Notiziario mensile dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù

DIREZIONE GENERALE

16ª CONSULTA – 4-29 giugno 2012

NOTE GENERALI

1. Verso l’Intercapitolare

Siamo ormai alla vigilia dell’Assemblea Intercapitolare e continuiamo a prepararci a questo momento importante per la vita del nostro Istituto. Durante le ultime settimane abbiamo ricevuto alcune relazioni delle province e delegazioni, mentre nei continenti ci sono stati alcuni incontri dei provinciali e delegati per riflettere insieme e preparare la relazione continentale. Come Consiglio Generale ci auguriamo che quest’Assemblea diventi un momento di condivisione profonda che ci aiuti a capire meglio la situazione della missione, del mondo e del nostro Istituto per continuare con coraggio il nostro servizio approfittando al meglio delle risorse che abbiamo a nostra disposizione. La nostra Regola di Vita ci ricorda che l’obiettivo dell’Intercapitolare è di “verificare l’esecuzione delle decisioni capitolari e studiare nuove vie per continuarne la realizzazione” (RV 144).

Invitiamo tutti i membri dell’Istituto ad accompagnare con la preghiera questo momento importante della nostra vita come Istituto affinché lo Spirito del Signore accompagni i lavori e il discernimento che verrà fatto per cercare di dare una risposta alle sfide della missione oggi là dove siamo presenti.

2. Celebrazione del 1° Centenario in Nord Uganda e Sud Sudan

Nel prossimo mese di dicembre ad Arua ci sarà la conclusione delle celebrazioni che ricordano il Centenario dell’arrivo dei primi Missionari Comboniani e gli inizi della Chiesa locale nel nord dell’Uganda. Due celebrazioni hanno già avuto luogo negli anni scorsi nell’arcidiocesi di Gulu e nella diocesi di Nebbi.

Allo stesso tempo la diocesi di Tombura-Yambio, in Sud Sudan, ricorderà l’arrivo dei primi missionari e celebrerà il primo centenario della Chiesa locale alla cui nascita tanti comboniani hanno contribuito con il loro lavoro e la loro testimonianza.

Ci congratuliamo con Mons. Sabino Ocan e Mons. Edward Hiiboro e con le comunità cristiane che vivono oggi la gioia del Vangelo e lo condividono con i fratelli e le sorelle in questi paesi. Auguriamo a queste Chiese tante benedizioni e la forza per continuare l’opera iniziata cento anni fa con l’entusiasmo e la fiducia dei primi missionari.

Ricordiamo e ringraziamo anche tutti i comboniani che hanno lavorato in queste terre e coloro che continuano a farlo con fedeltà, passione e un grande amore alla gente. Il Signore benedica e moltiplichi il seme sparso in queste terre.

3. Visite alle province e delegazioni

Durante i mesi di aprile e maggio abbiamo continuato a visitare le province e le delegazioni e speriamo di concludere prima dell’Inter­capitolare la prima visita a tutte le giurisdizioni. Finora gli Assistenti Generali sono stati in quasi tutte le province e le delegazioni, mentre il Superiore Generale ha potuto visitare circa un terzo delle province. È nostro desiderio completare queste visite, perché siamo convinti che sono momenti molto importanti per la conoscenza e la condivisione del cammino che facciamo. Abbiamo visto che diventano anche un momento importante di animazione e di comunione con tutto l’Istituto.

Vogliamo approfittare di questa occasione per ringraziare tutti i provinciali e i confratelli che ci hanno accompagnato e facilitato il lavoro durante le visite. Possiamo dire che tutte le visite sono state momenti molto belli di comunione e ci hanno permesso di scoprire la bellezza della missione vissuta nella semplicità e nella quotidianità di tanti piccoli e grandi impegni che portiamo avanti come Istituto. Un grazie di cuore per la vostra accoglienza.

4. Incontro dei Consigli Generali MCCJ-SMC

Durante questa nostra consulta abbiamo avuto una giornata d’in­contro con il Consiglio Generale delle Missionarie Comboniane per condividere le nostre esperienze di lavoro, per cercare ambiti di collaborazione e per passare anche un momento di preghiera insieme.

L’incontro è stato abbastanza informale e, come in altre occasioni, ci ha permesso di condividere alcuni punti sull’esperienza che facciamo nel servizio di animazione e coordinamento che ci è stato affidato.

Tra i punti condivisi abbiamo visto la possibilità di preparare insieme alcune iniziative per celebrare nel 2014 un anno focalizzato sul Piano di San Daniele Comboni.

In questo incontro abbiamo anche deciso di inviare una lettera congiunta alle nostre province del Sud Sudan per ricordare l’anniversario dell’indipendenza e per continuare a chiedere il dono della pace.

5. Il primo Anno Comboniano di FP a Roma

Nei giorni della consulta abbiamo ricevuto l’equipe incaricata del centro per la formazione permanente a Roma. Tra le varie informazioni, ci è stata presentata la valutazione dell’Anno Comboniano celebrato per la prima volta a Roma. In generale, la valutazione è stata positiva e sembra che i partecipanti siano partiti contenti dell’espe­rienza fatta. La sede del corso a Roma offre tanti vantaggi che sono stati sottolineati nella valutazione, ma presenta anche dei limiti che in altri posti non si erano manifestati. Nell’insieme, tuttavia, l’equipe ha manifestato la sua soddisfazione.

A tutti i partecipanti a questo corso auguriamo una buona continuazione nel lavoro iniziato a Roma e speriamo che il percorso fatto in questi mesi diventi una ricchezza per il servizio missionario che sono chiamati a riprendere. Siamo convinti che questo corso sarà di grande aiuto per continuare a dare il meglio per la missione.

Ringraziamo l’equipe coordinatrice e riconosciamo tutto il bene che sta facendo per aiutare i nostro fratelli a vivere meglio la loro consacrazione e vocazione missionaria e comboniana.

6. Nomine

1. Kinshasa (RDC)

Durante questa consulta sono stati nominati i nuovi formatori per lo scolasticato di Kinshasa. P. Anakese Jérôme diventerà il primo formatore e superiore, mentre il P. Sindjalim Essognimam Elias sarà il secondo formatore e metterà anche a disposizione della formazione permanente e dell’accompagnamento le capacità che ha sviluppato alla scuola di psicologia dell’Università Gregoriana.

Ringraziamo il P. Kamanga Mutombo Stéphane per il lavoro fatto durante questi ultimi anni nel campo della formazione, prima nel noviziato di Kimwenza e poi nello scolasticato di Kintambo.

2. Noviziato di Namugongo (UG)

Ringraziamo P. Antonio Guarino per il contributo che ha dato come socius del padre maestro a Namugongo. Durante la consulta di giugno è stato nominato nuovo socius P. Kiwanuka Achilles Kasozi che comincerà il suo servizio non appena avrà terminato l’anno di preparazione che sta facendo qui a Roma.

7. Corso di Rinnovamento a Roma

Nel mese di gennaio 2013 inizierà il Corso di Rinnovamento. Invitiamo tutti gli interessati a comunicare al più presto possibile i loro nomi ai responsabili del Corso, in modo da poter inviare le informazioni necessarie. Il Corso durerà fino al mese di maggio, con la possibilità di visitare i luoghi comboniani e la Terra Santa.

8. Cancellazione del Corso per i nuovi formatori a Roma

Il Consiglio Generale ha cancellato per quest’anno il Corso Comboniano per i Formatori che era stato programmato dal 15 ottobre al 15 dicembre 2012. Si erano iscritti al Corso solo tre confratelli. Si sta dialogando con i tre confratelli e con i loro provinciali per iscriverli al Corso Formatori dei Salesiani dal 18 febbraio al 31 maggio 2013.

Forum Comboniano

Rio de Janeiro 20-25 giugno 2012

In vista del Forum Comboniano sull’Integrità del Creato (FCIC), la Commissione di preparazione del FCIC ha inviato un questionario a tutti i responsabili del settore di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) delle circoscrizioni comboniane, con un triplice obiettivo: conoscere concretamente le attività e i progetti che si stanno portando avanti o che sono stati pianificati nell’ambito dell’Integrità del Creato (IC) a livello di Istituto; pianificare i lavori del FCIC sulla base della nostra realtà; facilitare la programmazione delle future attività in comune.

P. Arlindo Ferreira Pinto ha fatto una sintesi delle risposte (pervenute da 21 circoscrizioni su 29) che sono state inviate alle persone interessate. Il Superiore Generale P. Enrique Sánchez G. ha poi inviato una lettera ai partecipanti al Forum.

La Famiglia Comboniana riunita in occasione del Forum Rio+20 ha ribadito non solo che la pace, la riconciliazione e la giustizia sociale e ambientale sono una dimensione essenziale della missione, ma che anche l’ecologia deve ormai essere inclusa nella nostra azione apostolica (cfr. “Curare un mondo ferito”, preparato dai Gesuiti). Il trionfo delle Vita sopra le forze oscure della Morte dipende anche dalla nostra risposta. Siamo invitati a impegnarci nelle province e continenti dove lavoriamo. Anzi, tocca a noi missionari offrire il fondamento biblico, teologico e morale per la preservazione della vita e la denuncia profetica del consumo selvaggio di tutto ciò che esiste.

Nomina Vaticana di P. Miguel Ángel Ayuso Guixot

Il Santo Padre ha nominato Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso il Rev.do P. Miguel Ángel Ayuso Guixot, mccj, Preside del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica.

P. Miguel Ángel ha esercitato il ministero missionario in Egitto e Sudan fino al 2002. Ha conseguito la licenza in studi Arabi e Islamistica (PISAI Roma, 1982) e il dottorato in teologia dogmatica (Università di Granada, 2000). Dal 1989 è stato professore d’Islamologia prima a Khartoum, poi al Cairo e quindi al Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamistica, dove ha in seguito ricoperto fino ad oggi l'ufficio di Preside.

Specializzazioni

P. Tium Debesai Zewold (ET) due anni fa aveva conseguito all’Università Pontificia Salesiana il diploma magna cum laude con la tesi “Comunicazione educativa nella vita familiare, secondo Thomas Gordon”. Nel giugno di quest’anno, ha ottenuto la laurea magna cum laude con la tesi “Omosessualità e discernimento vocazionale per la vita sacerdotale e religiosa. Possibile contributo psicologico”. Durante l’estate frequenterà la “Scuola Rulla per la formazione” con i tre corsi estivi a tempo pieno per il tirocinio. Congratulazioni!

Professioni perpetue

Sc. Ketemepi Komivi Dodzi B.(T)

Lomé-Cacaveli (TG)

15.06.2012

Sc. Labite Komi Maté (Anicet) (T)

Lomé-Cacaveli (TG)

15.06.2012

Sc. Metin Sèdoté Alex C. (T-B)

Lomé-Cacaveli (TG)

15.06.2012

Fr. Bauce Simone (I)

Arzignano (VI)

24.06.2012

Ordinazioni sacerdotali

P. Dalle Carbonare Diego (I)

Padova (I)

03.06.2012

Opera del Redentore

Luglio                 01 – 07 LP              08 – 15 CO          16 – 31 MZ

Agosto               01 – 15 M               16 – 31 MO

Settembre          01 – 15 NAP           16 – 30 PE

Intenzioni di preghiera

Luglio – Perché la Grande Missione Continentale, portata avanti dalle Chiese d’America, sia di stimolo affinché noi battezzati ci apriamo a una missione al di là delle nostre frontiere. Preghiamo.

Agosto – Perché il Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione, che si terrà in ottobre, ci impegni come famiglia comboniana a lavorare in questa opzione della Chiesa della quale facciamo parte. Preghiamo.

Settembre – Perché l’Assemblea Intercapitolare dei Comboniani rafforzi in noi la passione per la missione, l’impegno nell’animazione missionaria e ci aiuti a trovare nuove vie per realizzare la nostra missione. Preghiamo.

BRASIL NORDESTE

Sessant’anni di Brasile

Esattamente sessant’anni fa i primi Comboniani arrivavano nella cittadina di Balsas, sud del Maranhão. Il 12 giugno 1952, alla vigilia della festa del patrono della città, Sant’Antonio, i primi missionari, figli di Daniele Comboni, erano accolti con fuochi d’artificio, acclamazioni e grida di entusiasmo. Quell’arrivo, quel giorno, fu una felice coincidenza, quasi a simboleggiare la consacrazione di un’alleanza sponsale con quella comunità ecclesiale e, in seguito, con tutta la Chiesa-popolo del Brasile.

Oggi, profondamente immersi nella cultura del provvisorio, del temporaneo e del transitorio, i comboniani insistono nel confermare la loro fedeltà e la loro disponibilità ad amare, a occuparsi e a prendersi cura di tanti uomini e donne che hanno visto in questi missionari uno strumento della compassione e dell’amore del Padre.

Nonostante le normali fragilità personali e istituzionali, queste “nozze di diamante” significano, per i comboniani, una rinnovata disponibilità a servire, come sempre, “i più abbandonati e dimenticati di questo mondo”. Non sono momenti, questi, di autoelogi o di autoesaltazione, ma di autentiche manifestazioni di ringraziamento che sgorgano dal profondo del cuore per quanti hanno servito come missionari in questa terra.

Ringraziamenti a tutti i comboniani vivi e attivi e a quelli “risorti” nel Padre che con sacrificio, abnegazione e spirito di adattamento hanno saputo convivere, animare e collaborare con comunità ecclesiali, famiglie e gruppi umani difendendo e promuovendo la pienezza del diritto e della vita.

Ringraziamenti a tanti uomini e donne di questa terra nordestina e brasiliana che ha accolto, protetto e amato più di trecento comboniani che sono passati qui nel corso di questi sessant’anni. Persone così umane da essere state, per questi missionari, dei veri e propri genitori, fratelli e sorelle, sapendo comprendere e rilevare – senza giudicare né condannare – il loro modo di essere, non sempre in sintonia con il modo di fare e la cultura locale.

Ringraziamenti a tutte quelle famiglie che con autentico spirito di generosità e di solidarietà non solo hanno sostenuto le scelte e le opzioni dei comboniani, ma hanno dato i loro beni, il loro tempo e le loro preghiere per appoggiare e sostenere una missione che è stata molto più grande degli stessi “inviati”.

Ringraziamenti, infine, al Dio della vita, perché se qualche cosa i comboniani hanno seminato lungo questi sessant’anni, è stata la potenza dello Spirito a far germogliare, crescere e fruttificare fraternità, speranza rinnovata e volontà di trasformare. (Consiglio Provinciale del Brasile Nordest)

CONGO

Sotto la protezione del Sacro Cuore

Venerdì 15 giugno abbiamo celebrato la festa del Sacro Cuore di Gesù. È una vecchia tradizione qui a Kinshasa. Per l’occasione tutti i confratelli si riuniscono nella parrocchia Notre Dame du Bon Secours di Bibwa. Erano presenti anche gli scolastici di Kintambo, i postulanti di Kimwenza, gli studenti della propedeutica, le Suore Comboniane e le loro postulanti. P. Stéphane Kamanga ha svolto una riflessione sul posto del Sacro Cuore nella vita di san Daniele Comboni. Durante la Messa abbiamo fatto memoria di tutti i confratelli impegnati nelle diverse attività della provincia. Nella nostra preghiera abbiamo anche ricordato, in modo particolare, i confratelli ammalati. Il celebrante era assistito dal diacono Jean-Marie Munketalingi, che si trova a Kinshasa per prepararsi all’ordinazione sacerdotale, che avrà luogo il prossimo 22 luglio 2012 a Idiofa, sua città d’origine. Dopo la Messa ci siamo recati in processione all’edificio della Propedeutica, dove il responsabile, P. Jacques Monsengo, ha spiegato lo scopo della casa e i motivi che hanno spinto a consacrare la Propedeutica al Sacro Cuore di Gesù. Subito dopo P. Stéphane ha proceduto alla benedizione dei locali.

ECUADOR

Anniversario di sacerdozio

È stato celebrato a Esmeraldas, con una grande partecipazione di fedeli, il sessantesimo anniversario di sacerdozio di P. Luigi Zanini. Proprio quest’anno, P. Luigi compie cinquantadue anni di presenza missionaria a Esmeraldas, dove ha lavorato nelle parrocchie di Limones, La Catedral, San Lorenzo e La Merced. In quest’ultima, il 7 giugno, si è svolta una bella festa alla presenza di tutte le comunità comboniane di Borbón, San Lorenzo, La Merced, El Carmen e di Mons. Eugenio Arellano Fernández, Vicario Apostolico di Esmeraldas. P. Luigi ha avuto l’opportunità di raccontare la sua vita missionaria. A conclusione della giornata, davanti ad una cattedrale gremita di gente, Mons. Arellano ha presieduto la celebrazione eucaristica e ha parlato del grande lavoro svolto da P. Luigi e della sua costante presenza nel nord di Esmeraldas. P. Luigi lavora ancora intensamente nel Pampón, zona difficile e di forti contrasti, dominata dalle bande che lo chiamano “osso secco” perché non porta mai niente con sé che possano rubargli.

EGYPTE

Esposizione di arte copta su Maria

Mentre la Chiesa copta in Egitto era in attesa del risultato delle elezioni del nuovo Patriarca e la nazione si preparava a scegliere il nuovo Presidente, le ondate dei manifestanti davano spazio alla libera espressione delle loro delusioni in Piazza Tahrir, a poche centinaia di metri dalla Cordi Jesu.

Proprio accanto alle contestazioni politiche si è svolto un altro tipo di manifestazione: il 1° giugno 2012 è stata inaugurata una Mostra d'arte che ha avuto una grande partecipazione di visitatori.

P. Giovanni Esti, coordinatore e ideatore dell’esposizione, ha spiegato: “Oltre 30 artisti, selezionati professionisti, hanno esposto le loro opere nate dalla loro creativa interpretazione dell'arte copta, sia tradizionale sia moderna. Il tema della mostra intendeva evocare le caratteristiche dell'esperienza egiziana riguardo a Maria, la madre di Gesù. Lo scopo era di presentare un simbolo mariano che fosse di ispirazione per le donne e sfidasse gli stereotipi maschili. L'esperienza di Maria in Egitto ha assimilato il suo spirito a quello delle donne egiziane. Maria è diventata una di loro e continua a essere, ora come allora, un percorso da seguire; continua a riconciliare la fede con la vita”.

ITALIA

Noi “Comboniani del 1962” a Limone cinquant’anni dopo

Nel 1962 eravamo 46, tutti giovani, in maggioranza italiani, ma con una buona rappresentanza della Germania (allora raccolta in un Istituto indipendente), Portogallo, Messico, Regno Unito, Irlanda e Sud Sudan, tutti ordinati sacerdoti per la missione sulle orme di san Daniele Comboni.

Nel 2012, ci siamo idealmente radunati a Limone per celebrare il nostro cinquantesimo di sacerdozio. Ci siamo riuniti dal 13 al 15 giugno, con una sosta a Verona e un’altra a Brixen/Bressanone, dove ci siamo uniti ai nostri confratelli della provincia di lingua tedesca, anche loro in festa. A Limone eravamo solo in otto, ma rappresentavamo tutti i continenti nei quali siamo al servizio del Vangelo.

Abbiamo pregato e fatto il pellegrinaggio alla Casa Natale del nostro Fondatore. Abbiamo dato molto tempo alla condivisione di visioni, esperienze e speranze che ci hanno sostenuto e guidato in questi cinquant’anni di vita missionaria in ambienti così diversi e con problematiche a volte contrastanti e, spesso, molto difficili. Abbiamo parlato anche del futuro, aprendoci a nuove prospettive di attualizzazione del carisma del Comboni e alla valorizzazione della spiritualità del nostro santo Fondatore. Siamo grati a P. Danilo Castello (dalle gambe ancora malferme, rafforzate da due solidi bastoni!) per gli spunti di riflessione che ci ha offerto. La Festa del Sacro Cuore è stata la naturale conclusione del raduno.

Prima di tornarcene ai nostri compiti ci siamo contati: del nucleo di partenza, 12 sono già “con Dio” e intercedono per noi. Facciamo memoria speciale di P. Barnaba Deng, ucciso mentre andava a celebrare l’Eucarestia in una parrocchia vicina a Wau nel 1965, e di Mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek, addormentatosi nel Signore mentre celebrava nella sua cattedrale lo scorso anno. Undici hanno scelto altre vie per servire il Signore, incardinandosi in diocesi (quattro) o svolgendo altri ministeri nella società, sempre uniti nell’amicizia. Siamo rimasti in 23 con “i capelli più bianchi, almeno quelli rimasti, le gambe un po’ meno salde, la vista non più chiara come una volta, qualche medicina in più nella valigia, ma il cuore sempre grande e palpitante come una volta, la fede più grande perché cresciuta con la Chiesa in cammino, la mente ricolma dei volti dei fratelli e delle sorelle amati, la gioia per la strada fatta e per quella ancora da fare”, come hanno scritto i nostri confratelli di Limone nella riproduzione del collage fotografico fatto dal nostro P. Lorenzo Gaiga per Nigrizia nel 1962.

Ordinazione sacerdotale

Domenica 3 giugno, nella cattedrale di Padova, gremita di fedeli, il vescovo Antonio Mattiazzo ha conferito l’ordinazione sacerdotale a Diego Dalle Carbonare e ad altri otto candidati della diocesi di Padova. Diego è rientrato da poco dall’Egitto, dove si è dedicato allo studio dell’arabo, in vista della sua assegnazione alla Provincia di Khartoum. Alla celebrazione erano presenti moltissimi comboniani provenienti da diverse comunità d’Italia, oltre che il provinciale dell’Italia, il delegato dell’Egitto, alcuni missionari che studiano a Roma Eur, familiari, amici e parrocchiani di Diego venuti da Cogollo del Cengio (VI), dove domenica 10 giugno P. Diego ha celebrato la sua Prima Messa solenne. Verso la metà di agosto, il neo-ordinato ripartirà per l’Egitto per continuare l’approfondimento dell’arabo.

Professione perpetua

Domenica 24 giugno, nella parrocchia di Castello di Arzignano (Vicenza), Fr. Simone Bauce si è consacrato a Dio per tutta la vita. Diversi confratelli erano presenti a questo momento così significativo non solo per i Comboniani ma anche per la parrocchia di Fr. Simone. Nell’omelia, il provinciale dell’Italia, P. Corrado Masini, ha posto l’accento sul significato, oggi, della consacrazione missionaria a vita, collegandola alla celebrazione della solennità della nascita di S. Giovanni Battista. Fr. Bauce ha trascorso gli ultimi anni in Ecuador, nel Centro Culturale Afro, dove ritornerà al termine delle sue vacanze in Italia.

KHARTOUM

L’Arcidiocesi di Khartoum e l’Anno della Fede

Il Cardinale Gabriel Zubeir Wako ha convocato religiosi e sacerdoti dell’Arcidiocesi di Khartoum, dal 5 al 7 giugno, per un workshop in preparazione all’Anno della Fede. Durante tre mattinate di riflessione e condivisione è stata letta e commentata la lettera apostolica Porta Fidei. Inoltre si è riflettuto sulle realtà che ostacolano la fede a livello personale, all’interno della Chiesa e a livello di società. Infine, è stata proposta una serie d’iniziative per vivere quest’Anno con intensità.

L’iniziativa è stata accolta con interesse dagli agenti pastorali dell’Arcidiocesi che si sentono particolarmente sfidati, in questo momento storico di grande difficoltà per la vita della Chiesa in Sudan, ad accogliere con fede i drastici cambiamenti che stanno avvenendo. È estremamente necessaria e urgente una lettura di fede della situazione per poter affrontare con serenità le trasformazioni radicali che stanno riducendo la Chiesa ad un’esigua minoranza, ad un piccolo gregge con una missione e un ruolo significativi nella complessa, nuova realtà del Sudan.

PORTUGAL

Incontro di spiritualità comboniana

Sul tema “Come Comboni, tutti chiamati alla santità”, a metà giugno, nel seminario di Maia, si è svolto un incontro di spiritualità comboniana con oltre 40 partecipanti. La santità è un cammino accessibile a tutti e non solo ai consacrati, sacerdoti e vescovi. È stato questo il filo conduttore di tutte le attività dell’incontro. P. José Júlio Martins Marques, comboniano, ha approfondito il tema della santità nella Bibbia, nei documenti della Chiesa e in san Daniele Comboni. “È stata la missione – ha sottolineato – a rendere Comboni santo: la vita missionaria è cammino di santità”.

C’è stata poi una tavola rotonda nel corso della quale i partecipanti – rappresentanti degli Istituti Comboniani e un laico responsabile dell’associazione degli ex alunni comboniani – hanno condiviso alcuni aspetti interessanti e persino aneddotici dei loro percorsi vocazionali sottolineando, tutti, l’impatto positivo che san Daniele ha avuto nella loro vita.

Durante l’incontro è stata anche presentata la figura di suor Giuseppa Scandola, della quale è in corso il processo di beatificazione. La missionaria comboniana lavorò per 26 anni in Sudan, dove morì nel 1903. Sappiamo che suor Giuseppa offrì la propria vita in cambio di quella di un giovane sacerdote missionario gravemente ammalato. Il sacerdote guarì mentre Suor Giuseppa moriva.

La Messa conclusiva è stata presieduta dal provinciale, P. Alberto de Oliveira Silva, che nell’omelia ha affermato che la santità, più che uno stato di perfezione, è un “cammino che ha come obiettivo la configurazione a Gesù Cristo”.

L’incontro di spiritualità comboniana è un’iniziativa promossa annualmente dalla Famiglia comboniana per i laici che condividono il carisma di Comboni e desiderano approfondire la spiritualità missionaria comboniana.

TOGO-GHANA-BENIN

Festa del Sacro Cuore con voti perpetui e ordinazione diaconale

Il 15 giugno 2012, solennità del Sacro Cuore, la casa provinciale di Cacaveli (Lomé) si è animata, per vivere tutti assieme, postulanti, neoprofessi, comboniani e comboniane, una giornata di ringraziamento e ritemprarci nella contemplazione del Cuore trafitto di Cristo, Buon Pastore. La giornata è iniziata con le Lodi, guidate dagli scolastici in servizio missionario. P. Pepe Girau ha presentato poi una riflessione partendo dalla lettera del Consiglio Generale sulla Parola di Dio nel nostro essere e fare missionario.

È stata anche l’occasione per presentare i cinque neoprofessi della provincia, Isaac Gbegnon e Gratien Gbego, beninesi, Aimé Hakpa, Christ Roi Tomety e Michel Esseh, togolesi, che andranno negli scolasticati di Nairobi, Cape Coast, Kinshasa e Pietermaritzburg.

Durante l’Eucaristia, presieduta dal provinciale, tre scolastici, circondati dai genitori, da parenti e amici, hanno fatto la professione perpetua: Anicet Labite e Boris Ketemepi, togolesi; Alex Canisius Metin, beninese. La celebrazione è diventata così un momento forte di impegno missionario di tutti i presenti. Nella contemplazione del Cuore di Cristo, come scriveva san Daniele Comboni nelle sue Regole (1871), saranno felici di offrirsi, di donare la propria vita per la Missione.

È stata anche l’occasione per salutare P. José Francisco de Matos Dias che, dopo quindici anni di presenza in Togo, rientra in Portogallo. Per dieci anni ha formato un buon numero di postulanti, fra i quali i tre che hanno fatto la professione perpetua. Un ringraziamento di tutto cuore a P. Francisco per il suo zelo e impegno missionario.

Sabato 16 giugno, memoria del Cuore Immacolato di Maria, nella chiesa parrocchiale Maria, Madre del Redentore, di Adidogome, Anicet, Boris e Canisius sono stati ordinati diaconi per l’imposizione delle mani di Mons. Dénis Amuzu-Dzakpah, Arcivescovo di Lomé. La presenza delle delegazioni parrocchiali dei tre diaconi con i loro parroci ha impresso un clima di profonda comunione ecclesiale: questi giovani appartengono a Chiese locali che presto li invieranno nel mondo per l’annuncio della Buona Novella.

Preghiamo per i nostri defunti

IL PADRE: Bartolomeo, di P. Andrew J. Bwalya (RSA).

LA MADRE: Antonia, di Fr. Pasqualino Artuso (†).

LA SORELLA: Sabina, di P. Mödi Abel Nyörkö (NAP).