Roma, venerdì 17 agosto 2012
Mons. Giuseppe Franzelli scrive per chiedere dei Laici Missionari Comboniani per la sua diocesi in Uganda. “La richiesta non è limitata ai laici missionari comboniani italiani, ma anche a quelli di altri paesi, che siano disponibili a venire in Uganda”. Pubblichiamo di seguito la sua lettera.

 

Carissimo P. Arlindo Pinto,
Saluti da Lira in Uganda!

Mi rivolgo a te in quanto incaricato dei Laici Missionari Comboniani, per presentare ufficialmente la richiesta dell’invio di un altro/a laico/a in servizio missionario nella diocesi di Lira.

Lira ha già avuto il dono di una laica missionaria comboniana, la dottoressa Caterina Fausti, che sta per completare il suo impegno di tre anni e rientrerà in Italia per problemi di famiglia. Il suo è stato un servizio molto prezioso per l’ospedale diocesano di Aber, ed esemplare come dedizione ai malati in una situazione e circostanze difficili. Le siamo tutti riconoscenti, e ci dispiace molto che non possa restare più a lungo.

L’anno scorso, a Caterina si sono aggiunti Marco e Maria Grazia Piccione con il loro piccolo Francesco. Maria Grazia è medico e lavora in ospedale, mentre Marco, educatore, aiuta nel St. Clare Horphanage ed è impegnato anche in progetti di sviluppo nella parrocchia di Aber.

Sarebbe importante ora avere un’altra persona che sostituisca Caterina e faccia comunità con Maria Grazia e Marco, per uno scambio e sostegno reciproco ed una testimonianza più ricca ed efficace come laici missionari comboniani. Non è necessario che si tratti di un medico. Uno/a persona interessata e competente per promuovere ed accompagnare realtà e progetti pastorali e/o di sviluppo economico e sociale nell’ambito della vasta parrocchia di Aber sarebbe  una risposta a tanti bisogni davvero urgenti. Così pure un professionista, competente nel suo campo specifico ma flessibile e in grado di adattarsi e dare una mano nella manutenzione dell’ospedale in uno o vari dei seguenti campi: falegnameria, elettricità, idraulica, impianti sanitari, costruzioni, attrezzature…. Qui non è certo il lavoro che manca!

La richiesta non è limitata ai laici missionari comboniani italiani, ma anche a quelli di altri paesi, che siano disponibili a venire in Uganda.

Il superiore provinciale dell’Uganda è al corrente del progetto ed  approva questa richiesta. Ne abbiamo parlato anche con P.  Claudio Longhi nella sua recente visita a Caterina, Marco e Maria Grazia ad Aber. A me resta solo da sperare e pregare che nel vostro raduno di Verona in questi giorni il nostro  appello venga raccolto da qualcuno, con cui poi potremmo stabilire dei contatti e metterci d’accordo sui dettagli e modalità del caso.

Intanto auguro a tutti voi, riuniti a Verona, un incontro fruttuoso e concretamente efficace, nello spirito di Daniele Comboni, per un servizio sempre più generoso alla missione che il Signore affida oggi a tutti i membri e alle varie espressioni della famiglia comboniana.

Fraternamente, nel Cuore di Cristo,
Mons. Giuseppe Franzelli, mccj
Vescovo di Lira, Uganda
2 Agosto 2012