Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

Coordinazione Giustizia e Pace

I missionari discutono sull’impatto della crisi in Africa

A Bruxelles, religiosi e religiose degli Istituti missionari di dieci paesi europei hanno discusso sull’impatto della crisi finanziaria mondiale in Africa durante l’incontro annuale della Rete Africa Europa Giustizia e Fede (AEFJN, in inglese), tenutosi dal 6 all’8 maggio.

I venticinque partecipanti – provenienti da Portogallo, Spagna, Italia, Belgio, Germania, Regno Unito, Irlanda, Olanda, Francia e Polonia – rappresentavano le rispettive “Antenne” (gruppi nazionali della Rete Africa Europa Giustizia e Fede).

Il tema principale della riflessione e del dibattito è stato la crisi finanziaria mondiale e il suo impatto nel continente africano. È dal 2008 che l’Africa sta soffrendo per l’aumento vertiginoso dei prezzi dei beni alimentari, causato dalla speculazione su questi beni nelle borse valori. La vendita di grandi appezzamenti di terra ad altri paesi, per la loro produzione alimentare, è uno dei gravi problemi che l’Africa si trova a dover affrontare, con la connivenza dei suoi stessi governi che non tutelano la sopravvivenza agricola e alimentare delle loro popolazioni.

Si è richiamata l’attenzione sul fatto che alcuni partiti presenti nel parlamento europeo, connotati da valori cristiani, rifiutino politiche favorevoli agli immigranti. La questione ha provocato sentimenti di amarezza e di condanna fra i partecipanti che si sono chiesti il perché di un tale atteggiamento.

I missionari hanno sostenuto la necessità di riprendere e diffondere meglio i principi etici della dottrina sociale della Chiesa in tutti i settori della società, comprese le classi dirigenti.

Prime professioni

Sc. Agbe Pierre (TGB)                           Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Amegnaglo Jean Nestor (TGB)          Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Amousou Koffi Maurice (TGB)           Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Anoumou Bernardin (TGB)               Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Atohoun Armel (TGB)                      Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Defonnou Lionel (TGB)                    Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Endjegandeyo Yepoussa

Hugain Dreyfus (RCA)                           Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Gbama Nsusu Boniface J. (RDC)    Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Mandozi Franck Tondi-ise (RDC)    Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Mutsopi Gervais Katya (RDC)         Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Ngonda Tollet Romain Rodolphe (RCA)Cotonou (BEM)   14.05.2011

Sc. Nyumu Deogratias (RDC)                Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Tehou Prosper (TGB)                      Cotonou (BEN)   14.05.2011

Fr. Blawo Christophe (TGB)                  Cotonou (BEN)   14.05.2011

Fr. Eyer Augustin Yankie (RDC)            Cotonou (BEN)   14.05.2011

Fr. Lwanga Kalule Silusawa (RDC)       Cotonou (BEN)   14.05.2011

Sc. Acosta Raul José Chero (PE)          Sahuayo (MEX)  14.05.2011

Sc. Flores Rafael Aguilar (M)                 Sahuayo (MEX)  14.05.2011

Sc. Segundo Eric Rosendo Lopez (M)   Sahuayo (MEX)  14.05.2011

Sc. Avoga Benjamin (K)                         Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Banda Conrad (M/Z)                        Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Chola Ben (M/Z)                              Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Mwinamo Alulu Ignatius (K)              Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Ndhlovu Justin (M/Z)                        Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Nkhata Kasiyafumbi Elias (M/Z)       Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Nsofwa Malata Maximilian (M/Z)      Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Okwaimungu Richard (U)                 Lusaka (Z)          21.05.2011

Sc. Rutaremwa Vincent de Paul (U)       Lusaka (Z)          21.05.2011

Fr. Cassinelli Diego (I)                            Lusaka (Z)          21.05.2011

Fr. Kanyomozi Bruno (U)                        Lusaka (Z)          21.05.2011

Fr. Khware Luciano Francisco Thomas (M/Z) Lusaka (Z)        21.05.2011

Professioni perpetue

Fr. Ostos Muñoz Pablo (MO-E)              Córdoba (E)       26.03.2011

Sc. Andruga Phillip Kenyi (SS)               Juba (SSD)        06.04.2011

Sc. Tesfaye Erbelo Anulo (ET)              Hawassa (ET)    07.04.2011

Sc. Mateus Jacob Albino (MO)              Alua (MO)           21.04.2011

Fr. Abotsi Koffi Afunonemu (Pascal)      Hawassa (ET)    30.04.2011

Sc. Zębik Krzysztof Adam (PO-C)          Amakuriat (KE)   01.05.2011

Sc. Mubangizi John Bosco (U)               Amakuriat (KE)   01.05.2011

Sc. Chacón Rodríguez Guillermo (DCA)  Casares (NIC)     05.05.2011

Opera del Redentore

Giugno            01 – 15 KE            16 – 30 KH

Luglio              01 – 07 LP             08 – 15 CO             16 – 31 MZ

Intenzioni di preghiera

Giugno – Perché impariamo dal Cuore di Gesù la sua donazione incondizionata al Padre, l’universalità del suo amore per il mondo e il suo coinvolgimento nel dolore e nella povertà degli uomini. Preghiamo.

Luglio – Perché nei nostri incontri ai diversi livelli le celebrazioni liturgiche, il discernimento, la condivisione aperta e libera, l’ascolto fraterno e l’apertura al bene comune siano accettati e attuati come condizione indispensabile per produrre frutti duraturi. Preghiamo.

ASIA

20° anniversario della nostra presenza in Asia

Il Superiore Generale, in occasione del 20° anniversario della nostra presenza a Macau, ha scritto una lettera a Mons. José Lai Hung-seng e alla comunità di San Giuseppe Operaio, nella quale ha detto: “Questi venti anni sono stati ricchi di benedizioni ed è nostro desiderio che continui a essere così nel futuro. Preghiamo perché possiamo continuare con umiltà di cuore la missione che ci è stata affidata e condividere con altri la ricchezza del Vangelo. Ci auguriamo che la nostra piccola presenza missionaria qui, come Missionari Comboniani, possa continuare a essere come il lievito che fa fermentare la pasta – la comunità cristiana – per aiutare i suoi membri a crescere e a essere testimoni della bellezza della vita cristiana”.

Assemblea a Macau

Noi Comboniani in Asia abbiamo tenuto la nostra annuale Assemblea di Delegazione a Macau, Cina, dal 2 al 5 maggio. Motivo per tornare, dopo dieci anni, a Macau è stata l’occasione della commemorazione del XX anniversario dell’arrivo dei Missionari Comboniani in Cina, organizzato dalla parrocchia di San Giuseppe Operaio, gestita dai Missionari Comboniani.

L’Assemblea è stata onorata dalla presenza del Superiore Generale, P. Enrique Sánchez G., e di Fr. Daniele Giusti, assistente generale, ambedue in Asia per la prima volta. Guidando la prima giornata dell’Assemblea, ci hanno parlato di alcuni temi di formazione permanente. Il secondo giorno sono state presentate le relazioni annuali e successivamente si è dedicato il tempo rimanente alla discussione e messa a punto del Piano Sessennale. Alla sera, il Vescovo di Macau ha presieduto l’Eucaristia e condiviso i suoi programmi per la diocesi e le modalità del nostro coinvolgimento e collaborazione. L’Assemblea è terminata con un colloquio informativo del Superiore Generale riguardo alla situazione dell’Istituto e con la solenne Messa conclusiva.

Numerosi sono i motivi per ringraziare Dio, ad esempio il fatto che la Delegazione sia stata in grado di mantenere e sviluppare i propri impegni, la scioltezza nella lingua cinese dei membri del gruppo in Cina, l’aumento lento ma costante del lavoro vocazionale e di formazione, i risultati eccezionali della nostra rivista missionaria “World Mission” e soprattutto l’entusiasmo missionario e la volontà di rischiare per il futuro. La nostra presenza a Macau ci ha anche insegnato l’umiltà di fronte all’esplosione della potenza cinese e alla trasformazione di questa piccola colonia nel gioco di un impero in espansione, in quest’area del Far East. Tutto questo, allo stesso tempo, ci invita ad avere fede nelle possibilità del futuro.

Visita alla tomba di San Francesco Saverio

Dopo la conclusione dell’Assemblea della Delegazione, il 6 maggio, tutti noi Missionari Comboniani in Asia, insieme con il Superiore Generale e Fr. Daniele Giusti, ci siamo recati in Cina per visitare il luogo dove il patrono delle missioni è morto di febbre e di spossatezza, il 3 dicembre 1552, all’età di 46 anni. Da Vila de Santa Isabel a Coloane (Macau), il gruppo è arrivato in autobus fino al confine con il continente, dove si è pazientemente sottoposto alla lunga procedura del “permesso di gruppo”, poi ha fatto altre due ore di viaggio su un altro autobus fino al traghetto che lo ha portato all’isola di Shang-Chwang. Sull’isola, un terzo autobus ci ha depositati davanti alla piccola chiesa costruita sopra la tomba di San Francesco Saverio, che si affaccia sul mare.

Un’anziana coppia si prende cura del luogo, di proprietà del governo comunista. Il lungo viaggio, la solitudine del luogo e le sue bellezze naturali hanno intensificato le nostre emozioni di pellegrini e toccato il nostro cuore missionario. Non ci è stato permesso di celebrare la Messa, né di fare una preghiera comune né di scattare foto della tomba all’interno della chiesa. Abbiamo però potuto fare un breve momento di preghiera in una radura dietro la chiesa e di fronte al mare, nel luogo in cui, secondo la tradizione, era stato sepolto la prima volta san Francesco Saverio, secondo le usanze della sepoltura cinese. Comunque, il cenotafio all’interno della chiesa costruita anni dopo dai cristiani di Macau non contiene i resti di Francesco Saverio, che sono stati portati a Goa, in India.

La visita a Shang-Chwang ha lasciato un profondo senso della presenza di Dio in ognuno di noi, mentre rivivevano nella nostra mente le circostanze del sacrificio supremo di san Francesco Saverio. Partito per le missioni a 35 anni, nel 1541, era riuscito a raggiungere Goa, Malacca e il Giappone nella sua folgorante vita missionaria e sognava di portare il Vangelo in Cina... La morte lo fermò al confine del grande mondo cinese. Il suo sogno continua a vivere nella Chiesa, e anche nel piccolo gruppo di Missionari Comboniani in Asia.

CONGO

Nuovi attacchi di LRA nel nord-est del Congo

Nella notte fra il 18 e il 19 maggio, un gruppo di guerriglieri di LRA ha rapito dalle 15 alle 18 persone in un villaggio a 7 km da Ango, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo.

È quanto ha affermato Mons. Etienne Ung'Eyowun, Vescovo di Bondo, in un breve comunicato sul sito Internet della Conferenza Episcopale Congolese. “Il giorno seguente, gli uomini di LRA hanno attaccato un villaggio a 30 km da quello precedente”, ha spiegato all’Agenzia Fides Mons. Ung'Eyowun.

LRA è un gruppo di guerriglia nato nella seconda metà degli anni ottanta, nel nord Uganda, che da qualche anno ha spostato le sue azioni nel nord-est del Congo, nel sud-est del Centrafrica e in Sud Sudan. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), nella sola parte nordorientale della RDC si trovano circa 300.000 sfollati a seguito delle violenze di LRA.

Le condizioni di insicurezza derivano dal fatto che i militari dell’esercito regolare sono pochi, mal armati e mal equipaggiati, e le forze dell’ONU, stanziate in altre regioni della RDC, in questa zona, sono assenti. “La popolazione dunque ha paura e si raduna nei centri più importanti, abbandonando i villaggi più esposti alle incursioni di LRA”, spiega a Fides Mons. Ung'Eyowun. “Gli sfollati vengono assistiti dalla Chiesa e da una decina di organizzazioni umanitarie presenti ad Ango e in altre due località, distribuendo viveri alla popolazione”, ha dichiarato il Vescovo di Bondo.

Un anno fa, il 24 maggio 2010, il presidente americano Barack Obama promulgava il LRA Disarmament and Northern Uganda Recovery Act, provvedimento legislativo che obbligava gli Stati Uniti ad aiutare le popolazioni dell’Africa centrale toccate dalle violenze di LRA.

“Ringrazio quanti continuano a parlare del dramma provocato da LRA. È necessario che questa legge venga applicata in tutta la sua portata per mettere fine alle sofferenze della popolazione”, ha concluso Mons. Ung'Eyowun. (Agenzia Fides, 24/05/2011).

ITALIA

Limone: Simposio Comboniano 2011

Dal 26 al 29 aprile si è tenuto a Limone sul Garda, luogo natale di san Daniele Comboni, il VI Simposio Europeo di riflessione teologica organizzato dalla provincia italiana e dal Gert (Gruppo europeo di riflessione teologica).

L’impegnativo tema, “La missione comboniana nelle Chiese d’Europa. Quali strutture di governo?”, ha visto coinvolti circa quaranta partecipanti delle provincie comboniane europee e rappresentanti dei vari rami della Famiglia Comboniana: padri, fratelli, suore, secolari e laici comboniani. L’aspetto più arricchente della convivenza, al di là degli interventi e del ricco dibattito, è stato ancora una volta la comune convinzione che il carisma di Daniele Comboni stia ritrovando la propria originale ricchezza di espressione e ci sfida a un rinnovamento coraggioso della nostra presenza e azione missionaria in Europa.

La ricchezza del carisma comboniano è stata messa bene in risalto nell’intervento di P. Joaquim Valente da Cruz, che ha illustrato con riferimenti e una precisa documentazione l’intenzione originaria del Fondatore, di aggregare cioè il maggior numero di forze religiose e laicali del suo tempo per l’evangelizzazione dell’Africa.

Una missione che va intesa oggi non solo in chiave geografica né in maniera unidirezionale ma va rivolta a tutti i continenti, incluso quello europeo, dove emerge sempre più l’urgenza di annuncio evangelico a fronte dell’ormai avanzato processo di secolarizzazione, della progressiva “eclissi di Dio” e di una cultura post-cristiana che mira all’egoistica promozione e difesa degli interessi nazionali e continentali. Come, peraltro, ci ha efficacemente illustrato Santo Vicari, per molti anni funzionario a Bruxelles presso l’Unione Europea, trattando il tema “La sfida dell’Europa per la missione comboniana”. La sua analisi critica del “sistema Europa” ci ha convinti ancora di più che il nostro continente è davvero “terra di missione” e la nostra presenza comboniana deve essere una presenza evangelizzatrice e profetica nel cuore della “fortezza” Europa e all’interno delle Chiese locali. Un aspetto ben sottolineato anche negli interventi di P. Benito De Marchi e Carmelo Dotolo, docente dell’Urbaniana.

Abbiamo poi ascoltato e imparato molto dal nuovo percorso intrapreso dalle Suore Comboniane nel coordinamento della rinnovata struttura della loro presenza in Europa, raccolta in un’unica grande provincia.

Illuminanti anche le esperienze di rinnovamento strutturale delle Secolari Comboniane, il cammino di crescita dei Laici Missionari Comboniani, e le dinamiche strutturali e missionarie dell’associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. Si è concordi nel pensare che ogni processo di ristrutturazione debba attuarsi dopo un processo di discernimento e di sensibilizzazione che coinvolga tutti i membri delle circoscrizioni.

I gruppi di studio condotti nell’ultimo giorno del Simposio hanno raccolto in varie proposte concrete gli spunti più rilevanti emersi negli interventi e nel dibattito plenario.

Sarà compito degli organizzatori del Simposio e dei responsabili delle Province che vi hanno preso parte, comunicare ai membri delle rispettive circoscrizioni i risultati e le proposte emerse dall’incontro.

Sessant’anni di servizio sacerdotale e missionario

Domenica 22 maggio 2011, la parrocchia della Mediatrice della città di Troia (FG), affidata ai Missionari Comboniani, ha celebrato i sessant’anni di vita missionaria e sacerdotale di P. Antonio La Salandra, spesi per la maggior parte tra i Logbara del West Nile, in Uganda.

P. Antonio, nonostante l’età, manifesta sempre tutta la sua forza e il suo entusiasmo per la missione e vorrebbe ripartire. Alla fine della celebrazione eucaristica, P. Enrique Sánchez G., superiore generale, presente insieme all’assistente generale Fr. Daniele Giusti, ha ringraziato P. Antonio per il suo ministero e lo ha incoraggiato a continuare la missione anche a Troia e in Italia, continuando con lo stesso spirito e lungimiranza, secondo i capisaldi che lo hanno caratterizzato: la promozione della donna, il rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II, la formazione degli agenti pastorali e dei catechisti e il dialogo con l’Islam.

Tutti i familiari, alcuni sacerdoti diocesani, i confratelli e anche i rappresentanti delle comunità comboniane in Puglia (Bari e Lecce) e P. Zolli, segretario provinciale dell’AM/EV, lo hanno festeggiato con una agape fraterna, ben organizzata dalla sorella Incoronata, gemella di padre La Salandra.

In memoria di P. Girolamo Cisco († 1940)

Domenica 22 maggio, nel quartiere dei “Cischi”, nel comune e parrocchia di Chiampo (Vicenza), la comunità locale ha celebrato il centenario della chiesetta, costruita nel 1911 sul terreno e per iniziativa della famiglia “Cisco”, alla quale apparteneva anche il nostro confratello P. Girolamo Cisco. Nato a Chiampo nel 1882, Girolamo entrò nel seminario diocesano di Vicenza e durante gli studi teologici passò a Verona presso i Comboniani. Nel 1910 partì per il Bahr el Ghazal e lavorò per quasi 30 anni fra gli Azande, soprattutto nella missione di Mupoi, fondata nel 1912. Il nome di P. Cisco figura varie volte nei diari di missione di quegli anni (vedi Bollettino e La Nigrizia).

Nella chiesetta dei “Cischi”, dedicata alla Madonna del Rosario, gli organizzatori della festa giubilare hanno ricordato P. Girolamo. P. Romeo Ballan, giunto dalla Casa Madre di Verona con altri confratelli, ha inquadrato la figura del missionario pioniere nel contesto del nuovo stato del Sud Sudan, che nascerà il 9 luglio prossimo, e della crescita della Chiesa in quel territorio dove, in meno di un secolo, sono state create dal nulla ben sette diocesi.

MALAWI-ZAMBIA

Assemblea provinciale

L’Assemblea provinciale del Malawi-Zambia si è svolta nel seminario di Kachebere, in Malawi, dal 26 al 30 aprile 2011. È stata dedicata alla preparazione del Piano Sessennale, ma è stata anche un momento di reciproco incoraggiamento e condivisione tra i confratelli. Utilizzando la prima bozza come “documento di lavoro”, abbiamo riflettuto per tre giorni sugli orientamenti che vogliamo seguire nei prossimi anni. C’è stato anche tempo per i Segretariati di incontrarsi separatamente, per pianificare le modalità secondo cui attuare gli orientamenti dell’Assemblea.

Durante la Messa conclusiva, Fr. Mathias Adossi Koffissan (responsabile della Scuola Tecnica di Lunzu, Malawi) e lo scolastico Jean-Marie Munketalingi Mwariri (della provincia del Congo e che sta facendo il servizio missionario in Malawi) hanno rinnovato i loro voti temporanei. L’Assemblea provinciale è stato davvero un momento speciale di grazia per la nostra provincia, aiutandoci ad approfondire la nostra vocazione missionaria come membri della Famiglia Comboniana al servizio dell’evangelizzazione in Malawi e Zambia.

Primi voti temporanei

Sabato 21 maggio, dodici novizi del noviziato di Lusaka, in Zambia, hanno fatto i primi voti: sei sono del Malawi-Zambia, tre dell’Uganda, due del Kenya e uno dell’Italia. La celebrazione ha avuto luogo nella parrocchia di Bauleni, Lusaka, vicino al nostro noviziato. P. Joseph Maina Mwariri, provinciale del Kenya, ha presieduto la Messa. Oltre a P. Dario Balula Chaves, provinciale del Malawi-Zambia, e a P. Joseph Maku, vice-provinciale dell’Uganda, che hanno ricevuto i voti dei novizi appartenenti alle loro province, hanno preso parte alla celebrazione anche altri confratelli, Suore Comboniane e tanti amici e cristiani. Dopo la Messa la festa è proseguita con balli, canti e ristoro. Molti amici hanno offerto dei doni ai neo-professi in un clima di grande gioia e semplicità. È stata davvero una giornata meravigliosa e gioiosa. Rendiamo grazie a Dio per il dono dei dodici nuovi confratelli. Un ringraziamento particolare va a P. Pierpaolo Monella, maestro dei novizi, e a P. Enrico Colleoni, assistente maestro dei novizi, per il loro lavoro nella formazione di questi neo-professi.

MOÇAMBIQUE

Nuovo diacono comboniano

Lo scorso 30 aprile, Mateus Jacob Albino, originario di Chicôco nella provincia mozambicana di Tete, è stato ordinato diacono dal vescovo della diocesi di Nacala, Mons. Germano Grachane. Mateus aveva emesso i voti perpetui qualche giorno prima. Mons. Germano ha espresso i suoi sentimenti con queste parole: “Un figlio di questa terra africana continua a realizzare il sogno di san Daniele Comboni di ‘salvare l’Africa con l’Africa’ grazie a una famiglia cristiana che dona con gioia il proprio figlio alla missione”.

Uno dei momenti più commoventi è stato quello in cui Mateus ha pronunciato il suo “sì” alle domande del vescovo, accettando il ministero del diaconato come un dono della propria vita al servizio del popolo cristiano. Un altro momento di grande intensità è stato quando Mateus ha indossato i paramenti propri del suo ministero. Così vestito, il nuovo diacono ha ricevuto il libro dei Vangeli. “Credi in ciò che leggi, insegna ciò che credi e vivi ciò che insegni”, sono le parole che il diacono Mateus ha ascoltato prima di dare l’abbraccio della pace al vescovo e a tutti i sacerdoti, parenti e amici presenti.

I missionari comboniani mozambicani contano cinque sacerdoti, un fratello, un diacono e due studenti di teologia.

NAP

Nomina a direttore del ministero ispanico

Con l’apertura della stagione delle giornate missionarie, riflettiamo sulla necessità della missione ad extra, ma non possiamo dimenticare la missione qui a casa. Sarà difficile per alcuni pensare agli Stati Uniti come terra di missione, eppure, quelli che hanno bisogno della prima o nuova evangelizzazione, sono milioni. Il servizio che la provincia offre al sempre crescente numero di nuovi poveri – gli immigrati – è espressione della sua missione di servire i più poveri e abbandonati qui in patria. Lo ha dimostrato anche consentendo a P. Luigi Gasparini di accettare l’invito dell’arcivescovo di Cincinnati a diventare il Direttore del ministero ispanico nell’arcidiocesi. Questo nuovo ministero è vitale per la popolazione ispanica che conta 70.000 persone.

Un edificio completato, il sogno continua

Il 9 aprile, persone provenienti da diverse estrazioni sociali si sono riunite per celebrare l’inaugurazione del nuovo “Peace Corner”. Nel quartiere di Austin, dove la disperazione è troppo spesso una realtà, un progetto per i giovani ha dimostrato che tutto è possibile. Questa non era solo una grande inaugurazione. È stato il culmine di cinque anni di progettazione e di raccolta di fondi degli ultimi dieci anni.

P. Maurizio Binaghi ha fondato il Peace Corner (PC) nel 2002 come risposta al bisogno vitale di un ambiente sicuro, dove i giovani di Austin potevano imparare e sentirsi a casa. Il rumore infernale che proveniva dai treni in transito, insieme ai numeri in rapida crescita di giovani che frequentavano il centro, hanno obbligato P. Maurizio a trovare un posto più grande.

Ora il nuovo edificio – che comprende una palestra e una sala di fitness –, non molto lontano dal vecchio, è terminato. È più ampio e assicura la continuità dei servizi del Centro: dalla preparazione per il GED (un diploma di istruzione secondaria) all’assistenza legale, dall’apprendimento informatico alla risoluzione di conflitti e della sana competizione sportiva, fino alla semplice offerta di un posto sicuro per rilassarsi e godersi l’aria condizionata in un afoso pomeriggio di Chicago.

Così come il Peace Corner si è ampliato, è aumentato il numero di quelli che lo frequentano. Oggi, il suo staff comprende anche membri che hanno abbandonato la vita di strada per aiutare P. Maurizio nelle sue mansioni e molti di quelli che sono stati aiutati negli studi hanno trovato un posto di lavoro o stanno continuando gli studi.

Nelle parole di P. Luigi Gasparini, ex provinciale della NAP, “la costruzione dell’edificio è terminata, ma questo Centro è un nuovo inizio perché sogni ancora più grandi possano diventare realtà”.

60° anniversario di sacerdozio

P. Mario Ongaro festeggia il suo 60° anniversario di ordinazione sacerdotale. È stato infatti ordinato a Cincinnati, OH, il 26 maggio 1951, da Mons. Karl J. Alter. I Missionari Comboniani arrivarono a Cincinnati nel 1939. Nel 1947 abitavano in una vecchia casa colonica su un terreno di 60 ettari, a Beechmont Avenue Road e Nagel. P. Mario era uno di questi “pionieri”, fino a quando non fu costruito il seminario missionario del Sacro Cuore, sulla stessa proprietà. Quando questo fu inaugurato, nel 1950, P. Mario andò ad abitarvi e da allora è stata la sua casa, tranne pochi anni di lavoro missionario in California, in Michigan e in Italia.

P. Mario ricorda di essere stato praticamente “preso” dall’Italia e “trapiantato” a Cincinnati. Aveva 21 anni e non sapeva una parola di inglese, ma – ci dice – non è necessario conoscere le lingue per fare quello che ti viene chiesto. Col tempo, P. Mario ha imparato abbastanza, tanto da diventare cappellano, insegnante, amministratore, economo, consigliere provinciale e amico. Nel corso degli anni, ha contribuito a trasformare schiere di giovani in missionari. Quando gli domandano come sia la sua vita di missionario comboniano, risponde: “In una parola, meravigliosa!”

PORTUGAL

Postulanti e novizi

I giovani postulanti e novizi comboniani di tutta l’Europa, accompagnati dai formatori, si sono incontrati a Santarém, Portogallo, dal 26 al 30 aprile. La comunità di Santarém è, dall’ottobre 2010, il noviziato, dove i candidati europei si preparano alla vita missionaria comboniana, prima dei voti religiosi. Attualmente i novizi sono quattro: due portoghesi, un polacco e un colombiano appartenente alla provincia della Spagna. I postulanti presenti erano otto: quattro dall’Italia, due dalla Spagna e due dal Portogallo.

L’obiettivo dell’incontro era di dare la possibilità ai postulanti e formatori di conoscere lo stile di vita del noviziato e la realtà sociale ed ecclesiale del Portogallo. È stata anche un’occasione, per i postulanti europei, di incontrarsi e conoscersi, per facilitare così il loro inserimento quando entreranno in noviziato.

Il programma dell’incontro prevedeva una mattinata di ritiro, guidato da P. José Juan Valero Maciá, e un pomeriggio di riflessione sulla Formazione di Base secondo gli Atti Capitolari 2009, presentata da P. Víctor M. Tavares Dias. Quest’ultimo ha sottolineato che “la formazione e la missione non sono realtà separate nella vita del nostro Istituto, bensì legate da una profonda relazione: una relazione dinamica, arricchente, illuminante e sfidante per entrambe. La caratteristica determinante della nostra formazione è che essa deve essere orientata alla missione e, in particolare, alla missione comboniana”.

Oltre ai momenti di riflessione e condivisione sul tema della formazione, della vita del noviziato e dell’esperienza concreta di ciascun novizio, si è avuta anche la possibilità di visitare il Santuario della Madonna di Fatima, il Monastero di Batalha e la città di Santarém.

Sia i giovani che i formatori hanno giudicato molto positiva l’iniziativa dell’incontro.

Festa dei familiari dei comboniani portoghesi

Genitori e familiari dei comboniani portoghesi si sono incontrati per la tradizionale festa annuale, nella comunità missionaria di Maia, il 1° maggio, che in Portogallo è anche la Festa della mamma. Un giorno che ha riunito oltre 150 partecipanti in un’unica famiglia.

L’Eucaristia è stata presieduta dal superiore provinciale, P. Alberto de Oliveira Silva. Dopo il pranzo, vi è stato un breve incontro ed è stato offerto un piccolo ricordo a ciascuna delle coppie presenti. La giornata si è conclusa con una breve preghiera di ringraziamento per la vocazione missionaria e comboniana che ci riunisce in un’unica famiglia. È stato un giorno in cui hanno parlato più i sentimenti che le parole.

Incontro degli ex-alunni comboniani portoghesi

Il 7 maggio si è svolto l’incontro annuale degli ex-alunni, che ha visto la presenza di un centinaio di partecipanti, nella casa madre di Viseu, luogo ricco di sentimenti e ricordi per quanti sono passati da lì. L’incontro si è aperto con la consueta presentazione, momento forte e di grande emozione per gli itinerari di vita narrati e le memorie evocate.

È seguito un momento di condivisione comboniana, durante il quale P. Francisco José de Sousa Machado ha esposto le iniziative dell’Anno Vocazionale Comboniano, ha dato informazioni sulle attività programmate per il 2011 e ha motivato gli ex-alunni a partecipare e collaborare.

Le ore successive al pranzo sono trascorse serenamente, con momenti di incontro spontaneo fra tutti i presenti. Non sono mancate le richieste perché questo incontro si ripeta… come non si è mancato di ricordare che il prossimo grande incontro della famiglia comboniana in Portogallo sarà il pellegrinaggio a Fatima, il 30 luglio 2011, al quale sono invitati anche – e in modo particolare – gli ex-alunni.

SOUTH AFRICA

Assemblea provinciale

L’annuale Assemblea provinciale si è tenuta presso lo Study Centre, a Pretoria, dal 2 al 6 maggio 2011. Il tema principale dell’Assemblea è stata la discussione del Piano Sessennale che ci guiderà per il periodo 2012-2017. Abbiamo iniziato con un bel momento di preghiera per invocare la presenza dello Spirito Santo. Il primo giorno è stato dedicato alla formazione permanente, con Sr. Sandra Becker, OP, che ha parlato degli “Aspetti di spiritualità per il XXI secolo”, sottolineando la spiritualità di san Daniele Comboni e dell’Istituto. Nei giorni seguenti ci siamo concentrati sul Piano Sessennale. Abbiamo condiviso momenti di preghiera, riflessione, ricreazione e gioia. L’Eucaristia è stata presieduta a turno da un rappresentante delle nostre tre regioni in Sudafrica. Per la prima volta in Sudafrica, una Suora Comboniana ha partecipato alla nostra Assemblea, dal momento che la provincia del Mozambico ha recentemente aperto una comunità a Pretoria. Inoltre, la presenza di Mons. Giuseppe Sandri, MCCJ, e dell’Arcivescovo di Pretoria, Mons. William Slattery, di recente nomina, hanno dato al gruppo un senso di comunione ecclesiale.

SOUTH SUDAN

Ordinazione diaconale

Domenica 15 maggio, a Yei, è stata fatta una bella festa in occasione dell’ordinazione diaconale dello scolastico Phillip Andruga Kenyi. La cerimonia è stata celebrata nella cattedrale, affollata di gente anche all’esterno, dal vescovo Erkolano Lodu Tombe, legato da grande amicizia ai Comboniani. Andruga, 35, ha fatto il noviziato a Namugongo, Uganda, e studiato teologia a São Paulo, Brazil. Era ritornato in Sud Sudan l’anno scorso per il suo servizio missionario, prima nella missione di Old Fangak, diocesi di Malakal, e poi a Lomin, diocesi di Yei.

Invito alla preghiera e all’azione

La Chiesa Cattolica in Sud Sudan ha iniziato il programma delle sue celebrazioni d’Indipendenza con il tema “Una nazione da ogni tribù, lingua e popolo” il 28 maggio con una processione eucaristica in tutta la regione.

Il programma “Preghiera e Azione” va dal 28 maggio 2011 fino al 1° gennaio 2012. Include una preghiera per la Repubblica del Sud Sudan, un giorno di digiuno e riconciliazione, una novena, gara di canti, una Messa di ringraziamento e piantare degli alberi.

Altre attività saranno una settimana di studio sulla Dottrina Sociale della Chiesa in agosto, un Simposio sulla Chiesa in Sudan e Sud Sudan in ottobre e una Settimana Culturale per celebrare la diversità del Sud Sudan in dicembre.

TCHAD

Assemblea provinciale

In un clima terribilmente caldo ma di grande serenità fra tutti i confratelli, lunedì 2 maggio, a Doba, la città del petrolio, è iniziata l’Assemblea annuale dei Comboniani in Tchad per redigere il Piano Sessennale della provincia.

La mattinata del secondo giorno è stata dedicata all’ascolto della realtà sociopolitica ed ecclesiale del paese. L’abate Raymond Madjiro, coordinatore nazionale della Commissione Giustizia e Pace, ha presentato una relazione sintetica e pertinente che ha suscitato diverse domande e interventi. Dopo aver esordito con un’analisi dell’ambiente africano alla luce delle recenti rivolte in Tunisia ed Egitto, ha parlato delle ricadute della congiuntura internazionale sul Tchad. Ha affrontato i temi della democrazia, del ruolo della società civile, della classe politica, della Chiesa e della partecipazione dei cittadini alla costruzione di uno Stato che ancora non esiste.

Anche la serata è stata dedicata all’ascolto, questa volta, degli elementi ispiratori del Capitolo Comboniano, già condivisi e assimilati dalle comunità locali. P. Fidèle Katsan, padre maestro dei novizi a Sarh, ci ha guidati a leggere la realtà alla luce del Vangelo e del carisma comboniano.

Il 4 maggio è stato dedicato al tema della “grande provincia francofona”. Guardando al futuro, tutti i confratelli si sono espressi per aiutare l’Assemblea a valutare i vantaggi e gli inconvenienti delle diverse possibili scelte. Successivamente, è iniziata la riflessione sul piano sessennale che ci ha portato a scegliere le nostre priorità per i prossimi sei anni. Il discernimento comunitario ci ha portati a optare per la “prima evangelizzazione” quale asse portante della nostra presenza e lavoro in Tchad. Sono state prese in esame le nostre tre priorità: identità, missione e spiritualità. È stato un lungo lavoro che ci ha consentito, per due giorni, di riflettere, di ascoltarci reciprocamente e di condividere i nostri modi di vedere la missione.

TOGO-GHANA-BENIN

Codice di Condotta

Dopo un intenso ministero pastorale e missionario durante la Quaresima e la Settimana Santa, ci siamo ritrovati, come comunità provinciale, per un incontro sul Codice di Condotta che si è svolto ad Akepe, nel monastero delle Clarisse, dal 2 al 5 maggio. Siamo stati aiutati nella riflessione da P. Pierre Amedjonekou, canonista, sacerdote della diocesi di Aneho.

Il titolo dell’incontro è stato così formulato da P. Pierre: “Dalla Regola di Vita al Codice di Condotta”. La prima giornata è stata una vera provocazione: siamo stati invitati ad appropriarci maggiormente della nostra Regola di Vita, quale cammino di fedeltà per vivere in maniera autentica il dono della vocazione missionaria comboniana. È, di fatto, lo scopo sottolineato nel Codice (8): “Le indicazioni date in questo documento non aggiungono né tolgono nulla alla Regola di Vita ma sono uno strumento che intende incoraggiare tutti ad osservarla meglio”. I lavori di gruppo hanno consentito una condivisione molto personale su quanto stiamo vivendo a tale proposito. La seconda giornata ci ha permesso di approfondire meglio la conoscenza dei diversi aspetti sottolineati nel Codice. Di questi, si potrebbero rilevare alcune piste d’impegno personale e comunitario: l’importanza di un costante lavoro su di sé per continuare ad essere persone vigilanti, per avere il coraggio di aiutarci reciprocamente come fratelli nel bene che facciamo e nelle nostre fragilità. Questo richiede l’umiltà di lasciarci amare!

Altri appuntamenti seguiranno per incarnare di più il Codice nel Direttorio Provinciale e in sintonia con la legislazione dei tre Paesi in cui siamo presenti.

Prima professione di 16 novizi comboniani

Grande gioia e festa in semplicità a Cotonou, lo scorso 14 maggio. Sedici novizi comboniani hanno fatto la prima professione: due del Centrafrica, sei del Congo, otto del TGB (tre del Benin e cinque del Togo).

La celebrazione si è svolta nella parrocchia comboniana S. Francesco d’Assisi, di Fidjrosse. I neoprofessi, circondati da parenti e amici oltre che da numerosi confratelli delle quattro province dell’Africa francofona, hanno vissuto un’esperienza unica di dono di sé, di entusiasmo e di desiderio sincero di impegno nella vita missionaria seguendo san Daniele Comboni. P. Girolamo Miante, provinciale, li ha incoraggiati ad una fedeltà quotidiana al “sì” pronunciato in questo giorno.

Commissione di riflessione e di studio delle province dell’Africa francofona

Dal 15 al 17 maggio, nel noviziato di Cotonou, si è riunita la Commissione di riflessione e di studio delle province dell’Africa francofona in vista della riorganizzazione delle circoscrizioni, come chiesto dall’ultimo Capitolo Generale (AC 2009, 128). Con il provinciale coordinatore (P. Girolamo Miante) si sono ritrovati due confratelli di ogni provincia: P. Jonas Bekas e P. Benedetto Giupponi (Centrafrique), P. Janvier Kabeya e P. Seraphin Kakwata (Congo), P. Stefano Melzani e P. Claude Ondongar Yadjmadji (Tchad), P. Godwin Kornu e P. Gaetano Montresor (TGB).

Insieme, si è cercato di individuare vantaggi e inconvenienti nell’aggregazione delle quattro province, possibile visione del ruolo e del servizio del provinciale e del suo consiglio, di diversi segretariati. Si cercherà di contattare gli Istituti religiosi che già vivono un’esperienza simile di raggruppamento di più paesi in un’unica provincia. Il frutto della riflessione sarà presentato ai provinciali dell’Africa francofona al fine di fissare un cammino che coinvolgerà tutti i confratelli nella riflessione, approfondimento e discernimento.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Francis, dello Sc. John Hammond Sekyiamah (T); Angelo, di Fr. Agostino Cerri (KH); Stanislas, di P. Chris Aleti Apalolem Z. (U).

LA MADRE: Celestina, di P. Giuseppe Scattolin (EG); Antonia, di P. Pablo Rodrigo Reveles Vázquez (MO); Brigida, di P. J. Jesús Aranda Nava (M).

IL FRATELLO: Jacques, di P. Faustin Mboka Ngere (KH).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Teresilla Perbellini; Sr. M. Lelia Tosi; Sr. Matilde Totti; Sr. Gianna Alfreda Intiso; Sr. Bruna Angela Giuso; Sr. Pierina M. Bodei.

LA MISSIONARIA SECOLARE COMBONIANA: Paola Colonna (di Altamura, Bari).