adiacente al Seminario diocesano, sull’edificio comperato da Comboni e che fu la seconda sede dell’istituto Missioni Africane dal 1871 al 1892, anno in cui l’Istituto si trasferì alla Casa Madre attuale. In quell’edificio l’Istituto divenne Congregazione religiosa (1885); lì fecero il noviziato ed emisero i voti i primi Figli del S. Cuore (1887) e da lì partirono per l’Africa i primi Missionari Comboniani. All’inaugurazione della lapide erano presenti il nostro P. Generale, il superiore generale dell’Istituto don Mazza, il rettore del Seminario diocesano, vari comboniani e comboniane.

Il 17 marzo, nella chiesa-Museo Diocesano di S. Fermo ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra delle opere (pittura, scultura e grafica) di giovani artisti che, da tutta Italia e, due, anche dall’estero, hanno partecipato al Concorso “Africa e Daniele Comboni - Appassionante avventura”. La mostra è aperta al pubblico fino al 3 aprile. Grazie all’aiuto di alcuni sponsor, è stato stampato un catalogo e sono stati assegnati dei premi per le migliori opere. Queste ultime saranno anche pubblicate dalle riviste Nigrizia, PM, ComboniFem e Afriradio. Nuove immagini entrano così nel repertorio comboniano.

Il 19 marzo, al Palazzo della Ragione (Piazza dei Signori) c’è stata l’inaugurazione della mostra “Cento cuori per amare l’Africa – L’avventura missionaria di San Daniele Comboni”, realizzata dall’Associazione “Rivela” con la nostra collaborazione, e già presentata con successo al Meeting di Rimini nell’agosto 2010. Accanto alla mostra sono stati esposti anche gli elaborati dei ragazzi delle scuole (oltre 80 classi) che hanno partecipato al Concorso “Alla scoperta dell’Africa sulle tracce di Daniele Comboni”.

In occasione del 150° dell’Unità d’Italia, la ditta Fabriano-Fedrigoni Group e l’Università di Trento hanno prodotto un quaderno (notes) dedicato a Daniele Comboni, perché è risultato uno dei 150 italiani più amati e votati sul sito: www.150italiani.it. Il quaderno è arrivato in Casa Madre la sera del 17 marzo scorso.

Sono piccoli eventi che contribuiscono a riportare San Daniele Com-boni nel cuore del territorio, della Chiesa e della Missione africana.

KENYA

Rapina nella casa provinciale

Verso le 20.00 di sabato 12 marzo 2011, un gruppo di uomini armati di mitra e pistole hanno preso d'assalto la sede dei Missionari Comboniani in Ngong Road. Per quasi mezz'ora, hanno tenuto i quattro sacerdoti anziani presenti in casa, sotto la minaccia delle armi. Il capo della banda si era presentato al cancello della missione, mostrando al guardiano una carta d'identità falsa e dicendo di essere un agente di GSU che partecipava alla preghiera al Campo dove P. Romeo De Berti (economo e procuratore) si reca ogni domenica. I malviventi, dopo aver saccheggiato la stanza di P. Romeo, hanno chiesto della stanza di P. Renato Kizito Sesana. Venuti a sapere che P. Kizito era assente, hanno forzato la porta della sua camera e hanno saccheggiato anche quella. Hanno portato via un computer portatile e il denaro destinato a fornire borse di studio a studenti bisognosi delle scuole secondarie. Le altre dodici stanze della casa non sono state toccate.

MOÇAMBIQUE

Consegna della parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù

Il 27 febbraio è stata consegnata al clero diocesano la parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù, di Maxanga. P. Francisco de Assis Colombi è stato delegato a rappresentare P. José Luis Rodríguez, provinciale, che si trovava a Roma per l’incontro dei provinciali e delegati con la Direzione Generale.

La celebrazione eucaristica si è svolta a Cindawe, all’aperto, ed è iniziata alle 9.20, ora locale. Tutto era stato preparato con cura. Erano presenti anche molti alunni della scuola e cristiani delle comunità. L’arcivescovo di Beira, Mons. Jaime Pedro Gonçalves, nel ripercorrere la storia della parrocchia, fin dall’arrivo dei primi francescani, ha reso grazie per la consegna della parrocchia e per il lavoro che i Comboniani vi hanno portato avanti per tanti anni.

La cerimonia è stata accompagnata dai bei canti del coro. All’offertorio è stato letto l’atto di consegna, firmato subito dopo dai presenti e dai coordinatori della parrocchia. È stato letto anche un messaggio di ringraziamento da parte della provincia comboniana. La celebrazione si è conclusa con i messaggi dei rappresentanti parrocchiali e della scuola.

PORTUGAL

Anno Vocazionale Comboniano

La provincia portoghese ha lanciato, lo scorso 15 marzo, anniversario della nascita di san Daniele Comboni, l’Anno Vocazionale Comboniano che durerà fino al 15 marzo dell’anno prossimo.

Sul tema “Vieni, Vedi e Vivi” e con il motto “molti ti aspettano”, questo anno è dedicato alla pastorale delle vocazioni, in tutte le sue dimensioni: preghiera, attività, dinamiche, strategie e contenuti. Con questa iniziativa si vuole far sì che la vita, la spiritualità e l’azione dei comboniani traggano nuova forza da una pastorale di animazione e di promozione vocazionale.

Il 13 marzo, la comunità comboniana di Famalicão ha aperto l’Anno Vocazionale con un incontro che ha accolto 200 ragazzi. Il programma è iniziato la mattina, con la proiezione di un documentario su san Daniele Comboni e un momento di preghiera con canti ispirati alla Sacra Scrittura, interpretati da Claudine Pinheiro, giovane cantautrice di ispirazione cristiana. Per approfondire la tematica vocazionale, si sono avuti, in contemporanea, tre seminari rivolti agli adulti, ai giovani e agli adolescenti, con la condivisione di testimonianze vocazionali ed esperienze di missione. La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. António Couto, ausiliare di Braga.

SOUTH SUDAN

Juba: la Chiesa celebra ottant’anni di vita

Nella festa di San Giuseppe, la Chiesa cattolica ha celebrato ottant’anni di vita a Juba. È stato grazie alla tenacia di P. Giuseppe Zambonardi se siamo stati in grado di attraversare il Nilo Bianco e di stabilire un punto d'appoggio a Juba, l’attuale capitale del Sud Sudan.

L’amministrazione britannica aveva autorizzato i missionari cattolici a operare solo sulla riva orientale del Nilo, lasciando agli anglicani la riva occidentale. Verso il 1920 del secolo scorso, i Missionari Comboniani erano riusciti a costruire una grande missione a Rejaf, a circa dieci miglia a sud di Juba, sempre sulla riva orientale. Desideravano, però, stabilire una procura a Juba per fornire le diverse missioni che avevano aperto nella zona. Per l’insistenza, appunto, di P. Zambonardi, l'amministrazione britannica finalmente ci consentì di aprire una comunità a Juba, di fronte al Juba Teaching Hospital. La nuova comunità fu inaugurata ufficialmente il 19 marzo 1931. La cappella per la comunità e per i pazienti cattolici dell’ospedale, dedicata a San Giuseppe, fu costruita più tardi. Quando nel 1964 i missionari furono espulsi dal Sudan, la procura di Juba divenne la parrocchia di San Giuseppe e la curia dell'arcidiocesi di Juba.

L’originale e grande cappella di San Giuseppe, nel frattempo, è diventata troppo piccola per i fedeli che frequentano la Messa domenicale, celebrata in bari, inglese e arabo. La parrocchia sta costruendo una nuova chiesa che dovrebbe contenere millecinquecento persone.

P. Abil Nairki Mödi, l’attuale parroco di San Giuseppe, ha parlato di P. Zambonardi come di un esempio d’impegno che deve essere imitato dalla comunità cristiana, affinché la nostra presenza si faccia sentire in questa complessa fase di transizione per il Sud Sudan.

Ondata di violenza nei pressi di due comunità comboniane

I confratelli che vivono nelle comunità di Old Fangak (diocesi di Malakal in Jonglei State) e Mapuordit (diocesi di Rumbek in Lakes State) hanno sperimentato direttamente una nuova ondata di violenza che sta colpendo il Sud Sudan dopo il Referendum di gennaio. In un mese, più di 500 persone sono state uccise in scontri fra tribù e l’esercito in quattro Stati del Sud Sudan.

La comunità di Old Fangak ha subito le ripercussioni di un attacco di George Athor a Fangak che ha ucciso oltre 200 persone e le successive rappresaglie dell’esercito.

Mapuordit, a metà marzo, si è trovata al centro degli ultimi scontri tra il gruppo dei Dinka Atuot e degli Jur. I morti sono stati più di trenta e 20.000 gli sfollati. Molte persone si sono rifugiate nei recinti della missione e dell’ospedale.

Anche se i confratelli non hanno subito violenze, gli scontri sono sintomo di momenti di grande tensione e di ansia che i missionari hanno condiviso con la popolazione in mezzo alla quale vivono.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Sante, di P. Giovanni Munari (I).

IL FRATELLO: Elio, di P. Dário Balula Chaves (MZ); Guglielmo, di P. Fernando Colombo (SS).

LA SORELLA: Silvia, di Fr. Ciriaco Gusmeroli (U); Marianna, di P. Alois Eder (C); Maria Victoria, di P. Anton Maier (†).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Beatrice Frerini; Sr. Francesca Luisa Confalonieri.