Sabato 3 giugno 2017
I Missionari Comboniani celebrano quest’anno il 150° anniversario della loro Fondazione. Il 18 giugno a Verona sarà ricordato questo evento con una solenne celebrazione dell’Eucarestia nella basilica di S. Zeno, presieduta dal Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti e con la partecipazione del Superiore generale P. Tesfaye Tadesse. Clero, istituti, amici e simpatizzanti sono stati invitati a ringraziare e lodare il Signore assieme ai missionari comboniani. Attualmente i Missionari Comboniani sono 1520 di ben 44 nazionalità, operanti in 43 paesi dei 4 continenti: Africa (18 paesi), America (12), Europa (9) e Asia (4). I comboniani di origine italiana sono 592: 11 vescovi, 472 sacerdoti, 105 fratelli.


Casa madre
a Verona.

Il 1 giugno 1867 a Verona, sotto la pressione di Propaganda Fide (Roma) che esige garanzie per il futuro della missione dell’Africa centrale, Comboni, con l’approvazione del Vescovo di Verona Mons. Luigi di Canossa, fonda l’Istituto per le missioni della Nigrizia, per realizzare il suo “Piano per la rigenerazione dell’Africa con l’Africa”.

Si tratta di un istituto diocesano composto da sacerdoti e “fratelli coauditori” di diverse nazionalità, senza voti religiosi, ma vincolati da un giuramento di appartenenza e di fedeltà all’istituto e alla missione. La sua finalità è l’evangelizzazione dell’Africa.

Comboni muore a Khartoum il 10 ottobre 1881, a soli 50 anni, senza aver potuto consolidare le sue istituzioni, che aveva concepito su scala internazionale. I suoi missionari sono 35 (14 in Sudan, 5 al Cairo e 16 a Verona); le suore (fondate nel 1872) sono 41 di cui solo 22 professe.

Pochi mesi dopo la morte la bufera della rivolta Mahdista sembra spazzare via per sempre tutto ciò che è stato costruito in anni di fatiche. Missioni distrutte, padri, fratelli e suore prigionieri del Mahadi, alcuni morti. Umanamente, un disastro. Ma il seme caduto nel solco è buono e dopo la tempesta rinasce. Proprio come aveva detto Comboni: “le opere di Dio nascono e crescono ai piedi della croce”.

L’istituto nel 1885 si trasforma in congregazione religiosa. Le prime professioni avvengono il 28 ottobre 1887. Da questo momento l’Istituto si espande fino a rendersi operante in 4 continenti. Si riaprono le missioni in Sudan, si fondano nuove case in Egitto e ci si spinge più a sud verso l’Uganda e verso il cuore dell’Africa, realizzando il sogno incompiuto del fondatore.

Alla casa madre di Verona se ne aggiungono altre: Bressanone, Brescia, Roma, Trento, ecc. Ci si apre ad altri paesi dell’Europa (Inghilterra, Germania, Portogallo, Spagna, ecc.), dell’Africa (Sudafrica, Eritrea, Etiopia, Mozambico, Congo, Burundi, ecc.), dell’America (Perù, Messico, Ecuador, Brasile, Usa, ecc), e dell’Asia (Filippine, Macao, Taiwan e Vietnam). Attualmente i Missionari Comboniani sono 1520 di ben 44 nazionalità, operanti in 43 paesi dei 4 continenti: Africa (18 paesi), America (12), Europa (9) e Asia (4). I comboniani di origine italiana sono 592: 11 vescovi, 472 sacerdoti, 105 fratelli.

Accanto ai missionari comboniani, con lo stesso carisma di San Daniele Comboni, sono operanti le suore missionarie comboniane, le secolari missionarie comboniane e i laici missionari comboniani.