NOTIZIARIO MENSILE DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ

DIREZIONE GENERALE

Nomina

Nel corso dell’Angelus del 1 settembre 2019, il Santo Padre Francesco ha annunciato che il prossimo 5 ottobre terrà un Concistoro per la creazione di tredici nuovi Cardinali, la cui “provenienza – ha detto – esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra”.

Siamo felici di comunicare che fra questi c’è il nostro confratello S.E. Mons. Miguel Angel Ayuso Guixot, nominato di recente Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Le nostre più vive congratulazioni!

Professioni Perpetue

Sc. Fazili M. Germain (CN)   Butembo (RDC)               03/07/2019

Sc. Revolledo V.E. Antonio (PE) New Taipei (ROC)     19/07/2019

Sc. Orishaba Elias (U)                  Alenga (UG)                 20/07/2019

Sc. Opiyo Constanz (U)                Alenga (UG)                 20/07/2019

Sc. Kambale Kasika E. (CN)       Castel Volturno (I)       21/07/2019

Sc. Trevisan Stefano (I)               Castel Volturno (I)       21/07/2019

Sc. Nkwe Lugiri Claude (CN)      Bangui (RCA)               14/08/2019

Sc. Welemu Anatole (MZ)           Lilongwe (MZ)             20/08/2019

Ordinazioni

P. Kasereka Amini Wasingya (CN)  Butembo (RDC)    04/07/2019

P. Tomety Kossi M. A. Christ Roi (T)     Aneho (TG)     27/07/2019

P. Sebutinde Michael (U)            Kitovu-Masaka (UG)   03/08/2019

P. Musonda Cosmas (MZ)                 Lusaka (Z)               06/08/2019

P. Gbegnon Sénou Isaac (T)              Cotonou (BEN)     10/08/2019

Opera del Redentore

Settembre   01 – 15 NAP       16 – 30 PCA

Ottobre       01 – 07 RCA       08 – 15 TCH    16 – 31 RSA

Intenzioni di preghiera

Settembre – Perché le Suore Comboniane, riunite per l’Intercapitolo, riflettano e approfondiscano i processi in atto, con gli occhi e il cuore di Dio. Preghiamo.

Ottobre – Perché il mese missionario straordinario voluto da Papa Francesco possa risvegliare in tutti i cristiani l’entusiasmo per la missio ad gentes. Preghiamo.

Pubblicazioni

Romeo Ballan-Maria Rosa Venturelli, Il tesoro della missione, Ottobre Missionario Straordinario.

Per quest’anno 2019 Papa Francesco ha indetto per tutta la Chiesa un “ottobre missionario straordinario”, nel centenario della Lettera missionaria Maximum illud, di Benedetto XV (1919). Con questa iniziativa – unica nel suo genere – il Papa chiede a tutti di intensificare il processo di conversione missionaria dell’attività della Chiesa, secondo il programma annunciato nella Evangelii gaudium.

In sintonia con questo appello del Papa, due Comboniani hanno elaborato il presente sussidio pastorale di informazione e formazione missionaria, per parrocchie, comunità, gruppi… Il sussidio offre una scheda per ognuno dei 31 giorni di ottobre: una riflessione su un tema (dottrinale, storico, biografico…), una testimonianza, una preghiera e un proverbio etnico.

Il testo è di facile lettura e ti mette la “missione in mano e nel cuore”: idee, proposte, suggerimenti per immergersi nella mondialità della missione; per scoprire, approfondire e far conoscere il tesoro della Missione.

Editrice: Fondazione Nigrizia Onlus, Verona, 2019; pag. 144; prezzo unitario: € 10; alle nostre comunità e CMD: € 5. Richieste a: Fondazione Nigrizia.

Fugain Dreyfus E. Yepoussa, Réinventer le système éducatif centrafricain. Une urgence de vivre-ensemble, Edilivre, Linselle (Francia), maggio 2019. Tra i fattori della grave crisi che sta facendo della Repubblica Centrafricana un paese fantasma, P. Fugain evidenzia il crollo del sistema educativo centrafricano e sottolinea che solo attraverso l’istruzione sarà possibile ricostruire quel tessuto sociale, vivre-ensemble, in grado di far nascere i nuovi centrafricani e la gioia di appartenere ad una nazione, la pace e la prosperità.

Tonino Falaguasta Nyabenda, Daniele Comboni: l’Africa del Comboni e le periferie di Papa Francesco, Missionari Comboniani, Cordenons (PN), giugno 2019. In questo libretto, che viene ristampato a distanza di un anno, P. Tonino presenta – come dice P. Tesfaye nella prefazione – le tappe fondamentali della vita di Comboni, inframmezzate dai messaggi di alcuni Santi, che nella storia della Chiesa sono stati esempi di misericordia e di carità.

Dawit Wubishet, Kibrit, agosto 2019. Kibrit – dall’amarico: fiammifero – è il titolo che P. Dawit ha dato al suo libro di “Pensieri Spirituali” che è anche il titolo del CD che contiene 12 canti originali dello stesso autore. Questi lavori vengono pubblicati praticamente alla vigilia del Mese Missionario Straordinario. Le 150 meditazioni del libro avvicinano Dio a noi e noi a Lui, mentre i particolari ritornelli dei canti portano a lodare e ringraziare il Signore con i loro spunti di vite spirituali e missione cristiana.

Segretariato Generale della Missione

Assemblea Continentale di Animazione Missionaria

L’Assemblea Continentale di Animazione Missionaria (AM) dell’America/Asia si è svolta a Lima dal 1 al 5 luglio e ha avuto come tema “Antichi e nuovi areopaghi dell’Animazione Missionaria Comboniana”. L’obiettivo generale era disegnare nuove strategie di AM e ripensarne i metodi a fronte delle sfide odierne nel continente. Tutte le circoscrizioni del continente erano rappresentate, ad eccezione della Provincia del Nord America e della delegazione dell’Asia.

L’assemblea era stata preparata attraverso un dettagliato questionario sui mezzi e i metodi di AM, le reti sociali e il marketing, e il numero di confratelli impiegati in questo settore.

Sono stati trattati diversi aspetti, seguendo la classica metodologia del vedere-giudicare-agire.

Il primo giorno, dopo l’esposizione della realtà economica, sociale e politica del continente latino-americano e, in particolare, del Perù, P. Mariano Tibaldo, segretario generale della missione, ha presentato la sua relazione sugli orientamenti e le prospettive di AM nell’Istituto.

Durante la seconda giornata, mons. Alfredo Vizcarra s.j., vescovo di Jaén, per qualche anno missionario in Ciad, ha esposto il tema della sfida della missione ‘ad gentes’ nel continente americano e del sinodo Pan-amazzonico del prossimo ottobre a Roma, al quale mons. Vizcarra parteciperà.

Il terzo e quarto giorno sono stati affrontati vari temi con l’aiuto di professionisti laici peruviani e confratelli come Fr. Bernardino Frutuoso, direttore delle riviste Além Mar e Audácia in Portogallo. Il tema della relazione tra GPIC e AM è stato presentato da P. Juan Goicochea e dall’equipe della parrocchia di Chorrillos.

L’ultimo giorno, i partecipanti all’assemblea hanno visitato il “Centro de Animación Misionera” di Lima e alcune iniziative di AM nella linea della GPIC nella parrocchia comboniana di Chorrillos.

Laboratorio comboniano europeo sull’interculturalità

Per approfondire il tema dell’interculturalità, scelto per la nostra riflessione durante il 2019, i superiori provinciali e i membri dei segretariati della missione delle sei circoscrizioni comboniane europee hanno organizzato un laboratorio che si è tenuto dal 1 al 6 luglio presso la Casa Madre delle Suore Comboniane a Verona (Italia). Hanno partecipato circa quaranta missionari, tra cui anche due suore, una secolare e una laica missionaria comboniana. Il tema del laboratorio, che quest’anno ha sostituito il Simposio di Limone, è stato “Interculturalità e missione. La prassi interculturale come sfida missionaria”. Il programma ha privilegiato una metodologia molto partecipativa e collaborativa, dando il dovuto tempo alla riflessione personale, all’ascolto attivo e alla condivisione nei lavori di gruppo.

Il terzo giorno, don Paolo Boschini, sacerdote di frontiera in una parrocchia di Modena e professore di filosofia all’Università di Bologna, ha provocato i partecipanti spiegando che “nelle realtà che attraversiamo non esistono le culture ma le misture, non esiste identità ma ibrido. Abbiamo non tanto culture ma mondi che si attorcigliano, tanti orizzonti che si intrecciano, nessuno autosufficiente. L’ondata di sovranismo che invade l’Europa è dettata da una distorsione cognitiva. Pensiamo che esistano le culture ma sono costruzioni, spesso a posteriori”.

Il laboratorio è stato un ricco cantiere di incontri, idee e proposte da valutare sul terreno di una missione che in Europa si fa sempre più fuori dagli ambiti convenzionali. Missione che esce su strade, piazze e periferie dove circolano e si intrecciano vite e speranze per camminare verso la costruzione di quella visione multiversale della vita, che considera superate le culture, che hanno una forte connotazione etnocentrica, per “lasciarci abbracciare – come ricordava don Paolo Boschini – da un orizzonte che tutto abbraccia”.

ASIA

Ringraziamo Dio per il dono della vocazione missionaria

Il 20 luglio 2019, la piccola parrocchia di Sant’Anna, nel distretto di Wugu, Nuova Città di Taipei, è diventata il centro di una celebrazione “tre in uno”, come l’ha definita l’arcivescovo di Taipei, Mons. John Hung Shan-Chuan, SVD, che ha presieduto l’Eucaristia. Hanno coinciso infatti tre eventi: l’ordinazione diaconale dello Sc. Eduardo Antonio Revolledo Villanueva, la festa parrocchiale e l’insediamento del nuovo parroco.

L’ordinazione è stata una celebrazione davvero missionaria perché ha riunito persone provenienti dai quattro continenti in cui sono presenti i Comboniani ed è stata concelebrata da 18 sacerdoti – otto Comboniani e 10 ospiti, sia religiosi che diocesani – provenienti da Portogallo, Italia, Polonia, Austria, Messico, Paraguay, Togo, Congo, Vietnam e Filippine. Erano presenti anche due fratelli africani (uno dell’Angola) in formazione. Hanno partecipato i fedeli delle parrocchie vicine e di quelle in cui i Comboniani hanno servito, un gruppo di dodici pellegrini provenienti dal Vietnam con il loro parroco e una coppia vietnamita che ha preso il posto dei genitori di Eduardo, assistendolo al momento di indossare la dalmatica.

Nella stessa celebrazione, l’arcivescovo ha anche insediato P. Margarito Garrido III come nuovo parroco di Sant’Anna e successore di P. Gerardo Oviedo, assegnato alla comunità in Vietnam.

Il giorno prima, 19 luglio, per i voti perpetui dello Sc. Eduardo, i rappresentanti delle comunità comboniane a Macao, Vietnam e Filippine si erano uniti alla comunità di Taipei e a un gruppo di amici per una celebrazione eucaristica più intima, presieduta da P. David da Costa Domingues, superiore della Delegazione. Nella sua omelia, P. Dave ha incoraggiato lo Sc. Eduardo a rimanere innamorato di Dio.

Eduardo era arrivato in Asia per il suo servizio missionario dopo gli studi teologici a Nairobi. Ha trascorso i primi otto mesi in Vietnam, imparando la lingua e insegnando inglese. Nell’ottobre 2018 si è trasferito nella comunità di Taipei per continuare il suo servizio missionario in un ambiente più pastorale, da quando i Comboniani amministrano due parrocchie alla periferia della città. Da allora ha iniziato a imparare il mandarino presso il dipartimento di lingue dell’Università Cattolica.

BRASIL

Settimana di animazione vocazionale e missionaria

Alcuni membri della Famiglia comboniana – un sacerdote, un fratello, una suora e alcuni laici del gruppo di spiritualità comboniana – quasi tutti originari della diocesi di Balsas, hanno tenuto una settimana di animazione missionaria e vocazionale a Balsas (MA), nelle parrocchie di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e di Sant’Antonio.

Ci sono state diverse celebrazioni con bellissime testimonianze, momenti vissuti in un clima familiare e di passione missionaria. Queste giornate, organizzate anche in vista della Grande Settimana Missionaria della Parrocchia che si svolgerà a novembre, sempre a Balsas, sono state inoltre l’occasione per celebrare i 25 anni di vita consacrata di suor Maria do Socorro Ribeiro, missionaria comboniana di Balsas, nella festa dell’Assunzione, giorno della vita religiosa e consacrata in Brasile.

La settimana missionaria è stata un’iniziativa della parrocchia di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso ed è stata realizzata con l’impegno e la partecipazione del Gruppo di Spiritualità Comboniana e di alcuni religiosi e missionari invitati.

CENTRAFRIQUE

Voti perpetui e ordinazione diaconale

La famiglia comboniana del Centrafrica ha vissuto recentemente due momenti molto belli: la celebrazione della professione perpetua e la cerimonia dell’ordinazione diaconale del nostro giovane confratello Claude Nkwe Lugiri, arrivato in RCA l’11 settembre 2018.

Durante i nove giorni di preparazione, i confratelli presenti a Bangui si sono alternati nella parrocchia di Notre-Dame de Fatima per pregare con la comunità parrocchiale e animarla missionariamente. L’aspetto più bello è stata la grande partecipazione dei parrocchiani – malgrado la persistente situazione di insicurezza – molti dei quali non vivono più nella giurisdizione della parrocchia perché nel 2015 furono costretti ad andare via dopo essere sfuggiti alle uccisioni e aver visto bruciare le loro case.

La professione dei voti perpetui ha avuto luogo il 14 agosto, nel corso di una celebrazione eucaristica presieduta dal Delegato, P. Médard Longba Guende. Il giorno dopo, Solennità dell’Assunzione, Claude è stato ordinato diacono per l’imposizione delle mani di Mons. Guerrino Perin, vescovo di M’Baïki, comboniano, venuto a Bangui per la circostanza. Anche in questa occasione, c’è stata grande partecipazione e mobilitazione da parte dei fedeli laici che indossavano le uniformi dei loro gruppi e movimenti, di numerosi sacerdoti e religiosi, suore comboniane, rappresentanti delle comunità religiose, familiari dei comboniani centrafricani, amici, benefattori e parrocchiani. Era presente anche l’ambasciatore della RDC in Centrafrica.

CONGO

Incontro di formazione permanente

Nel corso del mese di agosto 2019, 21 confratelli, sacerdoti e fratelli, provenienti dalle province comboniane dell’Africa francofona e da Roma, hanno vissuto un tempo lungo di formazione permanente, che si è svolto nella casa comboniana di Kimwenza, a Kinshasa.

Questi confratelli che chiamiamo “giovani”, per la loro età e il numero di anni di ordinazione o di voti perpetui, hanno delle responsabilità serie e importanti nel servizio missionario che portano avanti nella loro provincia. Lavorano nelle circoscrizioni del TGB (2), RCA (1), Tchad (6), RDC (9) e a Roma (3) e sono di diverse nazionalità: Togo, Congo, Benin, Centrafrica, Italia, Sudafrica, Portogallo e Messico. Si è trattato quindi, in questo anno dedicato al tema dell’interculturalità, di un’altra opportunità per vivere questa grazia e le sfide che essa comporta.

Molti di loro si conoscevano da lungo tempo, avendo vissuto assieme i tempi della formazione di base o di servizio in missione e quindi hanno avuto anche la gioia di ritrovarsi.

I confratelli che hanno vissuto con loro queste giornate nel servizio di animare l’incontro sono stati P. Fidèle Katsan, P. Elias Sindjalim, P. Vincenzo Percassi e P. Fermo Bernasconi.

Lo scopo dell’incontro era mettere in atto quanto più volte è stato definito importante dai Capitoli e dal Consiglio Generale, cioè aiutare i confratelli a vivere bene i primi anni di ministero missionario, a valorizzare tutte le opportunità della loro vita consacrata e missionaria, a superare eventuali difficoltà nel passaggio dalla formazione di base alla vita quotidiana.

Perciò è stata privilegiata la rilettura personale profonda dell’esperienza di ciascuno, con l’aiuto di alcuni contenuti che hanno avuto la funzione di input: la riflessione personale, la condivisione in piccoli gruppi e un momento di dialogo in assemblea. La preghiera personale, l’approfondimento del carisma comboniano e le celebrazioni liturgiche hanno offerto la grazia di ricondurre tutto al punto centrale della nostra vita: il dono di Dio.

ECUADOR

Incontro di Pastorale Afroecuadoriana

Dal 4 al 7 luglio, presso il Centro di Spiritualità “San Juan Diego”, a Esmeraldas, si è tenuto il XXX Incontro Nazionale di Pastorale Afroecuadoriana che ha segnato anche i quaranta anni di cammino al fianco del popolo afro.

Nelle quattro giornate di riflessione e condivisione, sono stati affrontati numerosi temi. Tra questi, la necessità di dare maggiore visibilità alla realtà e ai valori del popolo afro nella società e di incidere sulla costituzione politica del Paese, l’importanza di una “etnoeducazione” afro, della creazione di comunità ecclesiali di base e della formazione di responsabili di pastorale afro.

Sono state anche rilevate le sfide di questo tempo: concretizzare una pastorale che rafforzi la famiglia e mantenga una formazione integrale oltre che valorizzare il contributo del popolo afro all’identità sociale senza cadere nella folclorizzazione.

I temi e le sfide sono stati anche presentati nel messaggio che, a conclusione dell’incontro, i partecipanti hanno rivolto alla Chiesa e alla società ecuadoriana, assieme ai rinnovati impegni, come la difesa della natura, in unione con il Sinodo sull’Amazzonia, i programmi formativi, la preparazione di missionari afro per le famiglie nere e tutto quanto possa contribuire a rafforzare la presenza della pastorale afro nel Paese e nel contesto ecclesiale.

ERITREA

Visita del Superiore Generale

P. Tesfaye Tadesse, Superiore Generale, ha visitato la delegazione dell’Eritrea dal 15 luglio al 6 agosto 2019. Per la Delegazione, questa visita è stata un momento di grazia e una benedizione di Dio.

P. Tesfaye non aveva potuto visitare la delegazione né come assistente generale responsabile delle circoscrizioni APDESAM, dal 2009, né come Superiore Generale. Alcuni dei confratelli più giovani che non possono uscire dal paese non avevano mai avuto la possibilità di incontrarlo né di conoscerlo personalmente.

Dopo le buone relazioni stabilitesi fra Eritrea ed Etiopia, P. Tesfaye, che è cittadino etiope, ha potuto venire e spostarsi facilmente in tutte le nostre comunità: Asmara, lo scolasticato, il Seminario Minore di Decameré, la comunità di Delle nella Gash Barka. Ha anche partecipato al workshop di tre giorni sull’interculturalità.

Inoltre, ha potuto incontrare i quattro eparchi dell’Eritrea, tra cui l’Arcivescovo Menghesteab Tesfamariam, comboniano, metropolita dell’Arcieparchia di Asmara.

Ha poi predicato il ritiro annuale a circa 35 confratelli e suore missionarie comboniane.

P. Tesfaye è stato accolto calorosamente ovunque è passato in questo suo “secondo paese d’origine”, come dice lui.

Siamo grati a Dio per questo avvenimento e ringraziamo Abba Tesfaye che è venuto a conoscere meglio la nostra realtà e ci ha animato e incoraggiato a continuare a portare avanti la nostra missione nonostante i problemi e la difficile situazione che la nostra Chiesa sta attraversando in questo particolare momento. (P. Habtu Teklay)

“Caravana Abriendo Fronteras”

Una delle priorità come Comboniani in Europa è il lavoro con i migranti, soprattutto quelli provenienti dal continente africano. Molti di noi hanno sentito il calore dell’accoglienza degli africani quando hanno vissuto nel continente e ci addolora vedere che subiscono discriminazioni quando arrivano in Europa. Per questo siamo sempre pronti ad aprirci a tutte le iniziative che sostengono i diritti delle persone migranti.

Così, abbiamo dato il nostro appoggio alla “Caravana Abriendo Fronteras” (carovana che apre frontiere) che dal 12 al 21 luglio 2019 ha percorso il sud della Spagna per denunciare le politiche migratorie europee e le gravi mancanze del sistema istituzionale di accoglienza nella regione andalusa e in tutta la Spagna. Il 13 luglio, a Granada, si è svolta una tavola rotonda per uno scambio di esperienze di accoglienza solidale, moderata da P. José Rafael Pérez Moreno.

ITALIA

Professione perpetua e ordinazione diaconale

È stata una festa di famiglia quella che i Comboniani hanno vissuto domenica 21 luglio, a Castel Volturno (CE), con la professione perpetua di Stefano Trevisan, di Bolzano, ed Emmanuel Kambale Kasika, della Repubblica Democratica del Congo.

Dopo la Messa, animata da musiche e ritmi africani, P. Giovanni Munari, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, ha ringraziato per la loro presenza significativa i confratelli, i formatori e tutte le persone che hanno reso possibile questo indimenticabile momento e, in modo particolare, la comunità della parrocchia Santa Maria dell’Aiuto, affidata ai Comboniani, perché ha accolto con entusiasmo questa iniziativa, come pure la Caritas diocesana, che ha messo a disposizione il salone del Centro Fernandez.

Una settimana dopo, il 28 luglio, Stefano ed Emmanuel sono stati ordinati diaconi presso la parrocchia S. Gaetano da Thiene, a Pescopagano (PZ), per l’imposizione delle mani di Mons. Lucio Lemmo, vescovo ausiliare di Napoli, che nell’omelia ha detto che nessuno deve sentirsi straniero nella Chiesa e ha ricordato l’importanza della preghiera nella vita del missionario.

“Posso solo ringraziare il Signore – ha detto Stefano dopo la celebrazione – per il dono della vocazione e per aver potuto vivere cinque indimenticabili anni tra lo studio della Teologia e la preghiera nello Scolasticato di Casavatore/Napoli e l’attività pastorale a Castel Volturno e Pescopagano”.

Anche Emmanuel ha espresso la grande gioia sperimentata nelle tre settimane di preparazione e nella celebrazione diaconale sia con le parole incoraggianti del vescovo, sia con la vicinanza di tanti confratelli comboniani e di tante altre persone conosciute a Napoli durante i quattro anni di scolasticato.

Nei prossimi mesi, entrambi faranno parte della comunità dei confratelli studenti a Roma – Stefano per finire la tesi di licenza ed Emmanuel il secondo anno di licenza – prima di essere destinati alla missione.

Castel d’Azzano:visita del Vescovo di Mantova

All’inizio di luglio, Mons. Marco Brusca, Vescovo di Mantova, ha visitato la comunità di Castel d’Azzano, fermandosi per un incontro con tutti i confratelli e per la celebrazione dell’Eucarestia.

Qualche giorno dopo, sul settimanale diocesano La Cittadella, è apparsa una sua riflessione – che riportiamo qui di seguito – dal titolo “Le ‘transenne’ di molti missionari”.

Nella visita ai Comboniani di Castel d'Azzano (Verona) mi compaiono in un sol colpo 54 missionari, età media 89 anni, che insieme totalizzano ben duemila anni di servizio! Attendono la mia conferenza. Preferisco proporre una conversazione: “Quali sono, secondo voi, le priorità della Chiesa oggi?”. Le mani si alzano per chiedere il microfono. Il primo a parlare è cieco da 30 anni ma quanto agli occhi del cuore ci vede benissimo: “Ciò di cui c'è bisogno è il kerigma: gli uomini non sanno che c'è un Padre che li ama”. Gli altri interventi sono in sintonia: “Far conoscere il Vangelo; insegnare a pregare: guidare le persone nella fede. Questi veterani “riflettono” il metodo di papa Francesco: “Ogni volta che cerchiamo di recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade… parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale” (Evangelii gaudium, 11). Il sigillo dell'incontro è nel saluto di Fr. Antonio Marchi che mi ricorda “i tanti mantovani che come transenne di amore mi hanno accompagnato per le vie del mondo”. Questa immagine è la risposta che ho trovato sul volto di quei missionari: la loro fede granitica è come una transenna robusta, ma le certezze di cui il mondo confuso ha bisogno passano attraverso l'amore. E questo è il Vangelo!

Castel d’Azzano: visita del Cardinale Montenegro

Venerdì 23 agosto abbiamo avuto un’altra visita “eccellente”, quella del Card. Franco Montenegro, vescovo di Agrigento (e Lampedusa!), durante una pausa dalle sue vacanze. Dopo aver risposto a qualche domanda dei redattori di Nigrizia, si è intrattenuto a lungo con i confratelli e ha presieduto l’Eucarestia.

Il Card. Montenegro è originario di Messina, dove ha conosciuto P. Andrea Polati, P. Lorenzo Bono, (“presi la sua stanza, quando partì per l’Africa…”), P. Rizzi e P. Russo, che al ritorno da ogni viaggio raccontava i suoi “successi” nell’animazione missionaria: un’automobile in regalo, un grosso assegno… Ogni occasione era buona, per lui, per gettare il seme.

Si è quindi soffermato su un problema di grande attualità che attanaglia non solo la sua diocesi, ma l’Europa intera, quello dei migranti. “Chissà – si è chiesto – se Comboni oggi direbbe soltanto ‘Africa, Africa’ o anche ‘Italia, Italia’, poiché oggi l’Africa viene qui. Siamo partiti per andare in Africa, e ora è l’Africa che viene qui da noi, ma è la stessa Africa che noi abbiamo conosciuto e incontrato”.

Durante l’Eucarestia ha così concluso: “Abbiamo parlato di migranti, di difficoltà, di paure e Lui viene a dirci: ‘Senti, quello che conta è l’amore’. È proprio questo ciò che dobbiamo mantenere nel cuore: questo desiderio di amore, questa capacità di essere in grado di accogliere tutti. Voi come Comboniani avete un rapporto stretto con il Cuore di Gesù e quel cuore aperto, se sappiamo entrarci, ci fa scoprire cos’è l’amore”.

MALAWI-ZAMBIA

Ordinazione sacerdotale

Il diacono Cosmas Musonda, 31 anni, è stato ordinato sacerdote per le mani di Mons. Telesphore Mpundu, arcivescovo emerito di Lusaka, il 6 agosto, nella cattedrale di Lusaka. Con Cosma, sono stati ordinati altri quattro diocesani, tre cappuccini e due gesuiti. La cattedrale era piena di familiari e amici, venuti da diverse parrocchie della capitale. La celebrazione è durata più di tre ore e si è svolta in un clima gioioso, tipico delle liturgie festive zambiane.

Partendo dal Vangelo del giorno, la Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor, Mons. Mpundu ha detto rivolgendosi ai neo-ordinati: “Credo che voi farete parte della generazione dei sacerdoti che hanno come missione quella di ‘trasfigurare’ la Chiesa in Zambia, in Africa e nel mondo. Siete diocesani, cappuccini, gesuiti, comboniani... ma ricordatevi sempre che siete tutti missionari. La Chiesa in Africa è già una Chiesa missionaria. Per questo, non deludete la Chiesa locale di Lusaka da cui provenite”.

P. Cosmas ha studiato Teologia nello Scolasticato di San Paolo, ed è stato destinato al Brasile, dove assumerà la sua prima missione.

Domenica 11 agosto, P. Cosmas ha celebrato la prima Messa nella parrocchia di Sant'Andrea Kaggwa, in uno dei quartieri di Lilanda (arcidiocesi di Lusaka). P. Cosmas è il quattordicesimo sacerdote comboniano dello Zambia e il primo della parrocchia comboniana di Lilanda.

Ritiro provinciale e voti perpetui

I missionari della Provincia comboniana del Malawi e Zambia si sono incontrati dal 15 al 20 agosto per il loro ritiro annuale. P. Pietro Ciuciulla, membro del Consiglio Generale a Roma, ha guidato gli esercizi spirituali che si sono svolti presso il “Msamba Catholic Centre”, gestito dalle Suore Teresiane, nel territorio della parrocchia comboniana di Msamba, a Lilongwe, capitale del Malawi. Il ritiro è stato un momento di grazia, apprezzato da tutti i partecipanti, e di benedizione per tutta la Provincia e quest'anno ha una rilevanza maggiore perché i missionari sono coinvolti nel processo di riflessione e discernimento elettorale del nuovo Provinciale e del suo Consiglio.

Alla fine del ritiro è stata celebrata la cerimonia della professione perpetua dello scolastico malawiano Anatole Welemu, che ha terminato gli studi teologici a Napoli e sta svolgendo il suo periodo di servizio missionario nella parrocchia comboniana di Zalewa, diocesi di Blantyre.

MOÇAMBIQUE

Visita di P. Jeremias dos Santos Martins

P. Jeremias dos Santos Martins, Vicario Generale, ha visitato la circoscrizione dal 2 luglio all’8 agosto. Oltre a fermarsi nelle diverse comunità e incontrare individualmente tutti i confratelli, dal 22 al 28 luglio ha partecipato all’Assemblea Provinciale nella comunità di Carapira, diocesi di Nacala. Erano presenti quattro novizi e 33 confratelli, provenienti dalle diocesi di Maputo, Beira, Tete, Nampula e Nacala.

Il Mozambico, che in questi anni sta conoscendo una forte crescita economica, è ancora un paese dalle forti disuguaglianze sociali, per cui continua ad essere campo di missione, dove i Comboniani continuano a ricevere un’accoglienza favorevole.

Nella provincia sono impegnati 44 missionari, fra i quali numerosi giovani, provenienti da 14 paesi, i quali cercano di servire il paese e la Chiesa in tre settori prioritari: la pastorale, con particolare attenzione alla Giustizia, Pace e Integrità del Creato (JPIC), l’autosufficienza della Chiesa locale e della provincia e la formazione dei giovani candidati alla vita missionaria comboniana.

P. António Manuel Bogaio Constantino, superiore provinciale, ha definito la visita di P. Jeremias “un momento di grazia: ha visitato tutte le zone della Provincia e incontrato tutti i confratelli. Ci ha invitati ad avere occhi penetranti per saper leggere i segni dei tempi in questa società mozambicana che è in continuo mutamento, a mettere in campo nuove metodologie per rispondere alle sfide pastorali della società sia delle città che delle zone rurali in cui lavoriamo, e ad essere buoni testimoni del Vangelo. Infine, ci ha incoraggiati a continuare a dare il nostro sostegno alla gente, soprattutto a quella maggiormente colpita dal ciclone Idai”.

Assemblea provinciale

L’Assemblea è stata preparata attraverso un questionario inviato alle comunità. La sintesi delle risposte è diventata poi il programma di lavoro dell’assemblea stessa, che si è svolta in due parti. Nella prima, si è riflettuto sul tema “Missione in uscita nella pastorale urbana e rurale”, allo scopo di individuare le vie più adeguate per elaborare una Carta di riferimento per la pastorale missionaria, nel contesto attuale della Chiesa mozambicana. La seconda parte è stata dedicata alla lettura delle relazioni dei diversi settori e alla valutazione delle attività realizzate dal 2017 al 2019, per verificare il livello di attuazione del Piano Sessennale e programmare il lavoro dei prossimi tre anni.

Come facilitatore è stato invitato P. Rafael Sapato, vicerettore della UCM, che ha aiutato i partecipanti a individuare le strade per un’azione pastorale adeguata alla Chiesa mozambicana oggi.

Da parte sua, P. Jeremias, nel suo intervento all’Assemblea, ha presentato la missione comboniana come un pellegrinaggio e ha portato alcuni esempi di ciò che si intende per “missione in uscita”.

Le conclusioni dell’Assemblea, dei lavori di gruppo e delle plenarie sono state consegnate al Segretariato provinciale della Missione, che, sulla base di queste, dovrà ora elaborare una Carta di riferimento che aiuti la Provincia a vivere il servizio missionario con coraggio e audacia, alla luce del carisma di Comboni.

I missionari hanno anche visitato le comunità di Lumbo e dell’Isola di Mozambico – un ritorno al punto di partenza poiché è lì che approdarono i primi comboniani al loro arrivo nel Paese – per poter ripartire con uno spirito rinnovato. Hanno anche visitato il cimitero di Carapira, per chiedere ai missionari e alle missionarie sepolti lì di continuare a intercedere per i comboniani della Provincia e per il popolo mozambicano che hanno tanto amato e servito.

Polonia

V Festa Missionaria comboniana

Nel pomeriggio di domenica 25 agosto, i Comboniani di Cracovia hanno organizzato la V Festa Missionaria alla quale hanno partecipato alcune centinaia di persone con le loro famiglie.

Il bel tempo ha permesso a tutti di godere di quanto era stato organizzato: vestirsi con gli abiti dei paesi di missione, preparare piatti della cucina missionaria, suonare i tamburi, giocare al tiro con l’arco, al calcio, con i giocattoli africani, ecc. C’era anche la possibilità di conoscere più da vicino il lavoro missionario dei Comboniani tra i Dinka in Sud Sudan, dove lavorano P. Krzysztof Zębik, presente alla festa, e Fr. Jacek Pomykacz.

Le offerte raccolte sono state destinate per sostenere la nostra parrocchia a Yirol. L’organizzazione dell’evento è stata possibile grazie al coinvolgimento della comunità – Fr. Basiński Tomasz, P. Miąsik Maciej Tomasz, P. Akpako Theotime Parfait e P. Nguonzi Deogratias – e di una trentina di volontari, per la maggior parte del nostro movimento missionario giovanile TUCUM, del gruppo di pastorale universitaria KOMPAS e dei Laici Missionari Comboniani (LMC).

PORTUGAL

Giubileo d'argento sacerdotale

P. José Domingos Fernandes de Oliveira, 54 anni, ha celebrato il 7 luglio 2019 i suoi 25 anni di sacerdozio con la sua comunità parrocchiale di Vila Chã, a Vila do Conde (Portogallo). Il fine settimana successivo ha festeggiato la ricorrenza con i suoi parrocchiani di São Tiago de Antas, a Famalicão.

P. José Domingos ha emesso i voti temporanei il 29 maggio 1988 e i perpetui l'11 ottobre 1993. È stato ordinato sacerdote il 10 luglio 1994. Per circa 18 anni, ha esercitato il suo ministero sacerdotale e missionario in Uganda. Dal 2017 fa parte della comunità comboniana di Famalicão, in Portogallo.

PREGHIAMO PER I NOSTRI DEFUNTI

IL PADRE: Stephen, di P. James Gitonga Iriga (ET).

LA MADRE: Estela, di P. David Tena Escobar (M).

IL FRATELLO: Luigi, di P. Salvatore Bragantini (I); Bruno, di P. Sergio Cailotto (†); Giovanni, di Fr. Andrea Cagna (I); Porfirio, di P. José Jacovo Carmona Miranda (TCH); Eduardo, di P. Guillermo Aguiñaga Pantoja (M); Giuliano, di P. Giacomo Palagi (MO).

LA SORELLA: Carla, di P. Marco Canovi (U); Teresa, di Fr. Arnaldo Braguti (M); Maria, di P. Tarcisio Marin (PE).

LE SUORE MISSIONARIE COMBONIANE: Sr. M. Palmira Giberti, Sr. Anna Roncalli, Sr. M. Emilia Gerosa, Sr. Angeliana Marzotto, Sr. M. Agnese Bonazza.