Roma, venerdì 21 dicembre 2012
Il 3 novembre 2012 sono stati ordinati da Mons. Giovanni Migliorati, vescovo comboniano di Hawassa, quattro sacerdoti comboniani. Oltre che all’impegno per la prima evangelizzazione, la presenza missionaria comboniana in Etiopia deve far fronte alla crescita dell’Islam e delle sette, alla necessità di un vero dialogo interreligioso e fra le Chiese, come pure ai problemi sempre più gravi della povertà e della giustizia sociale.

I Missionari Comboniani sono impegnati in sette comunità di prima evangelizzazione nel vicariato di Hawassa. Ogni comunità porta avanti anche iniziative di promozione sociale, fra cui 13 scuole con circa 8.000 studenti, 6 centri sanitari affidati a vari gruppi di suore, e 1 programma di sviluppo agricolo. A tali impegni vanno aggiunti la direzione del Centro Catechistico Pastorale, del Seminario Maggiore e dell’ufficio per lo sviluppo del Vicariato. Nell’arcidiocesi di Addis Ababa invece, oltre alla comunità provinciale, ha sede il postulato, che è anche centro di animazione missionaria e promozione vocazionale per tutto il paese.

Oltre che all’impegno della famiglia comboniana per la prima evangelizzazione, la presenza comboniana in Etiopia deve far fronte alla crescita dell’Islam e delle sette, alla necessità di un vero dialogo interreligioso e fra le Chiese, come pure ai problemi sempre più gravi della povertà e della giustizia sociale, e al bisogno di ricostruire e rafforzare un clima di democrazia e pace. Il tutto, lavorando accanto e con la gente, perché gli etiopici divengano sempre più protagonisti del loro sviluppo e futuro.

 
Da sinistra: P. Samuel Yacob Langena, P. Fufa Ensermu Wakuma,
P. Kifle Kintamo Kirba, e P. Fasil Kebede Eshete.


Da sinistra: P. Samuel Yacob Langena, P. Fasil Kebede Eshete,
Mons. Giovanni Migliorati, P. Fufa Ensermu Wakuma, P. Kifle Kintamo Kirba.